22 maggio 2018

Concorso letterario Apuano: Racconti di un fumatore pensieroso, di Giancarlo Gasparoli

Prosegue la rassegna di racconti che hanno partecipato al concorso letterario Apuano, questa volta è il turno del "Gasp" Giancarlo Gasparoli. Ricordiamo che ad eccezione dei racconti "premiati" dalla giuria, quelli successivi sono pubblicati senza tenere conto della "classifica" assegnata.

Giancarlo Gasparoli
Racconti di un Fumatore pensieroso
Sono un classico neofita,
perso nel mondo del fumo lento , dove la passione si mischia ,tra piacere intelletto e il semplice
godimento del momento di una fumata fatta in santa pace.
Preso un giorno dalla curiosità , mi recai in una tabaccheria della mia città,cominciando a perdermi in
quella vetrina piena di scatole dalle immagini di qualche mezzo busto,colorate e di ogni immaginabile
formato, mi soffermai su una di esse , brand famoso nel mondo dei sigari ,preso dai colori e dalle
forme imponenti dello stesso , così preso coscienza e sopratutto coraggio chiedetti al tabaccaio di
prenderne uno,l'entusiasmo fu subito smorzato da quella figura che non conoscevo ma che da lì a
breve si dimostrò la mia guida nel mondo dei sigari, disse con tono scherzoso “se cominci con
questi , difficilmente tornerai a comprarne altri”, la sua frase mi disorientò , ma dopo qualche tempo
capii che non era una presa in giro o semplice spocchiosità da intenditore(ancora oggi devo
ringraziarlo perché con il tempo quella minuscola affermazione era la semplice verità ed è stato un
consiglio ben gradito) si trattava del primo consiglio in assoluto nel quale non riuscii a leggere tra
le
righe di quanto stava dicendo.
Volevo iniziare il mio percorso con qualcosa al di fuori della mia portata,invece il tabaccaio già mi
fece capire l'importanza dell'andare “per gradi” , così da lì a poco presi in considerazione i suoi
consigli, devo dire che il mio percorso in questa passione e stata forgiata anche per merito suo.
Dunque , dopo la scelta consigliata (Bolivar n.3) , mi ritrovai per circa una quarantina di minuti ad
osservare quel sigaro, ne sentii l'odore e la consistenza (ancora non ero in grado di fare una
valutazione sullo stesso) emanava un buon odore e riuscii a riconoscere solo qualcosa che mi
ricordava il “pepe” , ignaro della sua fabbricazione , ignaro di quello che poteva darmi e sopratutto
privo di totale conoscenza sull'accensione e quant'altro.
Provai a tener mente a quello che mi era stato detto , sul taglio del piede per non rovinare ne il sigaro
ne la fumata,presi il sigaro , con un banalissimo “bic” cominciai ad accendere il sigaro avendo un
piccolo flash “mi aveva detto di accenderlo nelle mani” allora corretto subito il metodo ricomincia
tutta la procedura , in quanto a gusto ed al ricordo che ho era un buon sigaro (ora nettamente
rivalutato anche dopo le conoscenze acquisite) dopo pochi “tiri” sentivo già la forza di quel sigaro ,
in quanto mai abituato a questo tipo di fumata , sentivo il peso sullo stomaco come se un macigno mi
fosse stato appoggiato sullo sterno,non sono riuscito a fumarlo tutto , credo di essere arrivato a
stento al di sotto della “pancia”appoggiai il sigaro nel posacenere e tra i miei pensieri mi dicevo
“questo non è un mondo per me”.
I giorni successivi ripensai a quanto mi era stato detto dal tabaccaio , allora decisi di riprovare ,
tornai dal tabaccaio e mi chiese come fosse andata la fumata, spiegato tutto il tutto , mi disse: hai
capito perché è importante andare per gradi? Lì per lì non risposi ma capii subito cosa voleva dirmi.
Mi diede altri consigli ,sempre ben accetti e giusti , in poche parole devo ringraziare il mio tabaccaio
poi diventato amico.
Questa era una breve prefazione riassunta , del mio debutto nel Fumo lento.
- Il mio rapporto con il sigaro
Voglio tralasciare tutto l'iter che ho affrontato , ed arrivare quasi al presente , esattamente nel
momento che mi trovai catapultato anche nei vari gruppi social presenti su “facebook” in particolare
il gruppo ( Cigar Club Apuano) , era per me un occasione per imparare qualcosa di più su questa
passione ancora svolta solo con i consigli del tabaccaio , da lì in poi mi si è aperto un mondo che
credevo “contenuto”ma che invece mi portò alla conoscenza del tabacco dalla semina alla
costruzione del sigaro.
Cominciai il mio approccio con i sigari cosiddetti “Italiani” dalla forma più piccola rispetto ai miei
abituali, dalla forma insolita e dalla costruzione grezza e anonima dal profumo forte e pungente , che
però a loro modo avevano scatenato una curiosità in me senza pari, alla prima occasione nel giorno
dei “rifornimenti” in tabaccheria parlando con Simone (il mio tabaccaio) mi spiego come sempre la
forza e una breve storia su di essi, consigliando ancora una volta su cosa orientarmi per partire.
Da quel momento , oltre a tutto quello che orbitava intorno al tabacco si aggiunse anche il fatto di
conoscere gente nuova con la stessa passione , condividere giudizi , consigli e tutto ciò di cui avevo
bisogno per rendere il mio momento “fumoso” il più appagante possibile.
Devo dire che man mano prendevo conoscenza più le mie fumate diventavano complesse , complesse
nel cercare di descrivere la mia fumata tenendo nota dei vari sapori e aromi che sentivo,
prendendo esempio da chi nel gruppo (con conoscenza superiore in materia rispetto alla mia) faceva
in un modo semplice ma intuitivo una descrizione del sigaro.
Una volta imparato questo ( anche se ad oggi mi considero solo un fumatore e non un intenditore)
ho portato le mie fumate a diventare un momento di relax,pensiero e riflessione.
Pian piano che questa conoscenza aumenta di pari passo aumentava il modo di conoscere le persone
all'interno di questo nuovo gruppo , fino a quando cominciai a conoscere di persona le persone al suo
interno più vicine alla mia zona , per condividere impressioni e momenti “fumosi”.
Devo dar merito a questo gruppo di avermi dato la possibilità di aver creato qualcosa di concreto
anche nei momenti più bui della mia mia vita , non lo dico con retorica o quant'altro ma solo perché
in esso ho trovato il modo di impegnare la mente con pensieri piacevoli e spensierati.
- La fumata più brutta che potessi avere.
Purtroppo la vita , a volte, ci mette a dura prova con ostacoli o situazioni che mai e poi mai
pensiamo di provare sulla nostra pelle.
Pensiamo sempre di essere immuni a certe “cose” che ahimè ci circondano.
Era il due Maggio , stavo fumando un Romeo y Julieta Churchill , quando leggendo la risposta
medica ad alcuni esami mi crollo letteralmente il mondo addosso,(questa era la fumata rimandata dal
giorno prima , la fumata della festa , rimandata dall'impossibilità di godermi il momento a pieno a
causa del mio stato fisico un pò compromesso dallo stato di salute ancora in fase diagnosi) leggendo
quanto scritto continuai a fumare provando un senso di impotenza a quanto mi stava accadendo ,
immaginando che fosse solo un brutto incubo, considerando che il sigaro o la fumata lenta ti porta in
uno stato di pensiero profondo e intenso , cominciai a pensare di tutto , in modo scomposto e senza
senso. (il sigaro in se era buono e appagante , fù il momento a renderlo piatto privo di evoluzione
privo di sostanza e anonimo).
Furono due giorni intensi per me , furono giorni in cui mi facevo domande e la cosa più logorante era
la mancanza di risposte certe , ma grazie ad una scintilla a cui non so dare spiegazione ed ai vari
progetti che già avevo in serbo sul gruppo ( si perché nel gruppo ormai ero riuscito a creare con
l'aiuto di chi stava dietro le quinte qualcosa che poi si rivelo un piccolo traguardo per me) di provare
a continuare a “vivere” come se niente fosse.
A quel punto ormai “entrato” nella simpatia e forse anche nel cuore di qualcuno con le mie dirette
all'interno di Apuano decisi , di non dire niente ed usare a mio favore questa passione per tenere
impegnata la mia mente altrove , lontana da quella verità per me troppo scomoda troppo paurosa ,
continuai con i miei progetti , con le mie fumate , e con tutto il resto stando attendo a non far
trapelare quell'enorme punto interrogativo che avevo nello sguardo.
Venne il giorno in cui mi sentii di parlarne al gruppo , nello stupore di tutti decisi anche di dare
merito a tutti i miei “amici fumosi” per il loro inconsapevole contributo che ha reso possibile la mia
prima e non ultima vittoria.
Oggi vado avanti per la mia strada , continuando questa bellissima passione,con il tempo mi ha
portato a conoscere sempre più persone anche di persona e non solo virtualmente , dandomi certezza
che tutti coloro che ho conosciuto si è rivelato la splendida persona con il quale si era palesata
virtualmente sui social.
Devo dar merito anche alla favolosa nascita di un bel gruppo fumoso nella mia città , portandoci poi
alla scelta di chiamare il gruppo Cigar Club Apuano sez. Fano .
Con il consenso di chi gestisce il gruppo principale , dandoci fiducia e appoggio.
- Il mio rapporto con gli Apuani.
C'è da dire che con il passare del tempo , dopo aver conosciuto già una buona parte dei membri del
gruppo , sia nei vari eventi che il mondo del tabacco programma in giro per l'Italia sia con gli eventi
più piccoli ma non per questo meno importanti , si è instaurato un senso di amicizia che sembra aver
radici più profonde , dopo il tanto parlare sui social , incontrarsi di persona sembra un gesto
informale e naturale , atto convenevole che diventa scontato perché sembra allo stesso tempo come
se ci fossimo scambiati due chiacchiere da bar fino al giorno prima.
Con qualcuno , devo dire che il senso di amicizia ,legata da una passione comune e stato solo il “la”
che ha dato il via a ben altro , dove il sigaro stesso passa in secondo piano , dove il trascorso
trasforma il sigaro in cenere , ma quello che è stato costruito , paradossalmente rimarrà indelebile
nella memoria.
Nel gruppo , insieme ad altri , ho imparato il vero senso della condivisione , coniando poi
successivamente con tutto il gruppo la parola ( APUANITA' ) difficile da definire a parole , è una di
quelle “cose” che devi viverla per capirne il significato.
Proprio in quella parola , si nasconde il vero significato di questo gruppo , il fatto di incontrarsi o re
incontrarsi ed ogni volta a sorpresa dell'altro abbiamo sempre qualcosa da regalare senza mai
aspettare o pretendere niente in cambio , tutti con lo stesso pensiero e si può dire che ogni volta che
un gruppo di Apuani si raggruppa da qualche parte in quel preciso momento e come se fosse un
piccolo ma grande “giorno di Natale” che si ripete ogni volta.
- Pensiero e somma finale di un fumatore.
Il mio breve racconto non è che un riassunto di ciò che ho vissuto in questo viaggio alla scoperta del
fumo lento , non sono molto bravo a scrivere ne tanto mento a mettere su carta emozioni,descrizioni
e tanto altro di quanto passato fin'ora nel mondo dei sigari , so per certo che il mio viaggio non si
fermerà mai , ci saranno breve soste dove imparare e condividere nozioni sempre più interessanti ,
posso dire con certezza che come diceva Freud:
A volte un sigaro e soltanto un sigaro .
E proprio su “a volte” ho imparato tanto sia sul mondo del sigaro ma sopratutto di come questa
passione influisce nella vita .
©2018 Giancarlo Gasparoli

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