28 febbraio 2018

Lancio del Fondamenta Nova, le impressioni post-evento, e le migliorie apportabili al sigaro.

Il 23 Febbraio scorso si è svolto l'evento di lancio nazionale del Nostrano del Brenta Fondamenta Nova, il nuovo, nonchè primo long filler del Consorzio Tabacchicoltori Montegrappa. Cigar Blog ha raccolto per voi le impressioni dei fumatori durante la serata, e ve le offre, assieme alle considerazioni di chi vi scrive. Lo scopo è quello di delineare le caratteristiche del prodotto, ma anche di individuare quelli che sono i punti migliorabili del sigaro, che sicuramente presenta alcuni aspetti che vanno corretti in futuro.
Come abbiamo detto, si tratta di un long filler, che esce sul mercato ad un prezzo di 9,25 euro a sigaro (18,50 la confezione da 2). Aspetti questi, che vanno ulteriormente discussi, e di cui bisogna tenere conto nella successiva disamina.
Si tratta del primo prodotto ripieno di foglia intera con cui l'azienda si cimenta, anche se nella storia della valle del Brenta, non è una novità. I sigari che ho potuto provare prima dell'effettiva entrata in produzione "ufficiale" erano infatti long filler, anche se radicalmente diversi sia nella costruzione che nel gusto rispetto alla produzione odierna, le fermentazioni aleatorie e i processi poco regolamentati davano infatti luogo a
prodotti estremamente eterogenei e in alcuni casi anche molto spigolosi. Non è assolutamente il caso del Fondamenta Nova, che presentava qualche asperità in fase giovanile, nei sample che ho potuto provare mesi fa, ma che all'uscita sul mercato sono rientrati grazie all'adeguato invecchiamento del prodotto.

Se il sigaro in fumata avesse le stesse performance qualitative degli ultimi  due o tre centimetri, sarebbe un prodotto eccellente, purtroppo però molti fumatori, incluso chi vi scrive, hanno rilevato un appiattimento organolettico in fase centrale, per un tratto abbastanza consistente, che rende un po' monocorde la fumata. Questo aspetto è potenzialmente risolvibile con accorgimenti che spiegheremo più avanti in questo articolo.
Paradossalmente, il sigaro rende meglio ammezzato, proprio perchè la fase centrale, non particolarmente intensa, può risultare una buona e lieve partenza per l'ammezzato che poi progressivamente si rafforza verso l'estremità. La fase centrale presenta inoltre una nota dry, che non si esplicita verso le estremità del prodotto, che rende necessario bere di frequente per riequilibrare il palato. L'ingresso è abbastanza nitido e pulito, il finale è invece più intenso e tendente al liquoroso balsamico. L'influenza della fascia Cubra (cuban seed-brasilian grown) si percepisce con una nota leggermente acida, speziata e sapida che differenzia il Fondamenta dal resto della gamma. La nota dolente arriva parlando del prezzo, che è elevato per il marchio e anche in ragione della qualità offerta, soprattutto se paragonato al resto della gamma stessa di Nostrano, che offre prodotti di pari o superiore qualità a prezzi decisamente più bassi. Da notare come questo ragionamento sia strettamente dal punto di vista della fruizione, poichè se parliamo del processo produttivo di un long filler, e ragioniamo in termini di costi di produzione, in un paese industrializzato come l'italia, risulta chiaro come, anche volendo limare all'estremo il ritorno economico per l'azienda, il prezzo finale del prodotto non può discostarsi di molto da quello proposto.
Per questi motivi, e anche in virtù del fatto che  Nostrano è certamente un'azienda seria che ha dimostrato di saper ottenere qualità, e anche di migliorare e consolidare i propri prodotti, riteniamo che il progetto del Fondamenta Nova non sia da scartare ma da migliorare.
Imprescindibile, per un long filler, al di la del gusto personale, la fruibilità del prodotto intero e la sua evoluzione. occorre quindi dare carattere e brio alla fase centrale del sigaro, che ad oggi risulta essere il vero punto debole del prodotto. E proprio il modo di rollare questi sigari, ad avviso di chi vi scrive, può essere la chiave per il miglioramento del prodotto senza troppi sforzi e senza radicali cambiamenti produttivi.
La forma bitroncoconica in questi sigari è infatti ottenuta in una maniera molto particolare, sostanzialmente si fa una "pupa" con la sottofascia ed alcune foglie da ripieno che riempiono il sigaro per tutta la sua lunghezza, e si aggiunge poi in fase di chiusura una ulteriore porzione di foglie sempre long filler ma più corte rispetto alla lunghezza del sigaro, al centro dello stesso. Questo si nota molto bene tagliando il sigaro al centro, dove si vedono due cerchi concentrici Vedi figura). Il primo esterno, a ridosso della foglia di fascia e il secondo più centrale che corrisponde al ripeno "shaper" aggiuntivo nella porzione mediana (questo infatti non si vede, osservando il sigaro alle estremità senza tagliarlo).
Variando questa porzione centrale di foglie, rispetto al ripieno disposto in tutta la sua lunghezza,  si potrebbe conferire al sigaro una spinta e una variazione gusto-olfattiva in fase centrale, restituendgli tutto il carattere che ci si aspetta da un sigaro long filler.
In definitiva, non è un sigaro da scartare in toto, e soprattutto il concetto di long filler va portato avanti comunque in una realtà come Nostrano del Brenta, ma in ragione del prezzo, e della qualità a cui ci ha abituato l'azienda, sono necessarie delle migliorie, per portare il prodotto a diventare uno dei sigari di punta del marchio.

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