20 dicembre 2017

Amaro 2017: addio a Gilberto Oliva. Quattro "decani" dei puros, scomparsi in un anno e mezzo.

Uno degli ultimi "senatori" del mondo del sigaro caraibico, che hanno segnato l'esodo da Cuba e che hanno reso altri paesi caraibici dei punti di riferimento per la produzione dei puros, se ne è andato qualche giorno fa, all'età di 86 anni. Parliamo di Gilberto Oliva, che per altro ho avuto modo di conoscere due anni fa in Nicaragua (qui a fianco una foto con il gruppo di viaggio insieme a Gilberto), vedendolo supervisionare, nonostante l'età, parte della produzione. Lentamente, sorretto dal suo bastone,  presenziava in fabbrica con l'occhio esperto di chi ha saputo, dal nulla, creare un marchio di assoluto livello da top 10 mondiale.
Si chiude un biennio abbastanza infelice, per la perdita di grandissimi personaggi legati a questo mondo, da Carlos Fuente Sr. scomparso nell'agosto dello scorso anno, abbiamo perso Avo Uvezian (marzo 2017), e una quindicina di giorni fa, anche Josè O. Padròn. Non si può non notare la longevità di questi grandi personaggi del mondo del sigaro (deceduti ad una età compresa tra 81 e 91 anni), con buona pace di chi demonizza il fumo in maniera indistinta, associando i rischi del sigaro, a quelli delle ben più nocive sigarette. 
La storia di Gilberto Oliva, è simile a quella di Fuente e Padròn (Avo ha seguito un percorso differente, anche se è stato comunque una pietra miliare nel boom del sigaro dominicano a fine anni 90). Gilberto Oliva, Cubano, ha lavorato come broker di tabacco in Nicaragua fin da metà sel secolo scorso,  per poi lasciare il paese negli anni 70 per via della rivoluzione nicaraguense. Nel 95, ritornata la stabilità politica, Gilberto ritorna in Nicaragua avviando il proprio marchio. Sarà poi il lancio della serie V che consacrerà il brand nel gotha della produzione di quel paese. In tempi recenti, come abbiamo riportato sulle nostre pagine, il barchio era stato ceduto a J.Cortès, ma gli Oliva avevano mantenuto il controllo della produzione di tabacco, e delle fasi manufatturiere.
L'erede di Melanio lascia una dinastia di ben 5 figli e 14 nipoti, che speriamo possano continuare ad avere ruoli chiave in azienda, mantenendo il nome Oliva ai livelli che il marchio si è degnamente guadagnato negli anni.

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