Oggi è il "turno" di quello che forse è il lancero più fuori del comune nel box in edizione limitata di tatuaje, ovvero quello della linea Casita Criolla. Si trratta infatti di un prodotto anomalo nella liga, un puro di forglie connecticut broadleaf, prevalentemente usate come foglie da fascia, questa particolare mezcla ovviamente rende la fumata sensibilmente diversa dal resto dei sigari del box e in generale di quelli di concezione "standard" nella miscela dei tabacchi.
A crudo il sigaro si presenta leggermente ruvido, quasi maduro, e non luminosissimo alla vista, tuttavia nel complesso l'eleganza della capa connecticut broadleaf si lascia apprezzare essendo molto regolare e senza imperfezioni evidenti di costruzione. La componente aromatica a crudo è Gia di per se molto particolare, dominata da toni di stalla (per chi non conosce bene il mondo del sigaro, questo aspetto è abbastanza positivo in generale, a meno che la componente ammoniacale non sia eccessiva), associata a ottime note di cacao, caffè e spezie.
In ingresso si manifesta una cremosità degna dei migliori blend del caribe, il corpo nel complesso è
molto intenso, con un livello di forza media, compensato da un'intensità e complessità gusto-olfattiva di tutto rispetto, con note di cacao, caffè, spezie e legno, ad integrare una paletta gustativa completa dei 4 sapori primari, dominati dal dolce in questa prima fase.
Il centro regala un crescendo a 360 gradi, sia in forza, che in termini gusto-olfattivi, si rafforzano le note di legno e caffè, anche lo speziato si intensifica virando verso note più pepate, e compare un aroma tra il balsamico e il liquoroso che ricorda alla lontana l'incenso. La nota dolce permane al palato ma crescono gli altri gusti primari,, cala la cremosità in favore di una nota piccante.
Il finale parte con un incremento abbastanza significativo dell'amaro e del tostato, che mi induce a fare una degassificazione, onde evitare che queste note prendano il sopravvento in maniera sgradevole, e infatti il sigaro si riequilibra e rientra nei "ranghi", crescono la sapidità ed il piccante, mentre la forza si mantiene sui livelli del secondo tercio, a livello aromatico si intensificano ulteriormente le note già percepite in precedenza e si affacciano toni assimilabili alla gomma naturale.
89/100 il punteggio complessivo per questo sigaro che fa di intensità e cremosità le sue parole chiave, un puro da fumare con attenzione poichè in caso di surriscaldamento perde parte del suo equilibrio. La fumata si presta abbastanza bene a diversi tipi di abbinamento per contrasto, come gli spumanti metodo classico o le birre poco luppolate, tuttavia, vista l'ottima nota di caffè che accompagna tutta la fumata, personalmente mi azzarderei verso un abbinamento per assonanza, con un buon caffè estratto per presso-infusione, ovviamente utilizzando una materia prima di assoluta qualità che possa essere preparata con questo metodo mantenendo un adeguato livello organolettico, come un Forest Wild Coffee della torrefazione Trinci, il Portorico Yauco Selecto di Piansa o El Naranjal di Lelli.
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