01 agosto 2014

Pioggia e sigari: un dialogo in più tempi (Zap-Forest)

Una chiacchierata virtuale, viste le distanze, stimola spesso noi blogger ad aprire lunghe e stimolanti discussioni sulla nostra passione. Perchè al di là di tecnicismi e competenze, noi di CigarBlog siamo fondamentalmente un gruppo di condivisione pura e semplice. E ,visto il maltempo imperante di questa strana estate, con l'amico Forest abbiamo intavolato una discussione alla quale vi chiediamo di partecipare:
 Perchè ci piace fumare?  Al di là di ogni possibile implicazione psicologica, il fumare sigari
stimola la riflessione ed è un'attività, se così possiamo chiamarla, fortemente interiorizzata. Si tratta non di un vizio ma di una scelta deliberata, che tendenzialmente ci pone in dialogo con noi stessi. Ragion per cui la stagione brutta porta molto a fumare e rilassarsi.
Anche perchè, al di là di facili entusiasmi e di snobismi che ancora si leggono, il fumatore di sigaro non è un fumatore tout court, è un uomo che ha deciso di concedersi del tempo, quella che Virginia Woolf chiamava "una stanza tutta per se". Mentre fuori piove, un sigaro rilassa la mente, ci consente anche di tacere, pur se siamo in compagnia, e goderci una sensazione appagante di coccolarci un po'. Non un vizio, non una dipendenza, ma una voglia di darci importanza, di metterci in contatto con i nostri desideri più semplici.
Ecco, dunque, cosa stimola questo tempo incerto, in cui le parole spesso si fermano come le nuvole rapide e gonfie che scorrono in questi cieli non più estivi.
Forest e Zap.

1 commento:

  1. Il ritorno di Forest ha dato stimoli filosofici a tutto lo staff :)

    RispondiElimina