03 luglio 2014

Guide per neofiti: il taglio del sigaro

Al contrario di quanto si crede, anche il taglio può influire sulle caratteristiche della fumata, al di la di errori grossolani di taglio infatti, lo strumento che scegliamo per questa operazione elimina porzioni diverse di tabacco, con conseguente diverso comportamento nella dinamica di fumata.
Parleremo quindi di strumenti di taglio e relativi risultati, fermo restando che anche le unghie e i denti sono utilizzabili a questo scopo, pratica che però chi vi scrive sconsiglia vivamente, per l'alto rischio di danneggiamento, anche irrimediabile, dei puros; citando Dante potremmo dire: "fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza". 
Prima di passare a trattare la parte dei sigari caraibici però,
parliamo del sigaro toscano, e di tutti i prodotti simili come tipologia costruttiva, in cui il taglio non è deputato all'eliminazione della perilla, o di parte di essa, come nei caraibici, bensì al cosiddetto "ammezzamento" del sigaro stesso. Per quanto riguarda i toscani quindi, lo strumento di taglio deve essere adatto a tagliare il sigaro per tutta la sua sezione, e questo restringe il campo di scelta alle ghigliottine, nelle diverse declinazioni di questo strumento, anche se meglio prediligere quelle a doppia lama, e alle forbici da sigaro, purchè di diametro opportuno e ben affilate. Per completezza d'informazione citiamo anche il cosiddetto taglio aureo, che alcuni fumatori, compreso chi vi scrive, amano praticare di tanto in tanto, che consiste nel tagliare il sigaro a circa 3/4 della sua lunghezza, i motivi e i vantaggi di questa pratica saranno spiegati in altra sede.
Tornando al sigaro di tipo avana, come anticipato, esistono diversi strumenti di taglio che consentono di ottenere differenti risultati. In primis le forbici taglia sigaro (numero 1 in figura) e la famiglia delle ghighliottine, mono e bilama (n. 2 e 3), di tipo tradizionale (ovvero scorrevoli in senso longitudinale) o X-cutter (n.4) con le lame imperniate su un'estermità dello strumento. Tutti gli strumenti appena elencati consentono di ottenere un taglio a sezione del sigaro stesso, sono strumenti molto versatili, ma anche quelli che richiedono un po' più di esperienza e manualità. E' infatti possibile utilizzare questi prodotti sia per i sigari parejos sia per i figurados, ma occorre fare attenzione al punto in cui si effettua il taglio. Per i figurados vale la regola del "meno taglio meglio è", il principio di un sigaro appuntito è infatti quello di concentrare il fumo in un foro di uscita più piccolo rispetto al braciere, massimizzando la percezione organolettica della lingua, ed in quest'ottica ovviamente più è piccolo il foro di uscita e più si accentua questa finzione, in caso di problemi di tiraggio od occlusione si è sempre in tempo ad effettuare un secondo taglio. Per i parejos invece, il taglio deve essere al di sopra della "spalla" del sigaro (la parte arrotondata tra il corpo e la testa), cercando di eliminare una porzione di tabacco più piccola del diametro del puro, come mostrato nella figura seguente. Esistono delle ghigliottine appositamente studiate per i neofiti, che hanno un lato chiuso in cui si appoggia il sigaro prima del taglio e che riducono la possibilità di errore, ma sono inutilizzabili per i sigari figurados.
Esistono poi due strumenti, più facili da utilizzare rispetto a quelli elencati sopra, che limitano le possibilità di errore, e che sono studiati per ricreare nei parejos l'effetto di un sigaro figurado, creando un foro di tiraggio più piccolo rispetto al braciere. Si tratta del puncher e del V-Cutter (n. 5 e 6 nella figura sopra) che producono rispettivamente  un foro circolare e il cosiddetto "cat eye", i tagli sono mostrati nella figura sottostante. Entrambi gli strumenti sono però inutilizzabili sui figurados, quindi non possono essere eletti come unico strumento di taglio per un fumatore di sigari.


1 commento:

  1. Accidenti, vai in giro con il righello? ;D

    Scherzi a parte non ho mai considerato questa cosa e sinceramente non ne avevo mai sentito parlare prima (e pensare che fumo lo stortignaccolo dal '98).
    Io solitamente ammezzo sempre, sono pochi i toscani che fumo interi vuoi perché alla maremmana a volte sono troppo amari o per via del tempo di fumata (purtroppo).
    Devo dire che per alcuni toscani sono solito tagliare non ha metà ma fare una parte più lunga (diciamo i 3/4 circa) e quindi una più piccola perché quel particolare sigaro lo trovo più soddisfacente ma non avrei mai pensato che si chiamasse taglio "aureo". Un toscano matematico insomma.

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