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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

23 luglio 2014

Ambasciator Italico Classico in anteprima per CigarBlog

Da un po' di tempo si vocifera di questa nuova marca, di cui attualmente sono a listino diversi prodotti ammezzati, sia nella versione Classico, che abbiamo provato per voi in anteprima, sia con diverse aromatizzazioni, che il nostro staff descriverà prossimamente.
Dalle prime informazioni su questo prodotto il pensiero dei fumatori, compreso quello di chi vi scrive è stato: "ecco l'ennesima imitazione del toscano", ed effettivamente non è un pensiero del tutto sbagliato, ma come esposto in seguito, l'accezione di questo pensiero si è trasformata in qualcosa di meno negativo del previsto.
Prima di qualsiasi considerazione però è doveroso precisare che si tratta di sigari first batch, che ovviamente auspichiamo essere omogenei in produzione nel tempo, ma che recensiamo in questa sede unicamente per
quello che abbiamo potuto provare in anteprima. Sarà nostra cura ovviamente monitorare nel tempo la costanza produttiva di questo sigaro di kentucky.
Il sigaro si presenta abbastanza scuro, non luminosissimo, e abbastanza ben costruito. Il sentore a crudo riflette quello che poi si rivela in fumata, con aromi di cuoio e legno piuttosto intensi, e già da questo aspetto si evince il motivo dell'affermazione di pocanzi. Si tratta infatti di un prodotto non eccessivamente complesso, ma che esprime in maniera decisa quelli che sono i sentori "chiave" del toscano, gli aromi "cari" ai palati prevalentemente abituati allo stortignaccolo. Questa sensazione prosegue in fumata, con note tostate e nuovamente legnose e di cuoio, con un gusto tra il sapido e l'amaro (non sgradevole). Combustione tutto sommato regolare. Volutamente in uno degli esemplari provati ho fatto quasi spegnere il sigaro, che però si è ripreso bene, senza necessità di ripassare l'esterno con l'accendino. Questa operazione, durante la quale è rimasta accesa solo la parte centrale del braciere, ha permesso di capire che il ripieno in realtà esprime gli stessi toni, ma più "mild" rispetto alla fumata con braciere nella sua interezza, questo spinge a pensare che la fascia abbia un'influenza importante sul complesso gusto-olfattivo della fumata, e probabilmente anche nell'aroma a crudo. Buona la persistenza post fumata.
In definitiva si tratta di un sigaro di media qualità, perfettamente in linea col suo prezzo di 70 cents (al pari del toscanello standard ma complessivamente migliore), e nella sua relativa semplicità, si colloca discretamente nella fascia degli ammezzati "entry level" richiamando le note essenziali che un fumatore di toscano vuole sentire, può pertanto rappresentare una valida alternativa nella sua fetta di mercato.

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