Vitola de salida: Petit Belicosos
Vitola de galera: Petit Belicoso
Largo: 124 / 4.9″
Grueso: 52
Tripa: Cuba
Capote: Cuba
Capa: Cuba
Vitola de galera: Petit Belicoso
Largo: 124 / 4.9″
Grueso: 52
Tripa: Cuba
Capote: Cuba
Capa: Cuba
Se dovessi riassumere questo sigaro con una sola frase, direi che sicuramente non passa inosservato in quanto a forza.
Il petit belicoso è un formato simpatico alla vista ed indubbiamente ergonomico, ma, secondo me, nasconde insidiosi effetti collaterali. E’ una vitola che sembra interrompere qualcosa a mezz’aria, sembra castrare il sigaro nella sua espressione.
La sensazione che ho avuto è che non è il formato adatto a questo Bolivar; forse a nessun sigaro di alto livello (soprattutto cubani).
La sensazione che ho avuto è che non è il formato adatto a questo Bolivar; forse a nessun sigaro di alto livello (soprattutto cubani).
Bando alle ciance, il sigaro ha una fascia vellutata colorado maduro maculata scuro, abbastanza uniforme al tatto.
La costruzione è ottima ed il riempimento tra il regolare e l’eccessivo.
Il sigaro emana profumi medi leggermente metallici e di fieno.
La costruzione è ottima ed il riempimento tra il regolare e l’eccessivo.
Il sigaro emana profumi medi leggermente metallici e di fieno.
Una volta acceso ho avuto un ingresso piuttosto floreale e cuoioso, con toni di caffè, cacao, terra ed erbaceo-vegetali. I sapori sono stati prevalentemente amarognoli con punte di dolce, leggermente asciutti.
Nel secondo terzo la paletta aromatica è più ampia: spezie, legno, cuoio, caffè, cacao, una punta di miele con predominanza terrosa. Crescono i sapori dolci e si assapora un retrogusto leggermente asprigno.
Il sigaro è già all’ultimo terzo!; gli aromi restano gli stessi del secondo ad esclusione di quelli dolci, così come i sapori.
Abbandono il sigaro prima che sapori amari prendano il sopravvento.
Nel secondo terzo la paletta aromatica è più ampia: spezie, legno, cuoio, caffè, cacao, una punta di miele con predominanza terrosa. Crescono i sapori dolci e si assapora un retrogusto leggermente asprigno.
Il sigaro è già all’ultimo terzo!; gli aromi restano gli stessi del secondo ad esclusione di quelli dolci, così come i sapori.
Abbandono il sigaro prima che sapori amari prendano il sopravvento.
La forza è sempre molto marcata, aumentando da media a medio-forte.
L’evoluzione è deludente, complice l’infelice scelta del modulo.
L’equilibrio leggermente sbilanciato verso la forza.
Complessità e finezza aromatica certamente si avvertono, ma, appunto, mi sono sembrate castigate.
L’evoluzione è deludente, complice l’infelice scelta del modulo.
L’equilibrio leggermente sbilanciato verso la forza.
Complessità e finezza aromatica certamente si avvertono, ma, appunto, mi sono sembrate castigate.
Meccanicamente ho riscontrato un tiraggio leggermente eccessivo (sebbene mi sia trattenuto con il taglio) ed una combustione irregolare, non solo per le piccole correzioni al braciere, quanto per la forma conico-concava dello stesso, al cader della cenere (segno che il sigaro non brucia come dovrebbe e i ripieni “trascinano”, nella combustione, gli strati più esterni).
La cenere è compatta e color grigio, striata dal chiaro allo scuro.
La cenere è compatta e color grigio, striata dal chiaro allo scuro.
Ne ho ancora un altro in humidor, vedremo…
Apparenza e Costruzione: | |
Tiraggio e Combustione: | |
Forza: | |
Sapori: | |
Aromi: | |
Evoluzione: | |
Equilibrio: | |
Complessità: | |
Valutazione generale: |
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