Sigari oltre le Colonne d'Ercole

Tenerife, e le Canarie in generale, sono un gioiello spagnolo nell'Atlantico, ma pochi sanno che vi si produce una discreta qualità di sigari.

Tra i souvenir molto particolari delle isole Canarie, infatti, ci sono sigari che vengono fatti a mano da torcedores locali. Questa tradizione è stata introdotta da emigranti che si erano trasferiti a Cuba e in America Latina in cerca di fortuna, e che sono poi tornati in patria: le Isole Canarie hanno, infatti, una lunga
tradizione manifatturiera risalente al diciottesimo secolo, e molte delle fabbriche di sigari a Cuba furono istituite da Canari.
Anche oggi a Tenerife, nel CITA (Centro Industrial de Tabaqueros Asociados), oltre 4.000 persone si guadagnano il pane arrotolando sigari e sigarette, e talvolta è addirittura possibile osservare alcune di loro mentre lavorano.
A Garachico, ad esempio, esiste una piccola azienda a conduzione familiare che lavora sempre a porte aperte, quindi tutti possono osservare la lavorazione artigianale del tabacco, praticata come una vera e propria arte che, naturalmente, richiede una buona dose di destrezza nelle dita.
Le singole aziende portano, poi, il "Puro canario" (come vengono chiamati qui i sigari delle Canarie) direttamente ai grossisti. Generalmente il "Puro" viene fumato volentieri in compagnia dopo un pranzo abbondante. Chi desidera acquistare uno di questi ottimi sigari, parte del cui tabacco viene da Cuba, dai noti terreni di Vuelta Abajo e di Remedios, deve recarsi in un negozio di tabacchi e chiedere il "Puro canario hecho a mano".
Naturalmente, il vantaggio di usare tabacco cubano in un sigaro vale la spesa... I tabacchi cubani, come affermano i canari, aggiungono forza e sapori speziati con una miscela che nessun altro tabacco può replicare.
Sperando di avervi incuriositi, se andate in vacanza in queste splendide isole, specie nella Gran Canaria, comprate un Penamil, un Condal o un Goya e fateci sapere!