07 agosto 2012

Conservare in Giara: I (tanti) pro e i (pochi) contro

Oggi parliamo di un tipo di packaging, ritornato in auge nell'ultimo decennio, soprattutto come envase per edizioni speciali di Habanos, ma che già era stato ampiamente utilizzato per il confezionamento dei sigari fin dall'epoca prerivoluzionaria: la giara.
Non parleremo però di questo oggetto nella sua funzione di envase di prestigio, bensì della sua funzione di conservazione dei puros. La conservazione in giara infatti, non è limitata alle prestigiose e decoratissime giare habanos, ogni aficionados si può procurare i propri vasi in vetro o in ceramica, anche molto economici ma funzionali, in cui conservare i puros.
Va fatta una prima distinzione tra giara di vetro e giara in ceramica, anche se le differenze sostanziali sono minime, dal punto di vista della conservazione di breve periodo, sul lungo periodo la giara di vetro può penalizzare i sigari per via del fatto che lascia passare la luce e si possono verificare alterazioni cromatiche, o più verosimilmente scolorimenti delle capas, si può ovviare a questo problema con dei foglietti di cedro disposti attorno ai puros. Per contro la giara in vetro (senza i foglietti di cedro) consente l'ispezione dei sigari senza essere aperta, mentre quella in ceramica no.
Esclusa questa differenza, le giare, sia di vetro che di ceramica presentano diversi vantaggi nella conservazione dei sigari, soprattutto nel lungo periodo. In primis l'isolamento quasi totale rispetto all'esterno evita la migrazione degli aromi, svolgendo una funzione tutto sommato simile al cellophane. Secondariamente, le giare disperdono anche molta meno umidità, ovviamente se vengono conservate in humidor o in walk in, l'umidità viene regolata dall'ambiente circostante, ma anche come metodo di conservazione "stand alone" richiedono molto meno spesso l'integrazione di acqua per l'umidificazione rispetto ad un humidor di legno o ad altri metodi di conservazione.
Sempre nell'ottica di conservazione a lungo termine, il minore scambio di ossigeno con l'esterno rallenta i processi di invecchiamento, allungando di fatto la curva di fruibilità dei puros, la scarsa migrazione di aromi ed altri composti verso l'esterno mantiene elevata l'intensità aromatica e la complessità dei sigari, benchè in periodi di conservazione lunghi gli aromi, proprio perchè non vengono dispersi tendano ad uniformarsi lungo il cannone e a rendere l'evoluzione aromatica un po meno spiccata. Ma se l'alternativa è tra un sigaro invecchiato poverissimo di aromi ed uno ancora ricco di fragranze benchè un po' appiattite lungo la fumata, è chiaro che anche in questo caso la giara presenta comunque un vantaggio significaivo.
Un altro vantaggio assolutamente non trascurabile è l'ottimo isolamento da e verso l'esterno per quanto riguarda il rischio parassitario. E' infatti possibile conservare in giara i sigari FFB, o più in generale tutti quelli che non subiscono abbattimento termico, e che quindi presentano il rischio della schiusura di uova di bicho, essendo sicuri che l'eventuale manifestazione dei parassiti non comprometterà gli altri sigari nel nostro humidor, allo  stesso modo dall'esterno non si manifesteranno parassiti su sigari che non ne presentano in origine.
A fronte dei tanti vantaggi offerti, esiste anche qualche svantiaggio, o meglio qualche piccolo rischio dovuto alle caratteristiche intrinseche della conservazione in giara. In primis l'impermeabilità e la tenuta quasi stagna delle pareti esterne, e l'assenza (o presenza esigua) di legno pongono le giare a rischio di sbalzi interni di umidità dovuti a sbalzi termici. In caso di abbassamento repentino di temperatura possiamo infatti avere dei picchi di umidità all'interno delle giare fino ad oltre il  90%, con i rischi che tutti conosciamo per i sigari contenuti all'interno. Secondariamente, c'è chi sostiene che il poco scambio con l'esterno penalizzi l'invecchiamento dei sigari, e c'è chi ha riscontrato anche la comparsa di toni acidi nei sigari conservati in giara. Chi vi scrive non ha mai riscontrato grosse anomalie di invecchiamento, se non appunto un rallentamento dello stesso, nei sigari conservati in giara, ne tantomeno la comparsa di toni acidi.
Va detto che il rischio di cattiva conservazione dovuta agli sbalzi di umidità, in giara aumenta all'ennesima potenza, per via della scarsa capacità di autoregolazione del vetro e della ceramica. Va prestata quindi estrema attenzione all'umidificazione interna. Personalmente sconsiglio di utilizzare gli umidificatori già presenti nelle giare al momento dell'acquisto (parlo ovviamente di quelle prodotte da habanos o comunque di quelle da sigari), in quanto la superficie evaporante è eccessiva, consiglio piuttosto di sostituire l'umidificatore con una pastiglia umidificante per tabacco da pipa, del diametro simile a quello di una moneta da 2 euro (vedi foto), oppure di utilizzare un pezzetto di spugna dentro a un tubo da sigari, quest'ultima opzione vale ovviamente nel caso in cui la giara non sia piena :-)

Nessun commento:

Posta un commento