Al di la delle considerazioni sulle diatribe Habanos-Partagàs, dovute alla produzione di questa vitola, ci limitiamo in questo post a descrivere le caratteristiche di questo puro, prima e dopo l'ufficializzazione della sua produzione nel 2008.
Già dalla foto allegata, in cui sono messi a confronto i Salomones in produzione ufficiale, con uno di quelli prodotti senza l'autorizzazione di Habanos, si nota come la produzione precedente sia, nonostante un invecchiamento più importante, ben più accattivante alla vista, rispetto ai "cugini" regolari, con capa scura.
Inutile dire che, come spesso accade anche coi first batch delle produzioni ufficiali, il miglor impatto visivo della produzione non autorizzata si traduce anche in una migliore struttura organolettica.
Partiamo dal presupposto che il Salomones LCDH attualmente in produzione regolare è un ottimo sigaro, come del resto il parivitola di Cuaba, con ottima evoluzione, buoni livelli di forza, discretamente complesso e lungamente persistente.
Immaginate ora di prendere un sigaro con le caratteristiche appena descritte, che può verosimilmente essere collocato attorno agli 85/100 nel punteggio della scheda di degustazione, e di elevare all'ennesima potenza ognuna delle sue sfumature organolettiche. Avete appena immaginato cosa fosse il sigaro che Partagàs non ha mai prodotto (o più propriamente che Habanos non ha mai prodotto) ma a cui tutti gli aficionados ambivano. Forza impressionante, ma mai aggressiva, note di cuoio, cacao, spezie e legno che si alternavano durante tutta la fumata, senza mai appiattirsi, un ottimo equilibrio tra forza, sapori ed aromi, ed una persistenza veramente lunghissima. Un sigaro che meritava sicuramente non meno di 95/100. L'unico rammarico di chi vi scrive è di avere rimasto solo 2 esemplari di questo fantastico manufatto clandestino!!!
Anche io o due messe da parte...
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