13 giugno 2018

Cigar Festival di San Giustino: un evento in crescita, e un'opportunità che più aziende dovrebbero cogliere

da sinistra Maurizio Capuano, Fabio Bernieri, Simone
Fazio (chi vi scrive) e Daniele Vallesi, durante la
presentazione della scheda di degustazione creata
in collaborazione.
Di ritorno dalle ferie, durante le quali come avrete notato  il blog ha pubblicato solamente articoli inerenti gli eventi, e il concorso letterario Apuano, torniamo a scrivere, riprendendo da dove avevamo lasciato prima del festiva di San Giustino per rispondere alla domanda: Com'è andato il C&T Festival 2018? beh senza dubbio bene, dal punto di vista della parecipazione rispetto al primo anno, l'affluenza è cresciuta toccando quasi 4 mila presenze in 2 giorni a detta degli organizzatori. Diversi problemi logistici ed organizzativi rilevati nella scorsa edizione sono stati risolti, sopratto a beneficio degli utenti del festival.
Qualche miglioramento del "dietro le quinte" è ancora possibile, e sarà cura nostra, e penso di tutti coloro che hanno partecipato con un ruolo attivo al festival, di dare una mano affinchè vi siano ulteriori miglioramenti nella prossima edizione.
Trenta eventi nel giro di due giorni, con un programma ricco e variegato, tra degustazione, cultura del tabacco e aziende del settore. Ed è proprio sulle
aziende presenti al festival, che si possono ottenere ulteriori margini di miglioramento nelle prossime edizioni. Assenti infatti "nomi" importanti del mondo del sigaro italiano, sia come produzione che come import, che dovrebbero rivalutare la partecipazione, poichè il trend di crescita ed il taglio sempre più "aperto" alle diverse realtà che si vuole dare all'evento, che di fatto è l'unico nazionale di questo tipo fino ad oggi, dovrebbe di per se richiamare tutti gli operatori del settore. Sicuramente la fase organizzativa e la comunicazione con gli espositori può essere migliorata, tuttavia anche le aziende possono avere un ruolo attivo in questa fase di miglioramento, perchè ad avviso di chi vi scrive, anche sentiti i pareri di diversi nostri follower, e di altri divulgatori in questo mondo, incontrati al festival, è importante esserci e contribuire alla crescita e alla  ulteriore differenziazione e pluralità dell'evento.
Il giudizio resta comunque molto positivo, e ringrazio in qualità di parte attiva nell'organizzazione delle degustazioni, principalmente assieme a "the cigar club di Sansepolcro", associato AIC, sia gli organizzatori che Luigi Ferri in qualità di direttore artistico.

Permettetemi di sottolineare il grande impegno del Club di Sansepolcro, che ha proposto più del 20% degli eventi di tutta la fiera, con prodotti di ben 5 diverse aziende produttrici o importatrici, (CTS, Davidoff (ITA), Plasencia (C&T-Lubisnki), MST, Nostrano del Brenta), più un sigaro cubano vintage discontinuato da diversi anni. Spaziando dagli aspetti storico culturali, alle degustazioni in abbinamento, all'eccellenza enologica (Laurent Perrier, Avignonesi, Enoglam) e gastronomica (Chef Mastromattei del ristorante Pescion), fino alla degustazione tecnica con la presentazione della scheda di degustazione per sigari di tradizione toscana (che troverete a breve su cigar blog e sui canali partner che hanno collaborato alla stesura), che per la prima volta in Italia è stata presentata al pubblico. In fondo al post trovate altre foto dell'evento.

Un ringraziamento infine, proprio ai miei compagni di avventura nella redazione e nella presentazione della scheda di degustazione e dei quali condivido i link di rescoconto del festival qui di seguito:
Daniele Vallesi su Gusto Tabacco
Maurizio Capuano sulla Compagnia del Tabacco
Douglas Mortimer (Fabio Bernieri) 











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