un ricordo, una discussione, una risata fatta online.
Emozioni anche il giorno dell'evento, perchè il sigaro nasce da un lungo percorso, di amicizia, di passione, di concretizzazione di progetti, di condivisione con i membri del gruppo Facebook, che nel frattempo è diventato un club reale oltre che virtuale. Grazie all'impegno di Guglielmo, Lino, Corrado, e tutti gli altri Apuanisti, e alla grandissima risposta partecipativa dei membri di tutta Italia, l'evento è stato un successo, culminato con l'emozione di Guglielmo durante il discorso di apertura della degustazione che ha toccato tutti quelli che conoscono la storia del club e della nascita del sigaro.
Il sigaro Apuano, creato dalla Compagnia Toscana Sigari, nasce un anno fa, quando Guglielmo prende accordi con Gabriele Zippilli di CTS, e, invitando un gruppo di appassionati Apuanisti, decide di creare un sigaro che rifletta il gusto del consumatore. E' la prima esperienza di questo tipo in Italia. Creare un sigaro nuovo, non è cosa semplice, si tratta infatti di decidere un blend, fumando un prodotto rollato pochi giorni, o qualche settimana prima. L'esperienza di fumata è, in quel momento, ben diversa rispetto a quello che diventerà una volta compiuta la fermentazione e l'invecchiamento; in altre parole si tratta di fumare un sigaro "in prospettiva". E' per questo che Guglielmo ha voluto coinvolgere anche noi di Cigar Blog in questo progetto, in modo da aiutare il "panel" che ha valutato i tre blend proposti, a comprendere meglio quali aspetti negativi della fumata "fresca" si sarebbero trasformati in punti di forza nel sigaro finale. In questo modo abbiamo potuto selezionare, tra le tre miscele che Gabriele aveva fatto preparare, quella interamente composta da Kentucky 171, che poi si è trasformata nel prodotto che abbiamo potuto degustare sabato scorso.
Il sigaro è stato molto apprezzato da tutti i presenti, i commenti ricevuti sono stati tutti positivi. La forza ben presente era ottimamente bilanciata da una paletta aromatica importante, complessa ed intensa, oltre che dalla presenza equilibrata di tutti e quattro i sapori primari al palato.
Aromi tipici del kentucky fire cured, dominati da legno, cuoio e spezie, sono supportati da toni tra il liquoroso ed il balsamico, che esaltano l'intera paletta aromatica. A completare la sensazione olfattiva, toni secondari cangianti durante la progressione del braciere, che passano dalle note iniziali di cacao e terra, a quelle più decise di tostato e caffè sul finale. Anche il test di "overpuffing" per valutare l'equilibrio è stato pienamente superato.
Anche l'analisi organolettica complessiva, conferma la qualità del prodotto. Oltre ad equilibrio e complessità già citati, ottima anche l'evoluzione, in relazione alla tipologia di prodotto, buona persistenza e molto buona la finezza.
Di seguito riportiamo il Video di Douglas con il reportage e le interviste della giornata, Buona Visione!!!
Nessun commento:
Posta un commento