Originario dalle Americhe, il tabacco era una pianta di
uso comune fin dalla sua domesticazione, come già discusso in un articolo precedente
(Dalla domesticazione fino al X Secolo). Il prodotto che oggi identifichiamo come tabacco, in tutte le sue varietà e forme, è la diretta conseguenza di ciò che successe dopo la scoperta europea del tabacco (La scoperta Europea), e della sua diffusione nel ‘Vecchio Mondo’. Ripercorrendo la 'Via del Tabacco' in Europa, vedremo come questa pianta diventò uno dei lussi più popolari ed amati.
Fig. 1: Mappa illustrativa delle prime importazioni di tabacco in Europa e la relativa distribuzione spazio-temporale.
(Jacopo Niccolo' Cerasoni)
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Primo Contatto
(1492 – inizio 1500 a.D.)
E’ teoria ben accetta che il tabacco fosse del tutto ignoto
agli Europei prima del 14° Secolo a.D., e grazie a Cristoforo Colombo si verificò il
primo contatto Europeo con le specie Nicotiana. Tuttavia, esistono altre
teorie. Una delle più conosciute fu suggerita da Compton Mackenzie, il quale era
scettico sulla scoperta del tabacco da parte di Cristoforo Colombo ed i suoi
uomini, data la mancanza di evidenze fisiche. Egli accreditò il monaco
Francescano Frere Andre Thevet con la scoperta di questa pianta. Mackenzie dice che Thevet portò,
nel 1556, i primi semi di tabacco in Europa, coltivandoli nel suo giardino ad Angoulême,
Francia. Considerando tali possibilità si può teorizzare che Colombo portò con
se parti fisiche di alcune piante di tabacco, più probabilmente delle foglie e
semi. Possiamo considerare la teoria di Mackenzie in parte corretta, dato il
fatto che Colombo non fu un fattore determinante della prima diffusione e popolarizzazione
del tabacco in Europa.
Prima
Diffusione in Europa (prima metà del 1500 a.D.)
Come si può vedere dalla mappa illustrativa (fig. 1), la diffusione
ed estensione introduttiva del tabacco in Europa è complicata ed ha più fasi
temporali e geografiche.
I primi resoconti ci parlano di Fernando Cortez che, nel
1518 su richiesta di Ramon Pane, portò delle piante e semi di tabacco in Spagna per coltivarlo.
Il tabacco divenne subito popolare in Spagna, per lo più sotto forma di foglie
arrotolate e fumate come sigari odierni. Il tabacco ed il suo uso divennero simbolo
delle classi operai.
Data la grande popolarità, ci fu necessità di maggior quantità
di tabacco e rispettive aree coltivabili. Per questo motivo nel 1531 furono attuate
le prime coltivazioni di tabacco, da parte di Europei, a Santo Domingo. Tre
anni dopo, nel 1534, delle piante chiamate “tabaco alto” (caratterizzate da un
gusto dolce e foglie larghe) vennero trapiantate dalla terraferma dell’America
Centrale alle isole di Cuba e Santo Domingo. I semi utilizzati provenivano
probabilmente dalla Valle del Messico, ad oggi identificati come semi di N.
tabacum var. Havanensis, antenato biologico delle varietà avanensi utilizzate ancora
oggi.
A partire dal 1550 ci fu una maggior diffusione dei primi
semi di tabacco in vari paesi Europei. In Belgio, nel 1550, alcune piante di
tabacco vennero coltivate nei giardini reali per scopo ornamentale. Negl’anni seguenti
ci fu una diffusione maggiore del tabacco, venendo introdotto in Portogallo nel
1558 ed in Inghilterra nel 1564.
L’introduzione del tabacco in Inghilterra è
molto particolare. Ad oggi sappiamo di 2 diversi importazioni di semi di
tabacco in Inghilterra, provenienti da due aree geografiche ben distinte. La
prima fu da parte di Sir John Hawkins che riportò semi provenienti dalla penisola
Nord Americana che oggi identifichiamo come Florida, stato degli Stati Uniti D’America.
Il secondo punto d’origine dei primi tabacchi inglesi è probabilmente risalente
al Brasile, portato in Inghilterra da Sir Walter Raleigh e Sir Francis Drake.
Fig. 2: Sir Walter
Raleigh fumando la sua pipa in Inghilterra, 1859
(F.W. Fairholt: Tobacco, its History and Association)
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Espansione nel Continente Europeo (Seconda metà del 14° Secolo – 16° Secolo d.C.)
Grazie allo stato
pontificio e la grande influenza che la chiesa aveva in Europa, l’Italia, insieme ad altri paesi Europei fu uno dei valorizzatori dell’uso e consumo di
tabacco in varie forme e per vari usi. La prima volta che dei semi di tabacco
entrarono in terra Italica fu grazie al Cardinale Prospero Pubblicola di Santa
Croce, che di ritorno da una missione presso la Corte di Portogallo, decise di
donare dei semi di tabacco a Papa Pio IV. Egli li fece coltivare dai monaci Cistercensi
nei dintorni di Roma. Dalle fonti che ci rimangono possiamo ipotizzare che tali
semi fossero della specie N. rustica,
utilizzata per lo più per tabacchi da fiuto data l’alta forza nicotinica che la
identifica. I primi semi di N. tabacum
furono invece portati dal Vescovo Nicolò Tornabuoni e regalati allo zio Alfonso
Tornabuoni, che li seminò nel suo giardino per utilizzare le piante a scopo
medico.
Grazie al grande apprezzamento scientifico e sociale del
tabacco nei paesi occidentali d’Europa il tabacco si diffuse verso l'oriente nell’arco di
pochi decenni. Arrivò in Polonia nel 1580, in Turchia nel 1601, in Russia e nel
Medio Oriente nel 1615 ed infine in Svezia nel 1630.
Importazioni e
Centri Economici Europei
Nel 1588 Thomas Harriot esplorò il nuovo stato di Virginia
e scrisse “A Briefe and True Report of the New Found Land of Virginia” (Un
Breve e Reale Resoconto della Nuova Terra del Virginia). In esso egli scrive di
una nuova varietà di tabacco, pianta che diventerà una delle varietà principali
d’Europa, la Nicotiana tabacum var.
Virginica. A partire dal 1614, con la prima distribuzione di tabacco
Virginia in Inghilterra, un commercio di tabacco proveniente dalle America venne
creato, andandosi ad aggiungere al commercio già presente di tabacchi Centro Americani
verso la Spagna.
Sigaraie a lavoro nella fabbrica di Siviglia, 1874 (Davillier, 1823-1883) |
Nel 1614, a causa delle immense quantità di importazioni
di tabacco proveniente dalle Americhe verso tutta la penisola Iberica, Re
Filippo III di Spagna, per prevenire confusioni e ridurre le prolematiche logistiche interenti al commercio di tabacco, stabilì Siviglia come centro di raccolta ed organizzazione
di tutto il tabacco del Vecchio Mondo. Proprio grazie a Filippo III tutto il tabacco coltivato nel Nuovo Mondo sotto il potere
spagnolo (Centro America, incluse le isole di Cuba e Santo Domingo) veniva spedito a Siviglia, unico centro di ‘smistamento’, diventando anche poco dopo il primo centro di produzione di sigari al
mondo.
La storia dell’ingresso del tabacco in Europa è complessa e
tortuosa, e come ogni ricerca storica ed archeologica che si rispetti, sarà
sempre una continua scoperta, fonte di nuove teorie.
Questo articolo è solo un breve riassunto della storia
della diffusione ed importazione del tabacco in Europa, evidenziando solamente
le fasi e gli eventi principali che costruirono ciò che oggi conosciamo ed
apprezziamo come il mondo del tabacco e del fumo lento.
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