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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

18 febbraio 2016

Approfondimenti dal Nicaragua: qualità del tabacco in campagna

In campo con Didier, notare l'uniformità di colore e
di altezza della "canopy", e il portamento assurgente
delle foglie apicali, sintomo di buona salute delle piante
Abbiamo già parlato, nel diario di viaggio in Nicaragua, della visita in campo con Didier Houvenaghel, ma vale la pena di spendere alcune parole in più per la fase agricola. Nel ciclo produttivo dei sigari, ottenendo un tabacco di alto pregio in campagna, prestando attenzione alle fasi successive, si può ottenere un sigaro eccellente, ma è impossibile ottenere un buon puro partendo da una qualità mediocre della materia prima.
Non parleremo quindi, in questa sede, delle fasi cronologiche di coltivazione, ma di come i produttori controllano la campagna, per ottenere un tabacco di qualità.
Partendo dal semenzaio, o nursery, si può già fare riferimento ad uno degli aspetti che permettono una prima valutazione qualitativa "a colpo d'occhio", e che varranno anche per le fasi duccessive di coltivazione, ovvero l'uniformità di quella che in termine anglosassone si chiama "canopy" (letteralmente la "tettoia", cioè la parte visibile della coltivazione). Nei semenzai di AJ Fernandez, le piantine prossime al trapianto sono pressochè
identiche, per altezza e colorazione, con pochissimi ingiallimenti fogliari, grazie a una preselezione dopo la germinazione, per vigoria, ma anche ad una perfetta tecnica di coltivazione nella fase in serra, dove le piante vengono irrigate con acqua purificata, fertilizzate in maniera uniforme, con l'ausilio di banchi drenanti e pareti laterali delle serre arieggiate, che limitano l'insorgenza di malattie. Una delle tecniche per ridurre lo stress delle piantine in fase di trapianto, è la precoltivazione in alveoli singoli. Dopo la germinazione, infatti, le piantine vengono messe a dimora in piccoli alveoli (vedere foto più avanti) pieni di terriccio e perlite (un materiale inerte che consente di mantenere un buon drenaggio e struttura nell'alveolo, ndr-), dove restano per 30-45 gg, fino ad una buona formazione radicale, che non viene danneggiata durante il trapianto. Altre realtà produttive estirpano le piante dal semenzaio, portandole in campo a radice "nuda", questo ovviamente aumenta la percentuale di morte post-trapianto,  e accentua la differenza di velocità di crescita, soprattutto nelle prime fasi.
Piantine pronte per il trapianto, notare l'uniformità di
altezza e colorazione delle foglie. Sopra si notano
gli ugelli per la fertirrigazione con acqua purificata
L'uniformità della canopy è un segno di qualità della coltivazione, non solo in nursery, ma anche in pieno campo, il "colpo d'occhio" sul campo deve sempre palesare colore uniforme ed altezza simile delle piante (ad eccezione delle zone di bordo dove la differente insolazione, distribuzione di acqua e nutrienti, e diversa competizione con le piante limitrofe, possono dar luogo a piantine un po' meno vigorose rispetto al resto della canopy, ndr-). In campo esistono poi altri fattori che aiutano a determinare la qualità di una coltivazione. Si comincia dalle corrette condizioni del terreno, una buona rincalzatura delle piantine, una adeguata regimazione dell'acqua (ricordate gli arginelli trasversali per assicurare l'uniformità di permanenza dell'acqua vicino ad ogni pianta, di cui si parlò nell'articolo del diario di viaggio), ma soprattutto una buona gestione delle lavorazioni, senza l'uso di macchine pesanti dopo il trapianto, assicurano una buona struttura del terreno, adatta ad ospitare l'apparato radicale del tabacco.
Leonardo su una piantagione trapiantata da una ventina
di giorni, notare la buona struttura del terreno
e la totale assenza di piante infestanti.
Altro aspetto molto importante, è la "pulizia" dell'appezzamento, ancora una volta il colpo d'occhio ci viene in aiuto, specie se le piante sono ancora basse. L'assenza di piante infestanti, riduce la competizione radicale del tabacco con le malerbe, ed è sintomo di una buona gestione delle sarchiature (lavorazioni tra le file di tabacco, atte a estirpare le erbe infestanti, ndr-). In verità, dopo aver osservato i campi di Fernandez, sulla via del ritorno, abbiamo guardato con occhio più attento anche gli altri campi di tabacco lungo la strada ed effettivamente non è assolutamente scontato il controllo delle malerbe, abbiamo notato più di un campo pesantemente infestato da graminacee ed altre specie indesiderate. Il buon controllo delle piante indesiderate assicura anche una minore incidenza di malattie e parassiti, poichè i patogeni non avranno a disposizione tessuti vegetali su cui attecchire e resistere, durante la fase di riposo del terreno e rotazione colturale.
Panoramica su di un appezzamento, notare l'uniformitàe la pulizia
si nota anche la presenza di buoi per la sarchiatura interfilare.
evitare l'uso di macchine agricole preserva la struttura del terreno
Infine, andando ulteriormente nel dettaglio, occorre osservare le piante, sostanzialmente ci sono tre fattori di cui tenere conto. Il turgore fogliare è il primo aspetto importante, se il margine fogliare è liscio e la punta delle 4-5 foglie apicali (più in alto) è diretta verso l'alto, significa che la pianta è in buono stato di salute ed idratazione, in caso contrario, margini fogliari frastagliati e foglie più afflosciate indicano una carenza idrica, dovuta a scarsa irrigazione o all'insorgenza di malattie a carico dell'apparato radicale.
trapianto delle piantine in alveolo
secondo lo stadio di sviluppo post
semina e la vigoria
Il colore del lembo fogliare deve essere uniforme, ingiallimenti puntiformi, radiali (verso l'esterno), apicali (sulla punta) o perinervali (vicino alle nervature), della foglia indicano uno stato di stress della pianta, dovuto a diversi fattori che possono andare dalle malattie fungine, batteriche o virali, all'eccesso o carenza idrica nel suolo, fino alle carenze nutrizionali (di elementi chimici) del terreno.
Infine la presenza di buchi o rosure sulla foglia, può indicare la presenza di parassiti animali (principalmente insetti adulti o nella fase larvale). Per prevenire questo tipo di attacchi, si utilizzano teli adesivi per la cattura massale (una sorta di pannelli di carta moschicida), posti ai bordi dei campi, in modo da individuare la presenzadi insetti potenzialmente dannosi, ed intervenire di conseguenza. Altra possibilità, per prevenire sia gli attacchi di insetti e malattie, sia per individuare le carenze nutrizionali e idriche, è l'utilizzo di piante "spia", ovvero varietà (o a volte anche altre specie), più sensibili agli stress rispetto al tabacco in coltivazione, che quindi permettono di individuare eventuali problemi con qualche giorno di anticipo, consentendo di intervenire di conseguenza.
picking delle piantine con il loro panetto di terra
per la messa a dimora in campo
L'ultimo, ma non meno importante aspetto che consente una buona qualità del tabacco in campagna è l'organizzazione aziendale, che si incardina sostanzialmente in due fasi fondamentali, la semina in semezaio e il trapianto. Entrambe vengono fatte scalarmente, e tarate sulle capacità di manodopera aziendale. In questo modo si ottiene una maggiore uniformità nel singolo appezzamento di terreno e si riescono a calendarizzare tutti gli interventi colturali necessari, in tempi diversi, dalle sarchiature, alla "scacchiatura" o desbotonado (eliminazione delle gemme secondarie) alla cimatura, ai trattamenti, alle irrigazioni, fino alla raccolta. La gestione aziendale disciplinata e senza forzature sui tempi, consente generalmente di ottenere tabacco di qualità più elevata.

Vista dei campi dall'alto, notare la perfezione del colpo d'occhio
in termini di colore e altezza delle piante. Sullo sfondo a destra,
un campo pronto per il trapianto, per consentire la scalarità
delle operazioni successive.
Vista di un altro campo ad Estelì, notare la minore uniformità e la
maggiore presenza di erbe infestanti, rispetto alle foto precedenti

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