12 luglio 2015

Perché variare le fumate? Capitelo da voi con due semplici esperimenti.

Cigar Blog vi ha ormai abituati ai consigli pratici su come sperimentare da voi diversi aspetti legati al mondo del sigaro. Riteniamo infatti abbastanza inutile calare dall'alto pseudo-dogmi sul fumo lento, crediamo invece che la missione principale del nostro blog sia quella di fornire a chi ci legge una serie di strumenti per capire meglio il mondo del sigaro, e la logica alla base delle affermazioni che leggete su questo ed altri siti sul fumo lento.
Il mondo degli aficionados è suddiviso tra chi sostiene che sia necessario variare spesso il tipo di fumata per affinare il gusto, e chi invece è più esclusivista, ed affezionato ad una singola tipologia di prodotto. Noi di Cigar Blog siamo da sempre a favore della prima tesi, per diversi motivi che più volte vi abbiamo illustrato, e oggi vogliamo proporvi
due semplici esperimenti, che richiederanno un po' del vostro tempo fumoso, ma vi aiuteranno a comprendere l'importanza di alternare le fumate.
Per prima cosa fate una piccola scorta (7-8 almeno) dei vostri sigari preferiti, ed iniziate fumandone un paio; riponete i restanti in humidor e cominciate la prima fase di sperimentazione.
Andate dal tabaccaio e comprate 12-15 sigari abbastanza eterogenei (spaziate tra toscani, cubani, caraibici, indipendentemente dal vostro gusto personale) e dedicate un paio di settimane a fumali, possibilmente annotandovi le sensazioni (non importa che compiliate una vera e propria scheda,  descrivete secondo il vostro gusto i pregi e o difetti dei sigari che fumate). Dopo due settimane riprendete uno o due dei vostri sigari preferiti e fumateli, noterete molte più sfaccettature organolettiche e altri aspetti della fumata che prima non riuscivate a notare.
Il secondo esperimento è diametralmente opposto, e consiste nel fumare prodotti estremamente omogenei per un determinato periodo. Partite sempre dal vostro sigaro preferito, fumandone un paio, e lasciando i restanti in humidor, tornate nuovamente dal tabaccaio e comprate sigari per una ventina di giorni, tutti uguali, ma sensibilmente diversi dal vostro sigaro prediletto (potete scegliere anche sigari che vi piacciono purché siano diversi dal vostro preferito, ancora meglio se appartengono a una tipologia diversa, ad esempio toscani, se il vostro preferito è un caraibico, o vice-versa).
Trascorsi i 20 giorni di fumate, tornate al vostro sigaro del cuore, e noterete come le prime 2-3 fumate vi risulteranno nel complesso meno gradevoli rispetto a come le ricordavate. Questo avviene perché il palato nel frattempo si è abituato a una struttura organolettica ben precisa, e riconosce come "estranee" alcune sfaccettature del vostro sigaro, ma non preoccupatevi, dopo poche fumate lo apprezzerete di nuovo come prima.
A questo punto è probabile che qualcuno storcerà il naso, chiedendosi per quale motivo debba sacrificare la sua fumata "top" per un altra, e per diversi giorni per giunta. Il vantaggio sta nel fatto che alla fine dell'esperimento non solo apprezzerete di più i vostri sigari preferiti,  ma avrete anche la capacità di apprezzarne anche altri che prima non riuscivate a "capire".
Al di là delle questioni economiche (costo dei caraibici rispetto ai toscani, linee più o meno care) o di interesse personale nel promuovere uno specifico distributore/importatore/produttore infatti, molto spesso il fumatore "schierato" dalla parte dei toscani, dei cubani, o di altre tipologie di sigaro, è molto influenzato da fumate "abitudinarie", e da un lato perde  la capacità di apprezzare appieno il prodotto che è abituato a fumare, mentre dall'altro preclude al suo palato la possibilità di apprezzare una gamma di sfumature organolettiche diverse dai suoi canoni. Quando un "cubanofilo" convinto vi dice che nessun nicaraguense lo soddisfa, o un "toscanofilo" afferma che non trova gusto nel fumare caraibico, nella stragrande maggioranza dei casi vi sta dicendo la verità, rispetto al suo gusto. La sua soddisfazione personale è però quasi sempre limitata dalle abitudini del suo palato.
Sperimentate voi stessi quali sono i vantaggi di fumate variegate, e gli svantaggi delle fumate monocorde, e decidete se "imbrigliare" il vostro gusto, o renderlo più versatile e ricettivo, e di conseguenza libero.

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