non si discostano moltissimo dal primo sigaro descritto, fieno maturo, spezie e cuoio dominano una paletta olfattiva addolcita da note di miele, a tratti balsamiche.
Sorprendente invece, per il formato, l'ingresso della fumata, che regala note speziate e di legno, con lieve percezione di gomma naturale, e una nota di fondo cremosa che ricorda i migliori Hoyo o Rey del Mundo dei tempi passati. La paletta gustativa è completa nei 4 sapori primari, molto equilibrati tra loro.
Il secondo tercio apre la paletta aromatica a toni terrosi e speziati, mentre al gusto compare una nota piccante e un vago sentore dry, non eccessivo.
Il finale si intensifica e si rafforza con note di cuoio e cacao, il gusto si sposta più verso la nota amarognola, forse anche a causa di una piccola correzione al braciere che si è resa necessaria durante questa fase. L'amaro è comunque bilanciato da una nota acida di fondo che favorisce la salivazione e non fa asciugare il palato.
Io punteggio complessivo non si discosta troppo dal precedente sigaro, sebbene la composizione dello score sia diversa. 89/100 nel complesso, con qualche punto in più rispetto alla linea base in evoluzione e persistenza, qualcuno in meno sulla finezza è l'equilibrio.
Abbinamento consigliato senza dubbio una buona bollicina metodo classico, anche per rafforzare l'acidità sul finale, dando man forte al sigaro, per equilibrare la nota amarognola.
Abbinamento consigliato senza dubbio una buona bollicina metodo classico, anche per rafforzare l'acidità sul finale, dando man forte al sigaro, per equilibrare la nota amarognola.
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