26 novembre 2014
Notizie su CST, la stampa parla della nuova manifattura Valtiberina
Come abbiamo anticipato su Cigar Blog in anteprima assoluta circa un mese e mezzo fa, c'è fermento nelle manifatture della Compagnia Sigarai Toscani, che è in fase di rollatura per la prima produzione che dovrebbe arrivare sul mercato nel 2015. Ad accorgersene ora è anche la stampa, che tramite l'ANSA pubblica una notizia al riguardo, poi ripresa da diverse testate locali e non solo. Leggendo la notizia, ed avendo potuto toccare con mano la cura prestata in tutte le fasi produttive, non possiamo che alimentare l'attesa e fare i nostri migliori auguri Gabriele Zippilli, e a tutto il suo staff, per finalizzare con
successo il lavoro già intrapreso finora. di seguito riportiamo la notizia dal sito ANSA (vedi originale).
Torna in auge il mestiere della tabacchina, la selezionatrice di foglie Kentucky essiccate sulle pertiche da rollare per produrre il sigaro toscano artigianale. E c'è fermento tra le ex lavoratrici delle manifatture dei tabacchi e in tutta la filiera per l'imminente ripresa, il 24 novembre, della produzione manuale del sigaro toscano, grazie a un investimento tutto italiano della Compagnia Sigarai Toscani nei Comuni dell'Alta Valle del Tevere, a cavallo tra Toscana e Umbria, dove il tabacco è stato per la prima volta importato in Italia e per quattro secoli diede reddito a un gruppo di contadini dediti alla libera (senza dazi) coltivazione del tabacco nella 'Repubblica di Cospaia', un unicum storico di tabacchicoltori-contrabbandieri al confine tra Granducato di Toscana e Stato Pontificio.
''Torneremo a produrre a mano il sigaro toscano con le nostre varietà locali '' annuncia con soddisfazione il sindaco di San Giustino (Perugia) Paolo Fratini, ''per iniziativa di un imprenditore abruzzese, Gabriele Zippilli, con una impresa a capitale tutto italiano che ha creduto nel valore della nostra tradizione e vocazione agricola''.
''Abbiamo già assunto e formato otto sigaraie - rende noto Gabriele Zippilli - e dal 24, dopo una burocrazia borbonica, avvieremo una produzione tutta manuale, sia nei campi che nella trasformazione, con un impianto di 4000 mq totalmente a energia rinnovabile. C'è un po' di magia - sottolinea - nella cura di un prodotto agricolo, senza additivi, a fuoco di quercia diretto che qualifica il nostro sigaro nella fascia di prezzo premium. Il primo anno porteremo in commercio 500mila pezzi che saranno pronti da giugno. Già scelto il nome del sigaro artigianale: Mastro Tornabuoni. In omaggio alla manualità degli artigiani e al vescovo Nicolò Tornabuoni, ambasciatore mediceo alla corte di Francia, che nel 1574 inviò allo zio vescovo di Sansepolcro dei semi di tabacco poi donati a Cosimo I de' Medici che diffuse la coltivazione nel Granducato''.
"Un nome - ha sottolineato il sindaco - che richiama la via dello shopping fiorentino e quindi di grande appeal e riconoscibilità internazionale. Il miglior modo di dare futuro a un Comune che ha voluto preservare le sue radici aprendo, nei vecchi stabilimenti, un Museo Storico Scientifico del tabacco che celebra i suoi primi dieci anni''
http://www.ansa.it/terraegusto/notizie/rubriche/elementihp/2014/11/16/si-tornera-a-produrre-a-mano-il-sigaro-toscano_b818de65-e90b-4edb-b31a-8e011545cff9.html
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