Ma, oltre alla casa da depredare del vecchio facoltoso, dove
il collezionista può reperire tanto ben di Dio?
Premesso che bisogna armarsi di buona volontà e pazienza e
fortuna, la risposta è prevedibile.
Innanzitutto, come consiglia il grande collezionista F.
Righini, è bene rivolgersi ad altri collezionisti: se non altro sono spesso ben
disposti nei confronti dei neofiti.
Ma spessissimo non lo sono e avranno più di una remora a mettervi a parte della loro conoscenza e dei loro tesori. In questo senso, un pizzico di adulazione non vi guasterà.
Ma spessissimo non lo sono e avranno più di una remora a mettervi a parte della loro conoscenza e dei loro tesori. In questo senso, un pizzico di adulazione non vi guasterà.
Ma se la strada del collezionista è proprio impraticabile,
anche perché è difficile stanarlo (spesso è un lupo solitario che fuma e
colleziona in sordina), meglio rivolgersi a mercatini e rigattieri. Accanto a
mucchi di vecchiume misto non è raro trovare alcune delle scatole di Toscani di
cui si parlava ma badate, come sempre, che è la diplomazia a far da padrona: se
seccate i commercianti, è facile che vi caccino, si scordino di voi e del
vostro biglietto da visita. E quando avranno un reperto Toscano certo non
contatteranno voi.
Infine, se nemmeno mercatini e rigattieri possono rimpolpare
la vostra collezione, l’ultima spiaggia sono gli amici. Non mi riferisco solo
ai “migliori” o a quelli “di una vita”: penso piuttosto a quelli telematici e
conosciuti nei social network. Non è raro, seguendo il gruppo Facebook “Sigari
Toscani”, ed altri affini, di vedere qualcuno pubblicare una foto di una
vecchia, talvolta piena, scatola di Toscani (ed è capitato anche di recente)
riemersa mentre si facevano lavori in casa.
Al seguente link, trovate la Prima parte:
http://cigarevents.blogspot.it/2014/09/collezionare-vecchie-scatole-di-toscani.html
STEFANO VITTORI
Nessun commento:
Posta un commento