Vitola de Salida: Especiales No.2
Vitola de Galera: Laguito no.1
Largo: 192
Grueso: 38
Tripa: Cuba
Capote: Cuba
Capa: Cuba
La trasferta di Fregene è passata, ricordi straordinari echeggiano nella mente; sensazioni di relax, pacatezza e soddisfazione, goliardia ed eccitamento sono ancora presenti e fervide, il tempo passato in buona compagnia non ha prezzo, scorre via velocemente e dolcemente, ed il solo portarne con se il ricordo è un guadagno che vale i km percorsi ed i sacrifici sostenuti.
Quest’oggi, dopo una cena al volo con amici, sono tornato a casa e, già sulla via del ritorno, avevo in mente quel sigaro tenuto da parte che mi aspettava avvolto dai suoi profumi freschi e ricchi e dalla sua eleganza regale: un sigaro cubano!
La scelta di questo sigaro non è stata casuale; avevo voglia di dedicare tempo a me stesso, tempo per riflettere, per fissare le emozioni, per cogliere i particolari delle tante situazioni vissute giorni prima, tempo per godere e gustare con tutti e cinque i sensi qualcosa di assolutamente appagante.
I sigari di largo generoso e di grueso discreti sono l’ideale in questo caso, almeno per me, sono impegnativi e richiedono concentrazione, concentrazione che poi si trasforma in gesti meccanici che diventano naturali ed automatici e lasciano la mente libera di vagare dove vuole…
Questa edizione regionale Tedesca è veramente bella, ha una capa colorado luminosa, leggermente ruvida al tatto e vellutata.
La costruzione sembra davvero ottima ed il riempimento è regolare per tutto il sigaro. Non sono presenti nodi interni.
Nonostante abbia sulle spalle già quattro anni, questo Bolivar trasuda odori squisiti ed intensi: spezie dolci e stallatico riempiono le narici e mentre resto inebriato lo passo tra le dita come un bimbo che si orienta con il tatto. Sono ormai innamorato! Chiudo l’humidor ed entro nel mio studio, portandolo con me.
Intestata la perilla trovo aromi delicati, ma con carattere; spezie, frutta secca, miele ed una punta di caffè e cuoio che non hanno altro scopo di bilanciare dolce e salato. Bilanciamento che trovo anche nei sapori: dolci, sapidi e piccanti, con una leggera acidità piacevole. L’azzeccatissima forza è medio-leggera per questo primo terzo.
Proseguo la fumata, lentamente, il fumo rimane fresco.
Nel secondo terzo si palesa una marcata evoluzione; compaiono aromi più decisi di legno, terra e cuoio con accenni di miele e spezie dolci. Un Bolivar in tutta la sua caratterialità.
I sapori sono più piccanti, leggermente tannici ed amari, senza guastare l’armonia d’insieme venutasi a creare. La forza evolve in medio-forte e, personalmente, sbilancia la fumata.
Il restante terzo ha un’impronta piuttosto amara in bocca, il cuoio è predominante al naso e l’eccessiva forza mi fa abbandonare la fumata.
Molto interessante questo sigaro; soprattutto nell'ottica dell'evidente alta percentuale di ligero, ma dell'incontestabile piattezza morfologica del braciere.
P.S. Questo sigaro viene indicato online come vitola delicados/long panatela (150-170mm, 35-38), ma secondo le misure dell’international shape è un laguito no.1/double panatela (>170mm, 35-38). Io quindi lo riporto con la denotazione secondo me corretta.
Apparenza e Costruzione: | |
Tiraggio e Combustione: | |
Forza: | |
Sapori: | |
Aromi: | |
Evoluzione: | |
Equilibrio: | |
Complessità: | |
Finezza: | |
Valutazione generale: |
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