21 aprile 2013

Diplo 1 del 2001 : idillio di una fumata pomeridiana

Di solito gli autori di questo blog recensiscono i puros dopo averli fumati, ma oggi ho deciso di parlarvi di questa sorprendente fumata, per così dire "in corso d'opera".
Scendo nel walk in e prendo una scatola in cui ho  messo i sigari rimasti da alcuni box consumati in passato, adeguatamente separati da fogli di cedro. Tra gli Inmensas del 2005, I fonseca no.1 del 2007 ed i Cazadores del 2004, mi attira il gruppetto di Diplomaticos no.1 del 2001, noto con piacere che la chiusura della perilla è "por dentro" cosa ormai desueta nei sigari di oggi. Prelevo il sigaro da fumare, è vagamente box pressed, lo annuso, gli aromi sono molto lievi, per via del formato, della liga e dell'invecchiamento. Mi aspetto  una fumata molto delicata dagli aromi lievi. Apro un vecchio box di montecristo no.2, oggi adibito a ripostiglio dei miei strumenti di taglio per i sigari, e prendo un vecchio puncher a due diametri, il diametro "piccolo" produce un foro di appena 4 mm, scelgo quello, sicuro del fatto che mi avrebbe accentuato le sensazioni in fumata di questa vitola; avevo ragione, sulla lingua i sapori sono più intensi rispetto all'ultimo diplo 1 fumato, proveniente dal medesimo box. Proseguo nella fumata, e noto qualcosa di diverso... la tanto criticata incostanza produttiva cubana, che spesso ci fa inveire contro sigari che non tirano o che bruciano male, questa volta, come accade ogni tanto, ha tirato fuori dal cilindro quella magia che forse solo cuba riesce a dare. Se prendiamo sigari di alta gamma non cubani, ci aspettiamo fumate eccellenti, ma se prendiamo un Habano di fascia media come il Diplo 1, la fumata "idilliaca" è tutt'altro che scontata. dopo pochi puff distendo le gambe sul divano e penso "ahhh, che sigaro!!" non capita spesso, ma si prova una sensazione di relax non descritta nelle schede di degustazione o nelle discussioni tra aficionados, quel momento in cui ti passano davanti gli stress lavorativi della settimana, i problemi, le tensioni accumulate, e hai come la sensazione che quel momento, grazie a quel sigaro, sia uno dei pochi attimi in cui stai "fregando" il mondo. Mi lascio invadere dagli aromi balsamici, di caramello, dolci e soavi come solo un sigaro di questo tipo riesce a dare, un sigaro che per qualche anomalia in manifattura è venuto meglio degli altri, un puro che ricorda a tratti il Tainos di Rey del Mundo o l'Hoyo du Roi dei tempi migliori. Decido che non ha senso aspettare per descrivere questa fumata, e non ha senso farlo con i tradizionali parametri di degustazione, questo sigaro è "nato" diverso dagli altri, e va descritto con le sensazioni generali che lascia. Ed eccomi qui a scrivervi di un puro eccezionale, uscito da un box "normale".... un idillio di una fumata pomeridiana, un feeling tra un aficionado e i suoi "puff" che nessuna scheda potrà mai descrivere appieno, mentre concludo questo post mi accorgo di iniziare l'ultimo tercio, dopo solo 40 minuti; lo so, ho fumato troppo in fretta per questo formato, ma nonostante questo è una delle fumate più appaganti degli ultimi tempi.

2 commenti:

  1. Complimenti Zap...ci hai fatto quasi invidia ;)

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  2. Chissà quali assi hai ancora nella manica...
    Sono d'accordo con la tua scelta di forma; nonostante io abbia una mente tecnica, anche a me fa piacere esprimere sensazioni più che con soltanto una tabella.

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