09 gennaio 2013
Impressioni di fumata: Vegas Robaina "Don Alejandro"
Dopo un lunedì faticoso, iniziato con un freddo pungente e una nebbia tipica dell’inverno milanese, mi siedo di fronte al mio humidor per decidere a quale puro dedicare la mia serata.
La scelta ricade su un regalo natalizio, ricevuto insieme ad un Monte n°5, dall’amico Cristian (crimix74).
La capa colorado maduro presenta una piccola nervatura al centro, lasciandomi comunque soddisfatto della costruzione generale.
A livello cromatico devo segnalare un leggero viraggio nel tono della capa, dal rosso del piede, passando all’oro, fino al verde della punta.
Il riempimento è regolare e si percepiscono a crudo aromi di fieno e legno, con una lieve nota di cacao.
Nonostante abbia optato per il bucasigari e non per la solita ghigliottina, dopo alcuni puff, noto un eccessivo tiraggio.
Nel primo tercio, di forza medio leggera, si confermano gli aromi rilevati a crudo, senza però rilasciare la gradevole nota di cacao rilevata prima dell’accensione.
Di combustione regolare, presenta cenere di colore grigio scuro, che cade compatta a blocchi larghi poco più di un centimetro.
L’evoluzione è eccellente.
Nel secondo tercio il puro acquista forza e complessità di aromi: si aggiungono infatti cuoio e cacao. Solamente a metà fumata effettuo una piccolissima correzione con il jet flame.
L’ultimo tercio si rivela una bella sorpresa: la forza si assesta su un livello medio, la persistenza è davvero lunga e, agli aromi precedentemente rilevati, si aggiunge una punta di miele, mai provata prima.
Mi godo il Don Alejandro fino a quasi bruciarmi le dita. Purtroppo l’eccessivo tiraggio ha velocizzato la fumata che si è interrotta dopo un’ora e quaranta minuti.
Nel complesso, questo sigaro, dall’anilla così elegante e pregiata, presenta tutte le caratteristiche per essere riservato alle grandi occasioni. Le sensazioni che lascia dopo la fumata sono davvero intense e piacevoli. Sono curioso di provare al piú presto un altro esemplare per avere un riscontro sulla portata del tiraggio.
Per chi volesse confrontarsi con una vitola così importante, non può escludere questo esemplare di prominente che, insieme al Gigantes di Ramon Allones e al Lusitanias di Partagas, rappresenta, seppur con caratteri diversi, la migliore espressione di questo modulo. Un lunedì da archiviare, fortunatamente raddrizzato sul finale con una fumata di livello.
Benvenuto Jacopo !!! Purtroppo l'eccesso di tiraggio l'ho riscontrato anche io spesso sui Don Alejandro... e ho anche trovato diversi esemplari evanescenti dal punto di vista organolettico. Ci sono anche esemplari ottimi dal punto di vista qualitativo, ma l'incostanza produttiva mi ha fatto allontanare un po' da questo puro. Condivido il consiglio su Gigantes e Lusitania ;)
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