Gli abbinamenti organolettici sono sostanzialmente di due tipi:
Abbinamento di tipo concordante o “sommativo”, tende ad associare le note gusto-olfattive che sono simili nel sigaro e nell’abbinamento, è il tipico esempio dell’abbinamento sigaro-distillato, in cui la sensazione di calore e il gusto pungente del sigaro sono accentuati dall’elevata alcolicità del distillato, per certi versi anche le bevande calde come tè e caffè possono essere ascritte a questo tipo di abbinamento. altri tipi di abbinamento concordante possono essere ottenuti con specifici prodotti che ricalcano gli aromi e i sapori del sigaro, come ad esempio alcuni sigari dominicani, dai toni salati, abbinati, a certi riesling che esprimono note salate importanti. Un abbinamento concordante da evitare in assoluto è quello con le note amare (e.g. birre troppo luppolate, cioccolato totalmente amaro, etc.) o con l'affumicato o il torbato, che tenderebbero ad esaltare l'amaro del sigaro coprendo gli altri sapori
Abbinamento di tipo contrastante o “annullante”, tende a resettare il palato annullando le sensazioni prodotte dal sigaro, un tipico esempio è l’abbinamento coi vini frizzanti, o i cocktail a bassa gradazione alcoolica, il ph acido e la bassa temperatura di questi ultimi contrasta con l’alta temperatura e la basicità del fumo prodotto dai tabacchi scuri, un altro abbinamento tipicamente contrastante è quello con prodotti dolci che annullano l'amaro normalmente presente nel fumo dei tabacchi scuri, anche se l'abbinamento a qualcosa di dolce deve essere fatto con estrema attenzione per non coprire i sapori del sigaro.
Per i sigari esiste poi una terza tipologia di abbinamento, non comune a nessun’altro abbinamento enogastronomico, ovvero l’abbinamento di tipo esaltante o “interfacciante", le papille gustative infatti sono predisposte a ricevere stimoli di natura liquida e non gassosa come nel caso del fumo. Essendo gli aromi e la forza tipicamente originati da composti grassi, abbinamenti di matrice grassa come il cioccolato o la frutta secca possono esaltare le caratteristiche dei puros, portando in soluzione gli acidi grassi volatili ed interfacciandoli con la lingua, anche abbinamenti che stimolano la salivazione, quindi l'interfaccia liquida fra cavo orale e papille, possono essere piacevoli, è nuovamente il caso dei prodotti dolci ed entro certi limiti anche salati. Per lo stesso motivo è preferibile evitare i prodotti che riducono la salivazione, come quelli tannici (e.g. vini rossi).
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