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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE
il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE
16 luglio 2011
Il puro "nacional" di Cuba
Gli amanti dei sigari, ovunque siano, conoscono i Montecristo come sigari di altissima qualità, un'icona a cavallo tra Cuba e la Repubblica Dominicana, ora controllato dalla Habanos Corporacion, di proprietà del governo al 50 per cento.
Il brand, tuttavia, risale al luglio 1935, quando le proprietà private dominavano ancora Cuba.
Alonso Menendez, un self made man nuovo nell'industria del sigaro, acquisì una compagnia che produceva il Particulares e il Byron. Nel 1936, Menendez e il partner Pepe Garcia fondarono una nuova impresa, la Menéndez, García y Cia, che avrebbe acquisito, nel corso del 1937, un'altra società, la H Upmann, da J. Frankau. Menendez e Garcia crearono subito un nuovo marchio chiamato, un pò goffamente, H. Upmann Selezione Montecristo. L'ispirazione per il nome venne dal notissimo romanzo di Dumas "Il Conte di Montecristo": all'epoca, infatti, per mantenere il ritmo dei torcedòres, i "baroni del sigaro" incaricavano operai di leggere loro giornali e testi e una delle opere più ammirate dai lavoratori era appunto il romanzo dumasiano, un testo fondato sulla vendetta, com'è noto, di un uomo contro coloro che lo avevano fatto arrestare ingiustamente.
Quando, poi, la società HunterMorris John Elkan divenne unica distributrice per il marchio nel Regno Unito, accorciò il nome in Montecristo e ne disegnò il logo. Dopo la rivoluzione di
Fidel Castro, il nuovo regime prese il controllo di
Cuba, nazionalizzando anche la produzione di sigari: Menendez e Garcia, a quel punto, fuggirono alle Isole Canarie e, nel 1961, la loro azienda fu confiscata e consegnata ad una corporazione statale, la Cubatabaco (Empresa Cubana del Tabaco).
Dalla loro nuova sede, Menendez e Garcia lanciarono, tuttavia, un nuovo marchio Montecristo. Anche in questo caso, fondarono una ditta Menendez, García y Cia, con la produzione situata nella Repubblica Dominicana, ma Cuba bloccò sistematicamente la ditta con cause legali, sostenendo i diritti del marchio cubano Montecristo.
Alla fine Menendez e Garcia cessarono i loro tentativi di commercializzare il marchio fuori dagli USA, cedendo i loro diritti a Altadis SA. Nel 2001, Habanos ha deciso di semplificare la propria strategia commerciale, decidendo che tutti i principali brand fossero totalmente prodotti a mano, con un'abile mossa fatta per eliminare la confusione dei consumatori e, di conseguenza, per una migliore riconoscibilità dei prodotti.
La storia dei Montecristo è, dunque, intimamente legata a quella di Cuba come nazione. Essi sono diventati il più noto sigaro cubano in tutto il mondo. Il marchio genera oltre il 25% del totale delle vendite globali di Habanos SA ed il numero di Montecristo 4 è, di per sé, il più grande tra i sigari singoli venduti al mondo, il che è impressionante.
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