Di Thomas Edison si sa che fu uno dei grandi geni della storia umana, un uomo che ha cambiato il mondo grazie ad invenzioni incredibili come il fonografo o la lampadina, tanto per citare le due tra le più importanti invenzioni da lui create. Ma pochi sanno che, oltre ad inventare, ebbe anche la passione per i sigari.
Edison, infatti, era un fumatore incallito, tanto che diceva che i molti sigari fumati gli avevano curvato il labbro superiore, poiché era abituato, fin da quando lavorava come telegrafista a vent'anni, a concentrarsi fumando grossi sigari, uno dietro l'altro.
Inoltre, gli piaceva festeggiare un'invenzione con un sigaro, preferibilmente uno che aveva vinto da un assistente di laboratorio sfortunato che aveva scommesso con lui che non potesse eseguire qualsiasi "stregoneria tecnologica" che stava cercando.
Comunque, di solito teneva un certo numero di scatole di sigari nella sua stanza nel proprio laboratorio di Menlo Park: essi, però, costituivano un costante oggetto di interesse per i suoi collaboratori.
Infatti di solito ora uno, ora un altro, entrava nella sua stanza, faceva qualche domanda banale ad Edison, e quando il grande inventore era distratto la persona in questione, non vista, infilava la mano in una delle scatole e afferrava tre o quattro sigari per volta. Edison cominciò a sospettare qualcosa del
genere, e un giorno chiese al suo tabaccaio, spiegò la situazione e incaricò l'uomo di approntare alcuni "scarponi", ossia finti sigari fatti di vecchi stracci, foglie di tè e trucioli, per un valore di circa due dollari al barile. Questi sigari finti furono messi in scatole di aspetto attraente e consegnati al laboratorio.
Non accadde niente di particolare, eppure ci fu una caduta verticale nel numero di visitatori di Edison...
Poi un giorno Edison richiamò il negozio e chiese al suo rivenditore se avesse dimenticato di inviare i sigari falsi. "Ma, signor Edison", rispose il tabaccaio stupito, "ho mandato dieci scatole dei peggiori intrugli che ho potuto fare due mesi fa. I vostri uomini li hanno ancora?". Allora Edison fece un rapido calcolo, divise il numero di sigari per la sua razione giornaliera e fu costretto a concludere dolorosamente che egli stesso aveva consumato gli "scarponi"! Alla fine, ridendoci su, fece un grosso ordine dei suoi soliti sigari, che sparirono ancora una volta con la celerità abituale...
Pezzo veramente bello!
RispondiEliminacomplimenti!
Bellissimo articolo Antò ... complimenti ! :-)
RispondiEliminagrazie mille... :) Edison è un personaggio affascinante, con un gran senso dell'umorismo e uno dei miei preferiti!
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