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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

27 febbraio 2014

CC Bergamo "sposa" Flor de Selva e Ca' Del Bosco

Che il Cigar club Bergamo sia uno dei più grandi club d'Italia, non solo per quanto riguarda il numero di iscritti, ma anche e soprattutto per la qualità degli eventi, è oramai assodato, ma ad ulteriore conferma, ieri sera è andata in onda la prima "puntata" di una serie di 4 serate, denominata fumare con gusto, in cui si abbineranno sigari caraibici, habanos ed italiani, con prodotti di eccellenza dell'enogastronomia.
Quella che è stata offerta ai partecipanti è una serata come se ne vedono poche, in termini di qualità, ma soprattutto di competenza dei relatori. Paolo Bonini, agronomo della prestigiosa cantina Ca' del Bosco, ha infatti spiegato in maniera molto precisa il processo produttivo che porta all'ottenimento di quelle che sono tra le migliori "bolle" della Franciacorta, e di conseguenza d'Italia: il  Cuvèe Prestige e il Cuvèe Annamaria Clementi. La controparte sigarofila, costituita da un elegante Churchill di Flor de Selva, è stata magistralmente illustrata dall'amico Stefano Bertini, che ancor prima di essere un addetto ai lavori (importatore di tutto il gruppo Maya Selva, e di Liga Maestro), è un grande e vero appassionato di sigari; aspetto questo, già noto a chi vi scrive, ma di cui ho avuto ulteriore conferma dalle impressioni degli astanti, i quali hanno osservato come Stefano ha per la maggior parte della serata parlato di sigari (e non esclusivamente dei suoi sigari) fornendo spunti sulle dinamiche di qualità e di produzione in senso molto ampio ed esaustivo, focalizzandosi sul contesto generale, con una visione molto oggettiva e competente.
Originariamente i sigari della serata dovevano essere i nuovi Liga Maestro, nati da un'idea dello stesso Bertini e di Claudio Sgroi (ex brand manager italiano di Davidoff, oggi produttore di sigari in Nicaragua), ma alla fine si è deciso, giustamente a parer mio, di optare per un meno corposo ma più elegante Flor de Selva, che si abbinava più armoniosamente al vino. Il matrimonio si è quindi celebrato in maniera eccellente, con l'abbinamento del Cuvèe Prestige nella prima parte della fumata, che con la sua acidità e freschezza ha esaltato le note del sigaro, leggermente (e volutamente) dry in ingresso, al fine di porre in risalto l'aroma complesso ma delicato di un primo tercio tipico honduregno. Le "nozze" tra questi due prodotti hanno però toccato l'apice nella seconda metà della fumata, laddove il sigaro ha espresso al meglio una evoluzione spiccatissima, con una finezza e complessità aromatica degne di nota, e il Cuvèe Annamaria Clementi, con la sua importantissima (più di 7 anni) maturazione sui lieviti, ha pareggiato il sigaro in complessità e finezza aromatica, con una persistenza ai massimi livelli per un vino spumante. Un matrimonio ben riuscito quindi quello tra Flor de Selva e Ca' del Bosco, un'abbinamento, tipicamente per contrasto (come tutti quelli  spumante-sigaro) che ha portato i due prodotti ad esaltarsi a vicenda, nelle loro caratteristiche più pregevoli, come avviene in una coppia ben affiatata.

25 febbraio 2014

Toscanello Club: Valutazioni (e perplessità) sui nuovi ammezzati.

Arriva (forse un po' tardivamente) anche la recensione di Cigar Blog su questi nuovi prodotti della famiglia MST, composta da quattro varianti di toscanello, vendute in scatole da 3 pezzi.
Sinceramente non mancano le perplsessità su una gamma di prodotti abbastanza diversa dai toscani e toscanelli che siamo abituati a trovare in tabaccheria, anche il prezzo, di un euro per ogni singolo ammezzato appare un po' elevato in relazione alla qualità offerta. Analizzando però l'intera gamma ci rendiamo conto che probabilmente, più che ad aumentare l'offerta per chi è già fumatore di toscano, questi nuovi prodotti si rivolgono a una "rosa" di fumatori diversi, rispetto agli afffezionati dello stortignaccolo. La prima nota caratteristica che fa da liaison a tutti i prodotti è infatti una spiccata acidità, che, anche se non dominante sull'intera linea di prodotti, è comunque molto più presente rispetto agli altri sigari della gamma toscano.
L'acidità è una caratteristica a cui sono abituati i fumatori di sigarette, ma che ha un suo potenziale mercato anche tra i fumatori di sigaro, i primi puff di questi toscanelli infatti mi hanno ricordato molto da vicino i sigari di gusto olandese, abbastanza in voga in centro europa, e scarsamente diffusi nel nostro paese, infine, l'acidità favorisce la salivazione e "smorza" leggermente la carica nicotinica, rendendo questi prodotti probabilmente più docili per un palato neofita, che di fronte a un toscano "verace" sarebbe verosimilmente ancora inerme.
Una "mossa commerciale" quindi per riempire una nicchia di mercato e/o ampliare quella esistente? nessuno a parte i manager delle manifatture può dirlo con certezza, certo è che il pubblico dei fumatori ha accolto con freddezza questi prodotti; noi di cigarblog abbiamo provato ad analizzare i quattro ammezzati senza farci influenzare dalle recensioni già uscite, ed ecco quello che abbiamo rilevato:
- Toscanello Club N.1, gusto corposo: ecco un chiaro esempio di confusione tra corpo ed aggressività nicotinica, si tratta infatti di un sigaro scarsamente corposo, laddove per corpo intendiamo l'intensità organolettica complessiva, si tratta invece di un sigaro "scompostamente" forte, con una carica nicotinica in realtà media, ma che sommata alla nota amara e all'acidità di fondo annichilisce il naso ed il palato lasciando poco spazio alla paletta aromatica, che risulta in effetti abbastanza evanescente.
- Toscanello Club no.2, gusto rotondo: questo forse è invece il sigaro che più si avvicina alla realtà descritta nel suo nome, e ad avviso di chi vi scrive il migliore della linea, benchè qualitativamente non eccelso, non è nemmeno pessimo dal punto di vista oggettivo (al di la cioè del gusto personale), è infatti meno scomposto del primo, più equilibrato tra forza, sapori (principalmente sapido, con la onnipresente acidità di fondo), ed aromi, che a differenza del numero 1, compaiono con note legnose, vagamente erbacee (non sgradevoli) e di cuoio
- Toscanello Club no.3, gusto delicato: si ritorna all'equivoco nel nome, il concetto di chi vi scrive, di sigaro delicato, è rappresentato da un sigaro medio leggero con una ampia paletta aromatica, non troppo intensa ma variegata (per restare sui toscani questo concetto lo associo, ad esempio, al Soldati), il Club n.3 non è nulla di tutto ciò, più che delicato lo definirei evanescente, pochi aromi sia a crudo che in fumata, che lasciano spazio addirittura ad un sentore cartaceo probabilmente assorbito dal packaging. A livello gustativo domina in questo caso l'acidità, con una vaga nota amara di fondo, anche la forza è molto ridotta. Sempre dal punto di vista oggettivo questo è forse il sigaro peggiore delle quattro tipologie testate.
- Toscanello Club no.4, gusto soave: Per quanto l'aggettivo contenuto nel nome sia valido per quanto riguarda sia la paletta gustativa che la forza nicotinica, che sono effettivamente ben bilanciate tra loro, in quanto il sigaro esprime diversi sapori (acido, sapido e amaro), accompagnati da una forza medio-alta, quello che penalizza il prodotto è purtroppo la paletta aromatica, che esprime a tratti toni abbastanza dominanti di catrame, che come noto può essere apprezzato come sfumatura aromatica di sottofondo, ma diventa abbastanza sgradevole quando si presenta in "primo piano". Forse questa nota può essere leggermente smorzata da alcune settimane di humidor, ed il Club n. 4 è forse l'unico tra i sigari che beneficia di un po' di invecchiamento (benchè tutti beneficino dell'umidificazione).

In definitiva è una linea di prodotti che lascia abbastanza perplessi i fumatori di lungo corso, e che non presenta particolari picchi qualitativi nelle 4 varianti. Un sigaro di cui gli affezionati del toscano forse non sentivano il bisogno, potendo trovare valide alternative, a parità di prezzo o a prezzi anche più ridotti, semplicemente ammezzando i loro stortignaccoli preferiti. Ovviamente il punto di vista commerciale, con un packaging dal design innovativo, un gusto più "easy" per i palati neofiti, e un numero di pezzi per scatola ridotto, che rende abbordabile l'acquisto anche a chi è semplicemente incuriosito, la "mossa" delle manifatture può avere un senso. Ricordiamo anche che una fetta di mercato significativa è rappresentata dagli aromatizzati, che tecnicamente sono sigari di qualità modesta, ma che incontrano una buona risposta al consumo. Discerniamo quindi come sempre la valutazione oggettiva della qualità del prodotto con il successo che questo riscuote in termini di volume d'affari... Pensate ai "numeri" di vendita del Tavernello e noterete come questa affermazione non sia valida solo per il mondo dei sigari e del tabacco.

21 febbraio 2014

14 Marzo: Cigar Club Bergamo ospita Didier Houvenaghel !!!

La sede del Cigar Club Bergamo apre i battenti con un grandissimo evento!
Grazie alla collaborazione con Cigars & Tobacco, Aniello Buonincontro ed il CIGAR CLUB BERGAMO avremo ospite a Bergamo, il 14 Marzo, un grandissimo personaggio del panorama sigarofilo mondiale, Didier Houvenaghel uno dei più giovani e migliori, produttori di sigari al mondo con la sua Nicarao!
Sarà una giornata incredibile, che inizerà alle ore 18 presso la nostra sede in Via Broseta 18, dove durante l'aperitivo di benvenuto scambieremo due chiacchiere con Didier fumando uno dei suoi sigari, che alle 19.30 sarà relatore di uno dei coinvolgenti seminari sul mondo del tabacco e del sigaro.
Durante l'arco dell'evento si fumeranno il Nicarao Minutos e poi durante il seminario il grandissimo Nicarao Exclusivos Don Rafa.
il contributo all inclusive all'evento sarà di 30,00€ Soci e di 35,00€ non soci
Al fine di poter offrire una giornata indimenticabile a tutti è gradita la prenotazione.
info e prenotazioni: cigarclub035@libero.it
Cigar Club Bergamo...mas que un Club!

19 febbraio 2014

Fumiamo insieme: ONEOFF Ninfas

one-off-ninfas

Vitola: Ninfas
Largo: 178
Grueso: 33
Tripa: Nicaragua
Capote: Nicaragua
Capa: Honduras

Fumare un One Off significa fumare un’idea, un sogno concretizzatosi in un sigaro. In questo caso un sogno di Andrea Molinari, ma è un po’ come se fosse il sogno di tutti noi; amiamo così tanto un qualcosa cosa che vorremmo proporne una nostra versione!

La storia di Molinari è interessante e vi rimando quindi al suo libro: Sigaro! .

Questo modulo è un ring gauge 33 molto attraente ed elegante.
La fascia è tra il colorado ed il colorado maduro, uniforme ed ancora in buono stato, considerata l’età (anno 1999).

A crudo gli odori sono ragionevolmente lievi.

È una volta acceso che il sigaro mostra il proprio carattere.
Nel primo terzo è dolce nei sapori e gli aromi regalano miele, noce, frutta candita e pelle…fantastici!
In bocca terzo centrale è lievemente piccante e più sapido; gli aromi pepati e di terriccio.
L’ultimo terzo è caratterizzato da sapori asprigni ed amari, con sentori terrosi e di cuoio.

La forza muta dal medio-leggero al medio+.
Tiraggio e combustione sono stati ottimi ed il corpo non si è mai surriscaldato.

Apparenza e Costruzione: 4.5/5
Tiraggio e Combustione: 5/5
Forza: 3.5/5
Sapori: 3/5
Aromi: 4.5/5
Evoluzione: 4/5
Equilibrio 4/5
Complessità: 4/5
Finezza: 4/5
Valutazione generale: 4/5

http://sigari.ilmanc.it/oneoff-ninfas/

18 febbraio 2014

Las Cumbres Tabacos: il ritorno di Josè Blanco



Un nome noto agli aficionados quello di Josè Blanco, ex direttore commerciale della tabacalera "La Aurora" dove ha creato linee di notevole successo come la 107 e la 1495, e successivamente vice presidente di Joya de Nicaragua, dove ha contribuito alla realizzazione dell'ormai affermata linea CyB (Cuenca y Blanco).
Dopo la sua breve (circa 3 anni) esperienza in Nicaragua, Blanco è ritornato alle origini, ovvero in Repubblica Dominicana, dove può contare su ottimi appoggi alla tabacalera La Palma, diretta dal cugino Jochi Blanco, che si è ormai affermata sul mercato con diverse linee tra cui la Aging Room, che con la vitola F55 Concerto ha ottenuto un eccellente secondo posto nell'ultima classifica dei migliori sigari 2013 di Cigar Aficionado.
Ottimi presupposti dunque, per la neonata "Las Cumbres Tabacos", nuova società che fa capo a Josè, e che annovera già una linea di prodotti, denominata Señorial by Josè Blanco, che con un elevato contenuto di piloto cubano sarà "la linea di sigari più forte mai prodotta da Blanco" come da lui stesso dichiarato. 
Per ora la linea annovera 5 formati tra cui una Corona Gorda (140x46), un Robusto (130x52), un Toro (158x54), un Figurado (160x52), e un "Magnum" (158x60), di probabile riminescenza della sua esperienza nicaraguense, dove il cosiddetto magnum 660 è in voga da alcuni anni.
Non si sa ancora nulla riguardo al possibile lancio ufficiale dei suoi nuovi prodotti, ne sulla commercializzazione, anche se si ipotizza che saranno disponibili sul mercato statunitense a partire dalla prossima estate. Nel frattempo Blanco dichiara di non escludere l'ipotesi di una collaborazione con Guillermo Lèon, della tabacalera La Aurora, per una joint venture volta all'ampliamento della gamma di prodotti della neonata "Las Cumbres Tabacos".



14 febbraio 2014

Serata fumosa 26.02.2014 @ Pescara



Cari amici ed appassionati,
il CC Compagnia del Sigaro è lieto di invitarvi ad un nuovo evento da trascorrere insieme.

Abbiamo scelto un sigaro particolarmente interessante, per vitola e liga: La Escepción Selectos Finos edizione regionale Italia 2011, prodotto in 2000 box da 25 sigari.
È un brand "resuscitato" da Diadema per regalare esclusivamente a noi italiani un edizione dal formato demodé e di altissima qualità.

Il Ristorante Carlo Ferraioli proporrà un menù degustazione, secondo il pescato, per accompagnare la fumata.

Contributo per l'evento "all inclusive" (cena, sigaro, rum):
€44 soci tesserati (rinnovo 2014)
€49 non tesserati

** L'evento sarà limitato a 35 persone, causa capienza della sala fumatori **

Location: Ristorante Carlo Ferraioli - via R. Paolucci, 79, 65121 Pescara

Non mancate!

È richiesto il pagamento anticipato entro venerdì 21 con una delle modalità indicate nell'evento Facebook: https://www.facebook.com/events/282894315194974/

11 febbraio 2014

Rifermentare i toscani col metodo Balconi by Cigar Blog


La paziente attesa dei lettori e degli amici di Cigar Blog può dirsi terminata, vi sveliamo oggi i segreti della rifermentazione dei toscani, ideata dal nostro blogger nonchè chef Giorgio Balconi, con il supporto di chi vi scrive. Questo metodo nasce fondamentalmente da un idea di Giorgio, che si è fatto più volte qualche centinaio di km in macchina per venirmi a trovare e discutere di umidità e temperature di fermentazione, di tempistiche e di gusto, facendomi provare i risultati dei suoi esperimenti. In questo modo abbiamo pian piano affinato la tecnica, non senza prove mal riuscite (ricordo l'odore di piedi sporchi dei sigari ottenuti da uno dei primi esperimenti!!).
Partendo "al contrario" prima di definire la tecnica di rifermentazione, illustriamo quali sono i benefici che si possono ottenere da questo processo, premettendo che non necessariamente incontrano il gusto di tutti. Chi infatti ama il toscano per le sue note pungenti e legnose, probabilmente preferirà non rifermentare, o farlo solamente con i prodotti più forti della gamma (sconsigliamo a priori di rifermentare i sigari più leggeri come il soldati o il garibaldi, in quanto diventano parecchio evanescenti dopo il trattamento). Il processo rifermentativo infatti, consente di ammorbidire, senza farle scomparire, le note più legnose dell'aroma e di ridurre la pungenza della nota nicotinica (senza però ridurre troppo la forza), questo consente di "aprire" la paletta organolettica anche agli aromi e sapori più delicati, probabilmente già presenti nel sigaro ma non percepibili senza la rifermentazione, poichè mascherati dai toni più decisi, coprenti rispetto agli altri. Si tratta insomma di indurre un incremento della complessità organolettica e dell'equilibrio, che può sicuramente essere gradito a diversi palati.
Ma veniamo al "piatto forte" di questo articolo, ovvero come si conduce il processo di rifermentazione, ricordando prima di tutto che tale processo può essere fatto unicamente dal fumatore, per il proprio uso privato e non può in alcun modo essere utilizzato dai tabaccai ne da chiunque altro per trattare sigari da cedere a terzi; la legge infatti vieta di alterare i generi di monopolio rispetto alle loro caratteristiche standard per la vendita, ancorchè senza additivi, come in questo caso.
Il processo di rifermentazione parte sostanzialmente con una fase che potremmo definire di "spurgo e uniformazione" dei sigari, sappiamo infatti che i toscani sono abbastanza eterogenei come caratteristiche anche all'interno dello stesso lotto produttivo, arrivano infatti sui banconi dei tabaccai con diversi gradi di umidità e di invecchiamento. Si prevede pertanto una prima fase, di circa 10 giorni (15 per il moro) in cui, una volta tolto il cellophane, i sigari devono essere messi in humidor, possibilmente accatastati non troppo fitti, a condizioni "canoniche" attorno al 70% di UR, in modo da perdere l'ammoniaca in eccesso qualora ne abbiano di residua, e per portarli tutti alle medesime condizioni di umidità, che costituisce la base di partenza per la fase successiva.
Segue una fase di fermentazione ad alta umidità, portando i sigari all'85-88% a temperature di 18-20° (io ho una vetrina humidor dedicata a questa fase), per 20 giorni (25 per il moro), in questa fase i sigari emaneranno forti odori ammoniacali, fin da poch giorni dopo il passaggio ad alta umidità. si consiglia altamente di non riporre i sigari a contatto col legno dell'humidor in questa fase, ma di usare contenitori che evitino il contatto diretto, così in caso di muffe (a me non è mai capitato ma può accadere) non si contamina il legno dell'humidor.
L'ultima fase serve per eliminare nuovamente il residuo ammoniacale e riportare i sigari all'umidità giusta di fumata, si ripongono pertanto i sigari in un humidor a condizioni standard, meglio se in una scatola senza coperchio all'interno di una vetrinetta umidificata al 65-68%, e si lasciano riposare per 10-15 giorni.

09 febbraio 2014

A Sassari una serata memorabile!


Sono passati solo pochi giorni  ma la serata del Cigar Club Sassari del 31 gennaio scorso fa subito pensare al verbo ricordare.
Anzitutto perché è stata una serata che rimarrà scolpita nella memoria di ciascuno di noi per la assoluta eccezionalità dei sigari fumati e dei distillati bevuti ma anche perché la scomposizione del verbo ricordare ( re-cor-dare) indica esattamente la sensazione permanente in ciascuno di noi: un ritorno di emozione fresca di cordialità e amicizia come se il tutto fosse appena accaduto. La sede della memoria vera, come dicevano gli antichi, è il cuore che sa conservare ciò che la mente non riesce a trattenere.
La serata del Cigar Club di Sassari si è celebrata a Sennori nel bel ristorante da Vito. Per noi che veniamo dal continente la concezione di cena di Vito ci sorprende sempre. Seppur ci han detto che si era deciso di limitare la quantità di portate, siamo stati travolti da un trionfo di antipasti di cui abbiamo perso il conto e, nel caso ci fossero stati dubbi sulla sazietà, da un primo estemporaneo e dai dolci di carnevale.
Eravamo circa 25, e si è respirato un clima raro di amicizia, serenità e complicità. 
Ma veniamo al dunque. 
La serata aveva due ospiti d’onore che accompagnavano i protagonisti della serata.
Davide Bettini, che molti conoscono come grande collezionista di sigari capace di estrarre dal suo cappello magico perle di inaudita rarità. 
Ci ha offerto una esperienza di fumo irripetibile. Nell’ordine:
San Luis Rey Mini (Mini – 20x82) Anno 1987/1989
-

Dunhill Don Candido Seleccìon 508 (Panetelas Largas 20x175) Anno 1959
Aroma de Cuba Coronas (Coronas 42x142) Anno 1959
Fumare sigari di cinquant’anni conservati in modo impeccabile e con foglie di una varietà di tabacco oggi non più in produzione è stato veramente un momento da ricordare.
Fabio Ermoli, esperto di livello internazionale  nel campo dei distillati, ha accompagnato la nostra fumata con distillati altrettanto preziosi.
Da profondo conoscitore del settore ci ha proposto tre esperienze uniche non solo per la materia di origine ma per il loro originale affinamento non tradizionale.
Si tratta di:
Bas Armagnac Domaine a Lafite 19




Macallan 15 anni Douglas of Drumlanring
Caol Ila 16 anni Douglas of Drumlanring
Insomma una serata per la quale qualcuno di noi un giorno potrà dire: io c’ero.Grazie a tutti gli amici sassaresi il cui cuore e la cui capacità di accoglienza è impossibile descrivere, poiché non esistono parole sufficienti.
W il Cigar Club Sassari!
Edoardo

05 febbraio 2014

24 Febbraio ad Ostia torna il SIMPOSIO DEL SIGARO "Winter Edition"


  • Abbiamo dovuto portare a 50 i partecipanti ... volevamo chiudere a 35 ma non è stato possibile ... anche stavolta stiamo parlando di una splendida location ... il "V-lounge" al Lido di Ostia, locale che quest'anno è stata la spiaggia cool del mare dei romani. ( http://www.vloungebeach.com/ )

    La serata inizierà alle ore 20,15 con un aperitivo con "le bollicine", cocktail analcolici e soft-drink ed i finger food di mare e di terra selezionati dallo chef.

    Verso le ore 20,30 prenderemo posto ai tavoli ed il menù sarà questo :
    - antipasto : Insalata di mare e Moscardini (menù di terra : Formaggi con mostarda e marmellate e Selezione di salumi)
    - bis di primi : Ravioli di spigola con ragù di mare e Tagliolini al nero di seppia (menù di terra : Ravioli ricotta e spinaci con pachino e bufala e Tagliolini cacio e pepe al lime)
    - vini : Cantine Conte Zandotti
    - dessert : Sorbetto al mojito e Scaglie di cioccolato fondente
    - distillato : Glen Grant 10Yo

    Non sveliamo al momento altre sorprese, ma fumeremo veramente SUPER ... perchè il sigaro della serata sarà un box da 50 di Punch Super Robusto Exclusivo Asia-Pacifico 2007 (solo 400 box da 50) !!! 

    ... contattate la mail del blog o quella del sito Sigari Avana per sapere se ci sono ancora posti !


02 febbraio 2014

Fumiamo insieme: H.Upmann "Connoisseur A"


Vitola de Salida: Connoisseur A
Vitola de Galera: Genios
Largo: 114
Grueso: 52
Tripa: Cuba
Capote: Cuba
Capa: Cuba

Ho già fumato questo sigaro, ma non avendomi convinto ho deciso di fumarne un altro esemplare a distanza di poco tempo.

Parliamo dell' H.Upmann Connoisseur A, un’edizione per La Casa del Habano, ma senza la classica anilla supplementare.

Esteticamente è molto bello,la capa è un colorado tendente al giallo spento, liscia, uniforme ed untuosa, il riempimento è regolare ed evidenzia quella che sembra un’eccezionale elasticità della foglia da fascia.

I profumi sono naturalmente intensi, essendo un sigaro giovane ed infatti si avvertono profumi diversi annusando la capa ed il piede ,segno che gli aromi dei vari strati non si sono ancora commistionati.
Da un lato sono contento di aver avuto occasione di riflettere in proposito, dato che sempre più (e fortunatamente) tendo a fumare sigari con qualche anno sulle spalle.

Nei vari terzi non c’è stata grande evoluzione, anzi quesio sono abbastanza omogenei e ripetitivi, tranne che per il leggero aumento di forza da medio-leggera a media.
I deludenti sentori sono prevalentemente vegetali e pepati; i sapori pressoché amari, tanto che l’acqua sorseggiata la sentivo dolce.

Il tiraggio, in questo esemplare, è stato faticoso ed insoddisfacente per tutta la fumata, nell’altro, regolare.

Sinceramente avevo aspettative ben più alte di quello che è stato il riscontro nelle fumate.
Personalmente lo reputo un sigaro più che non pronto per la fumata…passi il non dare il giusto invecchiamento, ma qui mi sembra ci sia stato un eccesso in tal senso.
Spero vivamente che con il giusto tempo si riveli un buon sigaro; ora come ora non ci scommetterei.
Tengo a precisare che parliamo di un’edizione LCdH, dalla quale, come tutte le varie limitate, regionali, ecc, ci si aspetta qualcosa di “più”; sommiamo il prezzo relativamente basso…l’idea che mi sono fatto è di un sigaaro che non verrà ricordato per le sue qualità! Si sentiva così tanto il bisogno di questa edizione??!!

Spero di essere contraddetto dalla prossima volta che lo fumerò, tra qualche anno.


Apparenza e Costruzione: 5/5
Tiraggio e Combustione: 2/5
Forza: 3/5
Sapori: 2/5
Aromi: 2/5
Evoluzione: 2,5/5
Equilibrio 2,5/5
Complessità: 2/5
Finezza: 3/5
Valutazione generale: 2.5/5


http://sigari.ilmanc.it/h-upmann-connoisseur-a/

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