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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

30 gennaio 2013

Alla scoperta dei Figurados: Bolivar Belicosos finos

Eccoci al nostro secondo appuntamento della serie "Alla scoperta dei Figurados", oggi scopriremo questa grandissima vitola: il Belicosos Finos di Bolivar.Questa campana, viene spesso descritta su internet come la migliore campanas cubana, vigorosa e mascolina. Passiamo dunque dalle parole ai fatti!

Carta d'identità del sigaro:
Marca: Bolivar
Vitola de galera: Belicoso finos
Vitola de salida: Campanas
Misure: 140x52
Cuno: AGO07
Tipologia sigaro: Totalmente a mano
Capa, capote, tripa: Puros cubano


Analisi a crudo e dinamica:
La capa risulta Colorado scuro con toni dorati e con qualche piccola macchiolina verde verso la punta. Al tatto è leggermente ruvida, per via delle venature leggermente accentuate, però nel complesso luminosa, elastica e grassa. La costruzione è buona, si vedono solo piccole imperfezioni, che  rispecchiano la "rusticità" tipica dei torcedor cubani.  A crudo si percepiscono nettamente profumi di cuoio, caffè e stalla.

Analisi Gusto-Olfattiva di fumata:
Il Sigaro parte subito in quarta con una forza media-forte, vigorosa, accompagnata da aromi ben definiti: cuoio (2), legno (2), caffè (2), terra (2). Al gusto, nonostante la forza sostenuta, abbiamo una percezione dolce (2), acida (2) e una sapidità esplosiva (3).
Nel secondo tercio, i sigaro si rafforza di caffè (3) e compare una nota erbacea (1) che ci rinfresca la fumata. In bocca invece l'acidità aumenta (3), assicurandoci un'ottima salivazione, mentre inizia una leggera piccantezza (1), dovuta probabilmente alla forza nicotinica. Verso la fine della fumata,  a livello aromatico aumenta il legno (3) e compare una sensazione di bruciato (1), mentre la forza cresce fino a diventare forte.

Conclusioni:
Il tiraggio è partito serrato ma nel corso della fumata, e con qualche massaggio, si è aperto rientrando nella perfezione. La combustione è stata regolare, con un bellissimo braciere conico che indica l'ottima cura nel sistemare il ligero nella tripa del Sigaro.
Nel complesso, posso confermare che la ligada tipica di questo Sigaro, esprime soprattutto aromi di caffè, cuoio, terra e legno con una forza vigorosa e molto mascolina. Mentre in bocca, si ha una grande sapidità,  una piacevole acidità e leggermente piccnte oltre il primo terzo.

Abbinamenti:
Dopo cene molto ricche, abbondanti e complesse a base di carne e selvaggina. Lo considero un sigaro da meditazione, non per fumate "veloci"  da aperitivo aperitivi o nel pomeriggio, per evitare che la sua forza ci "anestetizzi" i sensi per il resto del giorno.
Come vini consiglierei questa volta un abbinamento per contrasto con vini dolci, possibilmente frizzanti, per "sgrassare" questa forza penetrante del Sigaro. Questo perchè credo che la forza "bruta" del Sigaro sommata a quella di un eventuale vino di corpo, o a distillati complessi, possano appesantire troppo il palato nella degustazione, nascondendo anche gli aromi più delicati di entrambi.Come birre, scure o nere, poco luppolate, poco amare e possibilmente con aromi pronunciati di caffè (o tostato). Azzarderei anche birrea fermentazione spontanea come le lambic.
Punteggio:82

28 gennaio 2013

Alla scoperta dei Figurados: Vegas Robaina Unicos

Vista la mia grande predilezione per questi formati, ho deciso nei prossimi giorni, di fare una recensione di tutti i figurados presenti nel vitolario cubano in produzione regolare. Partirò con quelli custoditi già nei miei humidor per poi provarli tutti.
La ratio dei Figurados (e anche dei double figurados), come sapete, è quella di concentrare il fumo in un foro di uscita più piccolo del braciere, per esaltare le caratteristiche, soprattutto gustative, del fumo. Questo tipo di fumata è parzialmente riproducibile anche sui parejos, utilizzando un puncher al posto della tradizionale ghigliottina, per il taglio della perilla. 
Prima di tutto facciamo una piccola distizione tra le 4 grandi famiglie:

Piramidi: 156x52: Montecristo n2, Partagas p2, Upmann n2, VR Unicos,
Campana: 140x52: RyJ Belicosos, SCdlH La punta, Bolivar Belicosos finos, Sancho panza Belicosos.
Forum: 135x46: Montecristo Open Regata.
Piramide extra: 160x54: Cohiba Piramide extra.

Ho deciso di escludere le edizioni limitate, perchè secondo me non danno un'idea della liga che caratterizza regolarmente ogni marca.Partiamo dunque con il primo sigaro di questa mia serie di recensioni:

Carta d'identità del sigro:
Marca: Vegas Robaina
Vitola de salida: Unicos
Vitola de galera: Piramide
Misure: 156 x 52
Cuno: USE NOV09
Tipologia sigaro: Totalmente a mano
Capa, capote, tripa: Puros cubano

Analisi a crudo e dinamica:
La capa, Colorado claro, è di grande qualità: setosa, brillante, grassa, completamente senza alcuna venatura in rilievo. L'unica nota visiva negativa, è la presenza poche sfumature verdi verso il piede del Sigaro, ma del tutto ininfluenti sulla qiualità della fumata. L'anilla è bellissima, sembra un prezioso anello d'oro, che ci fa amare ancora di più questo Sigaro prima di fumarlo. A crudo, ha un aroma medio, con note speziate e di "stalla", tipiche del tabacco cubano. Il corpo del Sigaro, risulta leggermente box pressed.

Analisi Gusto-Olfattiva di fumata:
La fumata parte subito con una forza media con aromi ben definiti di: Floreale (3), erbaceo (2), legno (2), spezie (2) e terra (1). Da notare, la quantità di corpo che questa vitola riesce a darci, dando l'impressione al fumatore di poter "masticare" letteralmente il fumo. A livello gustativo, abbiamo una grande dolcezza (3),  una buona sapidita (1) e acidità (1). La fumata non risulta asciutta ed è bella corposa.
Il secondo terzo, si rafforza di florele (3), legno (3), e compare il Cuoio (1). La sapidità ha un brusco aumento (3) e anche l'acidità (2), mentre la forza passa a media-forte. L'ultimo terzo, si arricchisce di noce (1) e la forza rimane sempre media-forte.

Conclusioni:
La combustione è stata regolare con una cenere grigia scura tendente al nero. La fumata ha evidenziato le note aromatiche che caratterizzano questa vitolas: Molto floreale, legnosa, erbacea e speziata. Mentre a livello gustativo si  è rivelata dolce, sapida, leggermente acida, pastosa e mai amara.Nel complesso è stata un buonissima fumata, fresca, aromatica e poco aggressiva.

Abbinamenti:
Questo sigaro lo consiglierei dopo pasti di media complessità, a base di carni poco elaborate o pesci saporiti. Ottimo in aperitivi lunghi abbinato a spumanti, passiti o distillati dolci e speziati. Come birre consiglierei, chiare o ramate, ben luppolate con varietà americane (floreali e fruttati), non molto amare.

Punteggio complessivo della fumata: 89

25 gennaio 2013

A Vallodolid il primo riconoscimento "Cigar Friendly" del nostro Blog!

Vi avevamo annunciato diversi mesi fa la nostra iniziativa "Cigar Friendly" che avrebbe segnalato tutti i locali e le attività che consideravamo amici degli aficionados, locali non necessariamente ristoranti o bar, ma anche tabaccherie consigliate dove fare scorta dei nostri sigari preferiti.
Abbiamo deciso che alle segnalazioni fatte su queste pagine, doveva seguire la consegna di un riconoscimento, in modo che i nostri amici sparsi per la penisola, potessero aver un riscontro ancora migliore.

Il primo riconoscimento è stato consegnato addirittura a Valladolid, in Spagna, ad uno dei nostri più cari amici, Gonzalo Fernadez Silio, titolare dell'Estanco N.2, la tabaccheria meglio fornita di sigari della città castillana, dotata di una cava de puros, dove fanno bella mostra migliaia di esemplari stupendi, già intervstato in esclusiva sulle nostre pagine qualche mese fa (qui l'intervista).
La visita nella bellissima Valladolid, celebre per essere stata luogo della morte di Cristoforo Colombo, è stata unica, sia per il raffrontarsi con mondi sigarofili diversi, sia per la squisita ospitalità con la quale il nostro amico Gonzalo cideliziati, accogliendoci il primo giorno con un Sublimes di Montecristo EL 2008!!!
La sua tabaccheria (estanco in spagnolo), si trova in Calle Lenceria, di traverso della bellissima Plaza Mayor, ed è fornita di ogni cosa possiate immaginare.

Primeggiano i sigari del Caribe, con maggioranza di cubani e nicaraguensi, ma anche sigari honduregni e dominicani.
Ottima la proposta dei puros cubani.
Disponibile tutta la produzione regolare di Habanos, poi le Edizioni regionali, tra le quali consiglio a tutti il fantastico Legendarios di Por Larranaga e quelle limitate, leggermente più costose che in Italia.
Con stupore Gonzalo mi dice che alcune referenze in Spagna non ci sono, tipo il Gigantes di Ramon Allones, un puro, a mio avviso imprescindibile per ogni aficionado, com'anche alcuni moduli di Bolivar, marca non consideratissima in terra iberica.
Passando sulle altre produzioni del caribe, non posso fare a meno di notare i Casa Magna (Nicaragua), un brand di cui già in passato avevamo parlato qui, e del quale ogni volta in Spagna faccio incetta, consiglio i Pikito e i Sanchos.
Altra produzione interessantissima, la linea domicana Kristoff, un brand di fascia medio-alta che ha la particolarità di adagiare i proprio sigari nelle foglie di tabacco all'interno del box.
Ottime selezioni di Joya de Nicaragua, Quesada, Davidoff e tanto altro ancora.
Anche gli accessori non mancano, posacenere, cutter e jet-flame di ogni marca e modello!

Inutile dirvi che il riconoscimento "Cigar Friendly" in qualità di Tabaccheria consigliata è frutto della ventennale esperienza del nostro amico Gonzalo e della notevole varietà proposta, che ne fanno a tutti gli effetti un custode della tradizione del fumo lento e un punto di passaggio irrinunciabile se vi trovate a passare da queste parti, chiedete di Gonzalo o Alvaro a nome nostro e state certi che uscirete soddisfatti da questa piccola gioielleria dell'aficionados!


Per chi fosse interessato puo trovare Gonzalo a:
Estanco N.2
Calle Lenceria,1
47001 Valladolid -Espana

24 gennaio 2013

Fumiamo insieme: Davidoff Special "R"


Come non fumare in un pomeriggio così bello come oggi, così frugando nel mio humidor extracubano, ecco un bel tubos di Davidoff.
Partendo dal tubos, bisogna fare veramente i complimenti a Davidoff: Come potete vedere dalla 2a foto, ha una "innovativa" fenditura sul lato che ci permette di avere una giusta umidità se lo conserviamo nel tubos nei nostri humidor.
Questo inoltre permette di evitare un eccessiva commistione di profumi all'interno di humidor con altri sigari sfusi. 
Carta d'identità del sigaro:
Marca: Davidoff
Vitola de salida: Special "R"
Vitola de galera: Robusto
Misure: 124 x 50
Tipologia sigaro: Totalmente a mano
Capa, capote, tripa: Ecuador (Connecticut),Rep Dominicana, Rep Dominicana.
Prezzo: 16.20€ (tubos)

Analisi a crudo e dinamica:
La capa rispecchia perfettamente la grandissima esperienza e perfezione che Davidoff mette in ogni sigaro: setosa, grassa, luminisa ed elastica.
Il colore risulta claro, assolutamente uniforme e senza difetti cromatici.
La costruzione perfetta non fa altro che coronare la bellezza estetica di questo manufatto.
Vi consiglio assolutamente, di non perdere il piacere che si prova ad accarezzarlo delicatamente tra le dita prima di fumarlo!
A crudo si possono percepire profumi di fieno, legno e del tipico tabacco "dolce" Dominicano.

Analisi gusto-olfattiva di fumata:
Dopo l'accensione, il sigaro parte subito con una buona forza (media) per essere un Dominicano e si percepiscono aromi di floreale (2), erbaceo (2), miele (1), legno (1), spezie (1), cuoio (1) e fieno (1).A livello gustativo si percepisce una buona dolcezza (2), una leggera sapidità (1), una nota amara (1, dovuta probabilmente all'accensione un pò prolungata visto il calibro) e una piacevolissima acidità (2).Da sottolineare, una "pastosita" del fumo in bocca, densa di aromi, che ci permette di godere a pieno di questa grande fumata.
Il secondo terzo si presenta molto più carico di aromi: Il mielato aumenta (2) e compare la nocciola (2).
Il gusto si rafforza di sapidita (2) mentre scompare l'amarezza.La forza nicotinica diminuisce, assestandosi su un medio-leggero.Alla fine della nostra fumata, gli aromi "freschi" come il floreare e l'erbaceo, cedono forza dinanzi al cuoio (2) e legno (2) e al tostato (1).La forza aumenta di nuovo verso il medio, caratterizzando un'evoluzione a "pendolo".

Conclusioni:
Il tiraggio è rimasto per tutta la fumata eccellente, come ci si poteva aspettare dalla costruzione delle manifatture Davidoff.La combustione si è rivelata leggermente irregolare, soprattutto all'inizio, mentre la cenere risultava friabile e grigia acciaio.Nel complesso della fumata, il primo e secondo terzo sono stati quelli più emozionanti, mentre la fine ha leggermente compromesso tutto il boquet aromatico costruito in precedenza.Non lo considero un sigaro da fumare oltre il 2 terzo, se vogliamo mantenere "vivi" in bocca i piacevoli aromi iniziali.
Un mio accorgimento: se avete il piacere di fumare questa vitola in tubos, consiglierei di aprirla e lascirla in humidor qualche ora prima di fumarla (soprattutto se appena comprata perchè può verificarsi una differenza di umidità nell'humidor del venditore rispetto al vostro). Ho infatti notato che la parte vicina all fessura d'aerazione del tubos, il tabacco brucia più lentamente del lato opposto. Probabilmente questo è dovuto a una differenza di umidificazione del sigaro, oppurea un piccolo difetto di costruzione nel mio caso. Farò altre prove per verificare la natura del problema.
La durata complessiva della fumata è stata di 1 ora e 10 minuti.
 
Abbinamenti:
Questo sigaro lo consiglierei durante aperitivi lunghi (come quelli dei cigar club, in cui tutti fumano),  pomeriggi in cui vogliamo una fumata meditativa "leggera" e aromatica; o in dopo pasti a base di carni bianche, poco elaborate o a base di pesce.
Come vini, abbinerei spumanti dolci, moscati o distillati poco aromatici e dolci. Per quanto riguarda la birre,  bionde con malti poco tostati, tendenti al dolce, aromatizzate al miele (birre speciali o natalizie); magari azzarderei anche birre affinate in barrique (esempio lambic).
Punteggio: 75. Un parametro che influisce molto negativamente sul punteggio è il rapporto qualità/prezzo scarso per il formato.

23 gennaio 2013

Fumiamo insieme: Serie A di Saint louis Rey



Storia della marca:
Marca relativamente recente per il panorama cubano. Nata nel 1938 e registrata nel 1940 daZamora & Guerra,  ed inizialmente destinata alla distribuzione sul territorio inglese. Per lungo tempo poi Saint Luis Rey (con questo tipo di ortografia) si è dedicata a piccolissime produzioni, per lo più su ordinazione, ed è stata negli anni ‘80 destinata in esclusiva al mercato tedesco. Nel 1999 fa la sua apparizione in Francia e nel 2002 in Italia, sebbene con due sole vitolas. La produzione si caratterizza per una cura assoluta dei dettagli e per una ligada che punta all’eleganza, alla morbidezza ed alla regolarità.
Questi sigari fuori dal comune, possono vantare alcuni nomi famosi tra i fumatori più fedeli, come Frank Sinatra e James Coburn. Solo 60.000 sigari vengono prodotti ogni anno e sono tra i migliori Havana disponibili sul mercato. Sigari dalla capa oleosa, scura e morbida, corposi, con un gusto altamente raffinato e un ottimo aroma . I Saint Luis Rey  non devono essere confusi con i San Luis Rey, prodotti per il mercato tedesco.

Carta d'identità del sigaro:
Marca: Saint louis rey
Vitola de salida: Serie A
Vitola de galera: Corona gorda
Misure: 143 x 46
Cuno: Ago10
Tipologia sigaro: Totalmente a mano
Capa, capote, tripa: Puros cubano

Analisi a crudo e dinamica:
La capa risulta il punto debole di questo sigaro (nel mio caso),  è colorado claro, vellutata e purtroppo spenta (non luminosa alla vista). La costruzione risulta buona, ha solo delle piccolissime imperfezioni lungo le sottili venature.
Sa se non fosse stato per il suo colore spento, sarebbe sicuramente una capa di alta qualità.
A crudo la forza aromatica è media, con note intense di fieno, spezie e stalla. Il corpo del Sigaro risulta box pressed

Analisi gusto-olfattiva di fumata:
Il tiraggio risulta leggermente serrato, e dopo i primi puff, si sente subito un aroma molto terroso (3), noce (2), legno (1 che rimarrà di fondo in tutta la fumata) e fieno (1).
La forza nel primo terzo rimane bella presente sul medio.A livello gustativo, abbiamo una leggera sensazione asciutta iniziale (2), una buona sapidità (2), e una leggerissima nota amara (1) e dolce (1).

All'inizio del secondo terzo ecco l'esplosione di aromi  imponenti: un cuoio deciso (3), mentre la terra rimanne intensa (3)  con vago sentore di muschio, terriccio (3) e selvaggina (2).
Mentre al gusto, l'amaro e l'ascutto cedono il posto a una piacevola acidità (2), che umidifica piacevolmente la fumata, la sapidità aumenta (3).
La forza passa a medio-forte. Nel terzo tercio, quando pensavo di aver provato tutto, ecco il ritorno del fieno (2), mentre a livello gustativo inizia un accenno di piccantezza (1) e di amaro (1).
La forza rimane a medio-forte ma più marcata del secondo terzo.

Conclusioni:
La combustione è stata irregolare, ho dovuto correggere la fumata più volte, mentre il tiraggio è rimasto sempre leggermente serrato. La cenere è risultata  compatta e di un grigio scuro tendente al nero.
Nel complesso la fumata è stata "anomala" rispetto ai suoi fratelli nel box: diciamo che normalmente il tiraggio e la capa sono stati migliori .
Mentre per quanto riguarda gli aromi tipici della marca  non ho notato variazioni: terra, terriccio, Selvaggina e cuoio vecchio.
La durata della fumata è stata di 1ora e 30minuti.

Abbinamenti:
il momento ideale per questo sigaro è  dopo pasti sostanziosi di carne rossa o meglio selvaggina saporita: arrosti, brasati, funghi, e formaggi stagionati leggermente piccanti ; eviterei invece la delicatezza del pesce anche se elaborato.
Come alcolici consiglierei distillati di buon corpo con un aroma "terroso" come rum agricoli.
oppure un vino rosso complesso, in cui si senta il cuoio, la selvaggina ma poco tannico (vista l'asciuttezza iniziale del sigaro).
Per quanto riguarda le birre, abbinerei birre scure, fatte da malti molto tostati e di buon corpo.

Punteggio:
Per quanto riguarda questa fumata "anomala", gli aggiudicherei un 84, ma nella media dei sigari che ho fumato si merita sicuramente un 90 pieno.

22 gennaio 2013

Fumiamo insieme: Carlos Toraño Exodos 1959 Torpedo


 
Eccoci alla mia prima recensione di un grande Sigaro: Il Torpedo della linea Exodos 1959 della famosa marca Carlos Toraño.

Iniziamo con un pò di storia sull'origine di questa marca:
Tutto ha inizio da Don Santiago Toraño, emigrante spagnolo a Cuba, che nel 1916 iniziò la coltivazione di tabacco e la produzione di Sigari. Decenni dopo, suo figlio Carlos diede un fondamentale contributo allo sviluppo della produzione introducendo nel 1960 le sementi di Piloto cubano nelle piantagioni dominicane. La lungimiranza della famiglia Toraño ha determinato lo sviluppo di coltivazioni di tabacco e di centri produttivi di Sigari nei tre principali paesi caraibici. In Nicaragua , nella Repubblica Dominicana e in Honduras vengono realizzate differenti linee di produzione, ognuna con peculiarità caratterizzanti, tali da coprire nell’insieme l’intera gamma di preferenze gustative dei fumatori esperti di Sigari premium.
E ora passiamo alla linea corrente: La Exodus 1959
Realizzata con tutto l’impegno e la cura adeguati alla commemorazione dell’esodo da Cuba del 1959, viene prodotta in Honduras in 5 formati importanti. Wrapper e binder honduregni, filler molto complesso formato da ben 4 foglie di provenienza messicana, costaricana, honduregna e nicaraguense. Confezioni originali ed eleganti con i Sigari disposti su tre vassoietti di legno.

Carta d'identità del Sigaro:
Paese prod.: Honduras (per questa linea)
Vitola de salida: Exodus 1959 Torpedo
Vitola de galera: Torpedo
Tipologia Sigaro: Totalmente a mano, tripa larga
Capa: Honduras Connecticut Shade
Capote: Honduras
Tripa: Messico, Costarica, Honduras, Nicaragua

scheda di degustazione:
Il Sigaro è stato comprato da qualche mese e, dopo un breve soggiorno nel mio humidor, ho deciso di provarlo.
Per prima cosa , appena preso in mano, non si può a fare a meno di notare la sua costruzione perfetta senza alcuna imperfezione. E' così perfetto che penso se i torcedor di questo Sigaro abbiano fatto l'apprendistato alla NASA come progettisti di missili spaziali !!!
La forma del Sigaro è box pressed, molto squadrata.Il colore è poco meno di un maduro, dai toni lievemente dorati e senza alcun difetto cromatico.
Al tatto risulta setoso, infatti le piccolissime "venature" sono impercettibili  e si può notare quanto la capa sia fine e pregiata.
Strofinandolo sulle mani si nota anche una sensazione molto grassa, quasi untuosa di una bellezza seducente.
Sopra questa capa fantastica, sfoggia una bellissima anilla dorata che, qualcuno potrebbe affermare pacchina, mentre io classificherei da Pappone :) ,  però rende idea della qualità superiore del Sigaro.
Passiamo dall'analisi a crudo: gli aromi provenienti dalla capa e dal piede sono molto intensi e differenti tra loro, infatti come avete potuto leggere nella descrizione della linea, per il ripieno è stato usato un blend di tabacchi provenienti da 4 nazioni diverse.
Il profumo è tipico dei Sigari che hanno avuto una fermentazione più lunga, come i maduro, con quelle note tipiche molto speziate con una piccolissima quasi impercettibile nota ammoniacale.
Tra i tabacchi utilizzati, al piede, si riesce a riconoscere infatti il profumo del tabacco nicaraguense e messicano, con i loro toni inconfondibili.
Se avessi cercato di analizzare il Sigaro senza anilla, lo avrei sicuramente associato a una provenienza nicaraguense.
I profumi a crudo hanno un bouquet molto ampio che vanno dal cuoio, molto speziato, alla stalla e fieno. Una paletta aromatica che da molte soddisfazioni.

La fumata:
Fin dai primi puff si può percepire la complessità e gli aromi che ho già ritrovato a crudo: un cuoio pronunciato, note di legno "antico", di terra e polvere di caffè.
La forza del primo terzo rimane nel medio leggero, ciò permette di mettere "meglio a fuoco" gli aromi percepiti.
Al gusto troviamo un fumo dolce (2), con una buona sapidità (2) ma purtoppo leggermente asciutto (1)  mai amaro, neanche nei primi puff di accensione.
Man mano che la brace avanza imperterrita lungo il suo percorso, il Sigaro cede nel secondo terzo note floreali (2), tostato (2), liquirizia (1) mentre si allontana il cuoio iniziale (da 3 a 2)
A livello gustativo invece l'asciutto iniziale scompare completamente lasciando il posto a un'acidità (2) bella presente che ci favorisce la salivazione e alla forza nicotinica che si rafforza affermandosi su livelli medi.
Arrivando all'inevitabile fine della mia fumata, il sigaro si apre di nuovi aromi: frutta secca (2), una nota di erbe aromatiche (1) e si rafforza il caffè (da 2 a 3), metre la forza passa a medio forte.

Dinamica della fumata:
Complessivamente il sigaro ha avuto una combustione regolare, salvo qualche piccola correzione, una cenere grigia scura compatta e un tiraggio impeccabile conferma la buona costruzione.
la durata colpessiva della fumata è stata di 1ora e 40minuti.

Analisi organolettica complessiva:
Equilibrio: Armonico, non ho notato note sgradevoli, a parte quella picola sensazione di asciutto all'inizio della fumata.
Complessità: Buona, quasi eccellente, una paletta aromatica ben strutturata.
Evoluzione: Eccellente, il sigaro ha continuato a "vivere" durante la fumata nei 3 terzi.
Persistenza: Media,  ma non dispiace avere i sensi "pultiti" a fine fumata.
Finezza: Fine, ogni aroma era facilmente riconoscibile nella fumata.

Questo sigaro mi è piaciuto particolarmente sia per il grande bouquet aromatico, sia per la poca forza, che non "stordisce" i sensi, permettendo di contunuare la giornata con il naso pronto per un buon vino, una birra, un'altro Sigaro...

Quello che trovo positivo nei Sigari extra-cubani, è una certa mancanza di "vigore e mascolinità" (forza nicotinica non forza aromatica) che mi permette a fine fumata, di non avere in bocca e nel naso, solo il gusto del Sigaro per molto tempo.
Questo secondo me non deve essere un parametro totalmente negativo, perchè permette di scegliere il nostro puro in base agli impegni giornalieri.
Questo sigaro lo fumerei in un dopopranzo leggero, o nel pomeriggio, quando abbiamo bisogno di essere nuovamente "recettivi" per una bella cena leggera...magari con una bella donna che non ama il nostro alito "affumicato" :)

Abbinamenti:
Premessa: purtroppo non me ne intendo di distillati e vini, ma facendo il cuoco e essendo un appassionato di birre, posso provare a dare qualche consiglio.
Se dovessi consigliare qualche abbinamento, per la sua speziatura accentuata e sentori di caffè, a una birra ambrata/nera, poco amara, acidula e magari speziata (birre natalizie), poco alcoolica; o a birre aromatizzate al caffè.
Come cibi, consiglierei pasti leggeri a base di carne rossa salsata alle erbe o spezie, o a pesci delicati, il tutto con un bel caffè espresso a fine pasto, magari da una vecchia moka.
Concludendo, il punteggio da me assegnato per la fumata, è di 80.

Grazie per aver letto la mia degustazione.
Balconi Giorgio



Cigars Time conquista Londra

Il 2012 è stato per Londra un anno importante, caratterizzato dai festeggiamenti per i 60 anni della Regina Elisabetta e dalle Olimpiadi, ma lo è stato anche per DeART, azienda italiana produttrice di componenti d’arredamento dal 1962, che è entrata nel settore del fumo, un comparto che molti indicavano destinato a scomparire a causa delle severe leggi antifumo in vigore nel paese. Così non è stato, grazie agli investimenti degli operatori del lusso alberghiero inglese in terrazze e impianti di aspirazione. L’azienda pertanto ha consolidato la propria presenza nella stessa città con Walk In e vetrine su misura, umidificate e climatizzate per l’esposizione e conservazione dei sigari. Eleganti e dall’inconfondibile stile made in Italy, fatto di ricerca dei materiali, qualità delle lavorazioni e cura dei particolari, i prodotti del brand Cigars Time di DeART (www.cigarstime.it) sono stati installati nei più importanti hotel e club privati di lusso londinesi. Un successo per l’azienda che ha trovato nel mercato internazionale uno sbocco vincente per superare la crisi economica italiana.
Sette sono i luoghi che ospitano questi gioielli di tecnologia e stile: The Wellesley, Bulgari, Ritz, May Fair, Lanesborough, Jumeirah Carlton Tower e Hyatt Regency London - e 2 club - 5 Hertford Street ed Harry’ Bar, tutti situati nelle zone di maggior prestigio della città progettati da architetti e brand di fama internazionale. In particolare, DeART si è occupata della realizzazione di vetrine e stanze su misura completamente personalizzate, nate con il preciso intento di rispettare le linee guida degli interior designer che hanno lavorato ai diversi progetti.
Dedicati alla degustazione di sigari delle migliori marche internazionali, alcuni umidificatori si contraddistinguono per la presenza del sistema “Total Clima”, sistema di controllo elettronico dei parametri di conservazione; DeART è leader anche in questo, oltre che nel design, la corretta conservazione è infatti una prerogativa imprescindibile per la qualità dei sigari. Potete notare alcune delle meravigliose installazioni di DeART nelle immagini seguenti.
  
The Bulgari Hotel & Residences 3 vetrine su misura umidificate e climatizzate con sistema Total clima

The Wellesley    1 Walk-in su misura

Jumeirah Carlton Tower 1 vetrina su misura con sola umidificazione

The Churchill bar
Harrys Bar

21 gennaio 2013

Nuovo listino Diadema: prezzi e novità

Ormai non fa più notizia l'aumento prezzi del listino di Diadema, che ogni anno a gennaio aggiorna il suo tariffario, in linea con gli aumenti medi che si registrano sui mercati europei, ed in linea anche con gli aumenti che nel corso dell'anno diversi importatori praticano sui loro listini. Aumenti ragionevoli, nell'ordine del 2-4% a seconda delle vitolas. Quello che gli aficionados aspettano con ansia è invece l'aggiornamento delle vitolas, per capire quali nuovi puros cubani troveremo in tabaccheria nel corso dell'anno.
Le novità interessanti di quest'anno sono diverse, a partire dal Doble Edmundo ed il Petit no.2 di Montecristo, rispettivamente un dobles (155x50) e una petit piramide (120x52), che ampliano ulteriormente il vitolario del celebre marchio. Fa anche la sua comparsa il già annunciato Petit Churchill (petit robusto) che all'interno del marchio Romeo y Julieta va a completare una sorta di piccola gamma intra-marchio costituita dal Churchill, dallo Short Churchill e dal Wide Churchill. Ma il vero punto di interesse è la ricomparsa della marca Vegueros, benchè con un vitolario un po' diverso rispetto a quello che gli aficionados di lungo corso ricordano per questo brand. Diciamo infatti addio ai Vegueros lunghi e sottili, per dare il benvenuto a 3 vitolas (Entretiempos, Tapados e Mananitas), corti e relativamente generosi di diametro, il cepo varia infatti da 46 a 52, per una lunghezza compresa tra i 100 e i 120 mm.
Ci sono poi le vere e proprie "chicche" del listino, ovvero le edizioni speciali, come le 3 limitate di quest'anno: Romeo y Julieta De Luxe (Capuleto 162x52), il Grand Epicure di Hoyo (Montesco 130 x 55) e il Serie d'Oro no.2 di Punch (Campanas 140x52). Inserito anche il Partagàs Lusitania Gran Reserva, che si preannuncia essere un sigaro di altissima qualità. 
Arrivano anche due nuovi tripa corta, il Quintero Favoritos, e il Rafael Gonzalez Perlas.  Rimangono in listino anche le limitate 2012, e l'edizione regionale italiana dello scorso anno (Por Larranaga Small Robustos) ancora latitante nelle tabaccherie.
Alcune note dolenti riguardano i sigari scomparsi dal listino, la più eclatante è forse il double corona di Hoyo, tuttavia dobbiamo ricordare che, in parte le discontinuazioni di prodotto da parte di Habanos, e in parte la scarsità di domanda per alcuni prodotti, inducono gli importatori a togliere dai propri listini alcune vitolas, che dal punto di vista aziendale non è conveniente mantenere.

19 gennaio 2013

Presentazione & Riflessioni sul mondo dei Sigari

Buongiorno a tutti i lettori del Cigar Blog, Questo è il mio primo articolo, e per questo faccio una piccola presentazione. Mi chiamo Balconi Giorgio, ho 24 anni, abito nella verde provincia di Monza e faccio il cuoco. Il mio viaggio nel mondo dei Sigari inizia circa 3 anni fa, quando un po’ per gioco e un po’ per curiosità, ho iniziato a fumare i Sigari Toscani. Non sono mai stato un fumatore di sigarette quindi ho fatto un po’ di fatica a iniziare, soprattutto non avendo punti di riferimento nel mondo dei puros. Fiero di fumare il Sigaro del “Tricolore”, ho sempre snobbato i sigari caraibici pensando ai quei pazzi disposti a spendere più di 10euro per fumare, e fiero delle mie scelte nazionali, fumavo solo toscani. La mia “vita” è cambiata quando 2 anni fa per scherzo, sono andato dal mio amico tabaccaio di fiducia a rifornirmi dei miei amati toscani.
Fatto il rifornimento settimanale, ho visto nel suo walk-in tutte le scatole di Sigari caraibici e spinto dalla curiosità del momento, mi sono fatto consigliare un sigaro cubano per provarne il fumo. Il tabaccaio senza esitazione, mi ha dato un Siglo 1 di Cohiba dicendomi che è la marca più prestigiosa a Cuba. Esco dalla tabaccheria, lo accendo, faccio un puff, mi blocco e penso: “cosa mi sono perso fino ad oggi!!!”.La mia concezione sui sigari cambia completamente, da un toscanofilo agguerrito mi trovo davanti un mondo tutto nuovo e dalle aspettative emozionanti.
Così nel tempo ho iniziato a comprare scatole di sigari cubani (che ritenevo una volta i migliori in assoluto) e humidor sempre più grandi per conservare al meglio il mio “tesoro”.Tutto cambia nuovamente quando per pura fortuna, conosco su internet Cristian del Cigar Club di Bergamo e riesco a partecipare successivamente al corso “Connaisseur de Cigares”.Il corso mi ha permesso finalmente di comprendere a pieno il mondo del tabacco, e per questo devo ringraziare soprattutto i docenti del corso: Simone Fazio e Cristian Di Lemma,  la loro conoscenza nel campo dei sigari sembra non avere confini.
Con il passare del tempo e con molta più esperienza alle spalle, ho scoperto che fuori da Cuba esistono signori Sigari che non hanno niente da invidiare ai loro cugini Cubani. Secondo me, non bisogna escludere dalla propria “dieta” di Sigari, prodotti che provengono da altre regioni del mondo, perché non si avrebbe una visione a 360° del mondo dei puros con tutte le sue possibili variabili e sfumature.
Volendo fare un paragone, sarebbe come fissarsi solo su determinati vini di una singola regione, ritenendoli i migliori con la conseguenza di escludere tutti gli altri.Pe nso che qualsiasi sommelier possa confermare che c'è molto da scoprire , infatti in base alla scelta della pianta, del territorio e della lavorazione, si possono ottenere moltissimi prodotti di qualità paragonabile, ma diversissimi tra loro.
Ritengo che i Sigari cubani siano ottimi, ma fissarsi su di essi non permette di far crescere le proprie conoscenze e preclude nuove emozioni. Da quando ho finito il corso, con ogni sigaro che fumo, completo la scheda di degustazione e la archivio. Con il tempo ho notato che molti aromi sia a crudo, sia in fumata, sono difficili se non impossibili da trovare nei Sigari Cubani. Alcuni aromi infatti possono svilupparsi solo con determinate varietà di tabacco, di climi, di lavorazioni e fermentazioni diverse (non per questo ritenute di minor qualità).Ci sono così tante nazioni che producono Sigari nel mondo: Repubblica Dominicana, Nicaragua, Honduras, Cuba, Perù, Messico…pensate di averle provate tutte per affermare senza alcun dubbio che i Sigari cubani siano i migliori e i vostri preferiti tra tutti?
Io ogni volta che entro in una tabaccheria nuova, dico sempre al tabaccaio: “dammi un sigaro per ogni linea di ogni marca non cubana (eccetto i Davidoff che si possono reperire facilmente e sono una produzione piuttosto standard). In questo modo, ho la possibilità di provare sempre linee e marche diverse dai profumi unici nel loro genere. Una delle mie ultime “scoperte” sono i Sigari di Oliva, marca già famosa e rinomata per le sue linee molto diverse tra loro e di qualità eccellente. Ho avuto modo di provare la serie V e G, notando con grande sorpresa, quanto possono variare i profumi in base ai tipi di tabacco usati nei blend di ogni linea. La linea V è semplicemente fantastica e la posso mettere senza ombra di dubbio nella top10 dei miei sigari preferiti: un aroma pieno, una forza media e, come spesso fuori da cuba, una costruzione perfetta. La serie O invece è  leggermente meno forte, leggermente meno aromatica e con una fumata più fresca e meno impegnativa della serie V, ma pur sempre una buona fumata. La serie G non sono ancora riuscito a provarla, ma non mi scapperà a lungo!
Questo anche per dire che un Sigaro non puro, non deve essere inteso come meno “pregiato” rispetto agli altri (anche se la presenza di Sigari puri in alcune linee di marche prestigiose non cubane è un segno di “maggiore” qualità), perché l’uso di blend di tabacchi di più provenienze può dare la possibilità alle marche di produrre Sigari con aromi diversi (come ad esempio Oliva serie V G O) che sarebbero più difficili da ottenere con i soli tabacchi autoctoni, sia per sopperire a carenze di tabacco di alta qualità in alcuni periodi di magra (e quindi avere una produzione più regolare).
Purtroppo il più grande problema dei Sigari extra-cubani è la mancanza di informazioni  sui tabacchi e di linee guida per ogni prodotto. Possiamo subito rendercene conto, guardando quanto si conosce dei cubani per quanto riguarda marche,  edizioni limitate, caratteristiche di ogni Sigaro…praticamente tutti le conoscono e su internet si trovano ovunque.
Purtroppo fuori da cuba questo non esiste, tutto è più vago, alcune marche sono ingiustamente sottovalutate solo perché nessuno ce ne ha mai parlato prima, e per avere informazioni a riguardo bisogna visitare siti americani. Su questo, Habanos, ha svolto un grande lavoro di marketing, e assieme all’alta qualità dei suoi prodotti, è riuscita a creare un punto di riferimento nel mondo dei sigari.
Non vorrei far pensare che io stia sminuendo i puros cubani, (infatti ho praticamente più di 250cubani e solo 50 extracubani sfusi nei miei humidor, perché sto ancora cercando di farmi un'idea delle scatole migliori da acquistare), vorrei solo spingere i lettori a non fossilizzarsi sui propri pregiudizi, e provare nuove “emozioni” con qualche altro prodotto “diverso” dalla normale routine.

Vi ringrazio per l’attenzione dedicatami in questa presentazione un po’ lunga
I prossimi articoli saranno schede di degustazione, PROMESSO!

16 gennaio 2013

Fumiamo insieme: Paradiso Supremos



Cari lettori, parliamo oggi di una marca ancora sconosciuta sul mercato Italiano, benchè costituita appositamente per il mercato Europeo, e solo successivamente approdata in USA, con ligade differenti. Si  tratta di “Paradiso”, brand ottenuto con tabacchi 100% nicaraguensi, prodotto nelle manifatture di Pepin Garcia, in accordo tra lo stesso gruppo Garcia e Ashton; nasce come versione europea del marchio San Cristobal de la Habana statunitense, che non può ovviamente essere commercializzato con lo stesso nome fuori dagli USA, in quanto in tutti gli altri paesi è Habanos a detenere questo marchio.
Esistono altre esperienze simili già sperimentate con successo in passato, ricordiamo ad esempio i sigari El Credito, che sono esattamente gli stessi come formati e liga, dei San Cristobal de la Habana commercializzati in USA, dove pure esiste il marchio El Credito, ma con formati e blend diversi rispetto a quelli che si trovano nel resto del mondo.
Ma torniamo al sigaro, che nella fattispecie era un Supremos (Toro 152x50); se la valutazione si fosse fermata all’analisi a crudo il punteggio avrebbe sicuramente rasentato i 100/100, una bellissima capa, che ricordava molto da vicino le linee di punta di Don Pepìn, per regolarità, luminosità e consistenza tattile, e quelle di Ashton VSG ed ESG per colore, avvolgeva il sigaro senza imperfezioni, e già rivelava quella che poi sarebbe stata un’ottima costruzione, confermata dall’analisi dinamica della fumata.
Ottimo gli aromi a crudo, intensissimi, con ampie note legnose e di cuoio, nettamente percettibili, associate a diversi toni secondari di spezie, caffè e fieno. Una partenza sicuramente importante, con forza ben presente fin dall’inizio, aromi fini e complessità elevata, con aromi di cuoio e legno dominanti sin dai primi puff, toni di terra e spezie a completare la paletta organolettica, e sentori accennati di fieno in fase iniziale che sono poi stati sostituiti da caffè sul finale. Una tendenza amarognola in ingresso si è poi attenuata lasciando posto a note più dolci, con una sapidità di fondo sempre presente, il piccante del primo tercio è poi scomparso sul finale lasciando posto a una sensazione vagamente dry. La forza si è mantenuta su livelli medio alti per tutto il corso della fumata. In definitiva un sigaro dalla buona complessità ed equilibrio, discretamente fine. Evoluzione e persistenza si sono attestati su livelli medi. Il punteggio finale è stato di 72/100, forse leggermente inflazionato (potrebbe mediamente attestarsi su un 75) dalle maggiori aspettative che l’analisi a crudo lasciava immaginare. In relazione al formato, il rapporto qualità/prezzo è più che accettabile (9 euro circa sul mercato svizzero).

15 gennaio 2013

29 Gennaio: a Bergamo "La Noche del Gigantes"

Il Cigar Club Bergamo inizia l'anno in maniera super, con uno di quei puros per i quali vale la pena non mancare, e allora...

29 Gennaio 2013 "LA NOCHE DEL GIGANTES" il Cigar Club Bergamo torna in scena alla grandissima, ore 20.15 Aperitivo e Cena presso il DCaffè(ex caffè Giordano), vicolo macellerie Bergamo, fumiamo un grandissimo puro:
il Ramon Allones "Gigantes" (Prominentes 194x49), parliamo dell'eccellenza della scuola cubana, uno degli ultimi "prominentes" rimasti sul mercato insieme al Lusitanias di Partagas, una fumata lunga e impegnativa ma allo stesso tempo appagante e di assoluto valore!
contributo soci 60€ ---- contributo non soci 70€
Siate numerosi come sempre per una serata grandissima!
Durante la serata potrà essere effettuato il rinnovo per l'anno 2013 della tessera societaria al costo di 50€, che dà diritto a partecipare a tutte le iniziative del club ad un prezzo di vantaggio e a tante piccole sorprese, non ultima i gadget del club.
Come gli scorsi anni, i soci iscritti dal 1 Ottobre 2012 al 31 Dicembre 2012, non dovranno alcuna somma per il rinnovo dell'anno 2013.
Ci sono a disposizione solo 30 posti e non sarà possibile ospitarne di più perchè questa è la capienza massima della location.
Per prenotazioni e/o qualsiasi info : cigarclub035@libero.it

Saluti fumosi a tutti!













09 gennaio 2013

Impressioni di fumata: Vegas Robaina "Don Alejandro"


Dopo un lunedì faticoso, iniziato con un freddo pungente e una nebbia tipica dell’inverno milanese, mi siedo di fronte al mio humidor per decidere a quale puro dedicare la mia serata.

La scelta ricade su un regalo natalizio, ricevuto insieme ad un Monte n°5, dall’amico Cristian (crimix74).



La capa colorado maduro presenta una piccola nervatura al centro, lasciandomi comunque soddisfatto della costruzione generale.
A livello cromatico devo segnalare un leggero viraggio nel tono della capa, dal rosso del piede, passando all’oro, fino al verde della punta.
Il riempimento è regolare e si percepiscono a crudo aromi di fieno e legno, con una lieve nota di cacao.
Nonostante abbia optato per il bucasigari e non per la solita ghigliottina, dopo alcuni puff, noto un eccessivo tiraggio.
Nel primo tercio, di forza medio leggera, si confermano gli aromi rilevati a crudo, senza però rilasciare la gradevole nota di cacao rilevata prima dell’accensione.
Di combustione regolare, presenta cenere di colore grigio scuro, che cade compatta a blocchi larghi poco più di un centimetro.
L’evoluzione è eccellente.
Nel secondo tercio il puro acquista forza e complessità di aromi: si aggiungono infatti cuoio e cacao. Solamente a metà fumata effettuo una piccolissima correzione con il jet flame.



L’ultimo tercio si rivela una bella sorpresa: la forza si assesta su un livello medio, la persistenza è davvero lunga e, agli aromi precedentemente rilevati, si aggiunge una punta di miele, mai provata prima.



Mi godo il Don Alejandro fino a quasi bruciarmi le dita. Purtroppo l’eccessivo tiraggio ha velocizzato la fumata che si è interrotta dopo un’ora e quaranta minuti.

Nel complesso, questo sigaro, dall’anilla così elegante e pregiata, presenta tutte le caratteristiche per essere riservato alle grandi occasioni. Le sensazioni che lascia dopo la fumata sono davvero intense e piacevoli. Sono curioso di provare al piú presto un altro esemplare per avere un riscontro sulla portata del tiraggio.

Per chi volesse confrontarsi con una vitola così importante, non può escludere questo esemplare di prominente che, insieme al Gigantes di Ramon Allones e al Lusitanias di Partagas, rappresenta, seppur con caratteri diversi, la migliore espressione di questo modulo. Un lunedì da archiviare, fortunatamente raddrizzato sul finale con una fumata di livello.

08 gennaio 2013

Best of 2012, anche secondo il Cigar Journal



Dopo aver analizzato la classifica dei migliori sigari secondo Cigar Aficionado (CA), che si riferisce principalmente ai mercati transatlantici (USA e Canada), veniamo a una classifica che, per così dire, ci è più vicina. La classifica di Cigar Journal infatti, di redazione tedesca, fa riferimento al mercato europeo, e troviamo in lista molti puros presenti anche nelle tabaccherie italiane.
Benchè il decimo posto sia occupato da una vitola prettamente tedesca, il Quesada Oktoberfest Kurz (short robusto), la presenza di questo sigaro in top 10 ci ricorda l’ottima qualità del gruppo Quesada di cui abbiamo avuto occasione di parlare tra le nostre pagine lo scorso anno. Al nono posto il Flores y Rodriguez Capa Habano Genios, Proveniente da una piccola fabbrica dominicana: la PDR-Cigars. All’ottavo il celebre Cohiba 1966 EL2011, che si conferma in top 10 sia sui mercati europei che su quelli d’oltreoceano, settima posizione per un’altra ottima conferma: il Rocky Patel Fifty Toro, la medesima linea che si trovava all’ottavo posto nella cl’assifica di CA, in quel caso con il formato Robusto. Al numero sei il Don Pepìn Garcia Series JJ Robusto, non può che ribadire l’eccellente qualità delle manifatture My Father Cigars, che hanno sbaragliato la concorrenza guadagnando il primo posto nelle classifiche USA con il Flor de las Antillas Toro. Il Tatuaje Cojonu 2012, che si aggiudica un quinto posto, guadagna punti rispetto alla classifica di CA, in cui figurava al nono posto, un ottimo quarto posto invece se lo aggiudica (meritatamente, a parere di chi vi scrive) il Perdomo 20th anniversary Epicure Maduro, che si piazza appena prima del Padron 1964 Exclusivo; è superfluo dire come non ci stupisca il fatto che Padròn si trovi in classifica, ne che si trovi “sul podio” con un terzo posto di tutto rispetto.  Nel gradino intermedio del podio troviamo il San Lotano Connecticut Robusto (l’anno scorso il marchio si trovava sempre al secondo posto con la serie Oval), abbiamo avuto modo di parlare della marca sul blog di recente, apprezzandone l’ottima fattura e la buona qualità, evidentemente la supervisione di AJ Fernandez si conferma valida in tutta la gamma di prodotti San Lotano.
Il Primo posto, che di nuovo non ci stupisce, avendo più volte ribadito la nostra opinione sull’ottima qualità del brand, va alla Serie V di Oliva, con il Double Toro, un must per chi ama i sigari dell’area del caribe, ed in particolare i nicaraguensi.
Nelle posizioni da 11 a 25 troviamo diversi brand molto conosciuti, come Ashton, Dunhill, Camacho, CAO, Alec Bradley, Torano, Villiger (che comincia a produrre sigari premium di un certo livello).
Clamorose le assenze di Davidoff e Fuente, che hanno sempre spiccato nelle classifiche europee e mondiali, è questa l’unica nota (soprattutto per l'assenza di Fuente) che stride un po’ con la classifica proposta da Cigar Journal, che per il resto è tutto sommato molto condivisibile.

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