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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

31 maggio 2012

Sigari in accademia: la coppia perfetta

Uno spunto di riflessione sul sigaro viene offerto, a chi oggi vi scrive questo editoriale, dalla propria professione di ricercatore universitario e, ahimè, precario. Mentre fumavamo il nostro classico toscanello durante il lavoro di ricerca a casa, ci siamo accorti che l'ostracismo sempre più pesante nei confronti dei fumatori ha fatto dimenticare a molti studenti la classica immagine del docente universitario "armato" di sigaro durante esami e orari di ricevimento di studenti e laureandi. In effetti, il sigaro, anche in Italia, è sempre stato associato agli intellettuali di rilievo dell'accademia. Un nome per tutti, Umberto Eco, docente, tra l'altro, di semiotica. Naturalmente, mentre oggi per coloro che lavorano nelle sacre sale di istruzione superiore non possono nemmeno pensare di tirar fuori un sigaro, la popolarità di puros e toscani (questi ultimi molto apprezzati dai professori nostrani)continua ad essere accettata come si accettano il tocco, la toga e la ricerca come "armi d'ordinanza" degli accademici.
Quindi, cos'è legato al sigaro che lo rende tanto seducente per coloro che lavorano nelle università, quegli stessi bastioni di intellettualismo dove ormai gli edifici sono ornati con segnali di Smoke-Free? La risposta, molto semplicemente, è la cultura. Per un fumatore di sigaro, la cultura significa l'ambiente in cui si assapora una buona fumata. Per coloro che vivono e lavorano nei campus universitari, la cultura significa scoperta intellettuale, ricerca di ispirazione e filosofia della ricerca. In altre parole, la capacità di riflettere, ponderare e ottenere informazioni. Cosa c'è di meglio di un ambiente simile per fumare un sigaro.... e quale miglior persona per accostarsi a questi habitus intellettuali rispetto a un professore universitario... Aristotele diceva che senza il tempo libero non si può avere la filosofia,e, dopotutto, i sigari sono l'esperienza di una differenza qualitativa nella vita. L'ispirazione, come fa a trovarsi nei sigari? La nostra citazione di Aristotele accenna alla risposta - tempo libero e cultura aiutano molto.
Basti pensare a quando si fuma un sigaro. E questo va di pari passo con la riflessione su altre cose. La cultura accademica è abbastanza ospitale nei confronti dei sigari. In un certo senso, molti, compreso chi scrive, sono probabilmente più intellettualmente vicini ai colleghi fumatori di sigaro rispetto a coloro che sono specialisti nel proprio campo. Oppure, riassumendolo bene per i "profani", si potrebbe dire, "È una specie di: accendiamo e vediamo di cosa sei fatto". Come vedete, amici lettori, l'ispirazione alla ricerca e il fumare sigari vanno quasi di pari passo. Si tratta di accendere, meditare e...assaporare, così come si rimugina sui dati acquisiti che vanno elaborati. La differenza tra un ricercatore di razza e un semplice erudito si potrebbe riassumere nella differenza tra un sigaro ed una sigaretta, sempre restando in questi termini. E, nonostante i tempi, nonostante la crisi, nonostante il divieto di fumo, noi ricercatori persistiamo nel nostro pervicace, voluttuoso, "vizio"... Buon fumo e buon lavoro!

29 maggio 2012

Sigari cubani a Divino Tuscany. La Escepción, Selectos Finos Exclusivo Italia

Sigari cubani a Divino Tuscany. La Escepción, Selectos Finos speciale Italia
RESOCONTO DEL DELEGATO AIS PIEMONTE:
Tra le chicche di Divino Tuscany c’era il documentario girato da Suckling e James Orr Heart and Soul of Cuba sui sigari cubani, una delle colonne su cui poggia il sito di James  - oltre Bordeaux e Brunello. Durante la serata introduttiva alla manifestazione è stato servito il sigaro che vedete in immagine, come edizione speciale (regional edition) per il mercato italiano, prodotti dalla storica azienda cubana nata attorno al 1850 da Don José Gener y Batet.
Prodotto “eccezionale” come nascita anche etimologica – il nome sarebbe infatti più correttamente Expeciòn ma la dizione sbagliata è piaciuta subito di più.
Un logo inconfondibile e ben conosciuto agli appassionati ma comunque un’azienda dalla storia travagliata: passa di mano dalla famiglia del fondatore negli anni ‘30, con un brusco calo negli anni ‘80, perché dotati di un carattere forte e deciso, mentre allora (ma anche oggi per la maggior parte dei consumatori di sigari cubani) erano in voga prodotti più delicati e femminili.
Come abbinamento abbiamo gradito la sontuosa grappa Segnana Soleras, vanigliata, stuzzicante e molto stile Ron. In effetti ci vedremmo molto bene anche qualche Rum serio (per rimanere in tema di cose da uomini) come il Caroni Heavy 1992 che porta al naso e in gola acetone, datteri e fichi, resina nobile, caramello e cacao, canfora, pepe nero e nota tartufata, note di vulcanizzazione e ovviamente cioccolato tropicale. Dovendo scegliere un vino, lo stupendo Cabernet Franc in purezza Due Mani 2007 di Luca D’Attoma, biodinamico sontuoso ricco e speziato, ma non nella sua carnosa versione attuale, quanto lo splendido vino che sarà tra 5-6 anni.
Risalgono agli anni ‘80 alcune vitolas de la Escepcion molto famose come i Longos e i Ninfas. I Selectos Finos che oggi arrivano in Italia sono simili come dimensioni (vitola Parejo: cepo 38 , largo 166 mm.) in non più di 2000 scatole numerate. La fumata non parte benissimo, con i primi puff ostici, ma è solo una fase transitoria di riscaldamento. In primo piano gli aromi si fanno strada e sono molto marcati ma eleganti con note floreali, ferrose con una carnalità impressionante. Soprattutto, nonostante l’intensità, la fumata resta sempre elegante e misurata senza ammoniaca e stonature, fino al finale dove il pepe bianco e rosa si afferma e lascia la bocca ancora vogliosa.
Non sappiamo se le 5-6 scatole fumate a Divino Tuscany fossero parte delle 2000 previste per l’Italia, ma almeno per poco dovrebbero trovarsi piuttosto facilmente, visto anche il costo non indifferente di 325 euro per la scatola (di legno) da 25 sigari.
A detta degli appassionati potrebbe valer pena fare una piccola scorta.
Qui il trailer del film di Suckling (in inglese) che rende l’idea dell’atmosfera in cui nascono questi gioiellini:
Read more http://www.intravino.com/primo-piano/sigari-cubany-divino-tuscany-esception/

Fonte: http://www.aispiemonte.it

28 maggio 2012

Gelato al Tabacco


Cari aficionados, oggi vi proponiamo una ricetta gustosa a base di tabacco, per ottenere un gustoso gelato da abbinare alle vostre fumate, o da gustare da solo.


gli ingredienti:
100 g di panna
3 tuorli d'uovo
Un grammo di tabacco (o anche di più per i palati abituati, ma se lo abbinate alla fumata meglio restare sulle dosi consigliate altrimenti diventa aggressivo... scelta del tabacco a piacere )
40 grammi di zucchero
10 grammi di sherry Pedro Ximenez

Il procedimento: Bollire la panna con il tabacco e lo sherry, eliminare poi il tabacco con un colino fine, in alternativa potete mettere il tabacco in un infusore da the e farlo girare nella panna calda. dopo aver fatto raffreddare l'infuso di panna, tabacco e sherry, montare i tuorli con lo zucchero. Versare la panna sui tuorli e far girare nella gelatiera (in alternativa a mano).  mettere in congelatore e tirare fuori 10 minuti prima di servire.

Matelica (MC) 28/30 Giugno:VII Anniversario Amigos de Partagas in Italia

Si avvicina uno degli eventi più attesi ogni anno dagli aficionados nostrani, l'Encuentro Amigos de Partagas, giunto ormai alla settima edizione, che si svolgerà dal 28 al 30 Giugno a Matelica(Mc).
Una kermesse che sarà ricca di momenti unici ed esclusivamente dedicati aglia amanti del sigaro in una cittadina che sarà presumibilmente invasa come ogni anno, di amanti del fumo lento.
Anche quest'anno saranno presenti alcuni dei migliori torcederos dell'Isla(la China e Cueto) i quali mostreranno la loro maestria nel rollare le preziose foglie di tabacco e si cimenteranno nella storica rievocazione del Visible Inmenso, un sigaro leggendario, di circa 50 cm che veniva torcido da Partagas nel periodo pre embargo, che si dice fosse destinato per le fumate collettive della corte di Re Farouk di Egitto.
Ricca anche la proposta enogastronomica che girerà su diverse degustazioni di vini e distillati e sulle delizie della cucina locale.
Di seguito trovate l'interessante programma dell'Encuentro:

GIOVEDÌ : H.17,00 degustazione abbinata di un sigaro Toscano e Grappa Segnana, costo......... 20,00 euro (MAX. 20 persone)
H. 20,30 Serata dedicata a Honduras e Nicaragua con Flor de Selva e Cumpay, cena di degustazione c/o il Ristorante Fioriti. Dopocena musicale con il gruppo “Quartetto Eccetera” e Open Bar con Ron Santiago e Grappa Segnana, costo della serata................. 40,00 euro (MAX 80 persone)

VENERDI: H. 17,00 Rievocazione storica del Visible Inmenso, condotta da Massimo De Giovanni, Leopoldina Gutierrez (La China), Josè Castelar Cairo (Cueto). Durante il seminario si degusterà Ron SANTIAGO condotta da Alex Bombardelli, costo............ 20,00 euro (MAX 20 persone)
H. 21,30 FIESTA DI BIENVENIDA, serata dedicata a Santo Domingo con Davidoff, Cena a buffet c/o il Ristorante La Tana di Biutino, spettacoli e dopocena musicale con Dj Maurizio Sorbellini e la Scuola di Danza BAILA CONMIGO, degustazione di Birra cubana, Ron Santiago e Grappa Segnana, costo della serata ....................... 40,00 euro (MAX 200 persone)

SABATO : H. 11,00 Salotto Letterario sul fumo lento, con : Luigi Ferri, Salvatore Parisi, Gianfranco Plenizio, condotta da Massimo De Giovanni. Aperitivo con Ferrari Perlè e Ron Arecha, GRATUITO
H. 17,00 Rievocazione storica del Visible Inmenso, condotta da Massimo De Giovanni, Leopoldina Gutierrez (La China), Josè Castelar Cairo (Cueto). Durante il seminario si degusterà Ron Arecha condotta da Gaetano Lo Presti, costo............ 20,00 (MAX 20 persone)
H. 21,30 Cena di Gala, serata dedicata a Cuba, c/o la corte mediovale del Palazzo Ottoni. Saranno presenti: il Gruppo Musicale Cubano Erminio Garcia, Paolo Notari, della Rai Radiotelevisione italiana, Premiazioni e Lotteria Finale, costo della serata............... 90,00 euro (MAX 220 persone)


Inoltre troverete le Coordinate Bancarie per effettuare i bonifici per accreditarsi all'Evento, si ricorda che la prenotazione sarà ritenuta confermata solo dopo il ricevimento del bonifico che dovrà pervenire entro venerdì 22 giugno 2012.
Altresì si ricorda che i bonifici dovranno essere solo ed esclusivamente per il pagamento degli eventi, mentre gli hotel dovranno essere pagati direttamente agli stessi.
CARIFAC SPA,Viale Europa n° 24 – Matelica (MC)
IBAN: IT 36 K 06140 68950 031570044137
SWIFT/BIC : FABCIT33
UNICREDIT BANCA SPA,Via Vittorio Emanuele n° 119 – Matelica (MC)
IBAN: IT 38 V 02008 68951 000401090979 - SWIFT/BIC : UNCRITM1S40

26 maggio 2012

Il sigaro italiano spopola tra le donne!

SAN MAURO PASCOLI(FC) 26 maggio 2012 - A cena col sigaro con le donne accanite fumatrici. Il curioso ritrovo conviviale è stato organizzato per la sesta volta presso la Locanda dei Fattori di San Mauro Pascoli che fa parte del compendio della Torre, dalla tabaccheria Gridelli sita in via XX settembre gestita da Gianni Gridelli e Danila Paolini. Una serata dedicata al sigaro italiano.
All'appuntamento erano presenti oltre 50 persone fra cui tante donne.
A San Mauro Pascoli, nella zona della Torre, ci fu la più grande coltivazione di tabacco del nord Italia. I principi Torlonia trasformarono il latifondo in produzione della razza bovina romagnola e in coltivazione di tabacco che era proprio di fronte alla Torre e questa zona dipendeva curiosamente da Benevento come produzione. Una grande lavorazione che durò fino agli anni '50 quando piano piano cessò e a San Mauro iniziò in grande scala la produzione delle scarpe di classe e di alta moda.
Hanno detto Claudia Antonelli di San Mauro Mare agente immobiliare di zona e Romina Fabbrocino titolare del centro estetico Life a Savignano: «Sappiamo tutti che il sigaro non allunga la vita, ma ci fa vivere bene. E' un prodotto naturale al 100 per cento, compreso la colla che tiene unito il sigaro che è amido di mais, farina e acqua. C'è un dato curioso. A differenza del passato quando il sigaro era una prerogativa prettamente maschile, oggi anche noi donne apprezziamo una fumata di sigaro e siamo quasi il 30 per cento quelle che lo fumano. Il sigaro rimane comunque un prodotto da relax da contrapporre allo stress della via, da abbinare a un buon vino, al cioccolato e a un distillato».

Fonte:restodelcarlino.it

24 maggio 2012

ULTIMA SETTIMANA PER PARTECIPARE AL CONCORSO!!!

Cari amici aficionados, vi ricordiamo che il primo Giugno scade il concorso Cigar Blog, a cui tutti potete partecipare compilando la scheda di degustazione, fumando un sigaro a vostra scelta. Trovate le indicazioni per il concorso e la scheda cliccando sui link in alto a sinistra sulla pagina.
Partecipate numerosi!!! in palio un posacenere per sigari, un portasigari in pelle e un bolivar colosales ER germania 2006!!!

Impressioni di fumata: Bolivar Belicosos Finos


Bolivar Belicosos Finos,anno 2010.
Meccanica perfetta, tiraggio e combustione sono ottimi!
L'invecchiamento di 2 anni è il minimo per poter gustare un manufatto di tale forza e poter apprezzare a fondo degli aromi.
L'ammoniaca da poco scomparsa lascia spazio ad aromi principalmente terrosi e speziati.
La fumata si conclude in un'ora e mezza.
Abbandono il sigaro avvolto nella sua capa scura e oleosa nel posacenere.
Di questo Piramide, che rappresenta il fulcro di casa Bolivar mi posso dire più che soddisfatto anche dopo solo 2 anni di affinamento.

A Vicenza si fuma: 2° SMOKE & FISHING DAY

Ci arriva dagli amici de El Puro di Vicenza, la segnalazione di una loro bellissima iniziativa!
Invito chi ne avesse la possibilità a partecipare, perchè i loro incontro sono veramente conviviali e ricchi di buon fumo!
"Il club EL PURO di Vicenza vi invita tutti a partecipare a 2° Smoke & Fisching.
Questa attività si svolge al laghetto berico, l'abbiamo iniziata lo scorso anno provando ad abbinare i nostri sigari amati ad una attività sportiva come la pesca.
E' stato un successo!!! sebbene il tempo non favorevole. Per questo che la riproponiamo in quanto svolgere una passione un hobby come la pesca fumando il vostro sigaro preferito e in compagnia di persone che condividono entrambi le passioni, non ha prezzo.
Questo evento è stato pensato non solo per quanto sopra scritto ma è anche un occasione per portare la famiglia dove possono passeggiare e visitare l'Oasi di Casale che  è formata da una serie di invasi acquitrinosi artificiali scavati nei decenni passati allo scopo di utilizzare i sedimenti argillosi.
Giustamente dopo tanta attività il laghetto essendo anche ristorante ci propone le sue specialità  di pesce e nel pomeriggio si può continuare a pescare oppure giocare un Torneo di briscola."
PARTECIPATE PARTECIPATE PARTECIPATE!!!
Con l’avvicinarsi dell’estate fare eventi di questo tipo sono assolutamente unici perché non è facile abbinare una passione come il sigaro all’attività famigliare e ad un hobby come la pesca ma una volta riusciti vi garantisco che l’atmosfera che si viene a creare è unica."

23 maggio 2012

Una giornata con Ernesto Torres Alma, Maestro torcedor de La Corona

Nei giorni scorsi abbiamo avuto l'occasione di essere ospiti dai nostri amici del Free Shop Frontiera di Mendrisio (Svizzera)a seguire le performance di Ernesto Torres Alma Maestro Torcedor della fabbrica La Corona a La Havana e contemplare la sua arte e maestria nonostante la giovane età.
Ernesto sta girando le migliori referenze svizzere, grazie a Intertabak,l'importatore svizzero di Habanos, che ogni hanno di questo periodo, mette a disposizione degli aficionados locali, un torcedor che oltre a raccontare molto di se e del suo lavoro, con una piccola "mancia" produce all'istante ogni tipo di sigaro su richiesta.
La fabbrica de La Corona è una di quelle storiche dell'Isla, dove vengono prodotti in maggioranza Montecristo e H.Upmann,e in minoranza altri marchi, ma negli ultimi anni abbiamo notizia che sia stata dirottata la torcida anche di qualche modulo di Cohiba, visto l'impegno de El Laguito (la più famosa fabbrica di Cuba) nella torcida dei Behike.
Ho piacevolmente parlato con Ernesto mentre era intento a lavorare e ho anche fumato con lui un puro a fine giornata, e ho approfittato per fargli un paio di domande da regalare al nostro blog.
Il suo impiego nella fabbrica è quello nella torcida dei Maravillias,un puro importante di 182x55, prodotto anni addietro esclusivamente da Hoyo de Monterrey, ma riutilizzato ultimamente per edizioni importanti da Montecristo e Hoyo stesso, per humidor da collezione e collecion Habanos, quindi parliamo di un formato veramente speciale.
Viene da se che l'impiego di un modulo così importante è destinato ad un torcedor bravo, che infatti viene "premiato" da Habanos con il viaggio in Europa per trasmettere l'arte cubana.
Mi diceva Ernesto, che sta preparando dei sigari, per una nuova edizione di cui lui stesso non è a conoscenza, così come i torcedores non sono mai a conoscenza della destinazione e del brand che prenderà il sigaro da loro fatto.
Ernesto nelle sue otto ore di lavoro, riesce a rollare circa 60 puros, segno di cura e precisione, e il primo della giornata è sempre per lui, per allietare con la fumata la giornata lavorativa!
Il suo sigaro preferito è il robustos.
Ho approfittato di lui, facendomi preparare qualche Salomones e degli ormai introvabili Delicados, nonostante mi dicesse che le foglie di capa utilizzate sopratutto per i Salomones, non vengono trattate a La Corona, dove questo modulo non viene torcido.
Una giornata veramente interessante e piacevole che auguro a tutti voi di passare prima o poi, per poter entrare in contatto diretto con coloro che con la loro arte ci regalano ad ogni fumata degli indimenticabili momenti, una giornata che ci è piaciuto immortalare su una foglia di cedro...
Con l'occasione vi ricordo che a fine Giugno a Matelica si svolgerà il famoso Encuentro Amici di Partagas, dove ci saranno alcuni dei più famosi torcederos di Cuba, sarà un ottima occasione per vedere dal vivo le loro gesta.

21 maggio 2012

Alcune considerazioni sul sick period

Riprendiamo le attività del blog prendendo il "La" da un giusto commento apparso nei giorni scorsi a margine di uno dei post pubblicati, dove si sottolineava come parlare di un sigaro in sick period, ovvero in fase di microfermentazione, possa essere fuorviante per un neofita, che potrebbe confondere un sigaro che attraversa questa fase con un sigaro scadente.
La microfermentazione è un processo del tutto naturale, operato da batteri e crittogame (alcuni studi segnalano la presenza di Verticillium spp. ed altri microorganismi sulle foglie di tabacco dei sigari), che in un certo qual modo completa le fasi di fermentazioni antecedenti alla torcida.
Un sigaro in questa fase presenta diversi sintomi, in fase iniziale un tipico odore ammoniacale si sviluppa nel box, ed in seguito possono comparire (ma non sempre accade) cristalli bianchi sulle capas, che sono essudati di olii essenziali e minerali che si depositano in punti specifici. Questi cristalli sono untuosi per tutta la durata della microfermentazione, e diventano invece polverulenti e facilmente eliminabili con un pennellino, quando la microfermentazione è ultimata.
La fase di microfermentazione, se i sigari sono conservati secondo i parametri "standard" (60-75% di umidità relativa e 18-22 gradi di temperatura) avviene normalmente entro i 6 mesi dalla data di envase e si protrae per alcuni mesi a seconda del formato e della qualità del tabacco dei sigari, non mancano però eccezioni in cui il sick period si manifesta prima o anche molto dopo questo lasso di tempo.
I sigari in questa fase presentano toni scomposti, e la nota ammoniacale può prevalere in maniera sgradevole, a volte può causare anche malessere temporaneo a chi fuma, tuttavia al termine della microfermentazione i puros migliorano notevolmente, con un arrotondamento della paletta aromatica, la scomparsa delle note amare tipiche del ligero in fase giovanile e delle note erbacee dovute a piccoli residui di clorofilla non degradata, che con quest'ultima fermentazione viene ad essere completamente convertita in altri composti.
Non a caso questo momento della "vita" di un sigaro viene  definito Sick Period (periodo di malattia), I produttori che conoscono bene questo inconveniente, e come questo possa essere travisato da fumatori inesperti come sintomo di qualità scadente, oggi tendono sempre più a tenere i sigari in escaparate finchè non hanno compiuto almeno la prima microfermentazione (se ne possono verificare più di una, ma la prima è quella che risulta maggiormente invasiva nelle caratteristiche di fumata), anche se a volte le richieste di mercato non consentono di conservare il prodotto per diversi mesi. Emblematica l'iscrizione riportata nei box di Rafael Gonzalez, tesa proprio ad evitare che i sigari vengano fumati in fase di microfermentazione, che recita: "In order that the Connoisseur may fully appreciate the perfect fragrance they should be smoked either within one month of the date of shipment from Havana or should be carefully matured for about one year" ovvero: Perchè i "connaisseurs" possano apprezzare appieno la perfetta fragranza (i sigari) dovrebbero essere fumati entro un mese dalla data di spedizione (leggasi di inscatolamento) dall'Avana, oppure dovrebbero essere invecchiati con cura per circa un anno.
In conclusione, se un sigaro è scomposto durante il sick period non vuol dire che non sia un prodotto di qualità, anzi, molto spesso proprio i sigari migliori sono quelli che presentano i toni ammoniacali più aggressivi in fase di microfermentazione.

19 maggio 2012

Cordoglio per le giovani vittime di Brindisi

Pur andando completamente off topic rispetto agli argomenti trattati nel nostro blog, sono certo di interpretare il pensiero di tutti gli autori aprendo un post per manifestare il nostro cordoglio verso le giovanissime vittime del vergognoso attentato di questa mattina davanti ad una scuola di Brindisi, nessuno deve voltarsi dall'altra parte. Siamo indignati da quanto è successo, osserveremo un giorno di silenzio per rispettare le famiglie delle vittime. Prima ancora che appassionati di sigari siamo Italiani e come tali ci sentiamo in dovere di esprimere il nostro rifiuto verso atti di violenza così vigliacca ed inaudita.

18 maggio 2012

guida ai sigari del caribe: El Septimo

Oggi parliamo di una marca di sigari non molto conosciuta in Italia, abbastanza diffusa sul mercato francese, da cui è partita la commercializzazione qualche anno fa, ed oggi disponibile anche in altri paesi come Germania, Regno Unito e Svizzera. Marca anomala anche come provenienza, la manifattura è infatti della Costa Rica, così come parte dei tabacchi utilizzati nelle ligade. Un paese che "suona strano" come produttore di puros premium da esportazione, benchè sia stato per un certo periodo al centro dell'attenzione dei produttori di sigari esuli da Cuba nell'immediato periodo postrivoluzionario, e proprio grazie a questa influenza abbia sviluppato un know how sulla coltivazione di tabacco e sulla fase manufatturiera di livello discreto, a tratti eccellente, come dimostra la marca che trattiamo oggi.
Prima di parlare dei sigari è necessaria una premessa sul prezzo dei prodotti di questa marca, spesso elevato, che li rende poco competitivi sul mercato, alcune produzioni sono oggettivamente superiori ai parivitola cubani, tuttavia il mercato del caribe a prezzi simili offre puros del calibro di Padròn 1926 o di Fuente OpusX che offrono probabilmente qualità comparabile se non superiore ai puros della marca El Septimo.
Detto questo, la marca offre oggi 8 linee di prodotto: Black, White, Blue, Red, Wild & Green, Pink, Amarillo e Brown, benchè quella largamente diffusa sia sostanzialmente la "Blue Collection".
Segno distintivo della marca, limitatamente ai prejos e ai figurados, è la caratteristica chiusura pigtail sul piede (la testa è chiusa con la normale perilla), mentre per i double figurados lo "shape" è quello tradizionale dei formati di questa famiglia.
Tutte le linee sono caratterizzate da una costruzione eccellente, chi vi scrive ha avuto modo di fumare sigari della linea "white" e "blue", trovando una qualità costruttiva difficilmente riscontrabile in un sigaro, che si avvicina alla teorica perfezione di torcida. Quasi tutti i sigari della marca offrono livelli di forza abbastanza elevati, come lascia presagire il bellissimo e lucentissimo tabacco maduro utilizzato per le capas, a parte le linee Pink e Red, più "mild" come ligada, ed il culebras prodotto nella linea Amarillo.
Quello su cui la marca punta decisamente è invece l'equilibrio aromatico, reinterpretando all'ennesima potenza le altre produzioni nate in passato per il mercato francese, poi diffuse in altri paesi (penso per esempio a Flor de Selva, o a Diplomaticos), sicuramente nate con l'intento di sorprendere il naso ancor prima che le papille gustative.
Tre parole chiave che contraddistinguono questa marca nella sua interezza sono: Equilibrio, Complessità ed Evoluzione, tre caratteristiche che passano imprescindibilmente per un'eccellente costruzione (anche come disposizione dei tabacchi nella tripa),  una mano esperta nella costituzione dei blend ed un'ottima selezione dei tabacchi.
La gamma spazia dagli aromi di terra, miele e humus della linea white, ai toni floerali ed erbacei della linea Wild & Green, vagamente percettibili anche nella linea red dove compaiono anche sentori speziati e di erbe aromatiche, passando per i sentori di caffè e pane tostato della serie Pink.
Arrivano toni più decisi ed intensi di cacao, cuoio e legno nelle produzioni Amarillo, di nuovo cuoio associato a sentori cremosi e di frutta secca per la linea black, sempre il cuoio affianca legno, pepe e caramello nella paletta aromatica della linea brown. La gamma di eccellenti aromi si conclude sontuosamente  nella linea Blue, disponibile anche in due formati a tiratura limitata, esprimendo toni di legno e terriccio in fase iniziale, che lasciano spazio ad ampie e variegate note speziate, dal pepe alla cannella, al centro della fumata, per concludere l'ultimo tercio con aromi di cuoio e caffè estremamente gradevoli.
Come anticipato si tratta di sigari eccellenti ed abbastanza rari, sicuramente in grado di competere con le linee di alta gamma di sigari del caribe. Tuttavia come spesso abbiamo ribadito in queste pagine, il ragionamento in termini di rapporto qualità/prezzo li penalizza, la forbice di prezzo spazia dai circa 20 euro a sigaro per i piccoli formati, fino ad oltre 35 per i formati grandi. Sicuramente sigari da provare se ne avete l'occasione, o da riservare ai grandi eventi, ma di cui probabilmente non conviene acquistare un intero box per le fumate quotidiane.


16 maggio 2012

Spiezia Tabacchi Pregiati: un “nuovo mondo antico”


Giocare con il titolo di un classico italiano ci sembra la maniera più corretta e diretta per esprimere la sensazione che da subito ci coglie nel venire a contatto con la realtà della Spiezia Tabacchi Pregiati. Eh sì, perché il mondo del tabacco è un mondo antico, un mondo che ha una storia ben definita, fatta di direttrici evidenti, ineludibili, e di intersezioni in pieno percorso che donano al panorama generale un gusto unico, come quello di ogni prodotto. Ma non è solo questo, l’antico in tutto ciò sta anche nei modi, nelle maniere, perché incontrarsi con Giovanni Spiezia di persona, e con il suo entourage, è, fin dalle prime telefonate, qualcosa che ricorda il sapore abituale, e mai dimenticato, dell’incontro tra vecchi amici, del collocarsi in una tradizione fatta di accoglienza e cordialità, qualcosa che localizzandosi geograficamente nelle zone dell’entroterra campano, di questo prende la radice, lontana ma mai completamente dissimile dal calore latinoamericano, fonte prima del prodotto che questa nuova società intende proporre. L’idea di mettere su la S.T.P. (Spiezia Tabacchi Pregiati) nasce, come ci spiega lo stesso Giovanni, tra il 2004 e il 2005 quando il desiderio e il piacere del fumare un buon sigaro si trasforma da mera soddisfazione di un piacere a reale interesse, e, perché no proprio ad interesse diretto alla comprensione relativa alla possibilità della stessa commercializzazione del prodotto. Un piacere-interesse intessuto di ricerca che spinge lo stesso Giovanni a raffinare la propria conoscenza del mondo del sigaro, ad informarsi sempre di più e a contattare personalmente i produttori di quei marchi che, successivamente, troveranno spazio nel panorama commerciale della sua società (momenti che, nel racconto dello stesso protagonista, assumono sfumature accattivanti e picaresche, fatte di telefonate all'altro capo del mondo muovendosi agilmente sullo scivoloso piano di uno spagnolo quasi modellato per l'occasione, ricerche personali in internet, incontri "fumosi", conoscenze e amicizie d'altro tempo e di luoghi lontani, saltando quella tecnica e scontata trafila fatta di fiere, manifestazioni apposite e contatti meramente relativi alla distribuzione). Da ciò, l'inizio di questa "avventura", momento particolare che, nonostante un primo stop, ha ripreso, oggi, forza, e ora presenta tutte le carte in regola per manifestare sul mercato la propria dignitosa presenza. Dall’interno del deposito fiscale, Giovanni ci mostra tutti gli ambienti che costituiranno la sede della società e ce ne elenca con precisione le caratteristiche. Si potrà chiedere, allora, perché io voglia parlare anche di “nuovo”. È presto detto: la S.T.P. ha tutta una sua connotazione precisa, evidente a partire dal fatto che si è assunta, dopo anni di lavoro svolti al fine di perfezionare tutte le necessarie documentazioni, il preciso compito di sponsorizzare alcuni marchi mai introdotti in Italia, e prodotti in quei paesi che, spesso, vengono snobbati, vuoi per pregiudizio, vuoi per disinteresse o non conoscenza, dal fumatore italiano di puros. Nicaragua (anche se ultimamente si tratta di produzioni che stanno guadagnando terreno), Guatemala, Perù…ed è proprio quest’ultimo nome che attira la nostra attenzione e ci spinge a chiedere a Giovanni da dove nasce l’interesse per il sigaro peruviano. Attraverso i suoi modi gentili e narrativamente accattivanti, il nostro padrone di casa ci spiega come la conoscenza di un produttore, anch’esso partenopeo, da tempo residente in Perù, abbia dato il via ad un interesse che ora sta per fiorire materialmente. Ci spiega ancora come l’attenzione e il relativo passaggio al sigaro peruviano non sia per niente un caso, bensì metta in luce proprio quella che romanticamente potremmo definire come l’anima della società: un modus operandi che si caratterizza per il voler offrire un prodotto che, mantenendo un determinato livello di eccellenza (e sottolineo tale punto), possa essere alla portata, economica e degustativa, di ogni persona che desideri continuare a collocarsi nel mondo del puro senza sentirsi obbligato a doversi specializzare e a farne una questione professionale, e di ogni eventuale persona che voglia entrare in tale mondo garantendole la possibilità di evitare l’impatto con un contesto a volte cristallizzato attorno a determinate regole e strutture. Principe e condottiero di tale impresa, sarà, secondo Giovanni, il PuroInka, marchio peruviano che riesce a contemplare, nelle sue differenti tipologie di produzione, tali modalità del fumare, del degustare e del rilassarsi. Missione, desiderio, avventura, la si potrebbe definire in vari modi; quello che è certo, è che non si può uscire da un tale incontro senza il desiderio di vedere realizzata la prima tappa di questo percorso, di avere la possibilità di fumare questo nuovo prodotto (e degli altri che la società vorrà proporre), ma soprattutto di seguire personalmente, e scrivendo permettere di seguire pubblicamente, il sentiero battuto da questa nuova proposta, sperando che il caro Giovanni mi conceda ancora questo onore, con la promessa, a lui e ai lettori, di dedicare un post per ogni singolo prodotto che la Spiezia Tabacchi Pregiati vorrà concederci di descrivere, previa una personale presentazione e, ancora una volta, un ricco e fruttuoso incontro.

Impressioni di fumata: Ramon Allones gigantes


Ramon Allones Gigantes anno 2011
Il formato è tutto un programma...Prominentes,194x49 capa scura e untosa tipica dei sigari freschi ancora ricchi di olii essenziali.
 La meccanica è perfetta come tiraggio e costruzione, al naso anche se ricco di aromi non traspare una grande presenza di ammoniaca.
All'accensione il primo terzo é incredibile, il fumo è denso e pastoso con aromi leggermente pepati e speziati davvero ottimi al palato anche se irruenti.Il secondo tercio e il finale deludono con aromi scomposti ammoniacali che non rendono onore a un inizio di fumata degno dei migliori avana.
Più che mai con certezza posso affermare che un adeguato affinamento possa portarle questo puro cubano a livelli eccelsi.

Al Divino Tuscany...la Escepcion e brindisi rari

Torna Divino Tuscany, a Firenze. Dopo il successo della prima edizione (450 partecipanti, oltre il 70 per cento stranieri, specie dagli Usa), James Suckling ripropone l'appuntamento con i migliori vini toscani.

Quartier generale il Grand Hotel Villa Cora, sulla collina sopra il Giardino di Boboli, dove dal 17 al 20 maggio si susseguiranno seminari e degustazioni guidate da Suckling e dal Master of Wine Ned Goodwin, anche di vecchie e rare annate.

Dopo il prologo, giovedì 17, sui sigari cubani dell'Escepciòn Selectos Finos, cena di gala il 18 firmata da Annie Feolde e Giorgio Pinchiorri a Palazzo Corsini; la sera dopo cene in vari palazzi fiorentini.

Gran finale, domenica, con il BBQ Lunch a Villa Il Palagio, casa di Sting.
Nonostante il ticket non proprio a buon mercato (1900 euro il pacchetto), qualche posto è ancora disponibile...

Fonte web

13 maggio 2012

Concorso Cigar Blog: ancora poche settimane!!!!

Cari amici aficionados, vi ricordiamo che ci sono ancora poche settimane di tempo per partecipare al concorso di Cigar Blog. In alto a sinistra sulla home page trovate il post di lancio del concorso, vi ricordiamo che ci sono in palio un bellissimo posacenere da sigari, messo a disposizione da Cigar Events, un portasigari in pelle per piccoli formati messo in palio da Slow Smoke Santerno e un Bolivar Colosale ER Germania 2006 messo in palio da chi vi scrive!! Compilando la scheda di degustazione (che trovate sempre cliccando in alto a sinistra sulla pagina del blog) mentre fumate un sigaro a vostra scelta, ed inviandocela, parteciperete al concorso, le schede compilate in maniera più corretta saranno premiate!! AFFRETTATEVI!!!


11 maggio 2012

Foto ricordo per il I compleanno del Blog!

Foto di famiglia del nucleo duro di CigarBlog per il I compleanno
Nella foto, da sinistra: Forest, Zap, Il Duca, Mattbatt, Crimix74

10 maggio 2012

Buon Compleanno Cigar Blog

Oggi il nostro blog festeggia un anno dal primo post pubblicato, in questo anno abbiamo raggiunto traguardi che  12 mesi fa non ci saremmo aspettati, e la nostra soddisfazione per l'impegno che ciascuno di noi mette, nel proprio tempo libero, per curare queste pagine fumose, la dobbiamo proprio ai risultati ottenuti grazie a voi lettori, che ogni giorno ci motivate e ci spronate ad arricchire di contenuti questo punto di ritrovo che ormai molti fumatori di puros seguono.
Un grazie di cuore a tutti e Auguri Cigar Blog!!!!

guida ai sigari del caribe: Joya de Nicaragua

Parliamo oggi di una marca nicaraguense abbastanza nota e  diffusa, di fascia economica media, che offre qualità discreta, con punte molto elevate per alcuni prodotti, e che ragionando in termini di rapporto qualità/prezzo è sicuramente interessante.
La marca è stata fondata come molte altre nel periodo postrivoluzionario cubano, nel 1970, ad Estelì in Nicaragua, ed è oggi di proprietà della Drew Estate. Per anni ha prodotto sigari di qualità bassa per il mass market americano, poi, a partire dai primi anni 2000 ha iniziato ad incrementare la qualità e a differenziare la produzione, proponendo prodotti sempre migliori, anche nelle fasce basse di prezzo; non a caso quando si parla di incremento diffuso della qualità produttiva in Nicaragua si cita spesso l'esempio di JdN, ritenuto emblematico.
Oggi la produzione è differenziata in una decina di linee di sigari diverse, anche se alcune sono prodotte a ritmo non costante, a differenza del passato, in cui i sigari erano per la maggior parte blended, oggi l'intera produzione utilizza tabacco autoctono, almeno per sottofascia e tripa, rivolgendosi ad altri paesi per le capas di alcuni puros. Le serie prodotte costantemente ad oggi sono 6 (Classic Natural, Classic Maduro, Celebracion, Antano 1970, Antano Dark Corojo e Cabinetta). Partendo dalle altre linee, generalmente non disponibili sul mercato europeo, troviamo le serie B e C, linea economica venduta in bundles la prima, si differenzia dalla maggior parte dei bundles in commercio per la spiccata fortaleza, la serie C invece è un sigaro premium a tutti gli effetti, di forza media, con buona struttura aromatica, che trova discreto successo nel mercato USA.
La serie S, curiosa linea prodotta fino a pochi anni fa, non ancora ufficialmente discontinuata ma di fatto scarsamente reperibile sul mercato, con capas chiarissime, oltre il double claro come tonalità. Non si trovano pareri su questo sigaro, che evidentemente non ha avuto grande successo.
Tornando alle linee più diffuse, le  Classic Natural e Classic Maduro sono quelle di fascia di prezzo più ridotta, l'ordine di grandezza dei prezzi sul mercato europeo varia dai 4 euro per il formato Consul (robusto) agli 8 euro per i formati più grandi. La linea natural presenta aromi un po' monotoni, sostanzialmente quasi solo legno e terra, l'evoluzione in forza è invece discreta, ottimi invece i parivitola della linea Maduro, che affiancano note speziate e di cacao e caffè a quelle già presenti nella serie natural, rendendo i sigari più complessi ed evolventi.
La linea Celebraciòn, nata in origine come ligada più morbida rispetto a quella degli Antano 1970 (descritti in seguito),  doveva sostituire questi ultimi, ma in realtà visto il successo della serie Antano, è uscita una nuova serie con quel nome e la linea Celebraciòn è rimasta come prodotto a se stante. E' una serie di sigari di caratteristiche intermedie fra la classic e gli Antano, forza già spiccata, aromi ben presenti anche se a volte leggermente squilibrati verso i toni di legno, appaiono nei formati più lunghi alcune note catramose sul finale.
La serie Antano 1970 è una di quelle ad oggi più forti in commercio, specie in fase giovanile, i formati più grandi e di cepo generoso necessitano di diversi anni di invecchiamento per poter essere fruibili, per chi ama la fumata corposa sicuramente questi puros sono fra i prodotti più indicati, anche se dal punto di vista tecnico, la fortaleza eccessiva tende a mascherare i toni aromatici, che pure sono presenti se si fuma con attenzione; note dominanti di cacao, caffè e frutta secca, affiancate da spezie ben percettibili rendono questo sigaro forse il migliore della gamma JdN.
Il successo riscosso dalla serie Antano 1970 presso gli aficionados, non solo ha fatto ricredere la manifattura  sulla sua discontinuazione, ma ha portato all'introduzione sul mercato di una nuova serie Antano, la Dark Corojo, che chi vi scrive non ha ancora avuto occasione di provare, caratterizzata da un livello di forza se possibile ancora superiore, almeno sulla carta rispetto ai 1970, dalle recensioni risultano pareri entusiasti di questo sigaro, che trova però anche alcuni detrattori vista l'estrema forza che esprime.

Infine circa due anni fa è stata rilasciata la serie Cabinetta, in netta controtendenza rispetto alle altre, si tratta infatti di un sigaro leggero ed aromatico, in sostituzione (si spera migliorativa) della serie S, avvolto in curiose doppie capas double claro al di sopra dell'anilla, e maduro nella parte della testa, sicuramente una mossa commerciale per rendere il sigaro distinguibile, che poco ha a che vedere con la qualità intrinseca, anche se a differenza di altri curiosi esperimenti con doppie o triple capas "barber pole", tentati in altre marche, anche blasonate come Fuente o Ghurka, il concetto di avere un tabacco scuro fra le labbra potrebbe avere un senso, per il sapore che il tabacco inumidito può rilasciare sulla lingua.

08 maggio 2012

Nel baluardo S. Martino rivive la Manifattura Tabacchi

“Sensazioni di Lucca... la Manifattura Tabacchi fra immagini, suoni e profumi” è un un vero percorso di valorizzazione dell’archeologia industriale lucchese.


Non può e non deve essere uno spot per il fumo, anche se il grande protagonista rimane lui, il sigaro toscano.

Da oggi, turisti e i lucchesi che si troveranno a passare nei sotterranei del baluardo San Martino, da pochi mesi riaperti al pubblico dall'amministrazione comunale che li ha anche dotati di controllo con telecamere, potranno vivere alcune "sensazioni di Lucca" attraverso la esposizione di reperti della storia della comunità lucchese.

Che irrinunciabilmente passa dalla Manifattura Tabacchi, che insieme alla Cucirini Cantoni ha rappresentato la più importante realtà del lavoro operaio della città, con manodopera in prevalenza femminile.

La Mostra intende rendere omaggio a questo pezzo di storia, avvalendosi di una minimalista ma suggestiva cornice scenografica interattiva che unirà ricostruzioni o suppellettili in uso presso l'opificio a riproduzioni fotografiche (messe a disposizione dall'Archivio fotografico comunale e dall'Associazione Congrega Fumatori Indipendenti di Lucca, che hanno concesso splendide immagini fotografiche relative alla Manifattura). Una ricostruzione dei suoni ed odori, che si sentivano e respiravano durante la vita lavorativa presso il famoso opificio.

Questa iniziativa, come le ulteriori in programma nei prossimi mesi, sono realizzate con il supporto della Manifatture Sigaro Toscano srl. Un modo per utilizzare i sotterranei delle Mura che sono diventati in questi ultimi tre anni uno dei luoghi principi per mostre e percorsi.

L'esposizione, ovviamente ad ingresso gratuito, rimarrà aperta per tutta l'estate e l'iniziativa avrà un interessante ed originale proseguo attraverso una serie di incontri culturali dedicati alla storia del tabacco in Lucchesia dal titolo "Incontri e percorsi Fumosi", che si terranno nel corso dei fine settimana dei mesi di Giugno\Luglio, presso la cannoniera del Baluardo San Martino.

Fonte:web

07 maggio 2012

Sigari De Medici, prime impressioni di fumata


Oggi parliamo di un prodotto disponibile da qualche tempo sul mercato italiano, cercando di delinearne le caratteristiche, e facendo anche un confronto con i toscani, diretti concorrenti di mercato.
Il prodotto in questione è il classico, un sigaro ammezzato di dimensioni praticamente analoghe agli ammezzati toscani (toscanello, garibaldi ammezzato, toscanello scelto e toscanello speciale), o ai parodi e pedroni ammezzati, o ancora alla serie amazon degli ammezzti più piccoli (professore e masaniello). Per completezza di informazione va detto che esistono, sia per la marca de medici, che per alcune delle altre citate, sigari aromatizzati di vario genere, che però chi vi scrive per motivi "religiosi" :-)  non descriverà nel dettaglio.
Partendo dal sigaro in questione, alla vista risulta più regolare e con meno venature rispetto agli omologhi di tabacco kentucky di altre marche, il profumo a crudo, tipico del kentucky fire cured è simile a quello degli altri pari-gamma, con note di legno ben presenti, benchè meno intense rispetto ad esempio ai toscani. ad una prima valutazione anche la consistenza risulta mediamente più mobida rispetto agli altri sigari ed il peso del sigaro sembra essere leggermente inferiore, impressione per altro confermata da un riempimento che sia il tatto, sia il tiraggio più "aperto" rispetto agli omologhi sembrano confermare.
In accensione si nota subito una nota leggermente più amara, ma non sgradevole, rispetto ai "concorrenti", la prima impressione è quella di un sigaro "dry" che lascia sensazioni più asciutte al palato, sempre di primo acchito sembra un sigaro meno forte rispetto ad esempio a tutti i toscanelli, questa caratteristica però viene smentita in corso di fumata, poichè la sensazione nicotinica alla gola ed al naso si fanno più nette, e probabilmente l'impressione iniziale è dovuta alla quantità leggermente inferiore di tabacco impiegata nel riempimento.
La nota legnosa in fumata risulta meno imponente rispetto a quella degli altri tabacchi fire cured, e si fanno spazio alcune note di cuoio, piccole note speziate e tostate completano la paletta aromatica, la complessità è paragonabile alla media degli altri sigari, ma la minore incidenza della percezione di legno denota un equilibrio leggermente migliore. Il sapore amaro rimane pressochè costante, non sgradevole, e si affianca una nota sapida dopo qualche puff che accompagna il sigaro fino a fine fumata.
In definitiva un sigaro che, ad avviso di chi vi scrive, si inserisce bene nella sua fascia di mercato, con un prezzo (4,20 euro per 5 ammezzati) in linea con la qualità che offre (la qualità complessiva è sicuramente superiore rispetto ai toscanelli ed ai Garibaldi ammezzati, leggermente inferiore al toscanello speciale ed in linea con il toscanello scelto, seppure con caratteristiche diverse). Non è sicuramente un prodotto che aspira ad aggredire le fasce di alta gamma dei fatti a mano del marchio toscano, o dei sigari amazon, ma può sicuramente trovare un suo spazio nella gamma media per i sigari di kentucky, offrendo note aromatiche e gustative leggermente diverse dai concorrenti. Infine una nota personale, per quanto riguarda i gusti di chi vi scrive, la differenza di circa 15 centesimi a sigaro rispetto al toscanello speciale, o di circa 5 centesimi rispetto a un mezzo toscano soldati, portano i miei gusti a prediligere questi ultimi (ho preso questi due paragoni perchè si tratta di due prodotti che spiccano l'uno per corpo e l'altro per aromi all'interno della loro categoria); sottolineo che si tratta di gusto personale, quindi provateli e decidete in base alle vostre preferenze, perchè la qualità oggettiva è paragonabile.

05 maggio 2012

La disfida dei moduli: considerazioni cepo-largo e i Laguito

In queste ultime settimane mi sono trovato a discutere molto spesso, sia con soci del nostro club, sia con amici aficionados, sulle tendenze sigarofile degli ultimi periodi, in materia di vitolas e del rapporto tra cepo e largo.
Partendo dal presupposto che ognuno ha un suo modulo ideale o una fumata preferita è innegabile anche la considerazione che queste preferenze, sopratutto negli ultimi anni siano state "viziate" dalla condotta commerciale di Habanos, che ha sposato in maniera evidentissima la politica dei piccoli con cepo generoso.
Ecco allora che il vitolario cubano si è riempito, in poco tempo di Shorts in tutte le salse, short robusto,short piramides,short churchills, e altri sigari mascherati con nomi apparentemente accattivanti e poetici come petit robusto, wide churchill, petit piramides e via discorrendo...
Questa marea di piccolini ha acceso dibattiti tra aficionados anche all'interno dei cigar club.
L'altra sera mentre presentavo ad alcuni soci il sigaro della prossima serata, ho visto i loro occhi non convintissimi,mentre aprivo la scatola dei Montecristo Especiales n.2, un laguito n2.
Trovarsi un puro un po fuori dai canoni moderni, come uno della famiglia dei "laguito", per un fumatore occasionale o non espertissimo, è sicuramente una delusione, perchè nell'immaginario del fumatore medio, c'è sempre un sigaro "generoso", e quindi un cepo sotto il 48/50 è inconcepibile...figurarsi sotto il 40!!!
Invece ad avviso di chi scrive, questi sono i moduli che esprimono in pieno la qualità dei tabacchi cubani.
Non che un Behike, non li esprima, capiamoci bene, ma la nota mancanza di ligero nei piccoli cepi, libera il sigaro dalla forza, spesso invadente(come per esempio in alcuni partagas moderni) e da libero sfogo ai migliori aromi e sentori del tabacco cubano.
Ci troviamo quindi davanti ai migliori capolavori della scuola di torcida dell'isla, come l'estinta Serie du Connaisseur di Partagas oppure l'eccezionale Fundadores di Trinidad o il Lanceros di Cohiba,vere eccellenze a 5 stelle, ma anche davanti a degli ottimo laguito di Montecristo e Vegueros o dei Delicados(stesso formato del laguito n.1) come quelli de la Gloria Cubana o Bolivar, da rimanere a bocca aperta.
E allora sempre pensando a coloro che storcono la bocca davanti a questi formati, che Partagas chiama non a caso "Serie du Connaisseur" in italiano letteralmente "Serie da esperto/amante" è naturale pensare come il sigaro abbia purtroppo assunto un carattere di moda e non di passione, perchè è innegabile come questi formati destinati agli aficionados più esigenti, racchiudano la quintessenza delle migliori ligade cubane.
Ecco allora che anche i Cigar Club, assumono una funzione didattica, per quanto riguarda l'educazione del palato e del gusto dei proprimsoci,verso formati poco sponsorizzati o solo all'apparenza meno nobili, ma ricchi di storia e della migliore tradizione sigarofila di Cuba!

02 maggio 2012

Montecristo Robusto Millennium Jar: Impressioni di fumata

Oggi dal cilindro del mio database access tiro fuori le impressioni di fumata di un sigaro, grande almeno sulla carta, fumato nel 2004 e nel 2007, grazie al graditissimo omaggio di un amico aficionado. Si tratta del Montecristo Robusto Reserva del Milenio (millennium reserve), produzione 1999, 250 mila pezzi (in 10.000 giare da 25 sigari), rilasciato gradualmente sul mercato fin verso la fine del 2002.
Dicevo, sulla carta un grande sigaro, agli albori della produzione di edizioni speciali Habanos, prodotto insieme alle altre due edizioni "Millennium": Cuaba Distinguidos (100 mila pezzi in 4.000 giare) e Cohiba Piramides (stesso numero di pezzi di Montecristo Robusto).
Al di la delle aspettative però, il sigaro si è rivelato in entrambi gli esemplari abbastanza mediocre, non significativamente dissimile dalle produzioni regolari di robustos, un puro dall'evoluzione abbastanza ridotta, con note lievemente terrose in fase iniziale che hanno lasciato spazio a qualche nota di caffè e cacao sul finale, anche le variazioni di forza non sono state eclatanti, visto che in partenza il livello di fortaleza era medio alto.
I sapori, gradevoli, sicuramente ammorbiditi dall'invecchiamento che ha domato l'amaro probabilmente pre-esistente su una ligada relativamente intensa, portandolo a virare verso toni sapidi più tipici dei sigari invecchiati, benchè l'invecchiamento per un calibro di quel tipo e per quegli anni non potesse essere definito "importante".
Un sigaro insomma che ha raggiunto un punteggio di 70-75 centesimi, in entrambe le fumate, punteggio sicuramente al di sotto delle aspettative per un'edizione di questo tipo.
Le recensioni lette sui vari canali di discussione in giro per il mondo, benchè con valutazioni e punteggi diversi, a volte superiori, a volte addirittura inferiori rispetto alle mie considerazioni, individuano il robusto come il "meno riuscito" dei sigari prodotti per la "millennium reserve jar", in parte probabilmente per le caratteristiche di formato degli altri due, sicuramente intrinsecamente più godibili di un Robusto, in parte, probabilmente per le sensazioni non esaltanti regalate da questo sigaro, che fumato "sin anilla" in un blind test si confonderebbe sicuramente fra le produzioni regolari, e scomparirebbe di fronte a un Montecristo Robusto dell'edizione limitata 2000 (eccellente!! ) o dell'omologo in edizione limitata 2006, meno esaltante ma comunque ottimo.




Questo post, volutamente non inserito nella rubrica grandi fumate, pur essendo il "blasone" del sigaro sicuramente annoverabile in questa categoria, vuole essere uno spunto di riflessione per sottolineare ancora una volta come sarebbe opportuno non fumare "l'anilla" ma prestare sempre attenzione a quello che arriva al nostro naso e alla nostra lingua.

01 maggio 2012

A Firenze"United Indipubs 2012", propone abbinamenti sigaro/birra

Dal 4 al 6 maggio 2012 nella suggestiva location dell'Antico Spedale del Bigallo di Firenze (Via del Bigallo e Apparita 14), in una struttura del XIII secolo con tanto di vista panoramica sulla città, si svolgerà lo United Indipubs 2012 Chianti Edition.



Questa interessante manifestazione itinerante nasce con l'obiettivo di riunire alcuni dei gestori dei migliori locali d'Italia, mettendone a confronto lo stile e il modo di intendere il proprio lavoro. Una evento per ricordare l'importanza della figura del publican, la professionalità, il coraggio dei pub indipendenti che con passione selezionano e propongono le birre nei loro locali, ricoprendo un ruolo culturale troppo spesso sottovalutato.
Dopo il successo dell'edizione dello scorso anno di Reggio Emilia, all'edizione fiorentina parteciperanno La Birroteca di Greve in Chianti (FI), Il Porco di Corbetta (MI), L'Harvest Pub di Bologna, il Blind Pig di Roma, e Birra Bottega di Montesilvano (PE). La formula rimane invariata: ogni locale avrà un suo stand in cui proporre cinque birre a rotazione di cinque produttori diversi. Ogni pub porterà una selezione di birre dalla propria regione oltre alle birre di una nazione estera.
Molto allettante la parte gastronomica affidata alla Condotta Slow Food di Firenze che proporrà venerdì 4 una cena dal tema "PESCE POVERO A CHI?", mentre sabato 5 protagonisti saranno i presidi Slow Food con l'appuntamento "A CENA CON I PRESIDI". Sempre per gli amanti delle grigliate da non perdere domenica il barbeque realizzato negli spazi all'aperto. Inoltre per tutta la durata della manifestazione ci sarà il corner della Comunità dei Trippai Fiorentini che delizierà con panini e specialità fiorentine a tutte le ore.
Oltre ai pub interverranno anche il club Amici del Toscano, con incontri e abbinamenti sigaro-birra, e la rivista Fermento Birra Magazine, presente con un corner dedicato. Spazio anche agli homebrewers con l'associazione Nievole Brewers che realizzerà una cotta pubblica durante l'evento.
Durante la tre giorni sono previste interessanti degustazioni guidate.
Sabato alle 17 Andrea Camaschella guiderà l'originale quanto interessante laboratorio "Il vino incontra la sua birra" con protagoniste le birre realizzate con mosto d'uva. Sarà raccontata la storia di tre grandi birre che incorporano, ognuna a modo suo, tre grandi vini, con la possibilità di assaggiare il vino prodotto con il mosto utilizzato e la birra. In degustazione: Birrificio Barley BB9 e la "sua" Malvasia (presente il birraio Nicola Perra), Birra Montegioco Tibir e il "suo" Timorasso, Birra del Borgo Equilibrista e il "suo" Chianti Classico.
Domenica alle ore 15 in programma "Birra e Formaggio: matrimonio perfetto" con i formaggi toscani della Fattoria Corzano e Paterno felici compagni di altrettante birre artigianali. Il responsabile del caseificio toscano racconterà i formaggi mettendo in evidenza i punti di contatto con le birre così da scegliere la migliore da abbinare e gustare.
Sempre domenica alle 17 Nicola Utzeri di Fermento Birra presenterà "Toscana in fermento" un incontro con quattro emergenti realtà toscane: Birrificio del Forte (LU), Birrificio Clandestino (LI), Birrificio La Badia (PT), Birrificio MOA (FI). Un appuntamento presenziato anche dai rispettivi birrai che racconteranno la loro filosofia e presenteranno ognuno una birra al pubblico presente.

Fonte:www.viniesapori.net

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