contattaci: cigarblog1@gmail.com
il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

28 aprile 2012

Palermo:la storia dell'Unita' d'Italia attraverso il sigaro

Solo tabacco Kentucky fermentato e acqua, gusto deciso, aroma corposo.
E' la 'formula' perfetta, inalterata da quasi due secoli, del sigaro italiano, protagonista di una mostra in programma a Palazzo Sant'Elia, a Palermo, domani, (inaugurazione alle 17, solo ad inviti) e sabato (ingresso libero per il pubblico).
L'iniziativa, ideata come originale corollario delle celebrazioni per l'Unita' d'Italia, di cui il sigaro e' stato testimone silenzioso e 'indizio' ricorrente, e' promossa e organizzata dall'assessorato alle Attivita' produttive della Provincia regionale di Palermo, guidato da Dario Falzone, con il supporto di Manifatture Sigaro Toscano.
''Un'idea di grande fascino - la definisce il presidente della Provincia Giovanni Avanti - che unisce il tributo ai nostri 150 anni di Unita' nazionale con l'omaggio ad una sapienza tutta italiana, segno distintivo del nostro talento per la qualita', per il rispetto delle tradizioni, per il gusto delle cose belle''. L'esposizione, dal titolo ''Io c'ero! Toscano'', raccoglie una ventina di foto, provenienti dai prestigiosi archivi Alinari 24ore, che documentano la nostra storia, dalla seconda meta' dell'800 ad oggi, attraverso le immagini di gente comune o di personaggi noti come Garibaldi, Mario Soldati, Toto': filo conduttore lo 'stortignoccolo', il sigaro italiano, un cenno di stile, un tratto della personalita', una declinazione del carisma.
Il pubblico della mostra potra' poi osservare dal vivo l'abilita' di una sigaraia al lavoro: l'artigiana, proveniente dalla Manifattura tabacchi di Lucca, siedera' nella sua postazione allestita a Palazzo Sant'Elia e dara' prova di come ancora oggi nasce il sigaro italiano.

fonte:AdnKronos

27 aprile 2012

Slow Smoke Santerno: corso di introduzione al sigaro

Slow Smoke Santerno Cigar Club Imola, in collaborazione con Anonima Fornelli, lancia un mini corso di introduzione al sigaro, che si svolgerà in due serate (15 e 29 maggio, ore 20,30), presso il ristorante Anonima Fornelli, Via Emilia 38, Imola.

La prima serata verterà sui cenni storici che riguardano il tabacco e il sigaro, le tecniche di produzione, i paesi produttori e le tipologie di sigaro.
La seconda serata sarà invece focalizzata su aspetti più specifici, come i formati (vitolas), le miscele di tabacchi (ligadas), le tecniche di degustazione ed i criteri di abbinamento a prodotti enogastronomici, gli aspetti di conservazione e l’orientamento nel mercato.
Durante lo svolgimento del corso saranno proposte due degustazioni, la prima sera sarà protagonista il toscano originale edizione 150° anniversario dell'unità d'italia, in abbinamento a vini rossi, la seconda sera entreremo nel mondo cubano con due piccoli formati, un El Rey del Mundo Demi Tasse come entrata e  a seguire uno Juan Lopez Petit Corona, gli abbinamenti della seconda serata saranno uno spumante e un brandy, indicativi delle tipologie di abbinamento per assonanza e per contrasto, che è possibile affiancare ai puros.
Durante le serate sarà protagonista anche la scheda di degustazione lanciata dal blog qualche tempo fa, che potete scaricare dall'apposito link in alto a sinistra sulla home page.


per info e prenotazioni, come al solito: info@slowsmokesanterno.com
Saluti Fumosi da SSSanterno.

Cigar Friendly: "Le gole di Amatrice" (Roma)

Torniamo ad una delle rubriche più seguite dai nostri lettori sigarofili, quella che permette ai nostri amici, di cercare un "buen retrovo" in ogni parte d'Italia, per mangiare bene ed essere in compagnia del nostro amato amico sigaro.
Il ristorante di oggi "Le gole d'Amatrice" ci è stato segnalato da diversi amici, e da me personalmente testato.
Il locale che vi consigliamo si trova in posizione comodissima, a pochi minuti dalla stazione Termini, nel quartiere Trieste-Salario e propone una cucina tipicamente legata alla migliore tradizione culinaria romana con qualche intrusione in piatti di altre regioni del nostro belpaese.
Si parte subito con antipasti in pompa magna, tra cui vi segnalo delle ottime verdure in pastella, crudo tagliato al coltello, mozzarella di bufala impanata.
La proposta dei primi prevede tutto il migliore repertorio della capitale, dalle mezze maniche alla carbonara(ottime e ottimo il guanciale) ai tonnarelli cacio e pepe e gli immancabili bucatini all'amatriciana, oltre altri primi fantasia dello chef.
Anche i secondi e i contorni non si scostano dalla cucina tipica del locale, troviamo quindi carciofi sia alla romana che alla giudia,ottime verdure ripassate, tagli di carne di diversi tipi, tra le quali vi consiglio un ottimo filetto al barolo, morbido e generoso.
Tortino al cioccolato per finire e preparare la bocca all'accensione del sigaro.
Per i vini, la nostra cena è stata accompagnata da un proposta laziale, il Petit Verdot di Casale del Giglio,una cantina più che dignitosa, ma che negli ultimi anni a mio avviso ha perso molto di quella vervè propositiva dei primi anni.
Importantissimo: per gli aficionados che intendessero mangiare e fumare un puro a fine pasto, in fase di prenotazione, fatevi riservare i posti nella sala fumatori nel piano sottostante il locale, la sala è disponibile per dare libero sfogo alle vostre volute di fumo.
Concludendo.Per chi ha la fortuna di vivere in una città come Roma, la possibilità di fruire di un locale cigar friendly con una cucina più che soddifacente, per chi avrà invece la possibilità di visitarla, una tappa obbligata del vostro soggiorno romano,per rilassarvi con il vostro sigaro preferito,dopo una giornata faticosa in giro per gli splendidi monumenti dell'antico impero.

LE GOLE D'AMATRICE
CORSO TRIESTE,168
00198 ROMA
Tel. 06.86209869

25 aprile 2012

guida ai sigari del caribe: Perdomo



La storia della Tabacalèra Perdomo affonda le sue  radici a San José de las Lajas, Cuba, un comune agricolo situato a sud est de L'Avana, dove è cresciuto Silvio Perdomo, che inizia il suo apprendistato come torcedor nei primi anni ‘30 per poi approdare alla fabbrica H. Upmann (1937-1945), e in seguito a Partagàs  fino al 1959.  sempre a Cuba il figlio, Nick  Perdomo  Sr. ha iniziato il suo  apprendistato nel 1948 presso lo stabilimento Marin e Trujillo ottenendo un grande successo per la sua bravura e raggiungendo ben presto il padre presso le manifatture Partagàs, dove entrambi erano fra i migliori torcedor, e per questo nelle grazie del regime di Batista come uomini-immagine delle manifatture. 
La rivoluzione portò all’incarcerazione del padre per ben 15 anni, in diverse carceri cubane, e ovviamente alla perdita del posto di lavoro per tutti i membri della famiglia; più tardi Nick Sr. fu vittima di un’imboscata delle truppe castriste e rimase ferito. A seguito di questi eventi la famiglia decise di emigrare negli stati uniti, a Washington, dove, nel 1976, nacque Nick Perdomo Jr., fondatore, nel 1992 la Tabacalèra Perdomo con sede a Miami, dove ancora oggi si trova l’amministrazione della società.  Per alcuni anni la manifattura stenta a decollare sul piano internazionale, fino al 1999, anno in cui Cano A. Ozgener, presidente di CAO International, contatta la dirigenza per ristabilire la produzione dei suoi sigari in Nicaragua.
Oggi la Tabacalèra Perdomo è conosciuta come “el monstro” ad Estelì, dove hanno sede le manifatture, essendo di fatto la seconda fabbrica di sigari del paese come dimensione.
Le manifatture Perdomo invece producono quasi esclusivamente sigari fatti a mano, in larga percentuale per conto di altre marche, che pur mantenendo i propri standard per la preparazione delle ligade riconoscono nella qualità di torcida di Perdomo una delle migliori nicaraguensi. Uno dei fattori discriminanti per la buona qualità costruttiva di Perdomo è dovuto alle macchine per il controllo del tiraggio (Perdomo è stata una delle prime manifatture al mondo ad adottare questa tecnologia), installate su ogni postazione di torcida, e non per controlli a campione come avviene per altre manifatture, in questo modo ogni singolo sigaro viene testato prima dell’applicazione della capa.
La gamma di prodotti è fra le più ampie del panorama extracubano, tocca diverse fasce di prezzo a partire dalle linee “fresco” (numero 1 in figura)  “nick sticks” (numero 9) e “cuban bullet” (numero 2), abbastanza economiche, non disponibili in Europa, proseguendo con le linee di fascia intermedia, come la “lot 23” (numero 3 in figura) i cui tabacchi provengono interamente dall’omonimo appezzamento vicino a Estelì, e la serie “Habanos” (numero 4), prodotta con varietà di tabacco cubane coltivate in Nicaragua, per arrivare alle linee di punta “Grand cru” (numero 7 in figura), prodotta solo nelle annate migliori (l’ultima disponibile è la 2004), “patriarch” (numero 5) dedicata al capostipite della famiglia Perdomo, “ perdomo 2 ” (numero 8, oggi l’unica disponibile in italia) prodotta in serie limitata con tabacchi invecchiati 5 anni, e  “reserve” (numero 6), prodotta con tripa 100% nicaraguense, e tabacchi invecchiati minimo 3 anni.
La linea “reserve” è stata prodotta fino al 2003 con denominazione “la tradiciòn” in 2 varianti, la serie F che comprendeva i Figurados (2 formati: Piramide e Figurado), e la serie P, composta dai formati Parejos, dal 2004 la linea “reserve la tradiciòn” è stata sostituita dalla linea “reserve 10th aniversary” e la vecchia distinzione per tipologia di formato è stata sostituita da quella per colore di fascia, come avviene per tutta la gamma Perdomo.  Ogni linea di produzione viene infatti proposta in almeno 2, o più spesso 3, colorazioni della capa, che vanno dal claro al maduro.

L’unico dettaglio stonante per questa marca è la scelta dei formati, essendo una marca relativamente recente infatti, quasi tutti i sigari hanno un rapporto cepo/largo molto generoso, come detta la tendenza di mercato negli ultimi anni,  tutta la gamma annovera solo 3 sigari al di sotto del 48 di cepo (di cui 2 nella linea patriarch, che di recente sta tentando di lanciare formati più sottili secondo la vecchia tradizione cubana).

8 Maggio a Bergamo: Ostriche e Sigari!!!

8 Maggio tornano le grandissime serate del Cigar Club Bergamo!!! Si fuma il MONTECRISTO ESPECIALES n°2 (vitola Laguito n.2) L'8 maggio p.v., presso il Caffè Bergamo - via Borfuro 6 - una delle location più entusiasmanti della bergamasca ci riserverà gran parte della struttura dove degusteremo le particolari prelibatezze offerte da "I LOVE OSTRICA" di Brusaporto, del grande Luca Nicoli,la serata sarà l'ultima (sino a Natale) aperta anche alle signore. Sarà la serata perfetta per presentarvi il MONTECRISTO ESPECIALES n°2 - una piccola presentazione nel file allegato. Insomma cari amici gli ingredienti per l'ennesima grandissima serata ci sono tutti, location e cucina affascinanti ed un puros veramente imperdibile! Menu della serata: Aperitivo Ostriche Fines de claires Marennes Oleron Igp e Tsarskaya o similari, senza limitazioni, esposte su banco coreografico ed aperte da personale specializzato al momento. Prosecco di Valdobbiadene Superiore Varaschin Carpacci e tartare 1° degustazione Salmone scozzese Spada Siciliano pescato all’amo Tonno da corsa Siciliano pescato all’amo Calamaro Mediterraneo Crostacei 2° degustazione Polpa di cappasanta fresca, solo noce Scampo Siciliano Gambero rosso di profondità siciliano Gambero rosa Siciliano Ventresca di tonno Piatto caldo Risotto gambero rosso e scampo Sicilia. Vino: Lugana Cà Lojera Caffè e selezione di Distillati (a grande richiesta proporremo l'amatissimo English Harbour) del Cigar Club Bergamo Novità Contributo non fumatori € 60,00 (compreso distillato) Contributo soci e signore 65,00 Contributo non soci 75,00 Per la partecipazione è indispensabile prenotarsi effettuando il bonifico entro e non oltre il 4 Maggio : IBAN IT98V0310411100000000821314 Deutsche Bank intestato a Cigar Events, comunicando l'avvenuto pagamento con una mail all’indirizzo cigarclub035@libero.it Per info,chiarimenti o prenotazioni: cigarclub035@libero.it Lo staff del Cigar Club

24 aprile 2012

Divino Tuscany: James Suckling a Firenze!

Dopo il successo messo a segno nella prima edizione, dal 17 al 20 maggio 2012 a Firenze torna DIVINO TUSCANY, la performance più esclusiva dei grandi vini toscani ideata e organizzata da James Suckling, una delle voci più autorevoli dell'enologia mondiale, in collaborazione con IMG Artists, leader nel management dello spettacolo e dei grandi eventi. Divino Tuscany collocatosi da subito tra gli appuntamenti cult del vino e dell'art de vivre a vocazione internazionale, annotato nelle agende di esperti e amateur, collezionisti e professionisti, è divenuto leggenda appena aperti i battenti. Una manifestazione riservata ai nomi più blasonati della grande enologia toscana e ai loro vini icone riuniti in un contesto di straordinario appeal, all'interno di spazi di nobile eleganza e antico splendore. Una combinazione di grandi vini, alta cucina, arte, musica, bellezza, charme dentro una Firenze che sta vivendo una nuova, vibrante stagione da "Nuovo Rinascimento". Nel corso di quattro giorni, seminari, degustazioni guidate, "grand tasting", gala e cene più intime vedranno protagonisti le bottiglie più prestigiose di oltre 50 aziende vitivinicole al top. A cominciare dalle otto fondatrici: Barone Ricasoli, Marchesi Antinori, Castello Banfi, Marchesi di Frescobaldi, Mazzei, Petrolo, Il Borro, Principe Corsini. Per Suckling, per quasi trent'anni firma più prestigiosa di Wine Spectator, Divino Tuscany è la realizzazione di un sogno inseguito fin da quando nel 1998 arrivò in Italia. Nell'aprire la prima edizione lo scorso anno, il guru del vino diceva: "Il mondo deve venire a Firenze, un posto unico al mondo, a celebrare l'eccellenza, nel vino ma non solo." "Ed effettivamente lo scorso anno il mondo è arrivato, e da oltre 18 Paesi diversi " come ricorda con soddisfazione Jeff Fuhrman, Presidente di IMG Artists. Ed è così che ha cominciato a girare la voce che quando tutta la Toscana del vino che conta chiama, non si può non esserci. E allora Divino Tuscany alla seconda edizione è già diventato un "must be". Una passione di nicchia fuori dagli schemi nel mondo del gusto per sentirsi dentro situazioni un po' speciali. Per esempio a cena nelle dimore private delle grandi dinastie del vino, le stesse che oltre cinque secoli fa rifornivano i Medici, per degustare e conversare insieme al marchese Antinori o al Principe Corsini dei loro vini, oppure ospiti di celebrities come nel caso del pranzo a Casa Sting. Quartier generale della kermesse quest'anno la splendida location del Grand Hotel Villa Cora sulle colline proprio sopra il Giardino di Boboli. La villa storica dal gusto eclettico ospiterà anche il grande party inaugurale (giovedì 17 maggio), e qui l'atmosfera quella notte sarà d'ispirazione cubana. Un intrigante connubio nel nome del buon gusto: un salotto allargatoper tutti coloro che appena arrivati potranno godere di una Lounge per tante diverse "private tastings": dall'ottimo cibo ai grandi vini, dai dessert a pregiate etichette di grappe e alltri distillati in abbinamento al più fine cioccolato, e per finire sigari speciali in arrivo da Cuba mentre sugli schermi sfilano le immagini dell'isola e le note sono quelle del migliore jazzista dell'isola. Insomma, si preannuncia un'apertura decisamente ricca di magia. In primo piano la musica live di Ernàn Lòpez Nussa, il più prestigioso jazzista cubano, dallo stile inconfondibile, un gran momento di spettacolo di ottimo livello a cui prestare molta attenzione. Non da meno l'anteprima del film documentario di Suckling sui sigari, "Heart and Soul Cuba" il quale ha riscosso recensioni entusiaste sia all'Internation Latin America Film Festival sia al Sonoma Film Festival. Di primo piano la cena alla quale si affiancheranno le ultime annate di tutti i produttori. L'atmosfera sarà quella di una grande, bellissima "festa in casa" che invaderà tutti gli ambienti e i saloni dell'aristocratica residenza circondata da un parco secolare con più di mille varietà di rose. E dalla mattina successiva (venerdì 18 maggio) si apre la full immersion con James Suckling e il Master of Wine di fama mondiale Ned Goodwin, tra bottiglie e bicchieri: seminari, degustazioni guidate, verticali, face to face con i produttori, degustazioni private con singoli produttori e Grand Tasting nel pomeriggio con vini serviti direttamente dai produttori (stesso programma sabato 19 maggio). Un'occasione non proprio frequente quella di poter muoversi tra etichette in formati rari e in edizione limitate o semplicemente bere un'ottima bottiglia di vino insieme al suo produttore, conversando con lui in una splendida cornice. A concludere la giornata di venerdì, uno degli appuntamenti più attesi in programma: la Cena di Gala nei saloni di Palazzo Corsini firmata dai pluristellati Annie Féolde e Giorgio Pinchiorri (venerdì 18 maggio). Una serata davvero unica, a cominciare dallo scenografico contesto e dall'equilibrio perfetto tra pietanze e vino esaltati reciprocamente dagli abbinamenti. Più intima e riservata, veramente un privilegio, l'atmosfera delle nove cene nei Palazzi, raramente accessibili, di alcune delle più illustri famiglie storiche di produttori che accoglieranno gli ospiti (circa 40 persone per ogni cena) all'interno di proprietà di raffinata bellezza (sabato 19 maggio). Tra queste, Palazzo Antinori, Palazzo Frescobaldi, Palazzo Ricasoli, Palazzo Corsini sul Prato. Tra le sedi di due delle cene anche i sempre più in vista "Ora D'Aria" di Marco Stabile e il "Borgo San Jacopo", quest'ultimo per la cena de Il Borro, anticipata da un aperitivo a Palazzo Spini Ferroni. Incuriosisce e si segnala per la contemporaneità della scelta la cena tutta biologica e vegetariana dell'Azienda Querciabella, new entry biodinamica nel parterre de rois di Divino Tuscany. Piena di verve e animazione, vivacissima e dal tono elegantemente informale la cena ospitata da James Suckling con un gruppo di produttori, soprattutto i più giovani, nel contesto caldo e particolare del "Teatro del Sale" quando per un'intera notte, complice l'indole istrionica dello chef patron, Fabio Picchi, va in scena tutto il bello e del fare ottimi vini insieme, protagonisti di un territorio di successo nel mondo. Si chiude (domenica 20 maggio) con "A pranzo con Trudie e Sting, l'appuntamento che più di tutti scatena la sindrome del "c'ero anch'io". Il pranzo di campagna a Villa Il Palagio, a pochi chilometri da Firenze, gentilmente messa a disposizione da Sting e Trudie Styler, felicissimi di riaprire i cancelli della Tenuta anche per questa edizione ed entusiasti per il successo, il calore, la simpatia riscontrati tra gli ospiti lo scorso anno. Quindi Gran finale en pein air con una gioiosa colazione sul prato mentre lo sguardo scruta proprio la Toscana del vino, quella terra plasmata dalla maestria di produttori simbolo di uno stile di vita tuttora ambito.

21 aprile 2012

Scheda di Degustazione: il tabacco non sa solo di tabacco

La nostra scheda, così come tutte le altre che si sono affacciate sui siti italiani ed all'estero, si scontra con pareri contrastanti riguardo agli aromi, uno scontro, intendiamoci, molto interessante e stimolante, che ci spinge a una riflessione approfondita, almeno sulla nostra scheda. C'è chi sostiene che il tabacco esprime esclusivamente se stesso (sa solo di tabacco, ed i pareri che sostengono questa tesi sono anche molto autorevoli nel mondo del sigaro a volte), chi sostiene che nei sigari siano percepibili alcuni sentori riconducibili ad altri prodotti di origine agricola e non, e chi sostiene che gli aromi percepibili siano addirittura molti di più di quelli indicati nella scheda.
In primis occorre definire il fatto che un aroma, così come lo percepiamo al naso, è una miscela complessa di sostanza chimiche, composta da un  numero di molecole relativamente alto, che va dalle poche decine ad oltre il centinaio, definire quindi qualcosa che "sa di tabacco" è abbastanza generico ed aleatorio, basta infatti una variazione nella composizione chimica dell'aroma, non solo nella tipologia di molecole , ma anche nelle proporzioni fra le stesse, per fare si che il nostro naso percepisca qualcosa di diverso.
Uno studio condotto da Giuseppe Tringali et al. i cui risultati sono stati presentati nel 2007 alla Cigar Club Association, nato dalla collaborazione fra l'Università di Catania e il CEFIT, ha dimostrato che il contenuto in Acidi Grassi Volatili (AGV),  che sono fra le molecole responsabili della percezione aromatica, è variabile all'interno dei sigari (vedi figura), lo stesso studio dimostra anche come oltre alla quantità contenute, siano variabili anche le proporzioni dei diversi AGV nelle diverse marche (lo studio fu condotto solo sui sigari cubani) e come ci siano differenze a volte anche importanti fra la capa e la tripa. Alla luce di questo è possibile affermare che le differenze ci sono e sono anche piuttosto marcate all'interno dei sigari, ed è ragionevole dedurre che la variabilità aumenti ulteriormente se rivolgiamo lo sguardo a prodotti provenienti da altre zone caraibiche, che utilizzano tabacchi coltivati in diverse condizioni di suolo, clima ed input agronomici.
E' quindi riduttivo parlare di soli sentori di tabacco, va però sottolineato che in un prodotto combusto, come il tabacco in fase di fumata, la percezione aromatica viene modificata per via della pirolisi delle sostanze contenute, è possibile quindi dare credito alle voci che sostengono che mentre gli aromi a crudo sono piuttosto variabili, quelli del fumo sono riconducibili a pochi sentori. Siamo in accordo con questa tesi, valida nella stragrande maggioranza dei casi, abbiamo però inserito nella scheda una serie di aromi secondari, che si trovano in pochi puros, questo per rendere la scheda versatile ed utilizzabile a 360°, anche su prodotti particolari. Abbiamo invece ritenuto superflue certe suddivisioni che si trovano in altre schede pubblicate in varie parti del mondo (per esempio nelle cigar wheel americane si trova la distinzione, fra legno secco, legno umido, legno marcescente, legno lucidato, legno di matita ecc...), ritenendo che una distinzione così netta, sul fumo (NB non sul sigaro a crudo ma sul fumo) sia quasi impossibile da rilevare.

20 aprile 2012

Albenga, a Palazzo Oddo una mostra dedicata al sigaro Toscano

Albenga,. Durante il weekend del 21 e 22 aprile, la città di Albenga sarà location esclusiva di un racconto che consentirà a curiosi e appassionati di conoscere, attraverso immagini inedite, la storia d’Italia e dello Stortignaccolo. Il prestigioso Palazzo Oddo, sito in via Roma 58, ospiterà la mostra “Io c’ero! Toscano”. La giornata è organizzata dal Comune di Albenga e da Manifatture Sigaro Toscano, in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Un viaggio fotografico nella nostra storia nazionale e in quella del sigaro Toscano, dall’800 ai giorni nostri, realizzato grazie ai prestigiosi archivi Alinari 24ORE, l’azienda che nel suo nome racchiude la storia della fotografia in Italia e gli archivi più emozionanti. Un itinerario espositivo, composto da immagini che ritraggono volti di gente comune, di personaggi noti, come Garibaldi, Soldati e Totò, ma anche scene di vita quotidiana degli ultimi 150 anni di storia italiana. Con l’occasione sarà presente anche una sigaraia della Manifattura Tabacchi di Lucca che darà dimostrazione pubblica di come, ancora oggi, si lavora artigianalmente quel meraviglioso manufatto che è il Sigaro Toscano. La mostra è aperta con orario continuato dalle ore 16 alle ore 23,00. Fonte:www.ivg.it

19 aprile 2012

Vizi da ricchi

Il sigaro, lo diciamo e lo ribattiamo continuamente a fumatori d'altro tipo e non, non è un vizio. Tuttavia, esistono certe "curiosità" ultra-lussuose che indurrebbero a classificarlo in questa categoria.
Infatti, ad esempio, l'applicazione dell'oro, con il passare degli anni e l'aumentare della crisi,è stata vista su qualsiasi oggetto, persino nel cibo, visto che, con la giusta lavorazione, l'oro puro può diventare addirittura commestibile.

Fatto sta che nessuno ancora avesse mai immaginato di poterlo fumare; grazie a Daniel Marshall ed al suo nuovo sigaro DM 2 Gold Torpedo, tutto questo è oggi possibile. Si tratta, infatti, di un sigaro avvolto in fogli d'oro 24 carati che, fin dalla sua presentazione, ha attirato l'attenzione degli appassionati non solo per la sua forma particolare, ma anche per il suo gusto che, a detta di quanti hanno potuto finora fumarlo, per l'80% deriva dalla sua pregiata confezione esterna.
Daniel Marshall, noto come produttore di humidor di lusso, è passato, da qualche anno, a produttore di sigari, con un'entrata di grande impatto.
Il prezioso sigaro DM 2 Gold Torpedo è già in commercio come singolo ad un prezzo di 200 dollari o in humidor da cinque.



L'idea di Daniel Marshall è già nota da quando ne ha parlato la prima volta all'evento International Premium Cigar & Pipe Retailers, svoltosi l'anno scorso. La produzione del DM 2 Gold Torpedo parte dal Nicaragua, dove viene arrotolato attentamente sotto la supervisione di Manuel Quesada, per poi essere avvolto in fogli d'oro dallo stesso Daniel Marshall. Per la realizzazione del prezioso sigaro, è stato interpellato Giusto Manetti Battiloro, maestro orafo fiorentino tra i più importanti nella lavorazione del metallo prezioso in sottilissimi fogli: per avvolgere ogni sigaro a mano, occorrono più di 45 minuti.
Roba da ricchi...Diremmo noi, un vero e proprio vizio capitale classificabile tra la gola e l'avarizia!

18 aprile 2012

Generazione robustos

Ci sono sigari che per un aficionado rappresentano quello che per un bambino è il pane con la nutella. Una golosità nota e irrinunciabile. Il mio sigaro 'pane e nutella' è il robusto e, a mio parere e da quanto sento da più aficionados, la maggior parte delle persone che hanno iniziato seriamente a fumare sigari negli ultimi 15 anni siano amanti dei Robusto.
In effetti è una vitola recente, con un nome che ben descrive questo sigaro
relativamente breve, dalla forma tozza, non solo in spagnolo, ma anche in inglese e nella maggior parte delle altre lingue europee. Interessante notare che il nome 'Robusto' non è stato frutto di maghi del commercio in Spagna, Francia o anche Cuba, ma era semplicemente il nome che i torcedores utilizzavano per descrivere la forma in fabbrica, o Vitola de galera. Sono - e lo si può capire dalle mie (poche) recensioni - un fan di questa tipologia da molto tempo. Quando getto un rapido sguardo nel mio humidor per la fumata quotidiana, invariabilmente i miei occhi si posano su un robusto. Normalmente è un Partagas Serie D N. 4 un Ramon Allones Specially Selected. Occasionalmente, anche se cedo spesso alla costosa tentazione, un Cohiba. Negli ultimi due anni, sono anche diventato un fan del Montecristo Edmundo che, anche se più grosso rispetto allo standard robusto (un cepo 52 invece del 50), penso che rientri a pieno titolo nella 'famiglia' Robusto. Relativamente piccolo, questo sigaro offre sapidità e gusto in un tempo breve.
Il Robusto per eccellenza, per molti, è però il Cohiba Siglo VI, che può essere considerato il sigaro più serio prodotto negli ultimi vent'anni, un blockbuster, per così dire, con note di piccante e cedro, di carattere, ma equilibrato e raffinato...

Torno al mio robusto, amici lettori. E voi, di che generazione siete?

17 aprile 2012

Scheda di Degustazione: versione aggiornata

un breve post per aggiornarvi in merito alla scheda di degustazione: è online una versione ulteriormente aggiornata, migliorata la qualità in stampa e raggruppati gli aromi per famiglie omogenee nella "ruota" degli aromi. Ora ai colori dei diversi settori corrispondono diverse "famiglie" di aromi. Potete riscaricare la scheda dall'apposito link in alto a sinistra nella home page del sito per partecipare al concorso!! (trovate il link sotto a quello per il download della scheda). Per chi avesse scaricato la precedente versione, ricordiamo che nella sostanza non cambia nulla e la vecchia versione resta valida anche per il concorso.
Invitiamo tutti i club aderenti al blog ad aggiornare nei rispettivi siti web la scheda con la nuova versione, qualora lo desiderino.
Saluti Fumosi, lo staff di cigar blog

16 aprile 2012

A BERGAMO UNA SERATA "STORICA"...

E' andata in scena a Bergamo, lo scorso venerdi 13 Aprile, una di quelle serate uniche, che segnano la storia del movimento del fumo lento nel nostro paese.
Unica per il fatto che fumare un Dunhill Seleccion "Dividend Shares" è un evento che nella vita capita poche volte e a pochi fortunati, visto che si parla di un puro pre-embargo, quindi di oltre 60 anni fa.
Storica perchè la memoria, ricorda in Italia un solo altro evento simile a quello di Bergamo.
Il successo dell'iniziativa è stato totale, a tutto campo.
Sorprende che, in un momento in cui alcuni parlano di declino dell'associazionismo "sigarofilo" in Italia, eventi come questi riuniscano aficionados da tutta la nostra penisola, segno che quando a tenere banco sono le idee folli e visionarie e anticonvenzionali...il successo è assicurato.
La serata è svolta nell'ottima location dell'Hosteria del Vapore a Carobbio degli Angeli(Bg), dove gli amici Paolo e Monica, padroni di casa, hanno servito una cena ed una accoglienza coi fiocchi!
Dopo l'aperitivo di benvenuto con stuzzichini della casa e bollicine, durante la quale alcuni hanno pensato di iniziare a fumare qualcosina nella bella cigar room del locale, si è passati ad un antipasto al piatto dove facevano bella mostra dei salumi ricercatissimi, dal cotto di suino nero delle Nebrodi ad uno stupendo crudo stagionato,tagliato al coltello, per finire con uno speck trentino. La cena è proseguita con un assaggio di risotto alle ortiche ed un classico della tradizione bergamasca, i casoncelli, rigorosamente fatti in casa, sui quali unanimemente abbiamo espresso un giudizio eccelso.
I primi piatti sono stati accompagnati dal Guelfo, un vino strepitoso, prodotto da quello che a mio avviso è il miglior produttore di vini della bergamasca, Manuel Biava dell'omonima azienda.
La seconda portata ha stupito un po tutti. E' stato servito un filetto di manzo, per molti versi simile a quello rinomato di Kobe, un sapore avvolgente e una carne di una squisitezza rara, accompagnata dal Neponucemo, un rosso di nicchia prodotto secondo canoni particolari, in provincia di Brescia, che ha saputo tenere testa in recenti occasioni a vini più quotati.
Ed ecco il momento clou della serata, la distribuzione e l'accensione dei tanto attesi Dunhill!
Confezionati uno ad uno in una pellicola trasparente, che in questi anni a fatto si, oltre alla maniacale cura della conservazione del collezionista, che arrivassero a noi in uno stato bellissimo.
Belle tonalità della capa, una sensazione di morbido vellutato al tatto con riempimento non sempre regolare, al naso come giustamente ci si aspettava, sentori piuttosto nulli, i primi puff dopo l'accensione sono risultati di un amarognolo non fastidioso, che durato pochi secondi, ha lasciato spazio ad un esplosione di aromi impressionante, dominata costantemente da una leggera nota di sottofondo dai sentori balsamici. Una qualità aromatica che ci ha accompagnati per tutto l'arco della fumata in maniera importante e che, se da un lato ha lasciato sulla bocca una persistenza duratura, dall'altro vista l'importanza iniziale ha condizionato l'evoluzione della fumata, che si mantiene si su standard aromatici eccelsi nei tre terci, ma proprio per questo forse manca nella fase evolutiva aromatica.
Inutile raccontare la mistica suggestione e l'attenzione dedicata da tutti i presenti alla particolarissima fumata, che ha sviluppato una bella cenere abbastanza compatta, tendente al grigio scuro e un bel fumo corposo.
E' utile far notare che alcuni esemplari si sono rivelati un po serrati, ma comunque anche loro con una meccanica di fumata ottima.
Nella continuazione della serata è stata aperta anche un'antichissima bottiglia di Rhum, la cui produzione è collocabile tra la prima e la seconda guerra mondiale.
L'amichevole convivio è proseguito fino a tarda notte come se nessuno volesse perdere nemmeno un secondo di una serata veramente indimenticabile.
Un ringraziamento a tutti gli amici che ci hanno raggiunto per stare con noi, dalla Svizzera, da Roma, dal Piemonte, dall'Emilia Romagna e da tutte le parti della Lombardia e un grazie particolare al fraterno amico Luca Pezzini, che ha creduto a noi e al nostro movimento sin dal primo giorno, incitando costantemente le nostre folli iniziative: GRAZIE!
Vi aspettiamo tutti a Settembre quando per l'occasione fumeremo un altro puro altrettanto unico e prezioso...non mancate!

15 aprile 2012

Da oggi siamo presenti anche su Twitter.....

Carissimi amici, il blog continua ad espandersi. Da oggi potrete seguirci anche su Twitter, cliccate qui e sarete reindirizzati al nostro profilo oppure scrivete CigarBlog1 nel form di ricerca di Twitter....
 

Concorso Cigar Blog: vinci un posacenere per sigari!!!

Ciao a tutti, dopo il recente lancio della scheda di degustazione by Cigar Blog, lo staff apre un concorso per tutti gli aficionados che ci seguono. Scaricate la scheda (trovate il link in alto a sinistra nella pagina del blog, e anche il collegamento al post con le note esplicative sulla compilazione), stampatela, compilatela fumando il sigaro che volete ed infine scansionatela o fotografatela e speditela al seguente indirizzo e-mail: cigarspirits.events@gmail.com entro il primo giugno 2012, indicando anche il vostro nome e cognome, le schede raccolte saranno valutate dallo staff del blog e alle tre schede compilate in maniera più precisa e tecnicamente corretta saranno assegnati i premi in palio, i vincitori saranno ricontattati vie e-mail per richiedere l'indirizzo a cui spedire i premi.
Cigar Events, il club Slow Smoke Santerno e chi vi scrive, mettono a disposizione per questo concorso un bellissimo posacenere da sigari (primo premio by cigar events), un portasigari David Ross in pelle per formati medi e piccoli (secondo premio by slow smoke santerno) e un Bolivar Colosale Exclusivo Alemania (edizione regionale tedesca) 2006 (terzo premio by zap), che potete apprezzare nelle foto.
Una dritta: siate coerenti nelle osservazioni !!! per chi ha scaricato la scheda qualche giorno fa, quando era appena uscita, preghiamo di scaricarla nuovamente perchè ci sono state piccole modifiche.

Saluti fumosi e che vinca il migliore!!!


12 aprile 2012

Scheda di Degustazione by Cigar Blog: note esplicative

Come promesso, mettiamo a disposizione un post "tecnico", che definisce in linea di massima le indicazioni e i parametri da fornire per compilare la scheda di degustazione del cigar blog, e in linea di massima tutte le schede di degustazione sigari.
Procediamo con ordine, partendo dall'alto della prima pagina della scheda troviamo spazi da compilare con il nome del fumatore che sta descrivendo il puro, la data di fumata, i dati identificativi del sigaro (paese di produzione, marca, nome commerciale o vitola de salida, formato o vitola de galera e relative misure, eventuale codice di fabbrica e data di inscatolamento se presente, prezzo del sigaro); troviamo poi un paio di indicazioni più tecniche sulla tipologia di sigaro fumato, in base alla costruzione, distinguiamo infatti i sigari totalmente a mano a tripa larga (long filler o ripieni di foglie intere), totalmente a mano a tripa corta (medium o short filler ripieni di picadura o trinciato ma confezionati a mano), rifiniti a mano (normalmente short filler rollati a macchina con capa applicata a mano) e fatti interamente a macchina. Si richiede poi, per i sigari blended, una indicazione, se nota, della provenienza delle foglie che compongono la ligada (capa o fascia, capote o sottofascia, e le 2 o 3 foglie da tripa o ripieno).
Si prosegue poi con l'analisi a crudo e dinamica del sigaro in cui si riportano le impressioni sensoriali del sigaro prima dell'accensione, definendo il colore della capa in base a quanto è scura, e alla tonalità dominante che esprime, si passa poi ad un analisi visiva dove si valuta la regolarità della capa, che poi si valuterà anche col tatto, la sua regolarità (presenza o meno di venature o irregolarità), la luminosità del sigaro e la presenza o meno di imperfezioni cromatiche sulla capa. Nella valutazione tattile si valuta invece la consistenza del sigaro, per verificarne il grado di riempimento, si valuta il grado di untuosità e rugosità della capa, e in associazione alla valutazione visiva si da un giudizio sulla costruzione in senso lato. si passa poi all'analisi olfattiva tesa a valutare gli aromi a crudo del sigaro e il grado di intensità con cui essi si esprimono. questa analisi sensoriale a crudo genera un punteggio che va da 0 a 5 punti, e che si sommerà al punteggio dell'analisi dinamica (sempre da 0 a 5) in cui si valuteranno la compattezza ed il colore della cenere, la regolarità di combustione e del tiraggio. In totale questa sezione di scheda esprimerà quindi una prima parte di punteggio che va da 0 a 10.
Si passa poi all'analisi gusto-olfattiva descrittiva, dove non vengono assegnati punteggi in quanto i parametri valutati non sono oggettivamente validi come indicatori di qualità ma relazionati ai gusti personali (e.g. ad un fumatore può piacere di più un sigaro di forza media, con note dolci e aromi tendenti a frutta secca e cacao, ad un altro invece può essere più gradito un sigaro di forza spiccata con note più sapide e aromi speziati e tostati). pertanto in questa fase ci si limita ad indicare quali sono i sapori e le sensazioni palatali percepite (tutto ciò che si percepisce in bocca), qual'è il grado di forza nicotinica (effetto pungente al naso e alla gola) e quali sono gli aromi che si distinguono (al naso) durante la fumata. ognuno di questi indicatori va espresso per ogni terzo di sigaro fumato, per aromi e sapori va indicato anche il grado di intensità (da 1 a 3) con cui essi vengono percepiti.
Si passa poi all'analisi organolettica complessiva, in cui si definisce l'equilibrio fra forza sapori e aromi del sigaro (ad esempio se un aroma domina su tutti o se la forza copre le altre sensazioni il sigaro si definirà di equilibrio scarso); si definisce poi la complessità, ovvero la varietà di aromi e sapori percepiti (molti aromi = sigaro complesso, pochi aromi = sigaro scarsamente complesso); si descrive poi l'evoluzione ovvero il grado di cambiamento di sapori, aromi e forza all'avanzare del braciere dal piede alla testa del sigaro (cambiamento importante = buona evoluzione); si prosegue con la descrizione della persistenza, ovvero il lasso di tempo dopo il singolo puff, e più in senso lato dopo la fine della fumata, in cui continuiamo a percepire le sensazioni del fumo al palato e al naso; infine definiamo la finezza, ovvero il grado di nitidezza con cui percepiamo aromi e sapori (aromi ben definiti e chiaramente distinguibili = finezza eccellente, aromi vaghi e poco chiari = finezza scadente). Ognuna delle caratteristiche espresse in questa sezione genera un punteggio da 0 a 15 punti per un punteggio complessivo di massimo 75 punti.
Infine la sezione dedicata alle considerazioni finali verrà compilata con la durata della fumata, eventuali indicazioni sull'abbinamento consigliato per il puro fumato, sulla fruibilità del sigaro da parte di fumatori esperti, piuttosto che amatori o neofiti, sul momento della giornata ottimale per fumare quel puro, si darà poi un parere sul rapporto qualità/prezzo del sigaro, sulla sua potenzialità d'invecchiamento, sulla potenziale rivalutazione a scopo collezionistico, e sulla costanza produttiva se si sono fumati altri sigari della stessa vitola e della stessa marca. In questa sezione si genera un punteggio da 0 a 15, ovviamente il punteggio è generato principalmente dal rapporto qualità/prezzo e dalla costanza produttiva, oltre che da eventuali ulteriori osservazioni annotate nell'apposito spazio sotto la tabella.
NB le schede sono state leggermente riviste rispetto alla versione originale, correggendo alcuni refusi, riscaricatele dall'apposito link in alto a destra sul blog. probabilmente seguirà un aggiornamento anche nei prossimi giorni per migliorare la qualità di stampa.
Aggiornamento: già disponibile la versione con stampabilità migliorata

11 aprile 2012

Scheda Di Degustazione - Cigar Tasting Sheet - By Cigar Blog

Cari Amici aficionados, è con grande piacere che vi annunciamo che da oggi il nostro Cigar Blog ha la sua scheda di degustazione ufficiale, abbiamo pensato ad un modo innovativo ed intuitivo per proporre un modello dalla veste grafica accattivante, e di facile compilazione, quanto più possibile completo ed esaustivo. Uno strumento che speriamo possiate apprezzare ed utilizzare per condividere con noi le vostre fumate. Abbiamo preparato la scheda anche in lingua inglese per permettere ai tanti che ci seguono dall'estero di fruire di questo strumento che riteniamo essere molto utile a tutto il mondo dei fumatori di puros. la versione italiana è scaricabile qui. Attendiamo i vostri commenti!!! domani aggiorneremo il blog con un articolo descrittivo sui parametri di valutazione dei sigari, e a brevissimo un'altra sorpresa!

I club che fanno riferimento al nostro cigar blog possono pubblicare sui loro siti web la scheda di degustazione, al momento la scheda è disponibile su http://www.slowsmokesanterno.com/ e su http://www.cigarclubbergamo.com/

Dear "smoky" Friends, we are proud to present our official cigar tasting sheet, an innovative and intuitive tool, user-friendly and graphically attractive, but also complete and detailed. The most important indicators, that can allow you to objectively evaluate the cigars and share your sensations with other smokers, are available in this form. We prepared also an english version of the tasting sheet, for our numerous international visitors. You can find the english version here
For an extended explanation of the parameters used for cigars evaluation you can contact us.

10 aprile 2012

Fumiamo insieme: Saint Luis Rey Churchill


Sabato mattina presto mi reco presso Zigarren Herzog nota tabaccheria nel centro di Berlino, la
scelta nel grande walk-in è ardua.
Penso un po' a marche ottime ma sempre più dimenticate e su uno scaffale si affaccia un
bellissimo cabinet da 50 di Saint Luis Rey Churchill (ancora reperibili ma non per molto).
Scelgo in mezzo agli ormai 10 esemplari rimasti.
Non sono a conoscenza del cuno ma dalla capa setosa,dagli aromi a crudo molto velati e dai primi segni di ossidazione sull'anilla si capisce che è già datato.Preso uno lo tasto e lo controllo, è perfetto, la capa non è molto oleosa ma liscia e priva di nervature e imperfezioni,lo acquisto. Gli 11,70 euro sono sinonimo di un eccellente rapporto qualità prezzo per un sigaro con misure di 47x178.L'indomani,pasqua, mi appresto alla fumata.
Il tiraggio è perfetto tendente leggermente al serrato(cosa che personalmente amo)gli aromi a crudo ricordano vagamente le spezie .
L'accensione,avvenuta a con un fiammifero,è perfetta il piede prende subito a bruciare in maniera eccellente,il primo terzo è mediamente leggero e soave accompagnato da aromi di miele e fieno tutti prettamente di stampo dolce.Il sigaro evolve lentamente fino al secondo tercio caratterizzato da molta compostezza,aromi di caffè e frutta sempre dolci. La forza medio leggera rimane pressoché invariata come nel primo tercio.
La combustione è eccellente, mai una correzione.
L'ultimo tercio è stupefacente, la forza aumenta e gli aromi, anche se ben distinti, creano un buchè notevole di legno e pepe.
Caduto anche l'ultimo blocco di cenere,grigio chiaro e solido,il calore sulle labbra comincia ad essere eccessivo,sintomo inequivocabile di una fumata ormai giunta al termine.
Il formato anche se non dei miei
preferiti fa si che l'evoluzione sia costante durante tutto il corso della fumata. Risultandone piacevolmente sorpreso guadagna 91 \100

09 aprile 2012

Sigari in buca

Si dice che sport e sigari non vadano d'accordo. Questo è vero nella misura in cui lo sport non sia quel rilassante esercizio di valutazione e meditazione che è il golf. Ovunque nel mondo, quasi tutti i golfisti si concedono un puro per accompagnare le partite, in barba alla follia tabaccofoba che vorrebbe anche il green libero dal fumo...basti pensare ad un'icona nota a tutti i praticanti e tifosi come lo spagnolo Miguel Ángel Jiménez, che del suo codino e del puro ha fatto un cavallo di battaglia.
E i tornei ispirati al puro non mancano!
A Cuba, ad esempio, in aprile si svolge la Coppa Montecristo, che, tra gli altri, ha visto come ospite d’onore il campione e grande appassionato di sigari Tony Jacklin Sr., già vincitore di importanti tornei internazionali tra cui gli U.S. Open e i British Open, e che viene ricordato anche per la sua partecipazione alla storica Ryder Cup.

Uno dei tornei più importanti, poi, è l'americano Masters Tournament, teatro, in questi giorni, di una simpatica presa di posizione contro la crociata antisigaro che i golfisti in massa detestano di 'puro' cuore. Infatti sul web impazzano le foto della scelta eccentrica e coraggiosa da parte dell'americano Brian Sebolt in occasione del più importante torneo di golf del mondo. E per godersi gli allenamenti prima della 76ª edizione del Masters Tournament sul percorso dell’Augusta National, in Georgia, il golfista sfoggia un sigaro che non poteva non catturare l'attenzione dei fotografi conquistando il primo piano. Quasi a voler celebrare 'in grande' l'evento più atteso dai tifosi del golf di tutto il mondo.
In Italia, poi, si svolge annualmente il Cigar Golf Cup dove sono messi in palio un sigaro d' argento e
vari oggetti per aficionados, come posacenere, taglia sigari e non mancano pregiati box. A fine circuito in palio l'humidor della Cigar Time.

07 aprile 2012

BUONA PASQUA dallo Staff del Cigar Blog!

Lo Staff del Cigar Blog augura a tutti i suoi lettori una buona Pasqua e vi da appuntamento ai prossimi giorni.
Nel frattempo chi volesse condivedere le proprie fumate speciali e spensierate di questi giorni con la nostra comunità, può farlo nei commenti, saremmo molto lieti di leggerli!

04 aprile 2012

Buoni e cattivi

Le tanto dibattute, semplici o complesse schede di degustazione che ogni aficionado si è trovato a compilare, oppure a leggere nelle recensioni altrui, servono per dare indicazioni sulla qualità dei puros, che vadano al di la del semplice buono o cattivo. Come sappiamo ci sono caratteristiche soggettive che non esprimono la qualità in senso stretto, un fumatore può prediligere aromi tostati e speziati associati a toni sapidi, mentre un altro può apprezzare maggiormente note aromatiche di legno o terra, e sapori più dolci. Al netto della cura con cui un sigaro è costruito, le caratteristiche organolettiche che esprimono invece più oggettivamente la qualità (complessità, equilibrio, persistenza, qualità o finezza ed evoluzione) hanno una componente fondamentale nel definire se un sigaro è buono o meno. In realtà ognuna di queste caratteristiche è molto importante, in questo post però volevo chiedere a voi lettori qual'è secondo il vostro parere la caratteristica assolutamente irrinunciabile che un sigaro deve avere, senza la quale ricade inevitabilmente fra i puros di bassa qualità. Prima di descrivervi il personale parere di chi vi scrive, elenco brevemente per i neofiti che ci leggono cosa si intende con i termini sopra indicati:

Complessità = numero degli aromi diversi percepiti contemporaneamente durante il corso della fumata
Equilibrio = grado di omogeneità degli aromi percepiti, e di prevalenza fra aromi sapori e forza, se un aroma predomina sugli altri il sigaro è poco equilibrato, così come se la forza prevarica sui sapori e gli aromi, viceversa aromi di pari intensità e forza commisurata all'intensità aromatica denotano un sigaro equilibrato
Persistenza = lasso di tempo dopo il singolo puff entro cui percepiamo ancora chiaramente la sensazione di fumo sul palato, e intervallo dopo la fine della fumata in cui percepiamo ancora vagamente i toni aromatici del sigaro, ovviamente tempi più lunghi = persistenza maggiore
Qualità = grado di nitidezza o chiarezza con cui distinguiamo i sapori e gli aromi
Evoluzione = grado di cambiamento delle percezioni (aromi sapori e forza) lungo il corso della fumata, se un sigaro arriva al finale con le stesse caratteristiche con cui è partito è poco evolvente, se invece cambia frequentemente lungo la fumata ha una buona evoluzione.

Per quanto mi riguarda, l'evoluzione è la caratteristica fondamentale che non deve mai mancare nel corso di una fumata, esistono sigari poco persistenti ma con note aromatiche piacevoli, sigari non troppo complessi ma con aromi ben equilibrati, sigari poco fini a livello aromatico ma nel complesso gradevoli, e persino sigari poco equilibrati che possono essere apprezzabili se gli aromi e i sapori che dominano sono quelli che prediligo soggettivamente, ma se un sigaro non ha evoluzione dopo 5 minuti di fumata l'assuefazione dei sensi mi da la sensazione di fumare solo aria calda.

a voi la parola!!!

03 aprile 2012

UEVO o HUEVO????

In data recentissima, ho pubblicato un post riguardo una degustazione di un formato molto particolare: l'UEVO. Al quanto pare la modalità di espressione su questo avana ha portato, e non può che farmi piacere, ad una disputa tra due correnti di pensiero, se così possiamo definirle: UEVO  o HUEVO? Usare la versione senza la "H" è stata per me una scelta dovuta ed obbligata. Infatti, il sigaro che ho fumato, come già detto nel post, mi è stato gentilmente omaggiato da Salvatore Parisi, il quale nel suo libro, del quale ho postato alcune foto, usa la versione senza "H" . Nonostante tutto, mi trovo d'accordo con la versione "HUEVO", che sicuramente è il nome giusto ed adatto a questo splendido formato. Per ciò che riguarda l'uso che ne fa il  Marchese, consentitemi di accettarlo pienamente rispettando la "licenza poetica" di chi ha piena facoltà di attribuirsela, visto lo splendido lavoro profuso e dal quale, almeno per quanto mi riguarda, ho solo da imparare.
Come affermato precedentemente, non posso che rallegrarmi della discussione che si è aperta sull'argomento e per diverse ragioni: innanzitutto , permettemi di dirlo, dimostra che ciò che edito viene ritenuto degno di lettura e questo non può che lusingarmi; in secundis, è la dismostrazione che questo splendido blog, i quali amministratori non smetterò mai di ringraziare per avermici coinvolto, funziona alla grande!
Concludendo, e di vitale importanza per il blog stesso, penso però che le "discussioni" e gli eventuali "appunti", che giustamente devono essere rivolti a chi piace venire allo scoperto e quindi necessariamente accetterà oneri ed onori,  DEBBANO ESSERE MESSI PER ISCRITTO E PUBBLICATI ATTRAVERSO I "COMMENTI" e non sentenziati attraverso canali privati....a farli CELATAMENTE  siamo bravi tutti! Chi ritenesse, a seguito della lettura di un post, di dover dimostrare i suoi pensieri, che non possono che arricchire la platea del blog stesso, sarebbe giusto e corretto che li esprimesse in MODO PALESE....ve ne sarò grato e sarà una favoloso occasione per iniziare un costruttivo dibattito!
A presto e grazie
IL CALABRO

Slow Smoke Santerno: Diplo 1 e vini passiti

Archiviata l'ultima, gustosa cena dei soci, il club Slow Smoke Santerno riparte con e degustazioni in programma all'Anonima Fornelli, Via Emilia 38 Imola; il 17 aprile sarà protagonista il Diplomaticos no.1, cervantes 165x42, in abbinamento a vini passiti. A maggio abbiamo programmato un mini corso in due serate, il 15 e 29 del mese, per i nuovi soci che non hanno fatto il nostro corso due anni fa, e per tutti quelli che sono interessati ad un corso di base di introduzione al mondo del sigaro. Dettagli a breve anche su questa iniziativa.
Come al solito per chi è interessato a info e prenotazioni, vi invitiamo a visitare il nostro sito www.slowsmokesanterno.com oppure a contattarci via mail all'indirizzo info@slowsmokesanterno.com .
un saluto fumoso dallo staff di SSSanterno.

02 aprile 2012

Il Bolivar Coronas Extra sbarca a Bergamo

Grande successo martedì sera per il Cigar Club Bergamo, che ha offerto ai suoi soci, l'ennesima grande serata, all'insegna della ricerca sigarofila ed enogastronomica.
Il puro presentato agli ospiti è stato il Bolivar Coronas Extra, del quale abbiamo già abbondantemente parlato nelle pagine del nostro blog (http://cigarevents.blogspot.it/2011/12/fumiamo-insieme-bolivar-corona-extra_17.html), uno dei piu apprezati del brand, grazie all'ottimo formato Francisco, ha regalato un ora di buon fumo, il Coronas Extra è stato apprezzato per la sua costanza nell'arco della fumata e per un evoluzione degna di un sigaro importante.
L'ottima ospitalità del ristorante La Fricca, ha fatto il resto, proponendo dei fantastici ravioli di brasato, e una tagliata di buttera americana black angus, con un sapore ed una morbidezza sopra le righe, il tutto annaffiato da Aglianico.
La serata ha avuto un ospite inaspettato ma graditissimo, Andrea Vincenzi, presidente di Diadema,il nostro importatore di puros,accompagnato da Davide Cerri.
Vincenzi ha partecipato con entusiasmo alla serata e si è fermato a chiaccherare amichevolmente con gli oltre 35 amici aficionados, che gli hanno sottoposto alcune curiosità o domande.
La serata si è protatta fino a tardi gustando un Rhum Peruano, che ha sorpreso molti, che hanno apprezzato i toni dolcemente soavi del distillato.
Appuntamento per la prossima serata marchiata Cigar Club Bergamo, l' 8 Maggio,al Caffè Bergamo, quando proporremo una sera particolarissima, a base di pesce crudo, ostriche e bollicin, in collaborazione con il nostro amico Luca Nicoli di I Love Ostrica(http://www.iloveostrica.it/it/Events/ILOstrica_List.aspx?SearchMode=Archive).

01 aprile 2012

Grandi Fumate: HUEVO N° 3 - SELECCION ESPECIAL - SALVATORE PARISI - RESERVA PRIVADA

PRIMA DELL’ACCENSIONE

Marca: Selecciòn Especial – Salvatore Parisi – Reserva Privada
Vitola de galera : Double Figurado
Vitola de salida : HUEVO n° 3
Ligada: San Cristobal de l’Habana 1999
Torceador: Angelina (Fabrica La Corona)Fortaleza original: 1 (Ligero) Capa colorado, setosa e sottilissima Venature appena visibili e non palpabili
Costruzione impeccabile Sentori a crudo…magnolia!
ALL’ACCENSIONE
Miele e vaniglia
1° TERCIO
Tiraggio impeccabile, combustione perfetta
Cenere grigio chiaro con veneture nere
Pungente al naso…soave al palato
Nocciola, caramello e miele
Fortaleza 4/5
2°TERCIO
Bacche di ginepro, il tutto accompagnato da un miele sempre presente che attribuisce a questo terzo di fumata qualcosa di davvero lussureggiante
Cioccolato e crema appartengono ad ogni boccata, una dolcezza inebriante
In un primo momento la forza cala per poi ritornare imponente con connotazioni “maschie”
3° TERCIO
Cala nuovamente la forza….un su e giù affascinante!
Il tostato riempie, supporta ed unisce ogni puff
Ogni altro aroma è eccellentemente amalgamato in un trionfo di sapore di cioccolato dolcissimo davvero favoloso ed enebriante
La fumata ritorna ad essere soave
CONCLUSIONI
L’HUEVO n° 3 appartiene ad una serie di double figurados di diverse dimensioni (il numero è attribuito in ordine crescente) prodotti esclusivamente per il Marchese Salvatore Parisi (Accumulatore di Avana!), che ideò in tempi passati per la sua collezione privata.
Spesso ho il piacere di incontrarlo per condividere insieme delle splendide fumate; in una di queste occasioni mi fece dono di questo splendido avana. Viene costruito a mano libera, cioè senza Molde (le forme di legno e ultimamente in plastica su cui si effettua la pressa delle pupe) . L’originalità di questi particolari sigari ovoidali (da qui il nome) consiste nell’essere non molto grandi ma con un enorme “pancione”. La “ligada”, abbastanza maschia, garantisce un sapore intenso e persistente al contempo particolarmente dolce e saporito. Certo non sono avana semplici da fumare, come tutti i figurados, in quanto necessitano di una giusta calibratura nelle boccate asseconda ci si trovi nella parte più fina o grossa della fumata. Caratteristiche tecniche a parte, risulta essere una delle fumate più intense ed originali che si possano incontrare nel percorso da aficionados di ognuno di noi. Inutile ribadire la complessità e l’evoluzione di questo formato, supportate, inoltre, dalla ormai introvabile ligada che ha caratterizzato i SCDH nella loro prima uscita del 1999.
La prossima volta fumeremo e discuteremo dell’ ODD JOB, un Parejo davvero affascinante!

GIUDIZIO: 98/100

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...