contattaci: cigarblog1@gmail.com
il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

31 marzo 2012

Grandi Fumate: COHIBA PIRAMIDES EXTRA

PRIMA DELL’ACCENSIONE
Capa colorado claro e lucida
Sentori di ammoniaca, fieno, animale
Costruzione discreta, con diverse gibbosità sul corpo del sigaro (denota un taglio del piede abbastanza obliquo)
Riempimento troppo generoso che però non pregiudicherà il tiraggio
Vitola de galera: Figurado
Vitola de salida: Piràmides extra (54 x 160)
Provenienza: Cena Festivàl del’Habano 2012
ALL’ACCENSIONE
Cuoio ed un pizzico di vaniglia raggiungono l’olfatto
1° TERCIO
Tiraggio eccellente
Combustione nella norma anche se scomposta
Legno dolce, vaniglia, spezie
Tannicità e leggero fastidio alla gola
Cenere grigio chiarissimo
Fortaleza 2/5

2° TERCIO
La fumata acquista corpo e densità
Prende piede un soave tostato…da non crederci vista la giovanissima età di non più di due mesi!Fumo masticabile
Va affievolendosi il tostato, lasciando il posto ai primi sentori ammoniacali
Ritorna il cuoio
Tiraggio sempre impeccabile
Inizia una certa evoluzione
Fortaleza 2/5
3° TERCIO
Speziatissimo
Nuova evoluzione
Tostato nuovamente preponderante
Cala vistosamente l’ammoniaca e fa capolino uno splendido pepe nero
Fortaleza 2/5

CONCLUSIONI
E’ con grande curiosità che mi sono accostato a fumare questo nuovo avana Cohiba. Innanzitutto mi aspettavo una fastidiosità più marcata derivante dal breve tempo trascorso dalla sua costruzione…invece devo ricredermi. Il brand Cohiba è decisamente presente e forse ho avuto la fortuna di incontrare un tabacco che ha avuto il suo giusto “riposo” prima di essere usato, o forse è il Medio Tiempo che conferisce maggiore soavità e gusto. Il sigaro fumato proviene da quella partita consegnata alla cena del Festival Del’Habano 2012 e come già sappiamo verrà venduto in tubo e, a quanto sostiene Ana López, Direttrice di Marketing Operativo della Habanos S. A., in quantità strettamente limitate. A Mio parere si riscontrano tutte le giuste condizioni per un buon “invecchiamento” e quell’aroma di tostato sempre presente, assieme al pepe nero, penso ne siano la conferma…il giudizio ai posteri dopo averlo fatto riposare almeno un anno. Bella evoluzione!

GIUDIZIO: 90/100

Slow Smoke Santerno ricorda la vecchia Romagna

La serata dei soci di SSSanterno, svoltasi Giovedì scorso ha visto protagoniste le minestre romagnole dimenticate, dopo una brschetta povera, con aglio fresco, sale e aceto, alla maniera delle case contadine di una volta, dove spesso mancava l'olio ma l'aceto al contrario abbondava, siamo partiti dai "maridè cun i fasò", pasta di grano duro stufata con fagioli e battuto di sedano e prezzemolo, a seguire i "strazò" (che vedete in foto appena fatti, di pasta all'uovo tirata a mano e strappata, condita con salsiccia matta (salsiccia preparata con carne, fegato e cuori di suino, oltre ad aglio e vino rosso), e per finire i "curzùl", tradotto alla lettera i lacci di scarpe, una sorta di spaghettoni di acqua e farina conditi con battuto di guanciale e scalogno. per finire ciambella fatta in casa, il tutto accompagnato da ottimo sangiovese riserva. La serata si è conclusa con un eccellente Romeo y Julieta Short Churchill in giara "western europe" (stessi criteri produttivi delle serie travel retail), sorprendente per fortaleza e per i tratti giovanili che ancora evidenziava, a conferma dell'ottima e lenta conservaizone che avviene all'interno delle giare in ceramica, il sigaro è stato accompagnato da bollicine della nostra regione, con un buon pignoletto spumante DOC dei colli bolognesi. Il sigaro, più forte rispetto alla media degli short churchill, più "partagassiano" come caratteristiche, presentava un'anomalo shape box pressed, assolutamente inusuale per una giara, probabile il confezionamento precedente in diverso envase.

30 marzo 2012

Grandi Fumate: COHIBA PIRAMIDES - EDICION LIMITADA 2001

PRIMA DELL’ACCENSIONE

Capa colorado, setosa lucida ed uniforme. Venature della foglia inesistenti.
Da spento forti odori di mandorla e pane tostato.

Riempimento buono.
Umidificazione eccellente (67% umidità relativa e circa 17 gradi c°).
Costruzione nella norma.
Il cuño recita ARA Jul02.

Vitola de galera : Piramides Vitola de salida : Piramides
Luogo di acquisto : CDLH Partagas Cuba

ACCENSIONE

Appena il piede diventa brace, si sprigiona un profumo di cacao meraviglioso e anche un pizzico speziato.
Avverto subito, sin dal primo puff, una palette aromatica incredibile. Difficile riuscire a distinguere singolarmente i sapori e gli aromi, ma sono investito da numerose e piacevoli sensazioni organolettiche.
Si sentono subito la tipicità della marca ed una dolcezza incredibile : 10 anni in condizioni ottimali hanno fatto il loro lavoro.

Fortaleza di non più 2/5
PRIMO TERCIO

Il tiraggio è eccezionale, la combustione nella norma. È sicuramente ben strutturato anche nella costruzione oltre che nei sapori.
L’aroma di cioccolato è veramente pregnante per il palato e per il naso ma ormai senza alcuna astringenza.
La sensazione di tostato è sempre presente ed aumenta all’aumentare del numero di boccate.
La cenere è grigio chiara con venature scurissime, consistenza come polvere.

SECONDO TERCIO

Una fumata davvero delicata e nello stesso tempo complessissima !
Oltre al solito cacao, sempre caratterizzante la fumata, fanno capolino retrogusti di cuoio ed anche un po’ di legno.
La legada è ormai un tutt’uno, attribuendo a questo splendido avana sapori ed aromi unici.
Fortaleza sempre uguale, come tiraggio e combustione: quest'ultima divenuta decisamente più regolare …quasi perfetta.

Non riconosco evoluzione, ma non lo considero come una mancanza di carattere, tutt’altro!
Da quando mi cimento nel cercare di trasmettere a chi mi legge le mie sensazioni, mi accorgo di cose che prima non scorgevo: la complessità che ritrovo in questo Cohiba è molto simile a quella provata con il robusto della stessa marca reserva 2003 o con l’HDM epicure especial El 2004.

Come detto è davvero complesso “vivisezionare” la palette di aromi, ma è chiaro l’avvicendarsi continuo degli stessi può essere offerto solo da puros di tale guisa, con almeno 7 o 8 anni di anejamento.

ULTIMO TERCIO

Il sigaro acquista una forza davvero inaspettata. Il cuoio si fa sempre più incisivo mentre scompare quasi completamente il cacao sostituito da sapidità.
CONCLUSIONI

Quando leggevo note di degustazione del sigaro fumato oggi, sinceramente ritenevo esagerate alcune considerazioni…oggi devo ricredermi!
Un Cohiba splendido, glorioso e pronto al suo secondo anejamento. Ho avuto la possibilità ed il tempo di fumare questo singolare avana in quasi tre ore, con la calma che si è obbligati a concedergli.
Mai una nota stonata. Il fumo di colore giallastro ocra ha invaso la stanza…e non nascondo che era un piacere uscirne per poi rientrare ed apprezzarne nuovamente, a narici “più vergini”, lo splendido odore che aveva pervaso l’ambiente.
Se dovessi scegliere un sigaro da conservare e provare nuovamente fra 10 anni (sono ottimista!) non avrei alcun dubbio….
Siamo alle solite …compartir è la cosa più affascinante di tutta la fumata!

GIUDIZIO: 96/100

Grandi Fumate: PELO DE ORO - RESERVA PARISI 2007


PRIMA DELL’ACCENSIONE

Capa claro tendente al pallido e setosa.
Venature assenti.
Sentori da spento: immensamente fieno!.
Ben umidificato (70% umidità relativa e circa 18 gradi c°) .
Riempimento nella norma.
Provenienza: Reserva Parisi 2007 (Cuba)
Vitola de galera : corona gorda 143 x 46

ACCENSIONE
Incipit di densità dolcissima….

PRIMO TERCIO
Tiraggio buono. Combustione discreta.
Legno dolce, miele, zucchero a velo.
Cenere di colore grigio striato friabilissima.
Fortaleza 1/5

SECONDO TERCIO
Decisa virata aromatica che introduce al 2° tercio.
Combustione e tiraggio diventano perfetti.
Emerge il tostato accompagnato da evidenza di cuoio.
Continua il legno dolce.
Fortaleza 2/5

ULTIMO TERCIO
La Fortaleza rimane costante.
Sensazione decisamente piccante che si sovrappone a note balsamiche.
Pepe nero che conferma una certa maturità.
Un tostato stucchevole…con qualche problema di tiraggio.

CONCLUSIONI
Un buon sigaro. Il pelo de oro difficilmente delude e concede sempre una fumata dagli aromi particolari: persistenza dolce al palato, fumo evanescente, aromi distinti ed eleganti, ottima evoluzione, soave. Opulente dolcezza caratterizza tutta la fumata.
GIUDIZIO: 92/100

Vicenza: inaugurata la sede de "El Puro"

Come anticipato sul queste pagine nei giorni scorsi, Venerdi 23 Marzo si è svolta la serata di inaugurazione della nuova sede del Circolo Culturale El Puro, presso località Cantarane 8 Vicenza .
Numerosi i partecipanti che hanno presenziato alla cerimonia.
Non sono voluti mancare, i rappresentanti di importanti Club nazionali, come il Cigar Club Bergamo, lo 06 di Roma e il Santerno di Imola, oltre che una rappresentanza del nostro Cigar Blog, segnale che il movimento associazionistico del fumo lento è più che vivo nel nostro paese, dove si propongono eventi e fumo di qualità.
Durante l’inaugurazione il presidente Michele Peranzoni ha rivolto un saluto ai presenti sottolineando l’importanza di questo evento e ringraziando Enrico Cavedon che ci ha offerto questa bellissima location.
Infine a tutti i presenti è stato offerto un ricco buffet compreso di varie specialità gastronomiche come il panettone gastronomico torte e salati vari per poi passare ai dolci dalla torta di ricotta a dei bellissimi cubani di cioccolato.
Per chiudere in bellezza è stato acceso“La Escepcion Selectos Finos" ed. reg. Italia (Parejos 38x166-)
un puros apprezzatissimo da tutti i presenti, del quale abbiamo già avuto modo di parlare in un post dei giorni scorsi  (http://cigarevents.blogspot.it/2012/03/parejos-confronto-la-escepcion-selectos.html)
Ottima impressione a crudo condivisa da tutti i presenti, costruzione veramente notevole, nei primi puff gli aromi si sono presentati soavi con un tiraggio duro, poi nel secondo tercio la forza diventa media tendenzialmente dolce i sentori si sono mantenuti piacevoli fino alla fine.
In conclusione un sigaro definito equilibrato e con notevoli prospettive di invecchiamento.
Una serata davvero piacevolissima quella con gli amici di Vicenza,  invitiamo a tal proposito tutti quelli che ne avessero la possibilità o siano nelle vicinanze, a visitare la sede per fumare un puros con loro!


il nostro inviato da Vicenza
Loris

28 marzo 2012

Arriva iTabacchi l'app sul mondo del tabacco...e con il Cigar Blog!

I nostri amici di Soponext fanno un regalo a tutti gli appassionati di sigari e di tabacco.
Nasce l'app per iphone e ipad iTabacchi, un applicazione che permette di essere sempre aggiornati sulle novità del mondo del tabacco, oltre a una lunga e dettagliata lista che contiene tutti i prodotti presenti sul mercato (sigarette, sigaretti, sigari, tabacchi da fiuto e da mastico e drum), contiene le foto dei pacchetti/confezioni.
 L’app consente inoltre di individuare le tabaccherie più vicine o i locali Smoke Friendly.
Grazie ai metodi di ordinamento e filtraggio: (categoria, nome, prezzo, capienza, valore di nicotina, valore di catrame e valore di monossido di carbonio) risulta molto semplice effettuare le ricerche, e grazie alla possibilità di aggiungere il nostro prodotto alla categoria preferiti, non è necessario iniziarne ogni volta una nuova.
L’applicazione si contraddistingue per una grafica accattivante ed intuitiva, personalizzabile a seconda delle esigenze e dei gusti, (colore della TabBar, font generale, TabBar con “autoscroll” o senza) . Il suo carattere interattivo consente all’utente di contribuire all’aggiornamento del database e di inviare richieste di modifica direttamente al team di sviluppo.
iTabacchi non è solo un semplice elenco di prodotti e locali, grazie alle altre voci presenti nel menù ci consente, per esempio, di calcolare quanto spendiamo settimanalmente, mensilmente e annualmente per il tabacco.
Le voci “affiliati” e “curiosità” ci consentono di accedere ai maggiori forum e siti dedicati agli appassionati di fumo, e proprio qui sta la bella sorpresa per tutti nostri lettori, il nostro blog è stato inserito come uno dei siti più seguiti in Italia, e semplicemente cliccando sul nome, verrete trasportati alla lettura dei nostri post.
All’occorrenza l’app dispone anche di una sezione dedicata a chi ha intenzione di prendersi una pausa dal fumo; un aiuto a ricordare i giorni che sono trascorsi da quando abbiamo deciso di astenerci.
Ringraziamo gli amici si Soponext per l'ottimo spirito con cui abbiamo collaborato a questo bellissimo progetto e vi invitiamo a scaricare l'applicazione cliccando sul seguente link http://itunes.apple.com/us/app/itabacchi/id509852402?l=it&ls=1&mt=8

Formati: espressione ottimale delle caratteristiche dei tabacchi fra mode e tradizione


In questo blog abbiamo spesso dibattuto sulle dimensioni ottimali di un sigaro, sul nostro rammarico per la scomparsa di sigari di pregio, sottili e lunghi, e sul proliferare, a volte eccessivo, di formati "piccoletti" dal ring gauge generoso.
E' opinione diffusa, specie fra gli aficionados di lungo corso, che il sigaro dal rapporto largo/cepo elevato (sigaro lungo e diametro sottile) sia più appagante rispetto ai formati grossi e corti tanto in voga negli ultimi anni, tuttavia se la generalizzazione, almeno da un punto di vista tecnico, non paga ne in un senso ne nell'altro, il mercato sembra dettare regole ben precise che portano a velocizzare il mondo del fumo lento, prediligendo il cepo alla lunghezza.
In realtà ogni sigaro si esprime in maniera più o meno buona in relazione ai tabacchi che lo compongono, e se i cubani trovano la loro espressione organolettica ottimale nel ring gauge inferiore a 50, e su lunghezze importanti dai 14-15 cm in su, i sigari extracubani difficilmente trovano risultati analoghi su ring gauge molto bassi, sebbene la lunghezza ottimale sia sempre superiore ai 14-15 cm.
La lunghezza superiore, quindi, è sempre da preferirsi ai formati di tendenza in questo momento, che stanno fra i 9 e i 13 cm, e che al di la di ogni valutazione personale, dal punto di vista della degustazione perdono, per forza di cose, una delle caratteristiche più apprezzabili in un puro, che è l'evoluzione organolettica.
Passando a parlare del calibro invece, come dato tendenziale è possibile individuare una maggiore fortaleza del ligero, e dei tabacchi in generale, nelle varietà coltivate a cuba (e ultimamente anche in Nicaragua per buona parte delle produzioni), rispetto al resto del caribe, quindi va da se che mentre un Habano risulta soddisfacente anche su calibri piccoli, con poco ligero, la gran parte degli extracubani per poter esprimere forza sufficiente necessita di calibri importanti, dove le dosi di ligero sono più generose. D'altro canto, per gli stessi motivi, una larga parte dei sigari cubani di grosso cepo, pur essendo nel complesso qualitativamente elevata, non esprime una finezza ed un equilibrio aromatico pari ad un laguito o ad altri formati di cepo ridotto.
Si potrebbe quindi generalizzare dicendo che i sigari extracubani esprimono le loro migliori potenzialità in formati come il Piramide, o il Toro, mentre gli Habanos danno più soddisfazioni su vitolas appartenenti alla famiglia delle panatelas, dei lonsdale o delle coronas (international shape che comprende diverse vitolas cubane di dimensioni simili), si potrebbe dire altresì che la corona gorda, con caratteristiche intermedie, esprime bene le qualità di quasi tutti i tabacchi, così come formati più importanti come quelli appartenenti alla famiglia dei churchill o dei double corona.
Ma siamo partiti dicendo che non si può generalizzare, quindi questo discorso vale più come dato tendenziale e non può essere una vera e propria regola. Quello che vale su tutto, nelle logiche produttive delle manifatture, sono i dati di mercato, che impongono sigari veloci e facili da fumare (i formati sottili sono i più difficili da fumare correttamente), e che diano fin da subito piena espressione di forza nicotinica, ed in questo contesto ovviamente si sviluppano sempre più sigari corti e di grosso calibro che fra le altre cose sono anche più facili da costruire e riducono i costi di manodopera e gli scarti di produzione.
Chi vi scrive resta un nostalgico di grandi sigari scomparsi come la serie du connaisseur di Partagàs, come il tainos e il grandes de espana di El Rey del Mundo, come l'inmensas di Bolivar o il medaille d'or no.1 de La Gloria Cubana o come i churchills di Saint Luis Rey e Punch, discontinuati nell'ultimo decennio (alcuni sono ancora reperibili), sigari che nessun petit robusto o petit piramide potrà sostituire.
Quali sono le vostre preferenze in termini di formato? e trovate differenze fumando cubani piuttosto che caraibici oppure rimanete fedeli, come preferenza, ad un unico tipo di vitola? attendiamo i vostri commenti

27 marzo 2012

Parejos a confronto - La Escepcion "Selectos finos e Partagas "Connaisseur no.2"

In questi giorni mi è capitato di fumare due puros, il quale formato "Parejos" li rende a tutti gli effetti delle ricercate rarità.
I sigari in questione sono, il Selectos Finos de La Escepcion, l'edizione regionale italiana 2011 e il compianto Connaisseur no.2 di Partagas, fuori produzione oramai dal 2010.
La seguente non è una rigida comparazione, ma alcune considerazioni emerse.
Il Connaisseur no.2 proviene da un box del 2003 mentre il Selectos Finos da uno del 2011, quindi già a crudo emergono notevoli differenze.
Il primo presenta una sottilissima capa colorado claro, ancora abbastanza lucida,priva di imperfezioni e moderatamente vellutata al tatto, al naso non emergono sentori particolari se non una leggera nota erbacea, la costruzione sembra comunque essere buona.
Il secondo colpisce subito per la capa grassa di un bel colorado, tendente al maduro, che rilascia degli aromi importanti di legno e cuoio in primis, e persino una nota pepata, una costruzione e una presentazione che mi lasciano comunque molto ben impressionato.
Le prime differenze denotano al di là della normale differenza di "età", anche la differenza produttiva che giustamente emerge tra un puros comunque a produzione regolare(nel 2003) come il Partagas e uno come La Escepcion, che presenta comunque tabacchi invecchiati e lavorati per essere destinati ad una edizione regionale.
L'accensione rivela la  finissima qualità aromatica del Connaisseur e una dolcezza che pervade piacevolmente la bocca, nonostante il sigaro risulti serrato eccessivamente e con notevoli problemi di tiraggio in tutto l'arco della fumata, non riesco nell'abbondante ora che accompagna questa degustazione, ad essere mai soddisfatto dal corpo del fumo e noto a differenza dei "moderni" Partagas, una forza abbastanza latente.
Emerge comunque una potenzialità del tabacco, nonostante il mio esemplare sfortunato, abbastanza buona.
Il primo puff del Selectos Finos è duro, il che mi fa immaginare un puros in linea con le ultime limitate Habanos, e invece la fumata cresce in maniera stupefacente. Ottimi aromi,forza sempre equilibrata e mai invadente, un eleganza a mio parere inaspettata, nessuna nota ammoniacale nonostante la gioventù ed un evoluzione notevole, degna di un havana importante,che porta a fumarlo fino alle dita ed a scoprire nel finale delle piacevoli note piccanti.
Si intuisce una certa bizzosità in alcuni tratti, ma facilmente addomesticabile con il tempo,che sarà amico di questo havana.
Insomma, veramente un bel sigaro, pronto già oggi,del quale non ci stancheremo mai di ringraziare Diadema, che ancora una volta ci regala una regionale unica.
L'ultima annotazione è legata alla cenere, della quale discutevo con l'amico Zap, il SF presenta una cenere scurissima quasi nera, segno che le foglie con cui è torcido, provengono da terreni ricchissimi di ferro, a differenza del Connaisseur che invece presenta un cenere di un grigio chiarissimo.
Un consiglio a tutti i nostri amici aficionados, vista purtroppo la scomparsa del Connaisseur no.2 del quale si sono perse le traccie, nelle discutibilissime scelte di Habanos, vi auguro di fare una buona scorta de La Escepcion Selectos Finos, vitolas del genere sono quelle che fanno apprezzare a mio avviso fino in fondo il gusto e gli aromi di un vero havana e fanno dimenticare la miriade di "shorts" dei quali oramai siamo invasi...
BUONE FUMATE!

26 marzo 2012

guida ai sigari del caribe: Don Pepin Garçia 2

Terminiamo il nostro viaggio alla scoperta del gruppo fondato da don Josè "Pepin" Garçia, parlando delle 3 linee di prodotto che portano il suo nome, tutte composte al 100% da tabacchi coltivati in Nicaragua.
La serie Blue Label, prima nata, e ancora oggi confezionata nella manifattura di Miami, è quella che esprime maggior fortaleza, forse anche in virtù del periodo in cui è uscita in commercio (primi anni 2000), in cui il mercato, specie quello americano, identificava i sigari nicaraguensi come puros di notevole forza. I sigari sono avvolti in belle capas colorado maduro, ottenute da varietà corojo cubane. Caratteristica degna di nota di questa linea è che, come la linea black edition, contiene nel vitolario un formato di cepo 38, calibro assolutamente inusuale per sigari del caribe. Degni di nota in questa linea l'imperiales (figurado, 154x52), il lanceros (190x38) e il maestoso exclusivos (238x48).
La serie JJ invece, il cui nome deriva dalle iniziali di Josè e di sui figlio Jamie Garçia, viene prodotta a Miami nella versione natural, e in Nicaragua nella versione maduro. si rivolge a un pubblico completamente diverso rispetto al target della linea precedentemente descritta, essendo caratterizzata da forza media, ma da ottima complessità aromatica, e da eccellente equilibrio ed evoluzione. Proprio per la spinta verso la componente aromatica, e per la necessità di inserire comunque una certa dose di ligero per ottenere una forza almeno media, in questa linea mancano i formati di cepo medio e piccolo, il thick gauge la fa da padrone con 4 formati di cepo minimo 50, in cui spiccano un fantastico sublimes (150 x 54) e un bellissimo salomon, double figurado, di 185 x 57.
Come una naturale evoluzione delle due linee appena trattate, nasce nel 2006 la serie black edition, ottima sia sotto il profilo della forza nicotinica che degli aromi, e non a caso è la linea che sta incontrando maggior successo fra gli aficionados. La buona costruzione, che per altro caratterizza tutte le produzioni Don Pepìn, unita all'eccellente equilibrio ed intensità organolettica, fanno di questa serie una delle più interessanti sul panorama nicaraguense, considerando anche i prezzi, leggermente inferiori ai parivitola cubani.
Particolare il formato toro gordo, in voga presso alcune altre manifatture nicaraguensi, 150x60, sicuramente suggestivo ma non molto funzionale all'espressione dei tabacchi in esso contenuti. Più interessanti invece il belicoso 125x54, e il corona especial, 140 x 38, per motivi, ovviamente, diametralmente opposti.

24 marzo 2012

Slow Smoke Santerno: RyJ e minestre dimenticate

Cari amici, Giovedì prossimo, 29 marzo, il club slow smoke santerno (Imola) proporrà una delle sue serate fumo-eno-gastronomiche, ci troveremo presso il domicilio del nostro presidente per degustare un menu a base di minestre e paste dell'antica tradizione romagnola, ormai dimenticate, e a seguire fumeremo Romeo y Julieta short churchill dalla giara Travel retail series del 2010, abbinata a bollicine, sempre della nostra regione. per chi fosse interessato all'iniziativa ci contatti per info e prenotazioni all'indirizzo info@slowsmokesanterno.com, entro lunedì sera.

un saluto fumoso!!!

23 marzo 2012

Calde anticipazioni, grandi fumate in arrivo !!!



Coming soon....degustazione, storia, curiosità di una delle giare già battute all'asta da Mitchell Orchant!

13 Aprile: preview della degustazione di bergamo

Cari amici di Bergamo...vi assicuro che fumerete qualcosa di eccezionale!

22 marzo 2012

13 Aprile: A Bergamo si fuma la storia!

A Bergamo si fuma la Storia ...grazie alle serate GOLD NIGHT

Le serate GOLD NIGHT sono serate per pochissimi eletti, fortunati, intenditori. Serate all’insegna del bien vivre, del glamour ed esclusivissime.
Serate nelle quali gli ospiti avranno la possibilità di degustare puros che sono entrati nella storia dei sigari.
La prima di queste serate si svolgerà presso l'Hosteria del Vapore di Carobbio degli Angeli in provincia di Bergamo.
In quella occasione il proprietario, Paolo Berzi e la splendida moglie Monica, riserveranno ai fortunati partecipanti la sala privè della loro Hosteria.
In occasione della prima serata tireremo fuori dal cilindro una vera chicca, un sigaro che poche persone al mondo hanno avuto la possibilità di fumare e ancor meno fortunati avranno la possibilità di stringerlo fra le proprie dita, esistono solo pochissimi esemplari ancora di questo sigaro in tutto il mondo.
Una volta fumati rimarranno nella memoria di coloro che hanno avuto la fortuna aggiudicarseli.
Più che una fumata sarà un'esperienza di vita. Una sensazione da tramandare da padre in figlio. Ogni puff regalerà momenti di estrema estasi.
Protagonista assoluto della serata sarà:
DUNHILL SELECCION DIVIDEND SHARES (anno 1956-PRE-EMBARGO)
La direzione del progetto Gold Night è affidato a Cigar Events.
Grazie alla collaborazione con i migliori collezionisti di tutto il mondo, Cigar Events riesce ad organizzare serate esclusive e a ricercare per i propri clienti qualsiasi sigaro presente sul mercato mondiale.
La fumata sarà preceduta da alcune prelibatezze che lo staff del Vapore preparerà appositamente per i nostri ospiti.

DUNHILL SELECCION DIVIDEND SHARES (PRE-EMBARGO)

DUNHILL tra le prime aziende al mondo a produrre sigari che sono entrati nella storia attraverso la memoria fattasi dal vivere, nel vivere.
Un grande nome nel panorama del sigaro e del tabacco mondiale, il marchio Dunhill, oggi produce una svariata serie di prodotti, non solo legati al fumo, tuttavia resta un importante marchio soprattutto per la produzione di pipe e tabacchi da pipa, ma anche di sigarette e di sigari.
Dagli anni '30 agli anni '60 Alfred Dunhill ha prodotto sigari all'Avana, indimenticabili ad esempio i "Don Candido" (11 sigari Don Candido sono stati aggiudicati, a Londra nell'asta di novembre a 4323,00 Euro), l'accordo fra Cuba e il gruppo Dunhill per la produzione di sigari permane in via eccezionale anche dopo la rivoluzione (solo Dunhill e Davidoff conservano per alcuni anni questo "privilegio"), tuttavia a partire dagli anni '80 la produzione cubana di puros cessa definitivamente anche per questi due grandi produttori.
Per diversi anni il marchio Dunhill perde importanza nel mondo dei fumatori di sigari, specialmente nel mercato europeo, tuttavia nell'ultimo periodo, complice anche il miglioramento dei tabacchi nicaraguensi, e soprattutto l'accordo con le manifatture Carlos Torano per la torcida dei puros, Dunhill sembra riaffacciarsi in maniera interessante verso i nostri mercati.
Sigaro particolare (nasce come selezione per una azienda americana situata nella Silycon Valley per cui chiaramente un Pre Embargo, oggi negli USA farebbero fatica a fare altrettanto) il cui percorso distributivo è assolutamente oscuro...
Forse, allora come accade oggi per le Edizioni Regionali, un prodotto veniva destinato ad un cliente o a un distributore per poi finire in mano ai collezionisti di tutto il mondo.
Nel 1959 c'è una svolta epocale con l'avvento di Fidel Castro che insorge contro il generale Batista e prende il potere: il nuovo regime procede alla nazionalizzazione delle società cubane e di quelle estere con l'esproprio delle fabbriche e l'istituzione del monopolio di stato, la Cubatabaco. Questo processo porta i principali proprietari e le proprie famiglie ad espatriare nella vicina Repubblica Dominicana per riprendere la produzione lontano da casa.
Per ritorsione si arriva nel 1962 ad un embargo degli Stati Uniti che consentono l'importazione di piccoli quantitativi di sigari cubani solo per uso personale.
Si narra che John Fitzgerald Kennedy addirittura ritardò la firma dell'embargo su Cuba per dare il tempo ai suoi uomini di portare negli stati uniti 11.500 pezzi di quello che era il suo sigaro favorito, il Petit Upmann.
Quest'ultimo è un duro colpo per le attività produttive isolane che fino a quel momento esportavano in nord America gran parte dei 250 milioni di sigari prodotti in un anno.
Dopo la rivoluzione si passa a circa 30 milioni di sigari all'anno e occorrono alcuni decenni per arrivare ai 350 milioni di sigari attuali, di cui 100 milioni destinati all'esportazione.
Anche la qualità dei sigari subisce all'inizio una flessione: la razionalizzazione della produzione operata dal governo fa sì che si passi dai quasi 1000 tra marchi e varietà ai soli 35 attuali (alcune fabbriche infatti accorpano vecchie varietà sotto un unico marchio), ma contemporaneamente diventano disponibili le migliori produzioni al pubblico.
Il sigaro è da sempre un simbolo di ricchezza e di potere ed è un ironia della sorte che il migliore prodotto provenga da uno dei pochi bastioni del comunismo.
Attualmente i sigari Pre-Embargo sono ricercatissimi dai collezionisti. Proprio per la loro scarsità e rarità è sempre più difficile trovare i sigari la cui conservazione risulta ottimale.
Come già detto in precedenza, nelle aste in giro per il mondo i lotti che presentano al loro interno tali sigari raggiungono sempre cifre di aggiudicazione elevatissime.Per maggiori informazioni inviare email a: cigarspirits.events@gmail.com oppure contattare Enrico al numero 331/6211824
 

Por Larranga VS Por Larranaga……..UNA VERTICALE ATIPICA!

Ieri pomeriggio, assorto nel mie “masturbazioni mentali professionali”, ho deciso di mettere mano ad uno dei due cabinet da 50 di Por Larranaga Petit Coronas acquistati nel maggio del 2011. Assaporando questo puro mi è venuto spontaneo buttare giù qualche impressione. Una volta terminato, mi sono reso conto che lo stesso sigaro era stato già “schedato” qualche giorno dopo del mio acquisto e successivamente anche nel mese di novembre sempre del 2011. Allora ho pensato: perché le così dette verticali devono essere sigari di cabinet ed annate diverse….e se lo si facesse con sigari della stessa scatole ma fumati in momenti diversi? Detto fatto!! Di seguito vi
POR LARRANAGA – PETITI CORONAS (degustazione 16/11/2011) propongo la scheda del 16 novembre 2011 e quella del 21 marzo 2012. Mai come in questa occasione mi piacerebbe arricchirmi e condividere con le vostre impressioni.

Vitola de galera: Mareva
Vitola de salida: Petit Corona
Size: 42 x 129

Acquistato maggio 2011 – Casa del’Habano Hamburg

PRIMA DELL’ACCENSIONE
Capa claro , con sfumature rossicce e molto opaca.
Venature chiarissime sia all’occhio che al tatto
Il riempimento è nella norma.
A crudo sono ancora fortemente presenti chiari strascichi ammoniacali ed il gusto, umettando la testa prima di inciderla, e decisamente sapido.
Ben conservato e umidificato (16,9 C° e 69% u.r.)
Code box URG ENE 11, SLB 50.

ACCENSIONE
Appoggiando la fiamma al piede, l’aria è invasa da un odore pungente

PRIMO TERCIO
Il tiraggio è ottimo, la combustione perfetta. La cenere è di colore grigio “canna di fucile”, conferma che ancora non è neanche iniziato il periodo post fermentazione.
Non c’è dubbio, per i sapori e gli odori che produce, che sia un Por Larranaga. Questo è indubbiamente una di quei brand, come ERDM piuttosto che Cifuentes, che ancora conserva quasi intatta la legada che lo caratterizza nell’universo degli avana.
Il sentore che sprigiona è di miele unito ad un sapore molto speziato.
Tercio soave e fortaleza 1/5

SECONDO TERCIO
Il fumo diventa denso e gustoso.
Nonostante sia uscito dalle mani del torceador solo da 11 mesi, risulta un sigaro fumabilissimo da subito, così come l’aveva dimostrato nella precedente fumata a maggio 2011.
La Fortaleza rimane identica e non c’è alcuna evoluzione: un po’ scontato visti il formato della vitola e l’età.
Pur sempre coperto e inquinato da sapori ammoniacali , un certo gusto di cioccolato si affaccia timidamente ovviamente speziatissimo.

ULTIMO TERCIO
Purtroppo le asprezze della data di fabbricazione hanno la meglio.
Inizia a bruciare la lingua ed il gusto volge all’amaro.
Il tutto costringe ad abbandonare la fumata a metà di questo tercio.

CONCLUSIONI
In definitiva un buon sigaro anche se “imbastardito” nei primi due terzi e quasi ormai infumabile nel finale. Comunque sia, i sentori speziati raccolti dal gusto lasciano presagire una buona potenzialità di invecchiamento e sicuramente è migliorato rispetto al precedente fumato ormai 6 mesi fa, così come confermatomi dallo splendido e diverso odore acquisito dal cabinet di 50 dal quale l’ho scelto. La marca viene da sempre considerata tra quelle che, pur con grande soavità e Fortaleza ridotta, sono quelle giuste per poter apprezzare col tempo la maturazione della legada che le compone. Le spezie presenti nel fumo sprigionato in ogni boccata gli danno sicuramente un proprio connotato personale e preludono a grandi sapori ed aromi in tempi però certamente non brevi.

GIUDIZIO: 88/100



POR LARRANAGA – PETITI CORONAS (degustazione 21/03/2012)
Vitola de galera: Mareva
Vitola de salida: Petit Corona
Size: 42 x 129
Acquistato maggio 2011 – Casa del’Habano Hamburg

PRIMA DELL’ACCENSIONE
Capa colorado claro , miele, lucidissima.
Venature vistose alla vista quanto al tatto
Il riempimento è nella norma.
Costruzione eccellente.
A crudo fieno, stalla e tostato
Umidità relativa 64%, temperatura 15,2C°
Code box URG ENE 11, SLB 50.

ACCENSIONE
Legno e spezie

PRIMO TERCIO
Molto pungente al naso, balsamico e punte di tostato
Il tiraggio è eccellente e la combustione perfetta. La cenere è di colore grigio scura con leggere striature bianche
Nessun sentore di ammoniaca..Fortaleza 3/5

SECONDO TERCIO
Il tostato prende prepotentemente il sopravvento.
Le mucose sono accarezzate da vuluttuose bancate di fumo denso e masticabile, che inebriano il palato quanto l’olfatto.
Tornano alla ribalta sentori di stalla.
La cenere risulta decisamente più tendente al bianco.Fortaleza 3/5

ULTIMO TERCIO
Il balsamico, il legno dolce ed il tostato sono i protagonisti assoluti nel finale di questo splendido petit corona.
Un leggero pizzicorio fa capolino, ma non pregiudica né la fumata né il piacere di arrivare sino a bruciarsi le dita.
Completamente assente qualsivoglia asprezza o fastidio ammoniacale, sapidità e tannicità inesistenti.
Mi accompagna negli ultimi 3 o 4 puff un meraviglioso retrogusto di vaniglia .
Fortaleza 2/5

CONCLUSIONI
In nessun altro sigaro ho potuto notare un tale cambiamento in soli 4 mesi. Tutto inizia già con l’apertura del cabinet, dal quale, a differenza dell’ultima volta ove l’ammoniaca sferzava l’olfatto, ora sale delicatamente un odore splendido di tostato, come nei migliori box con più di 5 anni di invecchiamento. Certo, la tipicità di brand presagisce qualche reminiscenza delle vecchie abitudini nei confronti della tempistica di stoccaggio del ligero… comunque sia questo mareva mi lascia sbalordito per la grande potenzialità di trasformazione dei suoi tabacchi e di cosa ci riserverà nei prossimi due o tre anni. Mi ha lasciato altrettanto sorpreso la fortaleza e la sua evoluzione, dapprima dura , maschia e pregnante …per poi calare e addolcirsi nel miele.

GIUDIZIO: 94/100

21 marzo 2012

guida ai sigari del caribe: Don Pepin Garçia 1

Oggi parliamo di una marca, di recente introduzione sul mercato, che tuttavia registra già un buon successo presso gli aficionados, e che nel giro di pochi anni ha aumentato l'export in maniera esponenziale. Il gruppo "El Rey de los Habanos", fondato ne 2002 da Don Josè "Pepin" Garcia, un cubano, che a differenza di molti altri produttori, esuli dopo la rivoluzione, si è trasferito da cuba alla volta del Nicaragua e degli Stati Uniti solo nel 2001, dopo aver acquisito un'importante esperienza, fin dagli anni 60, nell'ambito della coltivazione e della manifattura tabacchi presso la Isla Grande, nella quale ha ricevuto diversi premi e conseguito diversi record, fra cui la torcida di ben 320 sigari formato Julieta no.2 in 4 ore (ricordiamo che la produttività media di sigari da parte dei torcedor non supera le 120-130 unità in un arco di tempo doppio).
La prima manifattura, El Rey de los Habanos appunto, nasce a Miami nel 2002, ed esiste ancora oggi, benchè il grosso della produzione si concentri ormai nella manifattura di Estelì in Nicaragua (denominata Tabacalera Cubana), aperta nel 2006.
Le manifatture afferenti a Don Pepin producono 3 linee di sigari premium col proprio marchio ed alcune altre in conto proprio con nomi diversi, inoltre sia oggi che in passato diversi sigari per conto di altri produttori, che esportano soprattutto in USA (Tatuaje, le marche secondarie di Ashton, Cigar King, Black Cat, Holt's, the Cigar Merchant, Top Shelf, 5 Vegas, EO e alcune linee di Padilla).
Ci limiteremo però a trattare le sole marche in produzione propria, che sono le Don Pepin Garcia Blue Label e JJ, e Vegas Cubanas, prodotte nella manifattura di Miami, e Don Pepin Garcia Black Edition e Cuban Classic, nonchè le serie maduro delle altre due linee don Pepin prodotte nella manifattura di Estelì. Esistono anche due linee di sigari rilasciati in numero limitato per edizioni speciali, che portano il nome di My Father ed El Centurion.
Va anticipato che per le sue produzioni, il gruppo utilizza totalmente foglie nicaraguensi; partendo dalla linea Vegas Cubana infatti troviamo già sigari puri, con belle capas di varietà Habano Rosado, di introduzione relativamente recente ma sempre più usata dai produttori nicaraguensi. Questa linea è composta vitolas di media forza, con piacevoli note di terra e cuoio, speziati sul finale, ma che tendono ad appiattirsi leggermente in corso di fumata.
La linea Cuban Classic invece, la prima prodotta in Nicaragua dal gruppo, punta tutto sulla forza, con una ligada generosa nelle proporzioni di ligero, che penalizza un po' la paletta aromatica ma che soddisfa i palati amanti dei toni decisi.
Entrambe queste linee sono caratterizzate, come del resto gran parte della produzione Don Pepin, e in linea più generale delle produzioni del caribe, da un vitolario composto da moduli di cepo generoso.
In un successivo articolo tratteremo le altre "etichette" afferenti al gruppo.

20 marzo 2012

Un grazie dal GOLDEN Cigar Blog!

Ci sono miracoli che si avverano anche in questi tempi di crisi profonda e di sfiducia che sembrano allontanarci e chiuderci in piccole bolle di isolamento.
Ci sono piccole passioni che partono in sordina, davanti a un pc, con un sigaro tra le labbra e l'idea di mettere in rete, sostituendo la penna al mouse, una passione, aldilà di ogni elitarismo e con la voglia di condividere.
Ci sono blog come il nostro, che pian piano acquistano la forza e la capacità di farsi leggere, come un bel romanzo a più voci, una Commedia umana, passionale, corale che voi lettori avete fatto crescere con i vostri voti, le letture, i commenti, le condivisioni, i suggerimenti. Un grande laboratorio al quale noi abbiamo dato il la e voi lettori, come il sole che bacia le piante di tabacco laggiù nella Isla Grande e nelle nostre terre di Toscana e Campania, avete dato la possibilità di crescere e fruttificare sempre di più...fino ad arrivare al primo posto tra i siti più amati...
Vi ringraziamo di cuore e utilizziamo questo traguardo come uno spartiacque per darci nuove mete, nuovi obiettivi, nuove sfide da completare con il vostro affezionato seguito...
Grazie a voi tutti, lettori aficionados che ci avete portato oltre l'arcobaleno e ci fate sognare di riuscire sempre più a darvi informazioni e novità succose, sempre voluttuosamente avvolti, voi e noi (per citare un poeta aficionado, Eugenio Montale), nel fumo dei nostri sigari.
Grazie a tutti dallo staff del Cigar Blog!

Grandi Fumate: Cohiba Robusto Reserva 2003

PRIMA DELL’ACCENSIONE
Capa colorado , setosa e di colore uniforme.  venature impercettibili sia alla vista quanto al tatto.
Da spento forti odori di frutta secca (sinceramente non so distinguere quale) e un pizzico di vaniglia che lascia presagire sapori ed aromi splendidi.
Riempimento perfetto e chiusura della testa impeccabile,   ottimamente umidificato (67% umidità relativa e circa 17 gradi c°). Box code EAR DIG 02 acquistato all’Isla Grande ..primo batch.
ACCENSIONE
Al formarsi della prima brace aromi di legno.
Alla prima boccata mi colpisce un’incredibile Fortaleza di almeno 4/5: inaspettata per un sigaro di ormai quasi 10 anni e specie da un Cohiba.
PRIMO TERCIO
La combustione è perfetta …il tiraggio sublime. Cenere grigio chiarissima quasi bianca, il che fa pensare ad un avanzato e quasi completo 1° anejamento e ad una conservazione perfetta.
I sentori di frutta secca percepiti prima dell’accensione ormai sono chiari e decisi, ma la vaniglia è ormai scomparsa.
Ritorna una Fortaleza 2/5
SECONDO TERCIO
La Fortaleza riprende su ¾ e comunque la fumata diventa decisamente soave. Sempre frutta secca ma ricompare la vaniglia accompagnata da una netta nota di sapidità….c’è anche qualcosa che mi ricorda le mandorle tostate…
Non noto evoluzione ma una splendida stabilità di aromi
ULTIMO TERCIO
Nessuna nota diversa dal secondo tercio.
 Unica differenza avverto un aroma sino ad ora sconosciuto..che sia quel “pane tostato” di cui a volte leggo e che solo adesso forse capisco?
Il tutto è accompagnato da  un immane dispiacere per l’avvicinarsi della sua fine….
CONCLUSIONI
Positivamente meravigliato della SPLENDIDA fumata; un sigaro …d’altri tempi! Mai un’asprezza, mai un bruciore sulla lingua, mai una pecca di combustione o tiraggio. Un puro che rende omaggio all’ anilla che porta e che conferma pienamente la dicitura “RESERVA”.
Ma fra altri 5 anni cosa dobbiamo aspettarci? Spero, ottimisticamente, di poterlo condividere…
GIUDIZIO: 96/100

19 marzo 2012

A Vicenza si fuma con il Cigar Club "El Puro"


Il Circolo Culturale “El Puro” di Vicenza nasce alla fine del 2002, dall’aggregazione spontanea di una decina di appassionati del mondo del sigaro. Il circolo, che conta oggi un numero di soci ben maggiore, ha tra le attività principali quella di diffondere all’interno della città di Vicenza la cultura del sigaro.
Il direttivo comunica abitualmente  il calendario degli eventi e delle attività in forma trimestrale, abbina la cultura del sigaro a delle attività che possono essere la pesca, la gastronomia, serate sorseggiando liquori,whisky o rum e frequentando ristoranti dotati di sala fumatori.
Un altro esempio recente delle nostre attività è una bellissima gità che abbiamo organizzato l'anno scorso nelle Langhe tra tartufi e barolo, dalla quale siamo rimasti tutti molto entusiasti e che ripeteremo anche quest'anno.
Oltre che a queste attività, periodicamente i soci  si riuniscono per fumare lo stesso sigaro al fine di valutarlo e scambiare opinioni.
Oggi il Circolo Culturale “El Puro” ha trovato la sua nuova sede ed il prossimo venerdì 23 marzo ore 20.30, nel centro storico di Vicenza in Contrà Cantarane 8, tutti i soci e non soci inaugureranno impregnando i bei soffitti lignei settecenteschi con l'aroma del tabacco. Quale migliore occasione, per chi non l'avesse ancora fatto, di conoscere il nostro nuovo luogo d'incontro.
Durante l'incontro inaugurale, attorno ad un buffet, brinderemo a questo nuovo capitolo della nostra storia, per poi assaggiare  il celebre e raro" La Escepcion Selectos Finos" ed. reg. Italia (vitola Parejos -38x166- distribuita in soli 2000 box da 25 pezzi - La nostra è la num.995 - LEM NOV 2011), nome che un tempo marcava le migliori realizzazioni di Josè Gener. Nell'ottocento Josè creò una manifattura che chiamò La Escepcion (invece di La Excepcion, termine corretto) dove iniziarono ad essere prodotti in seguito anche gli Hoyo de Monterrey.
La quota di partecipazione alla serata è fissata in 15 € , sigaro incluso (20 € per i non iscritti al club), raccomando di comunicare la propria adesione entro mercoledì alla mail:  segreteria@elpuro.org

E allora amici del Cigar Blog...noi ci saremo sicuramente, vi aspettiamo a Vicenza per festeggiare insieme a loro e con un grande puros, un evento così importante! 

Grandi Fumate :RAMON ALLONES CELESTIALES FINOS – EXCLUSIVO ASIA PACIFICO

PRIMA DELL’ACCENSIONE
Capa colorado claro opaca e sottilissima. Venature impercettibili. A crudo sentori di fieno e frutta secca. Ben umidificato (68% umidità relativa e circa 14,5 gradi c°.
Buon riempimento e ottima fattura. Il cuno riporta EOG MAY 09 Size 46x 137 vitola de galera Britanicas (Perfecto)

ACCENSIONE
Subito chiarisce il suo carattere e la tipicità di marca: è un R.A.! Speziato ma anche legno dolce e un po’ di piccante . Cenere grigio chiara con venature scure. Abbastanza friabile.

PRIMO TERCIO
Il tostato comincia a farsi sentire nonostante la giovane età. Il fieno che si percepiva a crudo ora è presente in sottofondo. Mandorle dolci. Ciò che più soddisfa è il grandioso tiraggio e la perfetta costruzione. Fortaleza 2/5

 SECONDO TERCIO
Un insieme di aromi pervade e riempie tutto il palato. È molto soave ma contemporaneamente complesso e ben strutturato. Una ligada che sicuramente è stata scelta con molta cura e l’è stato permesso un giusto periodo di maturazione prima di essere usata per questo splendido avana. Il tostato è eccezionale e talmente caratterizzante che con difficoltà riesco a individuare gli aromi che contiene. Pepe nero certamente. Fortaleza 1/5

ULTIMO TERCIO
Sale la Fortaleza che raggiunge uno splendido 4/5. Ormai è una fumata maschia ma matura, degna di un avana di almeno 10 anni! Mi brucio orrendamente le dita!!! Ma ne vale la pena: nessuno bruciore in bocca , assenza completa di qualsiasi pizzicore fastidioso sulla lingua che, a questo punto, sarebbe più che normale. Ah! Se avessero usato questi tabacchi per un Sublime……

 CONCLUSIONI
Mi ritengo fortunato di poter ancora godere della fumata che offre questo eccellente sigaro. Purtroppo ormai quasi introvabile, ne ho notizie solo su pochissimi siti australiani. Ramon Allones si conferma una delle marche migliori a mio parere, anche se quando produce legade destinate a sigari “EXCLUSIVO” supera se stessa! Ne abbiamo sicuramente prova con lo splendido RAMON ALLONES PHOENICIO 30TH EXCLUSIVO LIBANO, anche questo ormai introvabile (un eccezionale sublime!). Come già detto mi meraviglia in particolare per ciò che riesce ad offrire vista la sua giovane età, ma è davvero fantastico. Il pepe nero è sempre presente ed il tostato si lega splendidamente a questa spezia. GIUDIZIO: 94/100

18 marzo 2012

Grandi Fumate: FUENTE FUENTE OPUS X – ROBUSTO 2008

PRIMA DELL’ACCENSIONE
Capa claro, lucidissima e setosa …quasi impercettibile al tatto.
Le venature sono chiarissime sin nei minimi particolari, ma è come se fossero dipinte…non ve n’è traccia al tatto.
Da spento un odore immenso di miele e zagare riempie le narici. Riempimento e costruzione sono davvero perfette!
Ben umidificato (65% umidità relativa e circa 16,5 gradi c°) .
Naturalmente non c’è traccia alcuna del cuno, conosco solo la data di produzione del sigaro (2008) e la data di raccolta del tabacco (1997)
Provenienza: CASA FUENTE REP. DOMINICANA

ACCENSIONE
Sin dai primi puff giungono al palato aromi speziatissimi.
La palette aromatica incontrata in questi primi minuti è eccezionale…sembra di essere in un mercato delle spezie.
La dolcezza e la complessità di questo sigaro dominicano è inenarrabile.


PRIMO TERCIO
La combustione e specialmente il tiraggio sono eccezionali anche se il sigaro è riempito all’inverosimile, ma la costruzione perfetta permette una fumata senza bisogno di alcuna correzione e con boccate pienissime di fumo denso e pastoso: impensabile per un cubano nelle stesse condizioni!
Il tostato comincia a far capolino nella fumata ma il miele e la cannella sono preponderanti permettendo una soave armonia di profumi e un gusto incredibile. Davvero pregnante.
La cenere è chiarissima quasi bianca e compatta. Grande qualità di tabacco…lunga maturazione prima di essere torceato: a quando dei cubani che solo a distanza di tre anni dalla costruzione abbiano queste caratteristiche?


SECONDO TERCIO
La cannella si fa sempre più avanti avvolgendo il resto dei profumi con la sensazione di tostato ancora più presente ed uno splendido pepe nero!
La fumata risulta sempre più complessa e strutturata e il miele si affievolisce.
La combustione rasenta l’eccellenza. La Fortaleza è sempre più potente supportata da un tiraggio ottimo.


ULTIMO TERCIO
Il tostato pervade interamente la fumata, ma è dolcissima ed infatti il miele ritorna prepotentemente accompagnandomi sino all’ultimo puff.
La Fortaleza si è ormai assestata e il fumo risulta sempre più pungente e pieno di spezie…eccellente!
Si fanno avanti frutta secca, in particolare datteri.


CONCLUSIONI
Era un po’ di tempo che non provavo questo splendido puro. Si, puro! Infatti prima dell’uscita sul mercato di alcuni pregevoli esperimenti (ma rimangono tali) da parte di produzioni ecuadoregne e nicaguarensi, l’OPUS X era l’unico sigaro a poter vantare questo appellativo negli ultimi 10 anni. A mio parere rimane il solo che può contrastare l’egemonia degli avana. Ma non solo! L’opus x , per fattura, costruzione, tiraggio e combustione posso assicurare che “fa le scarpe” a tanti cubani in circolazione e continua ad essere uno dei miei 5 sigari preferiti in assoluto. La complessità degli aromi e questa incredibile struttura di sapori , ove il miele e la cannella comandano, non ho potuto apprezzarli in nessuno puro cubano. E’ un grande sigaro, che ormai da più di 5 anni fumo regolarmente: non delude mai! La qualità è vicina alla perfezione: il FUENTE FUENTE OPUS X RESEVA DE CHATEAU VINTAGE 1995…ma questa è un’altra storia che spero di potervi raccontare a breve……

GIUDIZIO: 98/100

Uno yankee alla corte dei puros. 4. Twain italico

Mark Twain visitò anche l'Italia, nel 1867, e ovviamente non poteva non informarsi sui sigari locali. Il può soggiorno toccò soprattutto Firenze, città che apprezzò in maniera particolare per il clima e la cordialità degli abitanti. Ecco cosa ebbe a scrivere della sua esperienza da fumatore dei sigari del neonato Regno d'Italia:

"Ho passato bel tempo in Europa, visto che il Continente ha dei sigari che non fumano nemmeno i più inveterati strilloni di New York. Me ne sono portati dietro alcuni, l'ultima volta, e non voglio farlo più.
In Italia, come in Francia, il governo è l'unico produttore di sigari. L'Italia ha tre o quattro marchi nazionali: il Minghetti, il Trabucco, il Virginia, e un sigaro molto grossolano che è una modifica del Virginia. I Minghetti sono grandi e affascinanti, costano tre dollari e sessanta centesimi al mazzo, e potrei fumarne cento in sette giorni e godere di ognuno di essi. Il Trabucco mi piace comunque, anche se non ricordo il prezzo. Per quanto riguarda il Virginia, è un sigaro che si deve imparare ad apprezzare, nessuno parte con un apprezzamento innato per essi. Sembra una coda di topo, ma di certo si fuma meglio, come alcuni pensano. Ha un gusto duro, si tira molto a scoprirlo, e lascia una nube pesante, senza costruzione ed evoluzione.
C'è, poi, un tabacco autoctono, utilizzato dai contadini italici. E' secco
e nero, e assomiglia a foglie di tè. Il tabacco stesso è a buon mercato, ma non è poi male".
(continua...)

27 Marzo a Bergamo si fuma Bolivar

17 marzo 2012

Uno yankee alla corte dei puros. 3. Diabolici puff

Ecco qualche brano di Twain dal suo divertente saggio "Sul tabacco" che ci dice qualcos'altro sull'umorista e sul suo rapporto con i sigari:

"Ragazzetti di 25 anni, che hanno un'esperienza di sette anni, provano a dirmi che cosa sia un sigaro buono e cosa non lo è: a me, che non ho mai imparato a fumare, ma ho
sempre fumato; a me,
che sono venuto al mondo alla ricerca di una luce.
Nessuno può dirmi quale sia un sigaro buono - per
me. Sono l'unico giudice. Le persone che conosco
dicono che io fumo i sigari peggiori in tutto il mondo. Portano i loro sigari personali quando vengono a casa mia e tradiscono
un sovrumano terrore
quando offro loro un sigaro, dicono bugie e corrono via per impegni che non hanno, e tutto perché sono terrorizzati dal mio box.
Ora, vorrei che osservaste ciò che può fare la superstizione, assistita dalla nomea di un uomo.
Avevo dodici amici intimi a cena. Uno di loro era noto per i sigari costosi e raffinati come lo ero io per quelli economici e pestilenziali. Andai a casa sua per invitarlo e, quando nessuno guardava, presi in prestito una bella manciata dei suoi sigari più cari; sigari che costavano quaranta centesimi a testa e con etichette intrecciate in rosso e oro a simbolo della loro nobiltà. Rimossi le anillas e misi i sigari in un box con il mio brand preferito marchiato sopra - un marchio che quelle persone conoscevano tutti, e che faceva intimorire come gli uomini sono intimiditi da un'epidemia. Gli amici presero questi sigari quando furono offerti alla fine del pasto, li accesero e
lottarono duramente con essi - in un silenzio cupo,
poiché il buonumore era morto quando i temuti sigari erano entrati nella loro visuale -
ma la loro forza d'animo
resse per un breve periodo, poi porsero le loro scuse e uscirono, calpestandosi le caviglie in modo indecente. La mattina dopo, quando sono uscito ad osservare i risultati, i sigari giacevano tutti tra la porta d'ingresso e il cancello. Tutti tranne uno - che stava nel piatto di quell'uomo che avevo "depredato". Una o due boccate era tutto ciò che era riuscito a fumare. E quello che mi disse poi fu che un giorno avrei ricevuto una pistolettata per colpa di questi sigari che fumavo".
(continua...)

Cigar Friendly: Hosteria "Del Vapore" (Carobbio degli Angeli-BG)


Torna a richiesta una delle rubriche sulle quali punteremo di più nei prossimi mesi, quella dedicata ai locali "cigar friendly" dove l'aficionados sarà sempre un ospite d'onore!
È il caso della Hosteria Del Vapore, del nostro amico Paolo Berzi, grande intenditore di vini e ricercatore dei migliori prodotti della tradizione gastronomica italiana.
Locale all'interno di un antica cascina del 1600,riaperto ad inizio 2012, dopo una ristrutturazione minuziosa, che ci ha regalato un ambiente ricco di fascino e di tradizione e sopratutto una bellissima Cigar Room, dove rilassarsi nel dopo cena, fumando il vostro amato sigaro, avendo tra le mani un distillato tra la vastissima scelta del locale.
Piatti della tradizione bergamasca, ma anche pregiati salumi e formaggi degni di un bistrot francese,grande selezione di vini lombardi e nazionali
Vi consigliamo di farvi accompagnare in un menu degustazione e dopo una scorpacciata di antipasti che offrono migliori salumi, una squisita bufala campana e assaggini di tutti i tipi, provate le ottime paste rigorosamente fatte in casa, dai tortelli ai casoncelli, per passare ai gnocchi di castagne e castelmagno, il menù continua con una fantastica tagliata di black angus, uno dei piatti di forza della casa, accompagnata da particolarissimi sali, provenienti dai più disparati luoghi del mondo, l'alternativa, una tipica punta di vitello ripiena, servita con polenta o piatti a base di selvaggina a secondo della disponibilità
Se ancora non sarete pieni, vi lascerete tentare dai dolci proposti da Stefano abbinati magari ad un insuperabile Passito Giallo del nostro carissimo amico Biava, uno dei vini per i quali vale la pena vivere!
Assaporato uno dei caffè della selezione proposta, potrete finalmente trasferirvi nella Cigar Room, dove troverete dei comodi divanetti e poltroncine e un ambiente accogliente, circondato dai quadri degli aficionados più famosi e dalle frasi sui muri, tra le quali spiccano le parole del maestro Zino Davidoff, sulla passione per i sigari.
Un locale assolutamente consigliato a tutti gli amici aficionados, sia per la room, che per l'elevata qualità e ricerca dei prodotti proposti.
Anche il conto risulta onestissimo e ampiamente alla portata, sopratutto se vi presenterete a nome degli amici del Cigar Club Bergamo, che a breve proporranno in questo locale, una serie di tre serate per solo dieci fortunati, dove verranno fumati i migliori puros cubani attualmemte in produzione e dei sigari vintage, ad oggi introvabili.
Per chi non fosse di Bergamo, uscita al casello di Grumello-Telgate, seguite le indicazioni per Carobbio degli Angeli, girate a destra all'altezza del semaforo della Cicola e in pochi minuti sarete a tavola!
HOSTERIA "DEL VAPORE"
Via Alessandro Manzoni,2
Carobbio degli Angeli (Bergamo)
Tel 035.953401
Titolare Paolo Berzi

16 marzo 2012

Il neofita e i sigari toscani

estrapolo questo articolo da un post che ho pubblicato alcuni anni fa sul forum di fumare la pipa, aggiornandolo con le novità che il mercato ha proposto negli ultimi anni (alcune di queste sono edizioni limitate quindi non se ne assicura la continua reperibilità).
AGGIORNATO ad AGOSTO 2014
per prima cosa vediamo quali sono i sigari toscani:


Sigari "interi":

15 marzo 2012

Uno yankee alla corte dei puros. 2. Lo scrittore e il presidente aficionados



Un uomo di grande spirito come Twain, tuttavia, non aveva un gran senso degli affari. Fu l'amicizia e la comunanza della grande passione per i sigari con Ulysses S. Grant a fargli compiere un'azione strategica di vendita.
Pochi uomini nella storia americana sono stati più strettamente associati con il sigaro della grande celebrità del tardo XIX secolo, Ulysses S. Grant, il diciottesimo presidente degli Stati Uniti. Prima famoso come il generale dell'Unione che aveva messo l'esercito confederato in ginocchio, Grant, per i due mandati presidenziali che tenne, fu quasi sempre caricaturato, dipinto, scolpito, o fotografato con il suo amato sigaro. In effetti, verso la fine della guerra, quando Grant subì un attacco particolarmente grave di depressione, scrisse che era così infelice che non riusciva a "mangiare né la prima colazione, né la cena" e che "non aveva fumato nemmeno un sigaro."
Si diceva che Grant fumasse 20 sigari al giorno. La sua abitudine aumentò durante la guerra civile, dopo la battaglia di Fort Donelson nel Tennessee a metà febbraio 1862. Come avrebbe poi detto al generale Horace Porter, "Sono stato un fumatore leggero precedentemente all'attacco a Donelson. Nei racconti pubblicati sui giornali, ero stato rappresentato come un generale che fumava un sigaro nel bel mezzo della battaglia, e molte persone, pensando, senza dubbio, che il tabacco fosse il mio principale conforto, mi mandavano box interi dei marchi più scelti. Ne ricevetti qualcosa come 10.000! Ho dato via tutto quello che potevo eliminare, ma con una tale quantità a portata di mano naturalmente ho fumato più di quanto avrei fatto in circostanze ordinarie, e ho continuato l'abitudine da allora".
Quando il generale aveva deciso di correre per la presidenza, il suo gusto per i sigari fu utilizzato come parte della sua campagna, e fu anche immortalato nella canzone della campagna del 1868, "Uno che fuma il SUO sigaro". I Democratici, altresì, cercarono di utilizzare la passione di Grant contro di lui. Una delle loro canzoncine aveva, tra l'altro, il verso "Fumo la mia schifezza e bevo il mio gin, giocando con i soldi del popolin".
Le sue "Memorie personali", un'autobiografia focalizzata principalmente sulle azioni del generale durante la guerra civile americana, furono da lui composte con l'aiuto dell'amico Mark Twain, mentre Grant stava morendo di un cancro alla gola, nel 1885. Lo scrittore mantenne la promessa fatta all'amico di pubblicarne i due volumi.
Twain creò un sistema di marketing unico per l'epoca, studiato per raggiungere milioni di veterani con un appello patriottico. Diecimila venditori percorsero il Nord America, seguendo un piano di vendite che Twain stesso aveva ideato, con l'aiuto di molti veterani che erano vestiti con le loro vecchie uniformi. Si riuscì, in questo modo, a vendere 350.000 set dei due volumi a prezzi a partire da 3,50 a 12 dollari(a seconda della rilegatura). Ogni copia conteneva quella che sembrava una nota scritta a mano da Grant stesso. Alla fine, la vedova Grant, Julia, intascò circa 450.000 dollari.
(continua...)

14 marzo 2012

Slow Smoke Santerno: serata Cuba VS Nicaragua - I risultati

Come anticipato sul blog nei giorni scorsi, ieri sera, con i soci del club Slow Smoke Santerno, si è svolta la serata Cuba VS Nicaragua, presso il ristorante Anonima Fornelli di Imola.
La serata prevedeva 2 sigari, quasi omologhi come vitola, un CAO Criollo Pampa (102x40) e un Diplomaticos no.5 (102x42), in abbinamento a cioccolato Domori Criollo (5 diverse selezioni) e Marsala Vergine Buffa.
Ma veniamo al confronto fra i sigari, entrambi del 2007, invecchiati nelle medesime condizioni, quindi il più possibile omologhi dal punto di vista delle variabili che non siano il tabacco e la torcida, per forza di cosa diverse. Parliamo altresì di due sigari puri, 100% nicaragua il CAO, 100% cuba il Diplomaticos. Abbiamo quindi ritenuto significativo il confronto, benchè sia difficile riportare ad oggi le medesime impressioni sugli stessi sigari non invecchiati, poichè mentre cuba in questi 5 anni non ha avuto importanti incrementi qualitativi, probabilmente i sigari nicaraguensi sono migliorati in maniera importante e trasversalmente nelle diverse marche.
Detto questo, la domanda che tutti si porranno è chi ha vinto? meglio cuba o nicaragua? nel complesso, il sigaro cubano ha rivelato una marcia in più, gli aromi erano più intensi (NB intensi, non complessi), e il sigaro era forse nel suo picco di qualità nella curva d'invecchiamento, il CAO invece, dopo 5 anni presentava già toni che un cubano presenta dopo 10 anni e oltre d'invecchiamento, e su un formato di quel tipo il sigaro probabilmente era leggermente in fase calante.
I primi puff del CAO hanno infatti rivelato una leggera nota amara tipica dei sigari vintage a inizio fumata, rapidamente scomparsa per lasciare posto a note decisamente più sapide e gradevoli.
Tornando al confronto diretto, il Diplomaticos è sicuramente stato migliore come evoluzione, oltre che come intensità aromatica, mentre il CAO ha vinto per quanto riguarda la complessità e l'equilibrio fra i diversi aromi, oltre che per la qualità di costruzione, decisamente superiore, ma questo era quasi scontato.
In definitiva, il Diplomaticos ha raggiunto un maggior gradimento, ma con pochissimo scarto rispetto al sigaro nicaraguense, cosa che ci fa presagire nel prossimo futuro una bella diatriba sotto il profilo della qualità fra i due paesi produttori, ricordando anche che in questo confronto parliamo di CAO, che pure nella linea criollo esprime una buona qualità, ma che non è fra i top brand nicaraguensi.

27 Marzo a Bergamo: A cena con Bolivar

Carissimi Amici, ritornano le grandi serate insieme al Cigar Club Bergamo!
27 Marzo 2012 ore 20.30 presso "Trattoria la Fricca" Via A.Previtali,18 Bergamo, Aperitivo e cena, tutto curato nei minimi dettagli come è nel nostro stile!
Per l'occasione fumeremo un havana "particolare" non presente sul mercato italiano, l'unico in produzione regolare da Habanos in questa vitola "Francisco" (143x44), il Bolivar Coronas Extra, un sigaro che ogni aficionados dovrebbe avere nel proprio humidor.
Per una recensione completa, vi rimando ad un articolo tratto dal nostro Cigar Blog: http://cigarevents.blogspot.com/2011/12/fumiamo-insieme-bolivar-corona-extra_17.html

menù della serata
tartine di sormontè e finger food di caprese
servito con brut segnana
Flan di spinaci con speck dell’Alto Adige
Ravioli fatti in casa di brasato al vino rosso
con burro di malga e salvia
Buttera americana Black Angus alla griglia
serviti su pietra ollare con contorno di patate
Torta di cioccolato con crema Inglese
vino di servizio: aglianico az.fremondo

Prezzo All inclusive(Aperitivo-Cena-Sigaro-Distillato) :
soci 65,00 Non soci 75,00
25 posti disponibili
Evento per solo fumatori
Dress code: abbigliamento informale

Per info e prenotazioni: cigarclub035@libero.it

13 marzo 2012

Grandi Fumate: Partagàs Grand Pyramid 160° aniversario humidor

Vi riporto oggi le impressioni di fumata uno dei migliori sigari cubani (NB Cubani, perchè di extracubani sicuramente ne ho fumati di migliori, pochi in realtà ma superiori come qualità complessiva) che io abbia fumato: il Partagàs Grand Pyramid, contenuto nell'humidor commemorativo prodotto per il 160esimo anniversario dalla fondazione del marchio Partagàs.
Un formato Rodolfos, figurado dalle dimensioni di 180 x 54, prodotto per la prima volta nel 2004 per San Cristobal de La Habana (il Muralla nell'humidor V aniversario, riprodotto poi con lo stesso nome nel 2006 in esclusiva per La Casa del Habano). Questa Vitola, prodotta nel 2005 in occasione, appunto dell'anniversario di Partagàs, è stata poi rivisitata in altri marchi per edizioni speciali, come il Super Allones di Ramon Allones ed reg. Canada 2011, e il Gran Belicoso di Bolivar, in edizione Colecciòn nell'anno precedente.
Un formato sicuramente importante, ed imponente, che condivideva il prezioso humidor con un deludentissimo (per quel tipo di edizione) robustos extra (dobles 155x50) che come qualità complessiva non superava un D4 in produzione regolare.
Il Rodolfos invece si è rivelato di eccellenza assoluta, con una evoluzione impressionante, assolutamente atipica per un sigaro di quel diametro, dove non mancavano generose porzioni di ligero. La fase iniziale, forse per la lunghezza di tutto rispetto del cannone, si presentava lieve, con aromi variegati e ben equilibrati di fieno maturo, terra e frutta secca, sostituiti da toni di legno più spiccati sulla parte centrale e ancora da note di caffè e cacao sul finale.
La forza è cresciuta costantemente fino a diventare imponente sul finale, la combustione e il tiraggio perfetti, direi quasi anomali per un cubano di quelle dimensioni, hanno coronato un'ottima fumata che già si presagiva dalla bellissima capa colorado con toni rossi e molto luminosa che avvolgeva questo fantastico puro. La descrizione di questa fumatarisale al 2008, il sigaro aveva quindi 3 anni di invecchiamento, e sicuramente aveva ancora ottime potenzialità da esprimere. "Partagàssiano" nell'anima, un grandissimo puro che ha rivelato fino in fondo le potenzialità di questa gloriosa marca, spesso purtroppo appannata dall'incostanza produttiva tipica della gestione "centralizzata" delle produzioni cubane.

11 marzo 2012

Fumiamo insieme : Partagas Habaneros

Torno dopo un po' di assenza per recensirvi un sigaro fumato ieri sera, il Partagas Habaneros. Una fumata tanto gustosa quanto "casuale".

Qualche sera capita di aver voglia di certe sensazioni, momenti in cui di andare a dormire non è ancora giunta l’ora. Momenti in cui forse certi formati impegnativi non sono appropriati, in cui si vorrebbe solo assaporare un sigaro in tranquillità.
In momenti come questi il proprio personale humidor puó regalare gradite sorprese. Ieri sera il mio humidor di fortuna (un contenitore di plastica ermetico con spugnetta…) mi ha proposto un piccolo sigaro: Partagas Habaneros. Il formato di certo non è quello delle grandi occasioni. Vitola Belvederes (Short Panetela), 125mm di lunghezza per un diametro 39, ma il carattere è quello di un autentico partagas.

All’olfatto il sigaro dimostra tutto il tuo carattere, con note speziate piuttosto marcate. Il sigaro emana un profumo persistente, che rimarrá anche durante la fumata.
Una volta acceso il piccoletto si dimostra un vero partagas, lasciando in bocca un sapore forte e persistente, di certo differente rispetto agli altri sigari di pari formato.
Il Partagas Habaneros risulta realizzato in maniera eccepibile, garantendo un tiraggio assai facile e una combustione regolare. Si è spento solo perché ho smesso di tirare in quanto distratto dallo scrivere questo post!
Il primo tercio denota una certa piccantezza, a cui peró si affiancano gradite note dolci, forse dovute al piccolo formato.
L’evoluzione è corposa e lineare, con un chiaro crescendo nel sapore e nella consistenza. Le note di cuoio si fanno via via più forti nel secondo tercio, affiancandosi al piccante tipico dei partagas.
L’ultimo tercio rappresenta una degna conclusione, lasciando in bocca un gusto assai sapido. In questa fase è cruciale fumare a piccole tirate, in quanto il rischio di surriscaldamento è elevato, di nuovo a causa del diametro ridotto.

In conclusione, un sigaro assai piacevole, per una mezz’ora circa di fumata dal carattere deciso, forse più impegnativa di quello che il diametro lascerebbe presupporre. A mio parere è un sigaro appropriato per un momento di relax a fine giornata, a patto però di dedicargli la dovuta concentrazione. Senza dubbio da considerare nella propria collezione.

10 marzo 2012

50 mila volte grazie!!!

Carissimi lettori, abbiamo raggiunto le 50 mila visite al blog, in nemmeno 10 mesi di attività, sono certo di interpretare il sentimento di tutto lo staff nell'esprimere la nostra gratitudine a voi che ci seguite ogni giorno, per questo importante traguardo, che ci da nuova linfa e nuovo slancio per arricchire e migliorare quotidianamente i contenuti del blog. Oltre a questo traguardo, sempre grazie a voi, in questi mesi abbiamo raggiunto ottimi risultati anche su Netparade, un sito che valuta la qualità e la popolarità di migliaia di pagine internet e blog. Abbiamo raggiunto ben 10 awards su un massimo di 12 conquistabili, fra cui primo sito in classifica assoluta, in un panorama vastissimo di siti di ogni genere ed argomento, diverse volte siamo stati primi di categoria, abbiamo ottenuto oltre 100 mila punti in un solo mese, e la popolarità nei motori di ricerca, nonchè la qualità rilevata sono al di sopra del 90%. Questi traguardi sono enormi se rapportati ad un "settore" di nicchia come può essere il fumo del sigaro, e grazie a voi che apprezzate il nostro lavoro, troviamo ogni giorno quel "placer de compartir", il piacere di condividere la nostra passione con tutti gli aficionados che ci seguono, e la voglia di continuare a farlo nel miglior modo possibile.

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...