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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

29 febbraio 2012

SEQUESTRATI 30'000 SIGARI CUBANI ALL’AEREOPORTO O’HARE DI CHICAGO

Funzionari delle dogane statunitensi dicono di aver sequestrato 30.000 sigari cubani spediti dall'Europa per l'aeroporto O'Hare International nelle ultime due settimane e ne stanno controllando altri 70.000, hanno il sospetto che anche questi ultimi provengano  da Cuba. Questo aumento  del "contrabbando popolare" è il più grande visto dai doganieri e dai funzionari della protezione di frontiera di Chicago.I funzionari dichiarano che presso l'ufficio di posta internazionale dell’aeroporto di O’Hare generalmente vengono sequestrati da 10 a 12 sigari alla settimana.

E' illegale importare qualsiasi prodotto cubano negli Stati Uniti senza una licenza dal Dipartimento del Tesoro USA.

David Murphy, direttore delle operazioni di controllo doganali per l’ufficio di posta internazionale di Chicago, ha ribadito “I nostri ufficiali di dogana e i funzionari presso la posta internazionale scoprono una gran quantità di contrabbando proveniente da tutto il mondo, ma è la prima volta che a Chicago abbiamo visto una così grande attività di contrabbando di sigari cubani".
Brian BelI, portavoce delle dogane Statunitensi, ha dichiarato: “I doganieri hanno confermato il sequestro di 30.000 sigari di origine cubana e ne stanno ancora smistando 70.000”.
I sigari sequestrati saranno distrutti, hanno detto i funzionari.
Un appassionato di sigari di Chicago è rimasto a bocca aperta quando ha sentito il gran numero di sigari sequestrati nelle ultime settimane.
"Wow!"  ha detto Neil Mehra, che ha proprietario di Hubbard & negozio di sigari di Stato per più di un decennio.
Alla domanda sul perché i sigari cubani sono così apprezzati, Mehra ha risposto che il clima e il terreno di Cuba sono perfetti per la coltivazione del tabacco. Inoltre, ha aggiunto, solo i cubani sanno come tirare un sigaro.
Mehra ha detto "Voglio dire che i cubani fanno i migliori sigari perché sono produttori di sigari da centinaia e centinaia di anni".
I funzionari attribuiscono questo aumento di contrabbando nelle ultime due settimane, ai cambiamenti  della normativa sulla sicurezza dei trasporti negli Stati Uniti, dopo l’intercettazione, del 29 ottobre,di due pacchetti dallo Yemen, verso alcune sinagoghe di Chicago. I pacchetti che contenevano esplosivi, sono stati scoperti su aerei di linea di Dubai e dell’ Inghilterra.
Bell ha affermato che “Dall’8 novembre, il Dipartimento della sicurezza della patria ha vietato la spedizione di pacchi di oltre 16 once sui voli passeggeri”. I funzionari credono che visto l’impossibilità dei contrabbandieri europei di inviare pacchetti verso gli Stati Uniti attraverso questi voli passeggeri, abbiano dovuto inviarli come posta su aerei da trasporto  che hanno voli meno frequenti.
Bell ha dichiarato che i doganieri hanno trovato un contenitore pieno  di scatole di sigari cubani sospetti.
Sempre Bell ha affermato"Abbiamo cercato su Google, come comprare sigari cubani, e abbiamo trovato diversi siti europei, e la maggior parte dei quali afferma di non avere alcuna difficoltà a spedirli  negli Stati Uniti. Alcuni sottoscrivono una dichiarazione di non responsabilità verso i venditori in caso di mancato recapito, nel caso in cui la merce è sequestrata dai funzionari della dogana statunitense”.
Nel negozio di Mehra e sua moglie Anu, a volte i clienti entrano per chiedere sigari cubani, ma i proprietari rispondono che i sigari dalla Repubblica Dominicana sono altrettanto buoni.
"E 'solo un’etichetta, come comprare una borsa Gucci più Guess," ha detto Anu Mehra.
Angelo Betts, 42 anni, ha asserito che una volta ha fumato un sigaro cubano dopo che un amico si è intrufolato ad Aruba. E ha appurato che la qualità fosse più forte e superiore rispetto ai sigari non cubani che fumava di solito.
Ci si è posti la domanda se il fascino dei sigari cubani non è aumentato dal fatto che sono illegali?
"Alcune persone, quando escono dal paese, acquistano sigari cubani di nascosto e alcuni lo fanno  solo per dire che hanno un cubano in casa", ha Betts.

28 febbraio 2012

Database Sigari personalizzato

Cari amici, dopo il post pubblicato nei giorni scorsi, sul metodo di ctalogazione dei sigri e delle fumate, mi sono arrivate diverse richieste su come creare un database o un elenco di puros, sia per la gestione del proprio humidor, sia (e soprattutto) per ricordare le proprie impressioni di fumata su un determinato sigaro in futuro.
Sto cercando di creare con access un database con interfaccia grafica che sia quanti più completo possibile, sulla falsa riga di quello che già sto utilizzando io ma più semplice da usare. Nell'attesa però vi segnalo un ottimo tool, che gli aficionados di lungo corso ricorderanno sicuramente in quanto era molto in voga 6-7 anni fa; si tratta di un software dedicato in lingua inglese chiamato Cigar Register, che permette di catalogare i sigari nel proprio humidor, e annotare anche le impressioni di fumata (per altro questa funzionalità è stata aggiunta di recente). Purtroppo la valutazione dei puros è limitata alla catalogazione (marchio, vitola, paese di origine, largo e cepo), alla data di fumata e ad un punteggio globale da assegnare, senza distinzione fra i diversi aspetti organolettici. Tuttavia l'interfaccia è molto facile da usare e il download è totalmente gratuito. Per chi fosse interessato trova il sito qui

News dall'Habanos Festival

Il Cuba Habanos Festival, il festival più grande del mondo sui sigari, è iniziato ieri a L'Avana.
Habanos ha annunciato un trio di nuovi sigari che verranno aggiunti al loro vitolario e verranno presentati appositamente per il festival

Ci sarà un nuovo Cohiba, con una nuova band e un tubo di alluminio, chiamato Cohiba Pirámides Extra, la prima piramide della linea di Cohiba, che non è un Edición Limitada Edition o regionale.

La band è molto lussuosa, con dovizia di particolari in oro e quello che sembra essere un ologramma. 

E sembra incorporare diversi elementi della band, molto ornata   
(e difficile da contraffare) che è già presente con grande successo nella linea di Cohiba Behike BHK.
Altra novità: il Romeo y Julieta Petit
Churchill.

Romeo y Julieta proporrà il nuovo
Petit Churchill, una versione più corta del più famoso Churchill, e inoltre quest'anno per la prima volta verrà proposta una versione riserva di questo formato, il Romeo y Julieta Churchill Reserva 2008

I sigari saranno presentati questa settimana durante il Festival, che si conclude il Sabato.



Fonte:Cigar Aficionado

il Festival del sigaro Habano

Cuba e il Festival del sigaro Habano
Dal 27 febbraio al 2 marzo a L'Avana si festeggia uno dei prodotti più famosi e pregiati di tutta Cuba, il sigaro. Va infatti in scena il XIV Festival del Habano. Che ne dite di approfittare dell'evento per staccare un po' la spina e concedervi una bella vacanza sotto il sole?
 
 
Festival dei sigari Habano 
 
Evento davvero unico, il XIV Festival del Habano in programma dal 27 febbraio al 2 marzo è uno degli appuntamenti di culto della capitale di Cuba. La manifestazione, nata per omaggiare gli Habano (i migliori sigari al mondo), ogni anno riunisce a L'Avana circa 1500 appassionati del tabacco provenienti da oltre 60 Paesi del mondo ed è capace di animare l'intera isola. Quest’anno poi la ricorrenza è ancora più significativa. Il 2012, infatti, segna il 520° anniversario della scoperta del tabacco da parte degli europei e l’arrivo del tabacco nel Vecchio Mondo. 
 
Programma del festival
 
Il festival avrà inizio con uno spettacolo musicale dal titolo Eclectic-us, durante il quale il cantante cubano Augusto Enriquez si esibirà in concerto accompagnato da Phil Manzanera, degli storici Roxy Music, e da Jack Bruce, degli altrettanto storici Cream. Il concerto si terrà nel celebre teatro Karl Marx.
 
Mercoledì 29, Serata del 520° anniversario: Sergio Torres, rinomato chef del ristorante Dos Cielos di Barcellona (Spagna), preparerà un piatto speciale nato dall'unione di ingredienti tipici spagnoli e cubani come frijoles o judías (fagioli) con prodotti tipicamente europei come funghi e tartufi. L'evento si terrà al Museo de Bellas Artes. 
 
Venerdì 2 marzo: il festival si conclude con una lussuosa Cena di Gala e la tradizionale asta di Humidor a favore del Sistema di Salute Pubblica Cubano. Leit motiv della serata è lo storico marchio di sigari cubani Romeo y Julieta, fondato nel 1875.
 
Per tutta la durata della kermesse i visitatori avranno anche l'opportunità di visitare la regione cubana di Pinar del Río (nella zona ovest dell'isola), il migliore territorio per la produzione del tabacco, oppure potranno imparare l'arte di arrotolare un habano in una delle tante fabbriche del centro de L’Avana. 
 
Cosa visitare a L'Avana 
Il lungomare Malecon, conosciuto anche come avenida Antonio Maceo, è forse il luogo che rappresenta meglio l'essenza della città. Il lungomare, che si sviluppa per una lunghezza di 8 chilometri, vi condurrà alla scoperta dei quartieri dell’Avana Vieja, del Centro Avana e del Vedado e del castello Chorrea che sorge alla foce del Rio Almendares. 
 
Il Faro del Morro. Eretto sul Morillo del Diablo, è considerato il simbolo della capitale ed è in assoluto il punto più panoramico dell'intera città. Costruito più volte fino ad assumere l'odierna struttura in pietra, conserva tuttora la lampada originale che da secoli illumina tutta L'Avana. Inoltre la costruzione ospita un piccolo museo, la Comandancia del Che (che espone vari cimeli del Che come le armi, la macchina fotografia, gli occhiali) e il Museo Monografico, dove è illustrata la storia della fortezza.
 
Plaza de la Catedral. E’ una delle piazze più dense di storia e di arte del centro storico, perfetta per una piacevole passeggiata. Da visitare: la Catedral de La Habana che per anni conservò al suo interno le ceneri di Cristoforo Colombo. 
 
E per chi ama l'eleganza e il buon gusto è consigliata una bella visita al Miramar, il quartiere che si sviluppa nei pressi della Quinta Avenida.
 
Avete voglia di un po' di sano divertimento cubano? Bene allora dirigetevi in Ave. 20 Miramar dove troverete la Casa de la Musica, un locale dove si può ballare accompagnati da ottima musica dal vivo.
 
E se non avete idea su dove alloggiare vi consigliamo di fare un giro a Varadero, la zona con i migliori hotel e resort dell'isola a soli circa 30 minuti di taxi da L'Avana.
 
Fonte:Tg24.com

27 febbraio 2012

guida ai sigari del caribe: il gruppo Rocky Patel 1

Parliamo oggi di un'ottima manifattura di sigari, con sede in honduras e facilities in altri apesi caraibici, una delle poche che "interpreta" il blending orizzontale e verticale nel migliore dei modi.
In linea generale va sottolineato come l'honduras sia ad oggi il paese che ricorre di più al blending nei sigari che produce, non essendo ancora in grado di produrre in quantità sufficienti ligero e foglie da fascia di qualità. Ricorrere al blending, non con l'intenzione di risparmiare (pratica assai diffusa) ma per colmare le lacune produttive di un paese ed ottenere un prodotto i alta gamma, non è assolutamente facile, richiede dedizione, e spesso il costo della materia prima è addirittura più elevato rispetto alla produzione autoctona.
Il gruppo afferente a Mr. Rocky Patel, fondato nel 1996, che commercializza in conto proprio anche la marca Indian Tabac (la prima prodotta), oltre che una vasta gamma di sigari col proprio nome, appartiene alla schiera dei blenders "nobili" del caribe, che riescono a proporre al mercato prodotti di assoluta qualità pur non producendo, di fatto, sigari puri nella propria gamma di prodotti. Il gruppo confeziona sigari in parte nelle proprie manifatture (di recente è stata aperta una nuova manifattura del gruppo anche in Nicaragua) in parte "appoggiandosi" a manifatture esterne fra cui quelle di Nestor Plasencia.
Chi vi scrive ha avuto occasione di fumare diverse produzioni di Rocky Patel (Indian Tabac in diverse varianti, le linee Decade, The Edge, Sun Grown e diverse linee Vintage), per il resto della gamma, non reperibile in Europa, si è fatto riferimento alle valutazioni ed ai rating su siti specializzati statunitensi.
Come di consueto partiremo parlando delle linee "di base", per il mass market, prodotte dal gruppo, per arrivare, nel prossimo articolo che pubblicheremo, a trattare i prodotti di alta fascia.
Come moltissimi produttori honduregni anche Rocky Patel ha i suoi "bundles", sigari economici venduti senza scatola, dove finiscono i tabacchi eccedenti (ma non per questo più scarsi) derivanti dalle altre produzioni, esiste una linea addirittura chiamata "Rocky Patel factory overruns", che assieme alle linee "Cameroon Especial" e "Corojo Especial" costituisce la gamma di bassissimo prezzo di questo marchio. Le 3 linee, elencate in ordine decrescente di forza, sono costituite principalmente da seco, quindi molto aromatiche.
Un gradino sopra ai bundles, come prezzo, ma mediamente migliore come qualità è la marca Indian Tabac, la prima prodotta dalle manifatture di Rocky Patel, fin dal 1996, suddivisa in 3 linee (Classic, Cameroon legend, e Box Pressed Super Fuerte), La prima abbastanza piatta e scarsamente apprezzata dagli aficionados europei, che prediligono invece le ultime due linee, la Cameroon Legend è caratterizzata da bassi livelli di forza ma eccezionale aromaticità (la tripa è composta esclusivamente da olor dominicano, che come noto è una vrietà che assolve in molte ligade la funzione di "seco"), mentre la serie Super Fuerte, all'opposto è caratterizzata da ottimi livelli di forza nicotinica, e da un blend relativamente complesso di foglie honduregne, nicaraguensi e della Costa Rica, che lasciano spazio anche a una discreta e variegata paletta aromatica. Esistono poi altre produzioni Indian Tabac, prodotte però in maniera discontinua: la LTD Reserve, che ricalca le caratteristiche della linea Cameroon Legend seppur con struttura aromatica molto più fine, grazie al preinvecchiamento dei tabacchi; la linea Fire invece, caratterizzata da tabacchi a tripla fermentazione, è avvolta in bellissime capas maduro ed offre fumate di buona intensità aromatica e ottimo corpo nicotinico, infine la curiosa (e in parte ridicola) split decision, con 3 tipi di sigari per scatola, tutti formato toro, avvolti in capas a doppio o triplo colore di tipo "barber pole" con strani accostamenti candela-claro-colorado-maduro, claro-colorado-maduro e colorado-maduro, di intensità nicotinica crescente.

24 febbraio 2012

Grandi Fumate: Partagas Piramide Ed. Lim. 2000

Inauguro questa nuova rubrica con un grande sigaro, di cui ho avuto la fortuna di fumare due esemplari provenienti da due box differenti, per altro sensibilmente diversi anche in dinamica di fumata, poichè uno dei due purtroppo si è rivelato eccessivamente pieno e con difficoltà di tiraggio. L'altra Piramide di Partagas EL 2000, di cui parlerò in questo post, invece si è rivelata una delle migliori fumate cubane che io abbia mai fatto, probabilmente seconda solo al Rodolfos, sempre di Partagas, contenuto nell'humidor 160° anniversario.
Per quanto la presentazione di entrambe le piramidi EL 2000 che ho fumato non fosse delle migliori, con capas ben tese ma non perfette, sebbene la foglia esterna colorado-maduro rivelasse una buona qualità del tabacco impiegato, la fumata ha rivelato una pienezza d'aromi eccellente, superiore rispetto ai migliori cubani d'alta gamma presenti sul mercato.
Toni terrosi dominanti per tutta la fumata lasciavano spazio ad aromi secondari cangianti che variavano nel giro di pochi puff, spaziando dal cuoio, al caffè, alle spezie e al cacao, la forza già discreta in fase iniziale è cresciuta in maniera costante e regolare senza mai assuefare il palato, i sapori dolci in ingresso hanno lasciato posto a una discreta sapidità che ha accompagnato il sigaro fin sul finale, senza mai rivelare note amare che pure mi aspettavo da un sigaro di corpo nicotinico importante qual'è stato questo figurado.
Nonostante la disposizione della capa, discreta ma non perfetta, abbastanza tipica di quel periodo produttivo, il sigaro non ha mai rivelato difetti di combustione, procedendo con un braciere regolare e a punta una volta scrollata la cenere (questo si è verificato anche in quello con difetti di tiraggio, pur essendo evidentemente riempito in maniera eccessiva).
Oltre all'ottima complessità ed evoluzione, una persistenza superlativa, con sentori nel palato che mi hanno accompagnato fino al giorno successivo, ha coronato questa splendida e memorabile fumata.

23 febbraio 2012

Fumare con metodo... una personale lista di "puff"

Apro questo post principalmente per rispondere a una curiosità ricorrente che i lettori mi rivolgono in privato, ovvero come sia possibile ricordarsi dei diversi prodotti che si sono fumati in passato in maniera precisa, spiegando il mio metodo personale, da cui magari qualcuno di voi può prendere spunto e crearsi una propria lista dei sigari fumati e realtive descrizioni.
questo tipo di strumento per quanto mi riguarda è utilissimo, perchè per mia indole tendo a sperimentare qualsiasi sigaro che non ho mai provato, quindi in prima battuta, per esempio, mi è utile confrontare la mia lista con le liste dei puros sui siti dei produttori, o con i listini AAMS, o ancora con i listini dei tabaccai esteri quando mi trovo fuori dall'Italia, per poter comprare sigari nuovi che ancora mancano al mio personale elenco di puros assaggiati. In seconda battuta questo metodo è utile per riscontrare differenze di qualità di uno stesso sigaro negli anni, evidenziando tendenze di cambiamento, o semplicemente incostanza produttiva di una marca o linea di prodotto, e per una svariata serie di confronti diretti o tendenziali che sono utili per un appassionato.
Chiedendomi perchè quando ci vendono il pacchetto Microsoft Office ci sia sempre dentro anche un software apparentemente inutile come Access, una volta l'ho aperto ed ho pensato di sfruttarlo proprio per la catalogazione dei sigari, creando un database, che oggi conta quasi 950 sigari (non tutti diversi alcune vitolas sono le stesse catalogate in diverse annate), per ricordarmi nel dettaglio i puros che mi sono "passati fra le labbra", si possono creare elenchi più semplificati anche con excel o altri fogli di calcolo, tuttavia access risulta sicuramente più completo e versatile.
I record da compilare, presenti nel database sono sostanzialmente quelli presenti in una valida scheda di degustazione (vedi figura), utilizzare un DB access richiede perciò un minimo di pratica con i parametri di degustazione, ma dall'altra parte consente di calcolare in automatico il punteggio complessivo attribuito a un sigaro ed il suo rapporto qualità/prezzo, nel caso specifico per altro ho applicato anche un "correttore" del rapporto qualità prezzo che tiene conto anche della classe di formato (piccolo medio o grande) e della limitatezza della produzione (produzioni regolari piuttosto che Ed Regionali, Ed limitate, altre Ed. speciali ecc...)
Ne risulta una comoda maschera in cui inserire i dati, che genera un database ordinabile in maniera crescente sotto ogni tipo di record; possiamo quindi ordinare i sigari per marca, e secondariamente per anno di produzione per evidenziare cambiamenti nel tempo, oppure possiamo ordinare i puros per provenienza e secondariamente per formato (in questo senso ordinare le vitolas con la nomenclatura dell'international shape è utilissimo) in modo da evidenziare differenze tendenziali fra i diversi paesi produttori, o ancora confrontare le marche in termini di rapporto qualità/prezzo (tenendo però conto del mercato di acquisto), ecc... si possono inoltre fare confronti fra le proprie impressioni di fumata e le recensioni o i ratings che si trovano in rete o sulle riviste.
Grazie anche al database è nata la rubrica "guida ai sigari del caribe" periodicamente aggiornata sul blog, e sta per nascere una nuova rubrica che chiameremo "grandi fumate" che vedrà il contributo di molti degli autori del blog !!
Va detto che uno strumento di questo tipo, ma anche la semplice scheda di degustazione cartacea, non devono accompagnare ogni singola fumata, perchè il tecnicismo non deve mai offuscare il piacere di un buon puro, ma risluta utile soprattutto quando si fuma qualcosa di nuovo, non solo per ricordarsene, ma anche per prestare più attenzione alle caratteristiche specifiche del puro in questione.

22 febbraio 2012

guida ai sigari del caribe: Il gruppo Oliva 2

Continuiamo il nostro viaggio fra le produzioni del gruppo Oliva, arrivando alle marche che rappresentano il core business per la manifattura, e cioè la stessa marca Oliva, e le due marche Cain e NUB nate da "studio tobac", un board nato all'interno del gruppo, che si propone di lanciare idee innovative nella produzione di sigari (per altro fino ad oggi con discreto successo di mercato).
Partiamo appunto dalle idee di "studio tobac", tradottesi nelle marche NUB e Cain, la prima caratterizzata da 4 linee di prodotto, tutte accomunate da un curioso vitolario di sigari, di lunghezza ridotta e di cepo generoso, con lunghezze massime di 110 e ring gauge minimo di 54. le 4 serie sono sostanzialmente differenziate tra loro per i livelli di forza, e distinte in maniera abbastanza lineare dai colori delle capas associate a ciascuna delle produzioni (capa più scura = ligada più forte). Si parte infatti dalla leggera linea connecticut, per proseguire con la linea cameroon di corpo nicotinico medio, e con la linea Habano dalla forza ben presente, per finire con la linea maduro (Capas brasiliane) che è la più forte della gamma. Per contro all'interno delle singole marche non c'è una grossa differenziazione dei prodotti, soprattutto a livello aromatico, e per ragioni intrinseche di formato non sono sigari con particolare evoluzione. Si tratta di una scelta discutibile dal punto di vista qualitativo che penalizza un po il tabacco utilizzato, che pure è di eccellente qualità, tuttavia la risposta di mercato al lancio di questa linea è stata eccellente.
La gamma Cain invece, è caratterizzata dal fatto di avere ligade ad altissimo contenuto di ligero (l'intera tripa, che corrispode a più dell'80% del totale su tutti i sigari). Inutile dire che tutte le 4 linee della gamma sono caratterizzate da livelli di forza importanti, tuttavia giocando sulle proporzioni di ligada, con ligero nicaraguense proveniente da 3 aree diverse del paese (Estelì, Condega e valle di Jalapa) e sul numero di fermentazioni, il marchio propone prodotti abbastanza diversi. La linea daytona è la meno complessa, ed anche la più leggera (su sigari di questo tipo parliamo già di fortaleza medio-alta). Le due linee Habano e Maduro sono caratterizzate da ligada abbastanza simile, ma la linea habano, da molti definita la più fine come aromi, è caratterizzata da tripla fermentazione dei tabacchi che ammorbidiscono i toni aromatici più spigolosi regalando maggiore armoniosità ai puros di questa serie. Infine la serie F da molti definita la migliore, forse per i livelli di forza sbalorditivi, adatti a chi cerca questo da una fumata "straight ligero", tuttavia a parere di chi vi scrive la migliore qualità complessiva, in termini di equilibrio e complessità è raggiunta dalla serie Habano.
Veniamo ai veri e propri Oliva, che portano nel marchio il nome della famiglia che controlla il gruppo, Tutte e 3 le serie, prodotte sia nella versione natural che in quella maduro, sono ottime sotto il profilo qualitativo, eccellente la serie V. Ligade ottimamente bilanciate, forza importante, evoluzione discreta e buona complessità sono le caratteristiche chiave dei sigari Oliva, caratteristiche esaltate all'ennesima potenza in alcune vitolas della serie V, che nulla anno da invidiare, ad esempio alla serie 1964 di Padron, ma che grazie al costo nettamente inferiore, raggiungono un eccellente rapporto qualità/prezzo.

21 febbraio 2012

Il sigaro di Groucho. 4. Chi fuma sigari campa...parecchio!

Chiudiamo questo viaggio alla scoperta del legame tra Groucho Marx e i sigari vedendo come il grande comico continuò a dedicarsi alla sua passione sigarofila fin quasi all'ultimo giorno.

Con il declino del trio Marx all'inizio degli anni Quaranta, Groucho proseguì l'attività cinematografica con sporadiche apparizioni in commedie brillanti, intraprendendo, invece, una carriera di successo a partire dal 1947, in qualità di conduttore radiofonico del quiz "You Bet Your Life", adattato in seguito per la televisione e andato in onda, con vasto consenso di pubblico, fino al 1961.
L'umorismo sarcastico di Groucho Marx contribuì alla popolarità dello show, i cui spettatori apprezzarono la formula del quiz preceduto da una introduzione-siparietto in cui Groucho si divertiva a punzecchiare amabilmente i concorrenti: così, quando in trasmissione si presentò una balia molto avvenente, Groucho commentò che a lui non era mai toccata in sorte una balia del genere, e che la sua faceva venire voglia di chiedere l’anestesia.
O ancora, divennero tesi e propri tormentoni le domande che Groucho rivolgeva a tutti gli sconfitti
nel quiz perché potessero comunque tornare a casa con un minimo premio, come "Chi è sepolto nella tomba di Grant?", "Di che colore è la Casa Bianca?" e "Che sport si pratica con una palla da tennis?".

Il comico, intanto, fumava ancora, in modo impenitente, il suo amato sigaro fino ad ottant'anni suonati (sarebbe morto a Los Angeles nel 1977, a 87 anni), nonostante l'ammonimento del suo medico, che gli aveva imposto di dover smettere.
"Pensavo che non avresti dovuto fumare più", gli disse suo figlio Arthur una sera, quando lo vide accendere un sigaro a tavola.
"Senti, figliolo",rispose "Quando si arriva alla mia età non si dispone più di molti piaceri. Non si può bere, non si può folleggiare. Fumare un sigaro è l'unica cosa rimasta che mi dia ancora alcun piacere. Così potrò morire qualche anno più giovane!".
"E il medico?" gli disse il figlio "Gli hai chiesto se fosse tutto a posto per poter ricominciare?".
Lui sorrise ed esclamò: "Come posso chiederglielo? E' morto tre settimane fa!".

20 febbraio 2012

29 Febbraio: a Bergamo si fuma il Trinidad Fundadores!!

guida ai sigari del caribe: Il gruppo Oliva 1

Tutte le grandi famiglie produttrici di sigari hanno radici antiche nella tradizione tabacchicola del caribe, e come spesso accade, i grandi produttori di puros, sono ancor prima grandi produttori di tabacco. Non fa eccezione la famiglia Oliva, il cui capostipite, Melanio Oliva, produceve tabacchi a Cuba fin dal 1886, la finca Oliva fu successivamente gestita dal figlio Hipolito, e in seguito dal nipote Gilberto, che diventò anche intemediario di tabacchi per conto di altre aziende oltre che produttore in prima persona. Questo fino a quando le condizioni politiche a Cuba lo permisero, in seguito Gilberto si spostò in diversi paesi come Honduras, Panama, Messico, e addirittura Filippine. In molti di questi paesi la famigla Oliva ha lasciato il segno, contribuendo alla nascita di filiere per la produzione di puros, in aree del tutto nuove per questo business. Va disambiguata l'omonimia con un'altra famiglia di grandi produttori di tabacco, che però opera principalmente in Repubblica Dominicana e a cui si deve fra le altre cose la scoperta della finca Chateau de la Fuente, che non ha legami di parentela con la famiglia che gestisce la "Oliva cigar company" nicaraguense.
Il gruppo oggi produce sigari in proprio e per conto di altri produttori, sotto diversi marchi, inoltre fornisce tabacco grezzo a diverse manifatture nicaraguensi e non solo. Va sottolineato come la famiglia Oliva sia sempre presente, seppur in alcuni casi in piccola parte, nelle quote societarie dei marchi di sigari che produce nelle proprie manifatture, ad ulteriore garanzia della qualità che offre, a differenza di alcuni altre grandi manifatture del caribe, che producono anche sigari per altri marchi esclusivamente su commissione.
In questo primo post tratteremo i marchi meno famosi delle manifatture, per trattare in maniera più approfondita i brand più importanti della tabacalera (Oliva, Cain e Nub) in un secondo articolo dedicato.
Partendo dalle linee economiche troviamo un marchio Flor de Oliva, venduto in bundles, disponibile in 4 versioni; di nuovo come in molte altre realtà produttive del caribe, troviamo un marchio economico, nelle cui ligade entrano le eccedenze di tabacchi (principalmente seco) impiegati in misura minore nelle miscele dei sigari più importanti. Il marchio Flor de Oliva offre 4 linee di sigari, di qualità media, tutte long filler che si differenziano sostanzialmente per il livello di forza, la Gold, più leggera, è composta da tabacchi nicaraguensi avvolti in capa Connecticut shade grown, si prosegue in forza crescente con la linea Oirginal, a ligada mista avvolta in capas di varietà Sumatra, la linea Maduro invece è composta da una mezcla di tabacchi nicaraguensi un po' più decisa, contraddistinta da una bella capa Connecticut broadleaf; infine la serie Corojo, più forte rispetto alle altre è ottenuta da tabacchi di varietà Corojo con semilla di provenienza cubana.
Altri sigari economici e relativamente leggeri prodotti dal gruppo Oliva appartengono al marcho Georges Reserve, con ligada nicaraguense, capa Ecuador e Capote Cameroonense, caratterizzati da discreta struttura aromatica, benchè da più parti venga evidenziato un appiattimento della fumata sul finale, specie nei sigari più lunghi.
Crescendo di qualità troviamo la marca Sol Cubano, avvolta in bellissime capas dell'Ecuador, con una mezcla molto ben bilanciata di tabacchi nicaraguensi ed hodnuregni, disponibile in diverse vitolas, che riprendono le misure del vitolario habanos, a sottolineare la provenienza della semilla utilizzata per la produzione di tabacco, interamente di provenienza cubana. Vengono definiti come sigari di corpo medio ma di ottima complessità e discreta evoluzione.
L'ultima linea che trattiamo in questo post è secondaria rispetto alle linee di punta solo per volumi di vendite, non certo per qualità, viene anzi definita una delle migliori serie del marchio, ed è l'unica di quelle elencate in questo post, afferente al 100% alla Oliva Cigars Company: la Master Blend 3, il torpedo, il double robusto e il robusto di questa linea raggiungono livelli di valutazione fino a 95/100 in diverse recensioni. E' una serie composta esclusivamente da vitolas di cepo generoso, che permettono l'impiego di porzioni importanti di ligero nicaraguense, senza tralasciare le foglie che conferiscono buona complessità aromatica; ne risultano puros (100% nicaragua), di ottimo corpo nicotinico con eccellenti caratteristiche di equilibrio, complessità ed evoluzione, molto apprezzate dagli aficionados.

19 febbraio 2012

Fumiamo insieme: Partagas Serie du Connaisseur No. 1


Quello che fumiamo oggi è uno dei miti di casa Partagas, il Serie de Connaisseur nr.1 di vitola
Delicados.
Il box, arrivato da poco e acquistato assieme all'amico Cristian è emozionante nel vero senso della parola.
E' incredibile come all'apertura del Box da 25 (più precisamente un SLB Cuno LSMJUL07) sia lampante l'aroma di cioccolata e menta,riconducibile solo agli After Eight.
Il puro in questione, di provenienza cubana, è prodotto totalmente a mano e misura 192x38.
La costruzione è davvero ottima per questo avana la cui costruzione per i torcedor è una delle più difficili,la capa è di un bellissimo colorado maduro perfettamente aderente e il riempimento ottimo senza nodi o vuoti.
I profumi che emana il sigaro singolo sono di media intensità e non riconducibili a quelli provati
pochi istanti prima all'apertura del box.
Dopo un corretto taglio della testa,rigorosamente avvenuto con la ghigliottina,e una frettolosa analisi a crudo, fremo per l'accensione come a volerlo divorare.
La temperatura casalinga mi induce a optare per la fiamma dolce di un fiammifero.
I primi puff leggermente pepati lasciano carta bianca a un'orchestra di aromi con base sempre dolce ma che spaziano dal terroso allo speziato.
Il secondo tercio arriva in un lampo;gli anelli di combustione, sulla cenere grigio molto chiara che cade solida sul posacenere,sono perfettamente visibili e vicini tra loro, segno di una fumata quasi troppo frettolosa.
Il volume di fumo non è troppo partoso e a metà sigaro la forza in precedenza media aumenta.
Da questo punto in poi i puff si faranno meno profondi per non surriscaldare troppo il cepo sottile e non portare a galla note amare.
L'evoluzione che fa da sfondo a questo ottimo avana è costante e continua.
Dopo un'ora dall'accensione giungiamo nel terzo tercio dove ogni puff deve essere calibrato con cura.
Qua l'esplosione di aromi è inevitabile e incisiva anche se non troppo invadente.
Il nostro Partagas, con ormai 5 anni sulle spalle porta a pesare che un invecchiamento unteriore possa fare scemare via quella forza che lo ha sempre contraddistinto, fino al 2010, quando è uscito di produzione a testa alta.


Voto 90/100


18 febbraio 2012

Fumiamo insieme: CASA MAGNA Pikito

Su suggerimento di un caro amico, qualche settimana fa mi sono messo sulle tracce di qualche puros prodotto da Casa Magna, un produttore che in diversi mi avevano segnalato, ma vista la non commercializzazione in Italia, il reperimento di qualche esemplare è risultato un po difficoltoso, poi grazie al carissimo amico Gonzalo (che ringrazio!) sono riusciuto ad entrare in possesso di qualche vitola diversa, proveniente dal mercato spagnolo, sempre all'avanguardia nel settore del sigaro.
Casa Magna è stata una piacevolissima scoperta.
Da pochi anni sul mercato rappresenta la massima collaborazione tra due leggende del sigaro, Manuel Quesada dell'impresa Fonseca e Nestor Plasencia, grandissimo produttore che lavora anche per Maya Selva. 
I tabacchi utilizzati in questo puro nicaraguense provengono dai fantastici campi di Estelì in Nicaragua, e sono figli di un vecchio semento cubano, riadattato per l'occasione.
In pochi anni, Casa Magna ha conquistato il mercato d'oltreoceano, per il suo eccellente rapporto qualità prezzo e anche grazie al fatto che la nota rivista Cigar Aficionado, ha segnalato nel 2008 il suo Robusto, come uno dei migliori sigari dell'anno.
 
Il "Pikito" è un Petit Corona, che si presenta in maniera perfetta, con una bella anilla di tela cartonata.
Una bellissima capa maduro, lucida e oleosa, al tatto, quasi vintage, sembra quasi di avere tra le mani una limitata cubana, conferma che fuori Cuba, l'attenzione alla fattura è un segno distintivo importante.
A crudo sprigiona degli aromi veramente impressionanti di tabacco stagionato, cacao, cuoio, toccandolo risulta liscio  e senza imperfezioni, il riempimento è ottimale, insomma una costruzione tipica di un puros nicaraguense, eseguita con ricercatezza e cura.


Fumandolo rimango piacevolmente sorpreso. Il Pikito è un puro di forza media, con un'apporto nicotinico abbastanza deciso, un bouquet aromatico comunque variegato, con note predominanti di terra e pepe e con qualche punta di caffè tostato.
Il fumo in bocca è cremoso e sostanzioso, passandolo attraverso il naso diventa pungente ed emerge una nota pepata ma non fastidiosa che comunque nel corso della fumata si affievolisce.
La cenere è chiara e solida.
Un ottimo sigaro, corposo e coinvolgente che ci accompagna per oltre un ora.
Un puros del quale nel belpaese non possiamo beneficiare, ma che merita molta attenzione e sopratutto rafforza il partito degli amanti dei puros non provenenti dall'Isla, anche in forza ad un rapporto qualità prezzo invidiabili(intorno ai 5 euro).
La domanda che infine ci viene da proporvi...se questo fosse un puros prodotto a Cuba, a quanto lo troveremmo sul mercato???
Un caro saluto a tutti voi, amici aficionados!

C'é una app anche per questo - RELOADED

Dopo le dovute presentazioni nel post precedente oggi ho deciso di proporvi una riedizione di 2 articoli già apparsi sul blog del mio cigar club di recente.
Il tema è piuttosto intrigante, e riguarda il mondo degli smartphone, e di quei piccoli software chiamati app che hanno fatto la fortuna dell'iPhone e di tutti i suoi concorrenti, cambiando per sempre il modo in cui noi interagiamo con questi dispositivi.
Secondo una nota pubblicità della Apple c'è una app per tutto, per qualsiasi cosa. E volete davvero che non ce ne siano per noi amanti del fumo lento? Ce ne sono, eccome! Alcune bislacche (tipo indicatori della batteria a forma di sigaro oppure un sigaro finto che si può fumare soffiando nel microfono dello smartphone...) altre invece assai utili, che ci consentono ad esempio di ricevere news sigarofile aggiornate sul nostro dispositivo oppure di mantenere in ordine e sotto controllo la "contabilità" del nostro humidor.

Per quanto riguarda il mondo Apple, abbiamo trovato una scelta abbastanza vasta, dovuta alla maggior maturità della piattaforma. Tra le principali app segnaliamo Cigar Boss,una app gratuita che consente di accedere a un vasto database di recensioni di sigari (principalmente tra quelli commercializzati in USA) e di tenere sott'occhio il proprio humidor. Degna di nota anche Mobile Stogie, dove un ampio database di marche e formati aiuta a catalogare tutto ciò che conserviamo nei nostri humidor, senza bisogno di scrivere a mano i dati principali, oltre all'onnipresente Perelman's PocketCyclopedia of Cigars, considerata la bibbia dei sigari venduti negli USA e che contiene migliaia di schede navigabili per paese di origine, tabacco, wrapper, filler. Un must, soprattutto per gli americani.

Sull'attenzione ai sigarofili si difende assai bene anche il mondo Android, dove segnaliamo Cigar Obsession, app gratuita che offre news e recensioni di sigari provenienti dal blog omonimo. Per tenere sotto controllo il proprio humidor c'è Cigar by Stoked, che consente anche di condividere le proprie note con gli amici nei social network. Oltre all'immancabile Perelman's Cigar Cyclopedia c'è poi Cigar Smuggler, un simpatico giochino in cui vestirete i panni di un "trafficante" di sigari, che dovrà guadagnare denaro comprando e vendendo sigari nei sobborghi della South Florida, cercando di evitare l'incontro assai poco piacevole con le forze dell'ordine. Un passatempo per i vostri tempi morti, ad esempio è perfetto in autobus (provato dal tablet, assai divertente...).

Da ultimo, per i sigarofili possessori di blackberry (come il sottoscritto) purtroppo la scelta è assai limitata, a parte la Perelman's Cyclopedia. Abbiamo trovato infatti solo CigarApp, che consente di monitorare il proprio humidor e condividere le proprie note con gli amici, e HabanosClub, prodotta dall'importatore Habanos di Cipro.

Per chi volesse le liste complete delle app, potete trovarle qui e qui, negli articoli originali. Purtroppo la maggioranza delle app sono di origine statunitense, così che molti dei migliori servizi, tipo i localizzatori di locali cigar-friendly via gps, sono per noi inutilizzabili. Speriamo che con la crescente diffusione degli smartphone qui da noi qualche sviluppatore locale sappia cogliere la palla al balzo.

Detto ciò, ora non vi resta che prendere il vostro smartphone e provare qualche app. E mi raccomando, fateci sapere cosa ne pensate nei commenti!

17 febbraio 2012

Il sigaro di Groucho. 3. Un aficionado in Paradiso

Proseguendo questa passeggiata con il nostro amico Groucho Marx, vale la pena ricordare brevemente una sua apparizione in Italia che lo vide faccia a faccia con un sacerdote italiano dotato - cosa rara, ormai - di un buon senso dell'umorismo.
Infatti, una volta, quando il comico americano era in vacanza a Roma, pensò bene di visitare il Vaticano,passeggiando in piazza San Pietro, con un gruppo di
turisti. Aveva appena acceso
un sigaro nuovo di zecca, piuttosto costoso, del suo marchio preferito, quando qualcuno dietro di lui gli urtò il braccio, facendogli
cadere il costoro Dunhill in una fontana. "Gesù Cristo!", esclamò Groucho.
Mentre si chinava per recuperare il sigaro dall'acqua, un prete cattolico, che era
evidentemente la persona che lo aveva urtato dalla parte posteriore, prese il sigaro e glielo porse.
"Congratulazioni, Groucho," sorrise il sacerdote, "hai detto la parola segreta".
Un umorismo che, riferito al proverbiale nonsense linguistico di Groucho, e per di più riferito ad una categoria non certo nota per lo humour, ci fa riflettere su come un sigaro e un sorriso spesso facciano molto...
(continua...)

Slow Smoke Santerno si "rode" il fegato... e non solo :)

Ieri sera c'è stata la cena sociale del club Slow Smoke Santerno, una serata alla scoperta di sapori dimenticati, a base di "quinto quarto" (rigaglie, frattaglie ecc.), e a seguire degustazione di Romeo y Julieta con Brandy Villa Zarri 16 yo. Fra le altre cose abbiamo avuto il piacere di conoscere alcuni nuovi amici, fra cui Ennio, che ci segue su queste pagine.
Il nostro cuoco ufficiale Paolo, coadiuvato dal nostro sommelier Sergio, ci ha proposto una cena estremamente variegata, con entrata a base di animelle saltate e frittelle di cervello di vitello, a seguire tagliatelle con ragù bianco di fegatini, cuore e stomaci di pollo, proseguendo ancora con fegato di maiale con la rete e salsiccia "matta" (preparata con lingua, ritagli della gota e della testa, cuore, aglio e vino rosso) alla griglia, Lampredotto alla toscana e rognonata trifolata. Per finire trionfalmente con il "barlengo" o sanguinaccio, un dolce a base di cioccolato e sangue di maiale.
Il sigaro, del 2001, ha rivelato nonostante l'età un ottimo aspetto, ancora abbastanza luminoso a crudo, con aromi eccellenti, all'accensione ha presentato una piccola nota amara tipica dei sigari invecchiati, associata a una preponderante sapidità che ci ha accompagnato per tutta la fumata, scomparsi ormai del tutto i toni erbacei, il sigaro fin da subito ha estrinsecato aromi di cuoio e legno, virati poi su pepe e tostato verso la fine. Il brandy Villa Zarri, assolutamente non semplice da abbinare a un sigaro vista la sua complessità e persistenza, ha trovato però nell'importante struttura organolettica del Churchill un valido ed equilibrato alleato, rivelandosi un ottimo connubio. Il nostro viaggio alla riscoperta dei sapori dimenticati proseguirà il 29 marzo con una serata a base di paste e minestre della tradizione romagnola ormai in disuso.

16 febbraio 2012

Morix e il Cigar Club Foligno si presentano

Ciao a tutti amanti del fumo lento,

è con piacere che mi presento a tutti voi: mi chiamo Matteo, Morix per gli amici, e con questo post inizio la mia collaborazione con il blog. Di tanto in quando vi parlerò da questi schermi di notizie e curiosità sul mondo dei sigari, e anche delle attività del mio Cigar Club.

Già, un Cigar Club. Perché uno dei motivi per cui comparirò su queste pagine è che, insieme a un gruppetto di eroici soci, sono il co-fondatore del Cigar Club Foligno. Si, anche l'Umbria ha il suo Cigar Club, e il tutto per colpa (o merito?) di un aperitivo un po' troppo conviviale. Era solo una sera di un giovedì qualunque del 2010, un gruppetto di amici che si ritrovano, un aperitivo e poi un altro. Tra una chiacchiera e l'altra salta fuori un sigaro toscano e nella nebbia del tabacco kentucky una proposta buttata lì, tra il serio e il faceto: perché non creiamo un Cigar Club? Detto, fatto! Logo, tessere, spillette (!!!), statuto, soci: Il Cigar Club Foligno aveva preso vita ed ancora oggi è vivo e vegeto!
Come CCF organizziamo circa una volta al mese eventi di degustazioni enogastronomiche, sempre abbinate ad un sigaro scelto per la serata. Finora le nostre scelte si sono divise più o meno equamente tra cubani e toscani, ma uno dei nostri obiettivi è esplorare il mondo degli extracubani, che pian piano stiamo iniziando a conoscere. Oltre a queste serate più tipiche, organizziamo anche eventi speciali, come quello che annunceremo a breve, del quali però non vi parlerò ora in modo da non rovinarvi la sorpresa.
Concludendo, il CCF invita chiunque di voi si trovasse a passare dalla parti di Foligno (per chi non la conoscesse, una ridente cittadina al centro dell'Umbria) a contattarci qui e magari partecipare ad un nostro evento. Sareste i benvenuti!

Un saluto, e a presto!

Morix & il CCF

15 febbraio 2012

Il sigaro di Groucho. 2. Pubblicità ingannevoli


Groucho era stato un accanito fumatore di sigari da quando aveva 15 anni e recitava in piccole parti di vaudeville. Aveva preso l'abitudine di fumare da un vecchio attore che lo aveva avvertito che un sigaro era il 'puntello' più utile che un attore potesse portare con sé sul palco.
"Se si dimentica una battuta" amava dire Groucho "tutto quello che si deve fare è mettersi il sigaro in bocca fare qualche puff fino a quando si ricorda ciò che si era dimenticato". Tuttavia, da giovane,Groucho era troppo povero per fumare sigari che non fossero economici.
Solo una volta ebbe abbastanza soldi da spendere per un sigaro decente, grazie ad un annuncio che aveva visto di una marca di puros chiamati La Preferencias. L'annuncio lo affascinava, perché prometteva al fumatore "Trenta gloriosi minuti a L'Avana".
Venti minuti più tardi il sigaro era finito. Sentendosi preso in giro, Groucho portò ciò che restava del sigaro all'uomo che gliel'aveva venduto e lo posò sul bancone.
"L'annuncio ha detto 'Trenta minuti a L'Avana", disse irato, indicando l'orologio, "ed è durato solo 20 minuti. Che cosa ha intenzione di fare?" Di fronte a tale indignazione, il venditore non ebbe altre alternative se non dargli un altro sigaro senza costi aggiuntivi. Il sigaro "sopravvisse", questa volta, per soli 15 minuti.
Ancora una volta Groucho lo prese e di nuovo il commerciante gli offrì una sostituzione.
La terza e la quarta prova non risultarono migliori, e quando Groucho si ripresentò con il quinto sigaro ridotto ad un mozzicone, nella speranza di un sesto La Preferencia, il venditore si era convinto di esser vittima di un gioco sleale e lo spinse sul marciapiede. "Non si poteva credere alla pubblicità, a quei tempi, più di quanto sia possibile ora", commentava il comico, quando raccontava la sua triste storia...
(continua...)

14 febbraio 2012

Il sigaro di Groucho. 1. Un mito da sfatare

"Sono probabilmente l'unico uomo al mondo che può dire di esser stato svezzato con il fumo del sigaro di Groucho Marx". Così si esprimeva Arthur Marx, figlio di un grande comico ed icona degli aficionados di tutto il mondo per aver legato il sigaro ad una vera e propria filosofia dell'easy going, il celebre Groucho Marx.
In un articolo del 1993 sulla nota rivista "Cigar Aficionado", il figlio di Groucho svela qualche inedito particolare sul rapporto, quasi antonomastico, tra il padre e i sigari. Quando, ad esempio, Arthur aveva sette anni, ed era abbastanza grande per sedersi a tavola con i genitori, Groucho gli si rivolse, al momento del dolce e del caffè e disse: "Vai al piano di sopra al mio humidor e portami un Dunhill 410". In un grande humidor nel suo studio, infatti, Groucho conservava molti sigari, per lo più Dunhill. C'erano sigari leggeri per il dopo pranzo, o quelli più "pungenti" per il dopocena.
Questi ultimi erano i suoi preferiti e soprattutto i suddetti 410, oltre ai Belinda che conservava per le occasioni più importanti. Sigari che il comico, ricorda sempre suo figlio, tagliava con un cutter di madreperla ed accendeva con un accendino d'argento.
Tuttavia, contrariamente a quanto si crede, Groucho non era un forte fumatore, come, ad esempio, George Burns, altro celebre comico americano, che fino a tarda età fumava almeno una decina di sigari al giorno. Groucho non fumava mai prima di mezzogiorno e normalmente, ma non sempre, si concedeva un sigaro dopo pranzo e uno dopo cena. Se passava la sua ora solita dell'andare a letto - come una cena con ospiti tiratardi o un galà pubblico, poteva anche fumare un terzo sigaro verso mezzanotte.
Il sigaro che gli appassionati di cinema gli vedevano nelle mani o in bocca, e che ne hanno fatto un simbolo riconoscibilissimo, era spento. Insomma, il sigaro spento era usato come un oggetto di scena, qualcosa da tenere in bocca, o per tenere le mani occupate quando non stava parlando.
Lo faceva per due motivi: in primis, perché non aveva voglia di fumare tutto il giorno quando stava girando un film, oltre al fatto che sarebbe stato troppo difficile per il regista girare in base alla lunghezza del sigaro più scene.
Ma se Groucho avesse mantenuto il sigaro spento, avrebbe sempre avuto la stessa lunghezza.
(continua...)

12 febbraio 2012

guida ai sigari del caribe: il gruppo Toraño 2

Oggi ci addentriamo nelle produzioni più "importanti" in termini qualitativi, del gruppo Toraño, di cui abbiamo visto nel precedente post la storia e l'influenza nelle produzioni postrivoluzionarie del caribe, e le produzioni di base per il mass market.
La linea "1916 Cameroon", dedicata all'anno in cui Don Santiago Toraño lasciò la Spagna alla volta di Cuba, è costituita da belle fasce cameroonensi, che avvolgono una ligada bilanciata di tabacchi nicaraguensi e honduregni, i puros della serie 1916 si rivolgono alla fascia media di mercato, offrendo già prodotti di buona struttura aromatica e di forza media.
Salendo come qualità troviamo la linea Exodus, nelle 3 varianti "1959", ""1959 silver edition" e "1959 50 years", le tre serie vengono trattate assieme anche se offrono al mercato prodotti sensibilmente diversi. La linea Silver infatti si rivolge a consumatori che amano sigari di forza media, dalla buona complessità aromatica, molto particolari le note conferite al sigaro dalle componenti di ligada messicane e della Costa Rica; la linea 50 years invece si rivolge ad un pubblico che ama sigari dal gusto deciso, le capas maduro di provenienza brasiliana, eccellenti alla vista, racchiudono un'ottima ligada di solo tabacco nicaraguense, che oltre a un discreto corpo nicotinico conferisce a questi puros un'ottima evoluzione. La linea 1959 "classica", che è anche la prima nata delle 3, è invece costituita da puros di ottima qualità, sia ad avviso di chi vi scrive che in base ai giudizi internazionali (nel 2006 è stata anche nella classifica dei top 5 mondiali di cigar aficionado); si tratta di sigari di forza medio-elevata, il cui livello qualitativo è innalzato dall'eccellente complessità aromatica, ottenuta grazie a una ligada molto diversificata, con componenti di ben 5 paesi del caribe solo nella tripa.
Passiamo ora a parlare di due linee abbastanza simili come concetto di ligada, la "master" e la "single region", che differiscono sostanzialmente per la provenienza della capa (Ecuador per la prima, Nicaragua per la seconda), il resto dei tabacchi è molto simile, salvo il fatto che per la linea "single region" l'intera produzione di tabacco utlizzato è di origine della valle di Jalapa in Nicaragua. Si tratta in entrambi i casi di sigari di alta qualità, con livelli di forza medio alta, ottimamente bilanciata, che non copre mai gli aromi, spiccati quelli di cuoio, spezie e legno, tipici del tabacco nicaraguense.
Comparabili come qualità, ma diverse come struttura aromatica, sono le linee "Vault" e "Virtuoso", entrambe blended, con componente honduregna nella tripa la prima, la seconda con capas nicaraguensi sun grown, capote honduregno e tripa mista Nicaragua-Honduras-Panama. In entrambi i casi parliamo di serie di sigari di corpo medio, abbastanza complesse a livello aromatico, benchè si riporti da più parti una generale tendenza all'appiattimento della fumata sul finale, specialmente sulla linea Vault.
La linea Virtuoso pur avendo capa maduro non presenta forza spiccatamente elevata, confermando la scarsa influenza della capa sulla componente nicotinica dei sigari, ma andando di fatto in controtendenza rispetto alla proatica diffusa specie fuori da Cuba di associare a capas scure ligade ad alto contenuto di ligero, quindi abbastanza forti.
Prima di passare al top di gamma, c'è ancora una linea di qualità comunque elevata, e molto particolare come struttura aromatica: la linea Signature, capas brasiliane sun grown avvolgono una tripa abbastanza complessa di foglie dominicane di varietà piloto cubano, e nicaraguensi derivate da semilla "habana". Il risultato è un particolare connubio tra aromi intensi tipici del piloto e forza ben presente tipica del tabacco coltivato in Nicaragua.
Arrivando alle produzioni di punta troviamo le serie "reserva selecta", "reserva decadencia" e "noventa".
Le due linee "reserva" simili come tripa, ed entrambe di forza non eccessiva, si differenziano principalmente per capa e capote, connecticut shade grown e Indonesia la prima, Ecuador e honduras la seconda; I reserva selecta presentano un'ottima complessità aromatica, una buona evoluzione e come sapori si nota un tono vagamente sapido e acidulo, molto gradevole, probabilmente conferito dalla sottofascia indonesiana. La Reserva Decadencia, che doveva superare in qualità la precedente, in realtà non ha incontrato il successo sperato nel pubblico d'oltreoceano, forse anche per la fascia di prezzo più elevata.
La linea Noventa, è un "puro-blended" :) scusate il gioco di parole .... si tratta infatti di un sigaro puro, composto al 100% di tabacchi nicaraguensi, e non a caso è, ad avviso di chi vi scrive, e anche delle opinioni internazionali, forse la miglior linea di Toraño, tutto considerato. Si tratta però di un sigaro complesso, degno dei migliori blending orizzontali, con la tripa composta da ben 4 tipi di tabacco nicaraguense proveniente da diverse zone. Chi vi scrive ha provato i formati "santiago" e "la esperanza" di questa linea, sorprendenti sotto tutti gli aspetti, complessità, evoluzione e forza eccellenti, ottima qualità costruttiva e tutto sommato discreto rapporto qualità/prezzo, sicuramente migliore rispetto alla linea reserva selecta, che pure apprezzo moltissimo, ma che non regala le soddisfazioni di quest'ultima linea.

11 febbraio 2012

29 Febbraio: a Bergamo si fuma il Trinidad Fundadores!!

Ritornano i grandissimi eventi targati Cigar Club Bergamo :
il 29 Febbraio 2012 uno dei templi dell'enogastronomia bergamasca,il rinnovato ristorante "LoRo" a Trescore Balneario, ci riserverà un bellissimo salone con camino acceso, dove saremo loro ospiti e degusteremo le particolari prelibatezze offerte dallo chef della casa, la serata sarà aperta anche alle signore.
Sarà la serata perfetta per presentarvi uno dei migliori sigari della produzione cubana il "Trinidad Fundadores" un puros talmente eccezionale che fino a pochi anni fa veniva prodotto esclusivamente per Fidel Castro, che lo utilizzava come prezioso dono verso i diplomatici che lo incontravano, un puros di classe ineguagliabile ed unica, elegantissimo frutto del lavoro dei migliori torcederos del Laguito, dove negli ultimi anni si è maggiormente concentrata la produzione dei Trinidad assieme a quella dei Cohiba.
Insomma cari amici gli ingredienti per una grandissima serata ci sono tutti, location e cucina affascinanti ed un puros veramente imperdibile!
Menu della serata:
Aperitivo al banco con sfogliatine fatte in casa e salumi alla Berkel
Trofiette ai broccoli con calamari e vongole
Filetto di salmone all’extra-dry cruditè di finocchi
Crema calda di cioccolato bianco e gelato torrone
Vini in abbinamento:
Ronco della Seta bianco Az. Monzio Compagnoni
Rosso Piceno Fattoria San Lorenzo
Caffè e selezione di Distillati del Cigar Club Bergamo

Contributo soci e signore 65,00
Contributo non soci 75,00
Per la partecipazione è indispensabile prenotarsi effettuando il bonifico entro e non oltre il 24 Febbraio :
IBAN IT98V0310411100000000821314 Deutsche Bank intestato a Cigar Events,
comunicando l'avvenuto pagamento con una mail all’indirizzo cigarclub035@libero.it

Nella serata del 29 Febbraio, consegneremo finalmente le tessere personali dei soci del club, ricordo a chi non avesse ancora effettuato il rinnovo di effettuarlo il prima possibile al costo di 80.00 €, al rinnovo sarà consegnato un regalo a tutti i soci.
Chi invece ha intenzione di iscriversi per la prima volta sempre al costo di 80€, che il costo della stessa prevede l'omaggio della cravatta del club e di un secondo gadget e prezzi riservati alle nostre serate oltre ad una serie di sconti in alcuni negozi convenzionati.
Per info,chiarimenti o prenotazioni: cigarclub035@libero.it
Lo staff del Cigar Club

09 febbraio 2012

Uomini e sigari

Prendiamo in prestito, modificandolo leggermente, il titolo di un romanzo di John Steinbeck per spezzare il gelo di febbraio con una riflessione che è anche una provocazione per voi lettori. Vale a dire, il valore simbolico ed emulativo o meno del sigaro.

Anche prima che diventasse uno dei simboli della pop culture, infatti, il sigaro, come abbiamo visto più volte, era sinonimo di uno stile di vita "patrizio", uno svago da upper class che spesso evoca personalità raffinate e geniali. Sigmund Freud, Mark Twain, Groucho Marx, Winston Churchill, solo per citare alcuni, illustri personaggi che sono stati considerati come fumatori doc, uomini per i quali il sigaro non era solo semplice tabacco.
Il sigaro è stato per loro fonte di ispirazione? Fu forse un conforto alla loro solitudine di geni? O era, come direbbero i salutisti, semplicemente una
cattiva abitudine? Sarebbero stati diversi senza il loro inseparabile sigaro?
Sono domande che ci si pone proprio grazie alla forza simbolica del sigaro, entrato ancor più profondamente nell'immaginario collettivo grazie al cinema e alla tv, ormai veicoli delle nuove mitologie globali.
Grazie a film come Il Padrino e Scarface, infatti, e molti altri personaggi legati al sigaro in produzioni televisive notissime come I Soprano c'è stato un revival del puro. Ora più che mai, il sigaro è cementato, per così dire, in un'immagine di alto profilo, dove si stagliano solo grandi personaggi, con abiti tagliati su misura e un vita magari anche al limite, ma comunque carismatici, capaci di andare oltre il comune pensare e lo stile massificato.
E voi, cari lettori aficionados, cosa ne pensate? È davvero ancora viva questa classica immagine o la si potrebbe relegare a pure speculazioni sociologiche? A voi la parola...

08 febbraio 2012

guida ai sigari del caribe: il gruppo Toraño 1

Da quando il capostipite Don Santiago Toraño lasciò la Spagna alla volta di Cuba nel 1916, la storia di questa famiglia è sempre stata legata alla tradizione del tabacco e del sigaro, ed ha lasciato il suo segno in tutti i grandi paesi produttori di sigari premium del caribe. Don Santiago cominciò infatti come mediatore di tabacco per conto delle maifatture cubane, e i suoi figli portarono avanti il business, diventando produttori in prima persona, nel 1959, anno in cui a causa della rivoluzione castrista cessò la produzione a Cuba, la famiglia Toraño possedeva 17 grandi fincas per la produzione di tabacchi da sigaro. A causa del mutato assetto politico i Toraño, come molti altri produttori cubani si stabilirono prima per un breve periodo alle Canarie, e successivamente in Repubblica Dominicana, dove ancora oggi hanno delle fincas per l'approvvigionamento di tabacchi, e dove hanno contribuito al primo importante sviluppo dell'industria del sigaro in questo paese. Successivamente Carlos Toraño ha spostato le manifatture in Hnduras e Nicaragua, a Danlì ed Estelì, rispettivamente, a nord e a sud della valle di Jalapa, vocatissima per la produzione di tabacchi. Anche qui il gruppo Toraño ha contribuito significativamente allo sviluppo di due poli manifatturieri per la produzione di puros, che oggi sono fra i più grandi del caribe, e dove si concentra la produzione di numerose fabbriche, nonchè di facilities per la produzione di sigari premium.
Oggi la terza generazione guidata da Charlie Toraño, ha raggiunto ottime quote di mercato in tutto il mondo e si propone con una vasta gamma di puros adatti a tutti i gusti e a tutte le tasche.
Premetto che non tutta la produzione è disponibile in Europa, e che chi vi scrive ha provato diverse linee, alcune anche fuori produzione attualmente, come la nicaragua selection, e anche non disponibili in italia, ma non ha avuto occasione di fumare sigari di tutte le linee prodotte da questo marchio, volendo però descrivere la marca nel suo complesso per le serie non provate personalmente sono stati valutati i giudizi sui forum di discussione e i rating internazionali.
Partendo dalle linee economiche, Toraño produce in bundles i "Brigade" e i "The Brick", si tratta di sigari abbastanza leggeri, prodotti nelle manifatture honduregne, discretamente aromatici. I grossi produttori soprattutto dominicani e honduregni, hanno spesso fra i loro prodotti linee di questo tipo, dove utilizzano il seco in eccesso che rimane dalle altre produzioni di puros, poichè le ligade utilizzate in questi areali normalmente incrementano le percentuali di ligero per conferire forza maggiore alle linee più pregiate, ed hanno quindi eccedenze di foglie meno forti.
Proseguendo in qualità crescente troviamo la linea Casa Toraño, prodotta sempre nelle manifatture di Danlì in Honduras, caratterizzata da forza nicotinica media, con una buona percentuale di tabacco nicaraguense nella ligada. Più fonti descrivono questi sigari come ben strutturati a livello aromatico, ma tendenti alla monotonia dopo metà sigaro, pareri più positivi in tal senso si riscontrano per la versione maduro di questa serie che si differenzia dalla "natural" per la capa, sempre di varietà connecticut ma "broadleaf" coltivata in Nicaragua (nella natural le foglie sono ecuadoregne), e per la tripa che incremente la percentuale di tabacco nicaraguense e sostituisce la componente honduregna con tabacco dominicano di maggior pregio.
Comparabile come qualità la serie "Loyal" poco conosciuta e prodotta nelle manifatture nicaraguensi, con fascia di varietà sumatra, capote nicaraguense e tripa dominicana, i sigari della linea Loyal vengono indicati come puros di forza media, aromaticamente molto complessi ed evolventi, si sottolinea da più parti il buon rapporto qualità/prezzo di questi prodotti, specialmente sul mercato statunitense.

07 febbraio 2012

Esclusiva: il mondo dei sigari visto dalla Spagna!

Cari amici, una nuova esclusiva Cigar Blog!
L'ingresso nella "cava" di Gonzalo

Tanti di voi viaggiando si trovano in realtà diverse da quella nostrana, dove il sigaro è spesso visto come una tradizione, un culto. Uno di questi paesi è la Spagna, patria europea incontrasta della vendita di sigari.
E oggi il Cigar Blog,ha avuto la fortuna di conoscere e ospitare Gonzalo Fernandez Silio, gestore e proprietario di una storica tabaccheria in quel di Valladolid, a nord di Madrid nel cuore della Spagna, che oltre a chiaccherare amabilmente con noi, ci ha fatto conoscere e fumare alcune produzioni esclusive.
Qui di seguito vi riportiamo la nostra chiaccherata.

CB:Caro Gonzalo,benvenuto sulle nostre pagine.
Parlaci un pò di te, come nasce la tua passione per i sigari,e parlaci della storia della tua attività.
G:La nostra tabaccheria compie quest'anno 75 anni di vita è il secondo negozio di tabacchi più antico della città.
Lavoro e sono responsabile di questa attività dal 1988. La "estanco" si trova nel centro della città, a soli 30 metri da Plaza Mayor, dove c'è il palazzo del consiglio comunale.
In passato ha avuto posizioni diverse, ma sempre nella stessa zona della città.
Dal 1995 siamo in Calle Lenceria , una strada pedonale che conduce alla Plaza Mayor. Un locale di 40 metri quadrati accessibile al pubblico oltre l'area del seminterrato dove c'è la Cigar Room e poi un'altra area per la conservazione. Vendiamo tutti gli articoli utili per il fumatore, umidificatori, tagliasigari, pipe, accendini di tutti i tipi, e alcuni articoli da regalo, come penne, radio, pen drive, ecc.
      Prima di iniziare a lavorare nel mondo del tabacco, avevo già fumato sigari, ma il mio vero amore e la passione per il mondo dei sigari si realizzò quando cominciai a lavorare con loro e scoprii la cultura che ha il mondo ha sigaro: dalla semina seme per seme e tutti i processi manuali che portano un puro  fino a raggiungere le nostre mani, le miscele di tabacchi vari, varie tipologie di piante, i punti di forza, abbinamenti, degustazioni .... Cominciai a leggere libri legati al mondo di tabacco, e ogni giorno la mia curiosità per questo mondo è divenuta molto più grande. Ho viaggiato 3 volte a Cuba, uno al Festival del Habano nel 2009, visitando le migliori aziende e le migliori piantagioni a Cuba. Ho anche viaggiato in Repubblica Dominicana per visitare le piantagioni e le fabbriche Davidoff. L'anno prossimo ho intenzione di recarmi in un altro settore importante come quello del tabacco Nicaragua.
      La nostra "Cava" o walk-in è di 14m2 dove teniamo più di 20.000 sigari dalle migliori zone di coltivazione del tabacco del mondo, in perfette condizioni. La nostra struttura è classificata con altre cinquanta in Spagna come "specialista" Habanos.
L'interno del walk-in

CB: Come sono i tuoi abituali clienti a Valladolid, e come è il mercato del sigaro in Spagna?
G:A Valladolid abbiamo clienti di tutti i tipi, ma quelli abituali, gli aficionados, sono tra i 40 ei 60 anni e con una preferenza per i sigari cubani,preferendo i puros con cepo medio.
Come sapete, dal 1 ° gennaio 2011, in Spagna, è stato completamente vietato il fumo nei locali, sia ristoranti, pub, bar,fumare sigari è quindi decisamente difficile. Alcuni ristoratori si sono attrezzati con terrazze riscaldate, ma che è piu utile per fumare una sigaretta,non abbastanza per un sigaro. Così nei mesi invernali è molto evidente il calo nel consumo di sigari, soprattutto nelle città come questa dove il clima è rigido.

 CB: Quali sono i sigari che vendi maggiormente, parlaci di cosa preferiscono i tuoi clienti abituali, sigari cubani, dominicani, Honduras, Nicaragua...
G:Sicuramente il Partagas Serie D No. 4 e l'Hoyo Monterrey Petit Robusto sono i sigari che vengono venduti di più. I miei clienti abituali preferiscono il sigaro cubano,la Spagna è stato sempre una nazione con cultura molto cubana del sigaro.

CB: Quali pensi siano i migliori puros in commercio attualmente? E quali sono i migliori sigari che non sono più in produzione?
G: Per il mio gusto alcuni dei migliori sigari sono: Sir Winston H. Upmann, Specially Selected Allones Ramon, Cohiba Behike 56, Davidoff Anniversary,Montecristo No. 1 e No. 2.
Tra i sigari non più in produzione, Forse la migliore produzione è stata Cohiba Siglo VI Gran Reserva Cohiba e il Sublimes.

CB: come è organizzato il mondo associativo dei cigar club del sigaro in Spagna? Esistono associazioni? Si organizzano serate dove si fuma? Cosa si fa?
G:Dal 1 ° gennaio 2011,divieto totale di fumare nei luoghi pubblici, sono comparsi dei club fumatori in tutta la Spagna. I fumatori di sigari hanno scoperto che i club saranno i pochi posti in cui possono interagire tra loro godendo il loro amore comune, vale a dire fumare tranquillamente un buon sigaro, degustando magari anche alcuni spiriti.
Un mio cliente aficionado sta creando un club, hanno già presentato tutti i documenti necessari e stiamo valutando il locale che ospiterà il Club, il cui nome è "Girth 52".
Abbiamo già organizzato alcune cene degustazione di sigari con esperti che gestivano la degustazione, e sono sempre state molto piacevoli e molto didattiche per tutti i partecipanti.

CB:come siamo visti noi aficionados italiani da voi spagnoli? E sopratutto cosa pensate del nostro importatore Diadema Spa?
G:L'amatore italiano dalla Spagna è visto come un fumatore esigente e sempre più predisposto a rimanere aggiornato sul mondo del tabacco e sugli sviluppi in atto nel mercato. Purtroppo non posso commentare l'importatore per l'Italia Diadema Spa, che non conosco moltissimo.

CB: un saluto e un grandissimo ringraziamento al nostro carissimo amico Gonzalo, con la promessa che chiunque si trovasse a passare da Valladolid, farà tappa presso un amico così ben fornito di ogni sigaro del mondo!

Per chi fosse interessato puo trovare Gonzalo a:
Estancos "Gonzales Fernandez Silio"
Calle Lenceria,1
47001 Valladolid - Spain

06 febbraio 2012

Te Amo...un nome che è tutto un programma!


Del Messico, per quel che riguarda la produzione di puros, non se ne parla molto, eppure per chi poggia il piede in questa terra, tanto conosciuta attraverso rimarcanti “stereotipi” quanto lontana dalla comprensione che ne può avere il medio cittadino europeo, particolare è l’iniziale sorpresa nello scoprire che entrando in un negozio dedito alla vendita di sigari o anche in una delle succursali della più grande e famosa catena di ristoranti-negozio del paese, ovvero Sanborns, ci si ritrova dinanzi ad una vasta gamma di puros di produzione locale e che gli habanos sono relegati in una zona precisa ma che non fanno la loro solita apparizione da protagonista. Varie sono le marche: Joya de San Andrés , Valle de México, El Che, Centenarios, Tío Pepe e…Te Amo. Eh sì, non si tratta di una dichiarazione d’amore (o forse sì?) però è proprio con questa marca che vogliamo iniziare a parlare dei sigari messicani, con l’intenzione di riuscire, in un modo o nell’altro, a trattare delle più importanti marche diffuse in questo paese. La linea Te Amo costituisce una delle produzioni più importanti della Tabacalera fondata da Alberto Turrent (famosa per la produzione del Triple Maduro), attiva fin dal 1880, in San Andrés Tuxtla, stato di Veracruz. Diffusa in tutto il paese, questa è una produzione che garantisce esperienza e qualità e che, soprattutto in Città del Messico, rappresenta il tipo di sigaro generalmente più fumato. Il puro Te Amo è sul mercato da 40 anni e un anno fa, in occasione del bicentenario dell’Indipendenza e del centenario della Rivoluzione, è stato presentato sul mercato con una serie la cui anilla recava impresso il volto dei protagonisti (uno per ogni sigaro) proprio dei due eventi appena citati. Ciò conferma quanto detto riguardo al suo essere ormai l’emblema diretto del fumatore di puro messicano. 
Si va dalla linea classica, con 12 possibilità di scelta, dall’Original Robusto al Minibelicoso, per poi passare alla World Selections, anch’essa prodotta a partire da un anno, che implica, come vitolas, Grancorto, Churchill, Robusto e Toro, e che, qui sta il meglio, viene prodotto in 5 differenti blend secondo la nazionalità del tabacco che viene utilizzato e “accoppiato” con quello messicano nel confezionamento del prodotto: Messicano (qui tutto nazionale), Cubano, Hondureño, Dominicano e Nicaraguense. Si tratta di una linea di punta della produzione Te Amo che lascia venire alla luce non solo l’alta qualità che caratterizza il confezionamento di questo puro, bensì anche la capacità di diffusione sul mercato messicano e straniero.
Detto ciò, di questo sigaro non ha più molto senso parlare se non si decide di dedicarsi alla sua degustazione nelle varie possibilità che ci sono concesse, cosa che promettiamo di fare a partire dalla prossima settimana.

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